Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Posts written by Rebeca Buendia

view post Posted: 2/9/2021, 01:18 Skannatoio Luglio - Agosto 2021 - Lo Skannatoio
Grazie di cuore a tutti!!! Farò tesori dei vostri consigli, sono stati tutti puntualissimi e illuminanti.
view post Posted: 12/8/2021, 19:17 Skannatoio Luglio - Agosto 2021 - Lo Skannatoio
Grazie a tutti per i feedback! Sono stati tutti azzeccatissimi.


Mentis Karakorum:

Grazie per le congratulazioni, si è la prima volta che mi ‘espongo al pubblico’ e mannaggia a me che non ho iniziato prima.

Tu hai perfettamente centrato il punto, dopo aver capito il mostrato viene la parte difficile e io sono proprio lì, in cerca della mia voce. Grazie per il consiglio di descrivere la stessa azione ma da diversi pdv, il mio problema è proprio nel calarmi e nel soggettivizzare. Mi ci metterò un casino!


Si il racconto era breve ma sono venuta a conoscenza del blog proprio all’ultimo e volevo partecipare a tutti i costi! Anche per questo manca lo studio sul personaggio, e sul motivo del cambiamento. La cosa era un po’ come se lui fosse cambiato crescendo, con uno sviluppo indipendente proprio perché le origini non sempre sono un punto di partenza per qualcosa che resta nel tempo (tipo come dice la definizione).

Grazie grazie davvero puntuale!



Synbios:


Hai ragione, la storia non è stata sviluppata troppo e in effetti anche il tema non è molto centrato, ho voluto pensarlo al rovescio.


Shanghai Kid


Grazie per i tuoi commenti.

Si in effetti non ero sicura per la definizione però quando io l’ho letta sono rimasta colpita e mi ha fatto prendere una direzione quindi l’ho voluta mettere.


Per il motivo del cambiamento avevo l’idea che lui fosse cambiato semplicemente per il suo proprio sviluppo di persona, perché credo che tutti (parlo di noi persone dalla parte giusta del mondo peromeno) possiamo distaccarci dalle nostre origini se lo vogliamo.
Ovviamente questo non è passato, è arrivata solo la mancanza di qualcosa. È un mio problema, comunicare ciò che voglio, certe volte sono un po’ ostica (anche nella vita 😊)

Leonardi Pigneri


Grazie Leonardo per i tuoi commenti molto precisi, mi sono stati davvero utili.

Si, per il tema opposto, ho voluto prenderla così, più alla larga che si poteva!!! :1391975826.gif:


Per quanto riguarda il padre sai che hai ragione che non dice mai una parolaccia!!! Avrei dovuto farci caso, farlo più testa di cazzo.



E hai ragione anche sull’elemento fantastico quando prende la fionda!! Non ci avevo assolutamente fatto caso!!!


Grazie per le segnalazioni di tell (il fanculo lo avrei davvero dovuto fare meglio)

E si, rileggendo poi il finale mi sarei sparata in bocca ma volevo leggere i vostri commenti.


Grazie a tutti!!
view post Posted: 12/8/2021, 18:48 Skannatoio Luglio - Agosto 2021 - Lo Skannatoio
Ciao a tutti!
Leggervi è stato un piacere!

Chiedo scusa in anticipo perchè non so fare le citazioni di singoli brani come in tutti gli altri commenti, se qualcuno mi spiega come si fa nel prossimo commento magari ci riesco. Magari.

Alloooraaaa...

OPPORTUNITà


Vabbè ragazzo mio tanti complimenti!

L’idea... mi è proprio piaciuta, il finale ancora di più.

Ci sono dei punti ironici veramente divertenti e ci delle frasi così azzeccate che nanche certi autori professionisti.


“La creatura con meno potere al mondo, senza braccia, prostituta, eccola che mette in soggezione un killer solo usando gli occhi.”



“Intorno a lei le altre donne sembrano sbiadire. È così sensuale che per poco crederesti che sia la normalità non avere le braccia, che siano tutti gli altri quelli deformi. Donne le passano accanto e introno, chi si siede, chi si alza. Tutte scrutano impressionate, ma io lo so che in cuor loro non è raccapriccio. È invidia. Perché se una senza braccia riesce a essere così bella, allora per tutti gli altri non c’è davvero nessuna scusa.”

