COMMENTI DI SHANDA006L’illusione dell’immortalità di Willow 78: avvincente l’inizio (povere mucche, che brutta fine, trapassate ventre-dorso da un buco grande come un pallone da calcio) Mi è piaciuto il passaggio successivo al festino nel Walhalla, dove non c’è nulla da celebrare. In effetti, Thor Dio del Fulmine disillude il padre Odino, nessun essere umano crede più in loro. E il Martello di Thor ha colpito “soltanto” Bettina, Lucina e Stella. Ha avuto però il potere di suggerire a Odino che qualcosa, nello scetticismo umano verso gli dei di Asgard può cambiare (e con le maniere forti, visto il gesto di Odino verso i lupi). Bella come mitologia, io ci sono cresciuta, difatti, mi tengo lontana dai corvi (fra loro ci sono gli informatori di Odino, Udito e Vista e vanno lasciati stare, così portano bene, secondo quello che mi diceva mio padre quando ero piccola. Inoltre, mi ha insegnato a rispettare gli uomini anziani con un occhio solo, perché uno di essi potrebbe essere Odino travestito, visto che ha ceduto uno dei suoi occhi al custode della fonte della saggezza per diventare onnisciente).
Unico refuso: fulmini al posto di fulmine. E al posto di specificare indicò con la mano tesa, avrei lasciato indicò (ma è solo un parere mio)
Negli Occhi del Lupo di Nor: Ciao Nor, piacere di conoscerti. In ogni caso, sei stato un eroe della scrittura a lavorare dopo un intervento che spero sia stato per nulla di grave. L’inizio del racconto è molto armonioso. Usi bene frasi secche, dando una musicalità che spinge a leggere e rende bene l’idea dell’atmosfera ipnotica che si accompagna alla neve. Bella l’immagine neve-patina vetrosa e anche nebbia-resti di latte acido in un secchio di quercia. Fanno capire subito al lettore di trovarsi in un mondo mitico dal clima nordico. Molto ben resa anche la descrizione dell’ascia, con il filo così tagliente da attraversare la carne come il coltello da cucina fa con il burro di vacca. Il linguaggio è molto ruvido, rende bene il punto di vista del guerriero tradito che uccide il fabbro e la moglie che ha sorpreso sul fatto. Interessante la leggenda della strega che fa da tramite fra Odino e il villaggio dei suoi. Belle le immagini corvi di Odino-vista della strega e Fenhir-denti della strega. Ottima la descrizione della scena di guerra. Molto efficace anche l’incontro con la strega del villaggio nemico, la quale, per salvarsi, evoca l’anima di Hild. L’atmosfera cupa culmina con la morte del guerriero protagonista, qui il lupo Fenhir, diventa uno psicopompo.
Attento a pappamolle per pappamolla.
Numero 30 di Anark2000: ciao Anark. Complimenti per la bellissima storia. Il suo pregio è la sorpresa iniziale, mostrata proprio dal protagonista. Sulle prime, mentre leggevo, pensavo a un essere umano ingabbiato, poi, ho capito che si trattava di un animale dall’intelligenza umana. Gli esperimenti degli esseri umani guerrafondai lo hanno reso così e questo è già un orrore, ma la scena finale è da brivido: è stata la donna che dissuade la figlia dall’avvicinarsi al cane dall’abbaio tanto simile a quello di Alex ad aver messo il povero animale in un guaio del genere (io tifo per lui, ma il Dottor Chekov mi sembra diabolico. L’Area 51 ha diramazioni molto lunghe. Chissà se c’è ancora il nonno di Mary, io lo immagino un collega anche più spietato di Chekov). Il cane Alex-Numero 30 mi ha fatta tornare nelle atmosfere di Cuore di Cane di Bulgakov (ma lui è più simpatico di quel cagnaccio umanizzato o umanaccio caninizzato, a seconda dei salti narrativi).
Il badante di GDN76: Che tipo, quel Luca, con la mania degli oroscopi (piacciono anche a me. C’è del vero. Ci credi anche tu?) ha anche un lato mostruoso (è indifferente alla tragedia dell’operaio colpito dalla crisi) sviluppatosi forse nel contesto in cui vive, badante del padre rancoroso e avaro. Mi ha messo i brividi il vizio depravato di Luca: le macchinette. Lui si è illuso di comperarsi un po’ di indipendenza, ma ne è uscito sconfitto. Altra scena orrorifica: per esorcizzare lo spettro della cacciata da casa, uccide il gatto facendolo passare per il coniglio che avrebbe dovuto acquistare per conto del padre, convalescente per l’appendicectomia. Bello il colpo di scena finale: Luca salva la vita al padre colto da malore pensando di averlo avvelenato con il “gattiglio” invece la colpa è stata della garza dimenticata dal chirurgo. Complimenti, un horror decisamente riuscito.
