Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio, dicembre 2012, edizione XIII, Vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio
* Campionato aut-inv 2012, 7 di 12

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view post Posted on 19/12/2012, 22:39
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Arrotolatrice di boa

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Rosa cannibale in avvicinamento rapido
Di T.W.F.K.A.N. (ma un nick più comodo non lo avevi?)

Da un punto di vista puramente formale, nulla da segnalare. Buona la scrittura, fluida e ritmata. Non ho notato refusi, tantomeno errori. Qualche parola che non mi convince. Una è "sbrodolato" riferita al tè che scivola sulle sue mani, tracimando dalla tazza.
In riferimento alle specifiche invece ho dei dubbi.
La prima (che però mi sono accorta rileggendo, che non l'ho beccata nemmeno io) è sull'essere vissuti da sempre in una realtà diversa. E qui non c'è perché lei viaggia in una sorta di realtà virtuale, ma lo ha scelto. La seconda,il bullet time. Io me lo sono perso.
Ma veniamo al sodo.
Hai ben descritto la quotidianità è il ripetersi di giornate uguali, la bellezza del pezzo, secondo me, sta nel fatto che poteva quasi trattarsi di routine, non necessariamente del ricominciare di volta in volta. Finché a Sara non vengono dei dubbi.
Il finale mi lascia perplessa, sia per il tu, preteso dallo psichiatra, mi sembra troppo poco professionale, sia per l'amplesso finale, che ci piomba addosso così, senza motivo.
La seduta era finita, lei ricordava di essere in terapia, si prepara alle sedute successive, in cui forse sarebbe anche stata stuprata, e per tutta risposta, allarga le cosce al primo arrivato. Mmm... Improbabile.
Io lo avrei terminato con l'acquisizione della consapevolezza. Oppure l'avrei fatta uscire dalla realtà virtuale, e magari a quel punto, sedurre dal dottore. Se ormai lo sai che è finzione, almeno il sesso, fallo vero! Come si dice, "hai fatto trenta!"
Se devo essere sincera non mi ha particolarmente appassionato. La scrittura è ottima, te lo ho già detto, ma non sono riuscita a farmi coinvolgere, e io amo soprattutto l'empatia in un racconto. Con questo spero tu capisca che non sto criticando il tuo stile. Tu scrivi davvero bene e questo pezzo non fa differenza, ma non è riuscito a stringermi lo stomaco. Chiaro che a questo punto è solo una questione di gusti. Si può preparare una millefoglie strepitosa, ma se all'ospite non piace la pasta sfoglia, c'è poco da fare. Quindi pur apprezzando il tuo talento devo dirti che non hai pizzicato troppo le mie corde.
I'm sorry.

Il baluardo di Unix
Di Rovignon
Eccoci! Ben trovato caro Rov! ;)
Più che Matrix qui siamo sulla scia di Tron, Nirvana e il nuovissimo Spaccatutto! ;)
Ci sono solo un paio di refusi, nel capitolo 6, non ho notato altro.
È ben scritto, ma questa non è una novità, diamine, tu scrivi bene! Il racconto scorre liscio, liscio nonostante la quantità di nomi e nozioni.
Forse hai ecceduto nell'infodump, soprattutto nell'epilogo. I due personaggi non fanno che parlarsi addosso a solo beneficio del lettore. Due persone non parlerebbero in quel modo di cose che sanno e che hanno già fatto. Anche se la citazione all'attualissimo lavoro su Marte è deliziosa!
Ho trovato altri punti in cui l'infodump da fastidio, dovresti rileggerlo con più calma e sicuramente troverai il modo di dirci le stesse cose, delucidarci senza raccontarcelo! ;)
Venendo al racconto diciamo che anche se era chiaro dai nomi dei protagonisti dove si sarebbe andati a parare, é stato piacevole leggerlo. Anche in questo caso, come per il racconto di Noz, ho avuto delle difficoltà a calarmi nella parte. Delle difficoltà a "infilarmi" nel racconto. Non so se sono riuscita a farmi capire. :(
Ma, sempre come è successo con il racconto di Noz, se colpa c'è, non è dell'autore. Baricco scrive bene ma non riesce ad appassionarmi. :)