E il vestito che lei indossa!!!

Anche il nome della tipa, Laura o Aurora, è stato bello e personale.

Calarsi nei personaggi voto 100! Dovresti darmi lezioni!

Quello che non mi è piaciuto è stata la rottura della quarta parete ma solo perché non serviva, secondo me il racconto avrebbe funzionato bene (forse meglio) senza.

Tipo:



«Convinto?»
Visto? Come dicevo, tiratevela un po’ e la troia dentro di loro viene fuori.
«Che fai?» Accarezza il serpentello sulla testa, «Vuoi far divertire solo lui?»

Non serviva, la voce ruvida emerge anche senza.
Oppure tutta la parte centrale sul trovarsi faccia a faccia con un serial killer o viceversa. A me sarebbe piaciuto anche senza e nonostante sia scritta bene l'ho trovata superflua.

Credo che tu sia bravissimo nell’immersione, nel creare un punto di vista credibile, perché rompere tutto? Io andrei più a fondo invece, e continuerei a far emergere caratteristiche uniche del personaggio dato che per te sembra così naturale trovarle (si si, per questo ti invidio un sacco).


Qualche refuso che ti hanno segnalato, anche io la storia del feticismo l’avrei tirata fuori subito.

Conclusione: bravo cazzo!


DISCESA AL POTERE


Bella davvero l’idea, particolarmente divertenti certi passaggi.


“I rifiuti urbani, grande sottoprodotto del capitalismo, invenzione geniale. Non mia, purtroppo.”


Già qui mi avevi conquistata. Per non parlare di tutta la lista delle anomalie.

La storia è molto articolata per essere un racconto così breve ma, come mi pare che ti abbiano già segnalato, il finale non mi ha fatto impazzire. Capisco che volevi punirlo ma avrei scelto qualcosa di più fine ma allo stesso tempo infinitamente più terribile.


Non mi ha fatto impazzire neanche il paragrafo centrale al bar, un po’ troppo lungo e capisco che volessi dare un contesto al personaggio ma forse sarebbero bastate meno frasi più puntuali, magari con qualche interazione dall’esterno come spunto.

Ho letto nelle tue risposte che stai cercando di trovare il tuo stile così, conoscendo la teoria per imparare a gestirla e credo che tu sia proprio sulla strada giusta.



NANOTECH



Il racconto mi sembra buono nel suo insieme, tutto funziona ma......... qualcosa non mi riesce a coinvolgere.

Non so, forse sono i dialoghi un po’ artificiosi, o il racconto in cui vedo il compito svolto ma poco di personale. Forse i personaggi dicono troppo poco di sé nei loro gesti e nei loro pensieri e sono un po’ standard.

Bellissima l’idea del trigger finale, l’ho trovata azzeccata, in un racconto più lungo sarebbe stato davvero un bel perno su cui far girare tutta la storia.



ROBERT DE CRAON



A me l’idea è piaciuta, e ho trovato il twist finale piacevole soprattutto grazie alle ultime, commoventi righe. Sono un’amante di questo genere di colpi di scena, soprattutto (anzi solo) quando hanno un senso. E il tuo lo aveva. Bravo!


La parte diciamo ‘reale’ mi è piaciuta più dell’altra, i dialoghi erano scorrevoli e realistici quanto basta.

La parte di Robert invece mi ha un po’ stancata con tutti i dialoghi in questo strano latino e non ho potuto godere appieno di un racconto che invece non sarebbe stato male.


SORCIO



Bella storia di vendetta, l’idea ci sta. Però è un pochino già vista sia la moglie legata ai soldi pazza isterica sia il vicinato pettegolo.

La parte centrale quindi non mi ha fatto impazzire, ma il finale con la mano mozzata e i topi mi ha soddisfatta.



Poi un'altra cosa che forse da fastidio solo a me ma i blocchi di testo sono stati un po’ un problema, la parte finale soprattutto, ma in tutto il testo in genere.

Non capisco perché non vai a capo ogni nuovo pensiero o battuta, il testo sarebbe visibilmente più leggere e anche più comprensibile.
Io ho fatto fatica a seguire i dialoghi e la scena così, scritto tutto attaccato.