La mia classifica è:
Numero 30 di Anark2000 4 punti
Gli occhi del lupo di Nor 3 punti
Il badante di GDN76 2 punti
L’Illusione dell’immortalità di Willow 78 1 punto
COMMENTI DI ANARK2000L'illusione dell'immortalità – di willow78La storia è scritta molto bene, nulla da dire.
I dialoghi reggono bene e caratterizzano i personaggi a dovere.
Bella l'idea degli alieni, incredibile, ma poi smentita dal padre; meno credibile è il fatto che il padre abbia pensato al fulmine, sembre un espediente buttato lì per giustificare l'idea che Odino ha sul balsamo utile a rinvigorire il timore negli umani.
Un ottimo spunto per un racconto più lungo, secondo me meritava qualche vicenda in più.
Negli occhi del lupo – di NORBella storia, complimenti.
Ci sono alcuni particolari da rivedere nella forma.
I puntini di sospensione sono sempre tre "...".
“La casupola più bella tra tutte quelle case che. . . stavano bruciando.” I puntini qui non servono, la frase è più incisiva senza.
Il verso del lupo in maiuscolo non serve, lo dici poco dopo che ulula e il lettore viene messo a conoscenza di quanto serve a capire.
Una cosa che stona è parlare di penetrazione durante un contesto fantasy, è un termine che suona fuori posto in quanto presente solo a partire dai tempi moderni.
Nell'insieme ho letto con piacere, descrivi gli attimi molto bene.
L'altare sotto la pergola – di shandaCiao shanda, sono rimasto stupito da come hai invertito i ruoli sacrificali.
Il racconto è scritto piuttosto bene, se non per quando ripeti i pallini descrivendo la pecora.
Con pochi elementi, uva, pecore, pastori e un altare, hai costruito una bella trama che ha anche un tono ironico durante l'arresto cardiaco.
Controllerei ancora l'enfasi con le virgole, prova a rileggerlo alcune volte ad alta voce e vedrai tu stessa quanto si possa far meglio.
Il badante – di GDN76Una bella storia con finale a sorpresa. Ogni volta che sta per accadere qualcosa riesci a insinuare il dubbio nel lettore che non riesce a prevedere il seguito. Ho pensato addirittura che il gatto avesse mangiato un boccone avvelenato.
Ci sono un po' di ripetizioni e di punteggiatura da rivedere, nulla che il tempo di alcune riletture possa sfuggire al tuo occhio attento. Sembra che tu abbia avuto poco tempo per scriverlo.
La trama ha la sua morale, nei video-poker.
La frase dell'infermiera nel finale rovina tutta l'atmosfera, la prima cosa che viene da chiedermi è: come cavolo faceva, il vecchio, a sapere delle garze e perché dire una cosa così solo prima di entrare in sala operatoria. Insomma, un po' strana la cosa.
Per me sarebbe meglio se l'infermiera gridasse solo che il padre era fiero di lui, per poi rivelare che le radiografie avevano smascherato la negligenza del chirurgo che la operato la prima volta.
Sono un po' perso nel genere in cui collocare la storia... mistero?
Pochi, ma buoni, è stata dura fare la classifica con così pochi racconti.1 – Negli occhi del lupo – di NOR – 4 Punti.
2 – L'illusione dell'immortalità – di willow78 – 3 Punti.
3 – L'altare sotto la pergola – di shanda – 2 Punti.
4 – Il badante – di GDN76 – 1 Punto.
COMMENTI DI NORL’ Illusione dell’ Immortalità di willow 78: Ho notato, come del resto nel mio racconto, l’ utilizzo di una mitologia di stampo norreno. Dietro la scelta della trama c’ è stata una ricerca personale, riguardo il folklore del Nord, non da poco: da notare i nomi dei personaggi secondari. La storia si sviluppa in due atti fondamentalmente differenti. Uno dal punto di vista degli uomini, l’ altro dal punto di vista degli Dei. Ecco, secondo me lo stacco è troppo evidente e il racconto ne risulta spezzato. Ritengo che sia l’ unica pecca di una narrazione che, nel suo insieme, chiude il cerchio dando senso alla storia.
