CITAZIONE (Reveche @ 20/11/2016, 21:15)
La storia è interessante, prendendo spunto niente meno che dalla discesa della figlia del Dio Sole sulla Terra, per punire i malvagi che abusano del suo nome. Superata la prima metà del racconto, a tratti noioso, ho provato interesse nel leggerlo, curioso di capire cosa stesse accadendo.
Ne sono felice, il mio intento allora è riuscito in pieno. Mi sto allenando su questo aspetto in questo momento, la capacità di rendere curioso il lettore e di soddisfare poi e domande sollevate nella storia.
CITAZIONE
I personaggi, o meglio, i loro dialoghi non li ho trovati all’altezza delle aspirazioni del racconto. Sembravano due fricchettoni cafoni, catapultati in una storia di fantascienza molto più grande di loro, affrontata con reazioni isteriche e a tratti sarcastiche, che abbattono la suspance, intelligentemente sostenuta dalla trama.
Attenzione ai parecchi refusi incontrati durante la lettura.
Il tono scansonato dei dialoghi in realtà è una scelta precisa. Non penso che l'ambientazione fantascientifica debba sempre comportare un registo alto, soprattutto nelle parti parlate, dove ho prediletto la spontaneità per normalizzare la storia e in realtà anche criticare il sistema dei giochi a premio. Tuttavia il termine "cafoni" mi pare un po' eccessivo.
CITAZIONE
L’abito da regina dell’antica Europa aderiva alle curve di lei in modo tanto pericoloso che avrebbero dovuto venderlo insieme a un cartello di monito, pensò eccitato.
Anche no. Se la tua compagna ha un abito capace di sprigionare la sua sensualità, perché mai dovrebbe sbarazzarsene? Da maschio non condivido affatto questo passaggio.
Non se ne vuole sbarazzare, al contrario è una battuta per esaltare la sensualità di sua moglie.
CITAZIONE
«Ma certo, è una vista mozzafiato, vero?»
«Ma certo» guaì l’altra. «Ciao!»
«Ma hai visto quanti nani ci sono?» disse a un tratto a Nova.
«E mi dispiace di aver detto quelle cose di tuo padre
Non capisco se è voluto o appartiene al linguaggio dello scrittore, tuttavia iniziare una frase con “e” o “ma” non è grammaticamente corretto.
Mettiamo pure che sia una licenza poetica per mostrare un lato “cafone” del personaggio, trovo sia poco piacevole per la lettura.
Nel parlato accade. I dialoghi hanno la pretesa di essere realistici.
CITAZIONE
Sbraitare a bassa voce è un paradosso, difficile da immaginare.
In realtà lo si fa. Indica che il tono emotivo è alto, la persona è arrabbiata o agitata, ma il volume rimane basso. Probabilmente esistono forme migliori per esprimerlo, ma al momento non me ne venivano.
CITAZIONE
che saltò dallo spavento.
Sembra una forma dialettale. Meglio “che trasalì”.
Non è dialettale, ma "trasalì" suona meglio, hai ragione.
CITAZIONE
Quando lo vide, la moglie gli lanciò un bacio e il tentacolo le si avvicinò minaccioso.
Durante un combattimento, dove è in palio la propria vita e contro un avversario tanto odiato, riesco difficilmente a immaginare che si abbia il tempo per mandare un bacio al proprio marito.
Nova si è ricordata di essere la dea del sole, quindi ha tutto sotto controllo e si sta godendo il momento.
Grazie dei commenti attenti e alla prossima!