Di Nitruneus
All'inizio del secondo capitolo, aula e alunni stride. Cambiane uno o classe, o scolari, che però è desueto.
CITAZIONE
Buongiorno,” disse con la propria vocina acuta e stridula

Be si, propria. Che fosse di altri, la vocina, era difficile. :)

CITAZIONE
Il ragazzo, con gran noia

io direi "con aria di sufficienza" si era offerto lui, quindi l'aria annoiata poco si addice.

Ci sono alcuni avverbi in "mente" soprattutto alla fine, devi esserti stancato e hai prestato meno attenzione. Ho notato anche delle eufoniche, però se non ricordo male tu avevi detto che le volevi usare comunque, in barba ai "famigerati" editor. ;) quindi te le segnalo solo per dovere di cronaca.

CITAZIONE
Non dare l’allarme!” sibilò Fabian da dentro il baule

qui mi sa che ti sei confuso, o io mi sono persa qualcosa.

CITAZIONE
ma fu interrotto da Fabian che, con

Mmm... Allora volevi intendere che quando si sente Fabian lo chiami con quel nome e Adrian quanto rinsavisce? Però se è così crei solo confusione, almeno in me.

Molto bello! Probabilmente il più ricco di refusi e di errori o distrazioni, fra quelli che ho letto pero comunque, quello che mi ha entusiasmato di più.
Dopo la prima rivelazione ho pensato, "ma no, che noia, poteva terminare qui, con la rivelazione Adrian/Fabian e sarebbe stato perfetto, invece no, la perfezione è arrivata con la seconda rivelazione! ;)
Devi snellire la parte del baule è lunga e annoia, scusa la crudezza ma tant'è!
Ricontrolla gli avverbi in mente e toglili, tutti. Tanto qualcuno ti sfugge di sicuro. ;)
Snellisci un po' il tutto perché è un po' pesante nel globale, ma è molto bello.



 
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T.W.F.K.A.N.
view post Posted on 20/12/2012, 20:28




@Polly!

Non ci crederai mai, ma mi ero letteralmente scordata di questo racconto! Il mio cervello evapora! Sto perdendo colpi su colpi, e se continuo a perdere un punto di Q.I. al giorno, nel giro di un mese e mezzo avrò un'intelligenza normale! Alla fine del processo potrebbero perfino piacermi le conversazioni con le colleghe (che ora mi fanno morir di noia ma a cui, astuta, fingo di interessarmi) su minestre, borsette, scarpe, assorbenti, e avvenenza dei colleghi maschi e relative corna! Beh, con un po' di tette in più, potrei diventare, allora, la ragazza perfetta! :lol: Hihihihi!

Grazie per la lettura, adesso capisco da dove uscivano quei racconti in Sotto la Lente. Ultimamente sto un po' arrancando sulle letture, dovete scusarmi. Lo sposto anch'io come avete fatto tutti e cercherò di dare il mio parere sui vostri.
Sulle osservazioni:
1) Sei troppo buona quando dici che scrivo bene! Grazie! E' un grosso stimolo a proseguire un certo percorso :)
2) Il bullet time credevo di averlo piazzato proprio nell'ultimissima scena, quando la rosa sboccia. Certo, ammetto, è un po' pochino...
3) In realtà il colloquio tra Sara e lo psicologo è una sorta di "secondo livello" di simulazione, migliorativo del precedente. Non è un dialogo reale, lo psicologo (Teo :lol: ) non è un avatar, è una simulazione del programma. Il motivo per cui Sara "va in porto" è l'effetto del successo del programma stesso! Ammetto, però, che io non sia stata molto chiara nell'esporre la mia idea.
4) Essere vissuti in una realtà diversa: hai proprio ragione. Confesso candidamente che neanche mi ero accorta di questo secondo vincolo. L'ho proprio ignorato: ho letto la traccia con poca attenzione, come spesso mi succede.
Davvero mille grazie. Non so se a Gennaio parteciperò con questo racconto (ammesso partecipi anche se sperò proprio di sì). Conosco un detto: la minestra riscaldata sa d'alluminio! :lol:
Ma il mio prossimo racconto, lo prometto, non conterrà nemmeno una scena di sesso.
Baci! N
 