Il fatto degli infodump e del pdv ho visto che te l'hanno già segnalato quindi non mi ripeto ma è stato un dettaglio negativo anche per me.


Dunque, dunque la classifica è:

1. Opportunità
2. Discesa al potere
3. Nanotech
4. Robert de Craon
5. Sorcio

Grazie a tutti per i feedback! Provvederò al più presto a una risposta!!

view post Posted: 30/7/2021, 21:53 Heilà! - Le Presentazioni dei Nuovi Arrivati nel Forum
Grazie del benvenuto!! Credo succederà presto perché stiamo gareggiando nello Skannattoio di questo mese se non sbaglio!! :b: :b:
view post Posted: 30/7/2021, 14:58 Heilà! - Le Presentazioni dei Nuovi Arrivati nel Forum
Ciao a tutti!

Grazie per questo bel forum, alla prima occhiata sembra un posto in cui regna lo spirito critico ma anche una sana dose di educazione.

Arrivo qui (come molti altri ho notato) dopo i video gratuiti del prof. Gambarini su youtube.
Dato che seguo il professore si suppone che io ricerchi uno stile mostrato anche se mi accorgo che alle volte più che mostrato è un po' mostruoso.

Sono una di quelli che hanno imparato prima a scrivere che a parlare e che vedono nella scrittura lo scopo ultimo della loro semi-dignitosa esistenza.

Quindi si, la bambina grassottella che stava sotto l'ombrellone con il suo quaderno e che non ha mai voluto giocare con voi ero io.

Nonostante questo non ho mai frequentato dei forum di scrittura o altro e in realtà nessuno ha mai letto niente di mio (a parte il mio povero marito che mi fa da coautore, correttore bozze, alfa beta e gamma lettore, manager, critico ed editor).

Quindi sono qui per divertirmi come una pazza, ricevere tanti consigli utili e fare ciò che al mondo amo di più.

Buon lavoro a tutti!
view post Posted: 29/7/2021, 14:47 Skannatoio Luglio - Agosto 2021 - Lo Skannatoio
Buongiorno a tutti!

Ecco a voi l'ennesima novellina del contest!

Questo è il primo racconto che rendo pubblico.
Inoltre non sono pratica nemmeno di forum quindi fatemi sapere se sto combinandone una delle mie.

Grazie in anticipo e buon lavoro!



Origine



origine
/o·rì·gi·ne/
sostantivo femminile
1. Il costituirsi iniziale di un fatto o fenomeno suscettibile di continuazione o di sviluppo nel tempo.