4Il badante GDN76: Parlando in termini di emozioni e descrizioni, questo racconto batte tutti. Mi sento trasportato nelle scene che si susseguono con un ritmo anche abbastanza incalzante. C’ è un però. . anche qui il finale mi ha lasciato a bocca asciutta quasi dovesse essere una chiusura forzata causata dal contaparole e da una stanchezza nell’ ultimo tratto della corsa. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più del rapporto tra questo padre scorbutico e quella peste di suo figlio. Con più calma aggiungerei alcuni particolari e, a quel punto, ritengo possa essere un racconto senza pecche.
3L’ altare sotto la pergola di Shanda 006: Mi ha dato i brividi! La capra con il viso da vecchia che ricorda un po’ alcune scene del Mai Nato. Bello, non c’ è che dire. Non ho apprezzato il finale. Una chiusura un po’ vaga in un racconto con potenzialità ben più grandi. L’ inizio e la fine sono, a dire la verità, i punti meno entusiasmanti di tutto la vicenda. Il tutto ben bilanciato uno sviluppo centrale che si lascia leggere con molto, molto piacere.
2Numero 30 di Anark 2000: Dal mio piccolo e ignorante punto di vista, ritengo che questa sia il racconto più originale. Eppure perde per due aspetti fondamentali. 1) La struttura narrativa: troppe descrizioni inutili che mi spiegano ciò che accade senza però farmelo vedere. Mentre leggo, salvo rari tratti, non si forma, nella mia mente, l’ immagine della scena. A tutto questo si tenta di riparare con molte descrizioni spesso forzate. 2) La psicologia del cane. L’ avrei sviluppata meglio da un punto di vista di odori, di istinto e percezioni diverse da quelle umane. Così non sembra un cane super intelligente, ma semplicemente un cane umano. A tal proposito consiglio (Se non posso consigliare libri, taglia questa parte.) La lettura di “Il gioco di Gerald” di Stephen King nel quale il personaggio Prince (un cane randagio) è davvero ben trattato.
1COMMENTI DI WILLOW78Negli Occhi del Lupo – NorSpecifiche:
Divinità mitologiche: sì
Animali: sì
La storia mi piace, forte e intensa al punto giusto. Belle le immagini di Fenrir, del fuoco di Gunnar che brucia nei suoi occhi.
Alcune similitudini sono secondo me ideate bene; per esempio
CITAZIONE
una nebbia bianchiccia e densa, come i resti del latte acido lungo i bordi di un secchio di legno in quercia.
Devo però farti un appunto sullo stile. Ovviamente devi prenderlo come un parere del tutto personale. Vedo che usi quasi esclusivamente periodi molto brevi, a volte privi di predicato verbale, intervallate da punti fermi. È una cosa che a volte faccio anche io, perché trovo che in certi casi aiuti a dare più mordente a ciò che si racconta. Però credo che tu ne abbia abusato in maniera eccessiva. Tutte quelle frasi così brevi, quei punti fermi, rendono la lettura un po', per così dire, «a singhiozzo». Obbligano l'occhio a fare molte pause a discapito della scorrevolezza del testo. Ripeto, è un mio parere del tutto personale, ma ho fatto un po' fatica a leggere il tuo racconto, solo ed esclusivamente per questo motivo.
Alcune segnalazioni:
CITAZIONE
Scure, malaticce, in quel mondo da brivido. In quel mondo che dava i brividi. . .
Ripetizione. Inoltre i puntini di sospensione non dovrebbero avere spazi tra di loro.
CITAZIONE
Aveva staccato il pene del mastro ferraio e poi le aveva tagliato la gola.
Come si fa con i maiali.
Hilde aveva gridato inutilmente.
Se lui le ha tagliato la gola, non credo che lei sia in grado di gridare. O forse intendevi dire che ha cercato di gridare ma, avendo la gola tagliata, non ci è riuscita?
L'Altare sotto la Pergola – ShandaDivinità Mitologiche: credo di sì; anche se la Masca non è in realtà una divinità in senso stretto, fa comunque parte del folclore, ergo del mito. Quindi secondo me ci sta
PS off topic: la Masca è tipica del folclore piemontese; quindi scopro che siamo vicine di casa e non lo so?
fine off topic!