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Nitroneus
view post Posted on 20/12/2012, 23:17




Ciao Polly,
Sono contento che il mio racconto ti abbia entusiasmato tanto ^_^
E ti prometto che, appena possibile, contraccambierò con un’analisi del tuo e di quelli degli altri partecipanti allo Skannatoio “fantasma” di dicembre.

Ho bisogno però di un chiarimento: la versione da te commentata è quella pubblicata qui o quella revisionata che ho messo “Sotto la lente”? Da lì un po’ di refusi li ho debellati :)

Per quanto riguarda la parte del baule, vorrei giustificarmi con una cosa del tipo: “Hai ragione, ma quella sera, nella fretta di consegnare il racconto, non mi ero accorto di essermi dilungato tanto su una parte secondaria”; ma, dato che la versione revisionata la contiene praticamente tutta, non farei altro che arrampicarmi sugli specchi :)

Comunque seguirò il tuo consiglio e darò un bel colpo di mannaia a quella scena. Unendo le tue indicazioni a quelle stilistiche datemi da Sol, spero di presentare entro gennaio una versione più leggera e accattivante di questo racconto.

Mi farò vivo presto per fare un po’ a pezzi la tua opera ;)
 
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view post Posted on 21/12/2012, 08:18
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Arrotolatrice di boa

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Tranquillo, ho letto il primo che hai postato! ;)
 
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Nitroneus
view post Posted on 27/12/2012, 12:17




IL BALUARDI DI UNIX
di Rovignon

Ciao Rovi,
Scusami per il ritardo! Alla fine, nonostante le insidie natalizie ^_^ sono riuscito a commentare anche il tuo racconto (per Polly e Nozomi ho già dato "Sotto la lente").
"Il Baluardo di Unix" mi ricorda tanto una tipologia di racconto - quella del personaggio di videogioco che scopre la sua vera natura - che andava tanto di moda a cavallo tra gli anni '80 e i '90, ma in una versione rimodernata e precisa nella struttura digitale (i suddetti racconti peccavano di una natura architettonica piuttosto libera, una specie di "anarchia digitale"). Secondo me ci sarebbero, però, dei particolari da rimodellare per dargli una forma un po' più compiuta.

I DIALOGHI
Per quanto, come dice Mike, si tratti di "una cagata di videogioco di ruolo", i dialoghi all'interno della realtà virtuale risultano troppo costruiti, spesso lunghi e articolati nonostante le situazioni concitate in cui sono calati. Un paio di esempi:
1. Java, proiettata in un ambiente completamente alieno tra stringhe alfanumeriche di cui non può capire la natura, ha la lucidità di dire: "sono di nuovo prigioniera dell’armatura, mentre qui attorno sono spariti i colori e tutto sembra essersi congelato"
1. mentre Java e il demone di fuoco duellano, Visual Basic si prende tutto il tempo necessario per dire: "non so spiegarmi come tu abbia fatto a bloccare quel colpo, ma non ti si ripresenterà un’altra occasione propizia come questa. Attacca Baluardo, prima che il demone di fuoco riacquisti tutta l’energia che ha scaricato su Pascal".
Può darsi - questo non posso saperlo - che tu abbia volutamente fatto parlare i personaggi come quelli di uno scadente GdR, ma uscite così esagerate fanno molto anime giapponese.