— Dai Tommy fagli vedere quello che ti ho insegnato!
Dal bancone del bar papà mi sorride.
Anche i suoi amici mi sorridono e annuiscono. Pastroni mima il gesto di una fionda e Mike mostra la lingua rossa e cicciona in una brutta smorfia tutta rugosa.
Faccio una boccaccia anch’io, la migliore, quella con gli occhi incrociati e la lingua di fuori.
Mi piace Mike, è uno forte.
— Dai Tommy che ce la fai! — papi grida e batte le mani.
Bene.
Mi giro e tiro fuori la fionda dalla tasca dietro dei jeans. Raccolgo un sasso dall’aiuola, quello più grosso.
Il gatto è acciambellato sul marciapiedi, si lecca il buco del culo.
Stupido animale, sei mio.
Mi concentro, socchiudo gli occhi.
Il petto si riempie di energia calda, le mani prendono la mira da sole.
Tiro.
Toc!
L’ho preso in faccia! Grande!
Il gatto si arriccia su sé stesso, con un balzo si rimette sulle quattro zampe e corre via ad una velocità supersonica.
Mentre si allontana fa un verso acutissimo, proprio come nei cartoni animati.
— Avete visto? — mi giro verso il bar e papà gonfia il petto, batte la spalla a Pastroni.
Si gira verso di me, mi guarda serio, solleva piano il braccio e fa il gesto di spararmi con le dita.
Colpito!
Salto all’indietro sull’asfalto duro e butto le braccia sopra la testa.
Colpito, colpito, colpito!
— Moira fai un altro giro che lo pago io in onore di mio figlio.
Sono stato bravo cazzo! Dritto nel muso l’ho beccato! Che eccitante!
E come scappava! Sembrava uno di quei gatti peluche che gli sporchi vucumprà vendono al lungomare.
Che ridere quei gatti saltellanti, peccato che a venderli siano quei negri schifosi o potrei anche comprarne qualcuno qualche volta.
Papi mi fa segno con la mano di avvicinarmi.
Faccio lo scalino ed entro nel bar, il pavimento lucido stride sotto le scarpe da tennis nuovissimissime.
C’è puzza di sigarette e di birra.
Che fico sarà un giorno iniziare a fumare! Mi viene la pelle d’oca dall’emozione!
Papà distribuisce ai suoi amici i grossi boccali pieni di birra dorata. Sembra una pozione magica, e loro i maghi panciuti pronti a fare le loro. . . le loro stupide magie!
Chissà se . . .
— Papi? — cerco di farmi sentire ma le loro risate sono profonde e mi rimbombano nella testa.
— Papi!
— Cosa c’è?
Mi faccio avanti e punto il dito verso il bicchiere.
— Me ne dai un goccio?
Esplodono tutti e tre in una risata gigantesca, spaventosa.
Pastroni mi da una spinta e mi fa quasi cadere.
— E bravo Tommy!
Papà mi fissa da dietro il boccale. Sogghigna, gli vedo il dente argentato.
— Basta che non lo dici a quella stronza di tua madre va bene?
— E secondo te io gli racconto qualcosa a quella stronza?
Fa cenno di sì con la testa.
Porco cazzo!
Mi porge il boccale, l’odore acido della birra mi travolge.
La lingua mi esce spontaneamente dalla bocca, fa venire così voglia!
Afferro ben stretto il bicchiere con entrambe le mani, non lo voglio far scivolare.
Pesa! È freddo!
Deglutisco a fatica. Il caldo nel petto mi arriva fino alla faccia.
Metto bene le labbra a beccuccio e le appoggio sul bordo di vetro.
La birra mi scivola subito in bocca.
È deliziosa. . . amara. . . frizzante. . . dolce. . . forte. . . è così buona e dissetante e. . .
Papà afferra il boccale e me lo strappa di bocca.
— Hey!
— Vacci piano con il primo sorso della vita ragazzino. — ride lui.
— Tale padre e tale figlio eh? — Mike si afferra i coglioni nei jeans e gli dà due strattoni.
Ridono tutti.
Rido anche io, di gusto. Una risata che viene dalla pancia tutta ingarbugliata per la birra.
— Moira hai visto mio figlio?
La signora sta sistemando delle carte in fondo al bancone. Fa un gesto con la mano ma non solleva la testa.
— Hey Moira ma con quelle tette li vedi gli ordini sul banco sì? -
Quella li manda affanculo scocciata.
Le risate esplodono con ancora più forza, mi sento travolto da una valanga di allegria.
Sarà la birra?
Ho bevuto la birra!
Che forza passare i pomeriggi con papà!
Mi viene da ridere e rido.
Rido.
Rido più che posso.

...


Scendo dall’auto e sollevo di sbieco la testa, cercando di vedere attraverso la pioggia fitta.
Sputo sul cemento bagnato, la collina oltre la strada è fradicia, un misto di fango ed erba.
M'incammino controvoglia, la pioggia fredda m’inzuppa come uno stronzo in un istante.
Gli scarponi affondano nel terreno molle, la salita è ripida.
Arrivo in cima e cerco la tomba.
Ezio Del Negro.
Eccola.
Faccio due passi nel pantano e sono di fronte a una piccola lapide rettangolare in pietra grigia.

