LETTURA E SKANNATE POSTUME DI SDB.Già mandate e discusse con Poli in PVT. Causa imprevisto aumento degli impegni, ci ho messo un sacco di tempo e ho dovuto riassumere molti aspetti, ma questo è. Prima o poi anche arriva anche quello di Master_Runta.
APPUNTI SPARSI.
“Usa queste, devi intriderle d’acqua e poi massaggiar loro le gambe.” Un impacco acquoso in un ambiente freddo abbastanza da gelare il mare? Il modo migliore per creare una patina di ghiaccio SOTTO la pelliccia di un animale, per ucciderlo insomma! E io che credevo che fossi animalista!
- suggerisco la sostituzione con una sostanza oleosa o fluida, come il grasso animale misto a erbe medicinali.
“Meridan scaricò da un carro l’unico ammasso di cibo congelato che era il rancio degli schiavi e lo poggiò a terra” Costruita male.
“gli altri spettavano: le braccia piagate e scarne, protendevano le gavette” Immagino fosse “aspettavano”, ma non è questo il nocciolo. Con tutto quel freddo le braccia non saranno di sicuro scoperte, dunque perché ce le descrivi piagate e scarne? Non dovrebbero essere visibili; se stai usando un narratore onnisciente, sarebbe comunque il caso di aggiungere un qualche “sotto due strati di pellicce sbrindellate, le loro braccia scarne e sbrindellate... ecc”
“Quando il cielo tornò chiaro e la linea dell’orizzonte lo separò di nuovo alla terra” bello!
“Dalla tenda bianca uscì il capitano, accompagnando quello che Safi riconobbe come il console Mausone, «ben arrivato principe Safi.»” Ma è imperatore o è console? In questo stesso flashback l'hai già chiamato Imperatore, sembra ci sia qualcosa che non va!
TRAMA: Benché nell'andamento della trama non ci siano molti elementi originali (un principe viene imprigionato e venduto come schiavo da un imperatore cattivo, ma si libera e giura di avere vendetta), in realtà l'approfondimento ideativo che caratterizza l'ambientazione supplisce a questa mancanza e la rende poco importante. Meno trascurabile è il mancato raggiungimento di un senso di “appropriazione” di quello che si sta leggendo alla fine del racconto. Troppe cose restano insolute, quando dici “fine”, ci mancano troppi dati per poter ipotizzare il prosieguo della vicenda, così come ci si aspetterebbe da un finale aperto. -1
NARRAZIONE: La narrazione di Polissena è... Polissenica. Difficile da definire altrimenti quel misto tra fluidità, femminilità descrittiva e velocità e spietatezza d'azione che caratterizza i tuoi pezzi ben riusciti. Polissena ha una capacità narrativa non comune, che in molti dei suoi racconti basta di per sé a sorreggere le sue mancanze storiche, quelle di trama e 3C. Questo è uno di quei casi. +2
3C: Meglio di tanti altri tuoi racconti. Coerenza, Consistenza e Cazzolaverosimiglianza sono salvaguardati almeno a un livello superficiale di lettura (che è quello che conta, qui). Volendo spingersi un po' oltre, ci si potrebbe soffermare a discutere sull'opportunità di vendere come schiavo un erede maschio al trono di un regno nemico, rischiando quindi che egli venga comprato da un simpatizzante nemico e ricondotto in patria; e anche su quanto sia intelligente farlo marciare in una colonna di schiavi appiedati in un luogo come il mare ghiacciato fino a Orione, se lo scopo è trarre un alto guadagno dalla sua vendita; oppure sul perché il principe viaggiasse come ambasciatore senza alcuna scorta ufficiale, o su come abbia potuto essere così cieco e avventato suo padre a mandarlo in bocca alla morte quando erano già armati e schierati gli eserciti dell'Imperatore a una sola giornata di distanza dalla loro foresta. Ma diciamo che nessuno di questi aspetti compromette più di tanto il piacere della lettura. -1
PUNTO DI VISTA: Nulla di grosso da segnalare. Ci sono alcune imperfezioni e non sono personalmente d'accordo con molte tra le scelte del racconto, ma nulla di che. 0
AMBIENTAZIONE: Wow, davvero davvero bella. L'aspetto più eminente di tutto il racconto, senza dubbio: trovate creative a pioggia, dai dettagli ininfluenti come le ampolle di dolore che spaventano lo schiavo, alle cavalcature feline e al resto della fauna fantastica che hai schierato sul foglio. Con l'attraversamento del mare ghiacciato hai creato un fortissimo senso di luogo, che è ben culminato nelle atmosfere cupe e steampunk di Orione. +3
STILE: Ahi, ahi... prima o poi la mamma Polissena mi dovrà spiegare questo suo bipolarismo: nazista coi tre puntini e le d eufoniche, del tutto anarchica nell'uso delle virgole (e non parlo di quelle opzionali, ma di quelle fra soggetto e verbo, fra le varie!). Quanto ai refusi, poi, non parliamone. Fossi una dilettante ok, ma cacchio, sei colei che mi ha fatto scoprire la Tela Nera dicendomi “lì c'è gente che scrive come si deve, imparerai anche tu!” (scherzo, questa frase me la sono inventata, però cavoli fai più attenzione! Una rilettura, una sola!) -2
PERSONAGGI: Ben disegnati a un livello superficiale, in realtà non sempre i loro comportamenti mi sono sembrati convincenti. Buona parte del loro interesse è comunque legato alla bellezza e alla profondità creativa dell'ambientazione. Approfondendo l'indagine barcollano un po', dall'Imperatore cattivo al signore degli Akai, con le loro scelte poco sensate. Il protagonista appare un po' più sfaccettato, pur senza essermi sembrato granché originale. Sai che genere di personaggi risultano sempre invece pienamente convincenti? Gli animali. Si vede che li ami molto. Tienilo presente!
+1
DIALOGHI: Niente male. +1
TRAMA -1
NARRAZIONE +2
3C -1
PUNTO DI VISTA 0
AMBIENTAZIONE +3
STILE -2
PERSONAGGI +1
DIALOGHI +1
PUNTEGGIO SDB: +3.