FIUME DI INFORMAZIONI
Ci sono un paio di punti, per la precisione l'inizio e la fine, dove il lettore si trova sommerso da una marea d'informazioni difficilmente digeribile. Penso che quest'eccesso volesse nel primo caso a fornire il background su cui si svolge l'azione, nel secondo chiudere il sipario fornendo una spiegazione completa e non lacunosa. Il tutto crea però disorientamento nell'incipit e la sensazione di aver perso il ritmo dell'azione nella conclusione.
Per quanto riguarda la parte iniziale, ti consiglio di levare le informazioni che non sono immediatamente necessarie alla comprensione e di spalmarle nei capitoli successivi. Sulla conclusione, invece, credo dovresti cercare una forma completamente diversa, senza fornire il resoconto degli eventi in modo così freddo e preciso: così com'è, sembra di leggere (in versione informatica) l'elenco dei principali eventi storici di una civiltà, sintetizzati in poche righe.

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
A livello contenutistico ci sono solo un paio di punti (uno molto importante, l'altro soltanto una mia pignoleria) che mi turbano.
1. Sostanzialmente, a causa dell'incidente durante la programmazione, sono nate due intelligenze artificiali in grado di pensare autonomamente: Java e Fortran. Mi sfugge, però, il nesso tra uno sbalzo di tensione (e i suoi effetti sulla routine) e la possibilità di far scoccare la scintilla del libero arbitrio in quelle che, a loro volta, non erano altro che rappresentazioni grafiche di sequenze alfanumeriche (perciò soltanto "imitatrici" dell'intelligenza, non dotate di base di raziocinio). So che sembra una questione quasi metafisica ma, proprio per superare completamente l'imprecisione dei "racconti di una volta" di cui parlavo all'inizio, darei una forma più compiuta a questa "nascita della vita"
2. (e qui faccio il pignolo ;) ) Come fa Fortran a sbirciare fuori dal computer i tre programmatori? "Interfacciandosi, in maniera ovviamente pirata, alla loro web-cam," ho pensato. So che probabilmente lo davi per scontato (d'altronde come si potrebbe guardare fuori dal computer senza una "finestra sul mondo"?), ma, visto che Fortran ha l'abitudine di esplicitare tecnicismi a Java (che non ne capisce nulla, mentre al lettore questi riferimenti appaiono un po' come una strizzata d'occhio), credo sia il caso di rendere noto anche questo passaggio. Sempre in virtù della precisione di cui sopra.

OSSERVAZIONI PARTICOLARI
Ti segnalo soltanto l'aumentare (anzi, il comparire, visto che prima non ce n'erano) di refusi nella seconda parte del racconto. Anche le altre osservazioni si rifanno a piccole distrazioni (in genere ripetizioni) o a uso improprio della punteggiatura (qualche virgola fuori posto).

"la città che dall’altra sponda del fiume reclama il controllo del guado sul fiume"
ripetizione "fiume-fiume". Il secondo "fiume" può essere tolto tranquillamente (dove altro potrebbe essere un guado?)

"più le nuvole sopra la città s’addensavano animando un vortice nero"
spezzerei con una virgola prima di "animando"

"poi, l’energia contenuta nel vortice fuoriuscì di botto"
qui, invece, toglierei la virgola dopo "poi"

"allora sali sulla piattaforma mobile che ti portiamo nel tempio"
il "che" polivalente non suona molto bene in bocca al grande sacerdote. Meglio "così"

"le proprie emozione"
refuso "emozioni"

"rimaneva immobile some tutto il resto"
refuso "come"

"spostare lo sguardo da destra a sinistr"
refuso "sinistra"

"inseguendo il movimento infinito delle stringhe alfanumeriche che le passavano davanti. Provò allora a seguirle"
ripetizione "inseguendo-seguirle"

"stringere la gola in preda a un forte magone"
"magone" non è sbagliato, ma credo si usi solo nel Nord Italia

"Java corse subito incontro all’avversario portando la spada al di sopra della testa, pronta a scaricare un furioso fendente sull’elmo dell’avversario"
ripetizione "avversario-avversario"

"il targhet del prodotto"
refuso "target"