‘Ezio del Negro
1955 – 2021
Amato marito e padre’


Non sento niente.
Né dispiacere, né rabbia.
Solo la pioggia gelata, che viene giù come una cascata.
— Fanculo.
Scendo veloce la collina e arrivo alla macchina ma Jamila non c’è, deve essere ancora nel supermercato.
Attraverso la strada di corsa e raggiungo l’androne di un negozio di scarpe.
‘Kellar’ recita l’insegna brillante e la vetrina è tutta manichini fluorescenti.
Le scarpe sembrano quelle ortopediche.
Che merda si mettono addosso oggi.
Un barbone è seduto nell’angolo, al riparo dalla pioggia.
Tiene sulle gambe una coperta sudicia di pile su cui è adagiato un pulcioso cane nero.
Il vecchio ha la barba lunga, grigia e gialla e la pelle affumicata dal sole. La faccia è ridotta a un grumo di rughe.
Mi avvicino.
Lui mi nota, il cane si mette subito seduto, con le zampe davanti ben dritte, le orecchie tese.
— Buongiorno. — mi dice lui.
— Non tanto buongiorno. — alzo gli occhi al cielo.
Lui fa spallucce.
Già, che ci vuoi fare.
— Viene a trovare qualcuno signore? - il barbone indica il cimitero.
— Mio padre.
Il cane si rimette a cuccia tra le gambe del padrone. Fa uno sbuffo annoiato.
— Mi spiace signore.
— Non importa, non eravamo molto legati.
Oltre l’arco in pietra del negozio la pioggia non dà un attimo di tregua.
— Un cancro?
— Quasi. Cirrosi. Era un alcolizzato.
— Oh. Di solito è sempre cancro. — abbassa la testa e accarezza con la mano pesante la testolina del cane.
La bestiolina stiracchia le zampette di dietro e sbuffa di nuovo.
— Come si chiama?
Lui solleva lo sguardo. Gli occhi neri profondi e giganteschi mi fissano tristi.
— Osvaldo. Era il nome di mio padre signore. Un drogato, proprio come me, proprio come me signore. -
Sorride con una bocca sdentata che sembra un antro scuro in cui si muove un biscio rosa e carnoso.
Continua a bisbigliare ma io non lo capisco, alza l’indice in aria e prende ad ammonire la pioggia battente.
Una donna cammina sotto un ombrello nero.
Tiene una busta della spesa.
È Jamila.
Faccio un fischio e un cenno di saluto col braccio.
Lei arriva di corsa.
— Amore mio! — si getta tra le mie braccia, il suo profumo sa di talco e spezie.
Mi stampa un bacio dolce e morbido sulle labbra.
La sua bellezza mi sorprende ogni volta.
— Hai finito con le tue spese?
Lei mette un adorabile broncio.
— Non avevano i miei cereali!
— Come? Non avevano i cereali Twinky?
Scuote la testa come una bambina.
— Tu invece, com’è andata al cimitero? — mi prende la mano e la stringe forte.
— Bene. Non era più mio padre da tanti anni.
Lei mi accarezza il viso, sorride con tenero affetto.
— Tu non hai proprio niente a che fare con lui.
Già.
Le do un bacio sincero, premo forte le bocca, la ringrazio come posso di tutto quell’amore che mi trasmette ogni giorno.
— Allora amore mio se hai fatto possiamo andare. Ho comprato la cena e ho in mente un ragù vegano che non hai mai mangiato in vita tua. -
Saltella e si agita.
Lei è il mio premio.
— Si un attimo. — prendo il portafogli dal giubbino e tiro fuori un paio di banconote — Tieni amico. — mi chino verso l’uomo e gli porgo i soldi.
Il cagnolino annusa le nostre mani e approva. Si fa accarezzare sulla testa ispida. È un bel vecchiotto, un buon compagno, il migliore forse.
— Grazie signore! Grazie! È bella sua moglie signore, anche io avevo una moglie senegalese signore ma la droga me l’ha portata via signore. Tanti anni fa signore. Sono belle le donne senegalesi, le migliori! -
Jamila scoppia a ridere di gusto.
— Come ha fatto a indovinare?
— Sono le migliori signorina! Le donne senegalesi sono le migliori, una donna senegalese si vede lontano chilometri signorina, le origini non si possono tradire, mai. Siamo quello che siamo signorina, non si può cambiare! Non si può cambiare! -
Lei mi prende il braccio e mi porta via. La pioggia ci bagna ma lei non apre l’ombrello.
— Non sempre amore mio, non sempre.

Edited by Rebeca Buendia - 4/8/2021, 17:12
6 replies since 21/7/2021