"corse incontro al nemico e, prima d’arrivare allo scontro, la scagliò sul nemico"
ripetizione "nemico-nemico"

"Java avrebbe voluto correre a soccorrere il fratello"
"correre a soccorrere" è un po' cacofonico, meglio "correre in soccorso del fratello"

"confermò il suo amico apparsole affianco"
"affianco" non esiste (se non come prima persona singolare presente indicativo del verbo "affiancare"), sarebbe "a fianco"

"traferire tutto il nostro mondo"
refuso "trasferire"

GIUDIZIO
In conclusione, il giudizio sul racconto è abbastanza positivo. Nonostante l'idea di base non sia tra le più originali, comunque i particolari "informaticamente" precisi le danno un nuovo tono, piacevole e ragionevole. Il finale, però, rompe il klimax ascendente della narrazione che, giunta a una grande battaglia, si trasforma all'improvviso in un tranquillo resoconto degli sviluppi successivi.
Spero di esserti stato utile. A presto!
 
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view post Posted on 27/12/2012, 20:54
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Grande Nitro! :D

Scusate se non mi sono ancora fatto sentire, ma 'ste feste mi stanno mettendo a dura prova!

Trovo tutte le tue osservazioni molto sensate e ne terrò sicuramente conto per una revisione del racconto.

Per quanto riguarda la web cam ti do super ragione! Pensa che in un primo momento facevo dire al protagonista che si era affacciato attraverso uno strano oblò di vetro... Poi però ho pensato che era meglio lasciarlo più indefinito... Ma come hai detto tu stona con tutti gli altri spiegoni dati. :unsure:

Per quant riguarda la presa di coscienza dei due personaggi... Tu avresti una qualche idea da suggerire? Anche solo un esempio per meglio inquadrare il tuo punto di vista.... ?
 
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Nitroneus
view post Posted on 2/1/2013, 23:09




Scusa il ritardo nella risposta, ma il Capodanno mi ha tenuto impegnato :)

In effetti ti ho lanciato un masso filosofico senza pensare che avresti potuto rispedirlo al mittente. E ora ne rimango schiacciato io!

Non ti saprei dare indicazioni precise (se avessi un'idea convincente su un tema tanto fenomenale mi metterei direttamente a scrivere un racconto ;) ), però forse posso darti qualche spunto. Prova a dare un'occhiata a questa pagina di Wikipedia:

http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_organism

Prendendo ispirazione dall'organismo digitale, l'incidente durante la programmazione avrebbe potuto sottoporre alla rappresentazione grafica di Java e Fortran un software (o due?) in grado di generare a sua volta programmi e di apprendere dalle circostanze; in questo modo non sarebbero i due personaggi dell'Rpg a prendere vita, ma due software esterni a "svegliarsi" sotto le sembianze di Java e Fortran.

Come la sovrapposizione possa essere avvenuta è però un altro grattacapo, alla cui risoluzione fa da aiuto solo il fatto che il gioco fosse già caricato su un server in rete (e quindi passibile, al di là dei sistemi anti-intrusione, di ingressi dall'esterno).

Ma a questo punto lancio di nuovo il masso a te :)
 
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Dieguito_85
view post Posted on 27/1/2013, 13:03




Ragazzi,

in riferimento alla selezione editoriale Matrix Anthoogy, vi ricordo che manca un mese alla scadenza delle selezioni. Ricapitolo brevemente le regole:

- Racconto di fantascienza liberamente ispirato a Matrix;
- Limite massimo: 4000 caratteri (spazi inclusi);
- Inviare a [email protected] (avrete un'email di conferma);
- I migliori 50 racconti saranno pubblicati in un'antologia della Homo Scrivens Editore ( www.homoscrivens.it );
- L'autore del racconto più bello riceverà in regalo "Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0", il capolavoro titanico di immaginazione collettiva curato dalla Homo Scrivens.

Che aspettate? Partecipate :D :D
 
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142 replies since 25/11/2012, 10:25   2161 views
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