Animali: sì
Ciao cara! Sai, finora questo, tra i tuoi racconti, è quello che mi è piaciuto di più. È decisamente inquietante (la pecora con la faccia da vecchia mi ha fatto impressione), con il dilemma sulla scelta della vittima e la rivelazione finale (però che bello, il musetto è tornato quello di Pe!).
In certi punti ho trovato che le frasi erano un po' poco chiare, ma nel complesso la storia è godibile e piacevole da leggere. Brava.
Numero 30 - AnarkSpecifiche
Negligenza occultata: sulla negligenza sì, sull'occultata non sono sicura; c'è la negligenza della guardia che viene battuta da Alex durante la fuga (come Alex stesso sottolinea), ma non c'è nulla di deliberatamente occultato (per esempio la guardia nasconde il fatto di essersi fatta scappare il detenuto e viene poi beccata). Ma sono sottigliezze, quindi diciamo sì, e basta
Animali: sì
Ciao Anark!
Il racconto è scritto molto bene, a parte un dettaglio (parere personale, altri potrebbero magari dire che proprio lì sta la forza del racconto): ho trovato un po' difficoltoso seguire le battute; per esempio, in questo punto:
CITAZIONE
- Ti scongiuro, Alex, le nano-macchine sono programmate per uccidervi in caso vi allontaniate troppo dall'Area 51.
Alex, è da molto tempo che non vengo più chiamato così, d
Mentre leggevo sembrava che fosse tutto un unico discorso del dottor Chekov, mentre la seconda riga è invece un pensiero di Alex/N°30. Quando ho visto il verbo alla prima persona ho capito, ma la cosa ha bloccato la scorrevolezza della lettura a discapito della storia. Non so se sono riuscita a spiegarmi bene...
Forse, in questo caso specifico, poteva bastare scrivere il nome in corsivo (
Alex. È da molto tempo che.... ecc). Ma è solo un'idea!
Comunque sia, la trama è buona, anche se non mi ha entusiasmato come hanno fatto altre tue opere precedenti.
Il Badante - GDNSpecifiche
Negligenza occultata: sì (anche se in realtà alla fine non è neanche colpa sua, povero)
Animali: sì (povero pure il gatto!)
Ciao GDN,
inizio subito a dirti che il tuo racconto è quello che mi è piaciuto di più. Luca è un personaggio secondo me ben delineato, perché mentre da un lato lo si compatisce per il modo indegno in cui viene trattato dal padre, dall'altra si denota la sua superficialità, quando perde i dieci euro per il coniglio solo perché il suo oroscopo gli aveva detto che sarebbe stata una giornata fortunata (dando oltretutto più importanza al suddetto che alle notizie «serie» sul giornale). È un peccato comunque che alla fine scappi senza conoscere la verità... ma poi lo verrà a sapere, no? (no?....)
Alcune segnalazioni
CITAZIONE
- Perdonami padre. - Cercò di giustificarsi questi.
Forse è un po' eccessivo che lo chiami «padre»? D'accordo, è una bestia di uomo, ma credo che comunque Luca possa chiamarlo papà.
CITAZIONE
Vide una penna, dei dolci, una maglietta nuova e altri oggetti che un giorno avrebbe potuto comprare senza dover rendere conto a nessuno.
Forse è solo una mia impressione, ma questa frase mi sembrerebbe più adatta a un ragazzino di quindici anni che non a un quarantenne. Credo che un uomo fatto si farebbe tentare più dalla vetrina di un autosalone che da quella di una pasticceria. Ma chissà, magari non è detto!
Classifica:
Il badante – GDN
4 puntiL'altare sotto la pergola – Shanda
3 puntiNumero 30 – Anark
2 puntiNegli occhi del lupo - Nor
1 puntoSiete stati tutti molto bravi, la classifica è un duro obbligo, ma la distanza che vi separa è minima. Per me siete tutti vincitori!
COMMENTI DI GDN76L’illusione dell’immortalitàDi willow78
7406 s.i.
Le specifiche mi sembrano rispettate, ci sono gli animali e le divinità mitologiche. Il racconto è scritto bene e in modo scorrevole e si arriva alla fine senza intoppi. Dal lato della storia, credo che l'ira di Odino ha un cambiamento troppo repentino nel finale e che comunque affiori troppo poco, questo perchè il dialogo tra lui e il figlio ha un sapore un po' troppo didascalico, sembra innaturale e messo lì solo per spiegare il tutto. Poi, Loro non si sentono più riconosciuti come dei ma se noti il comportamento dei guerrieri nella taverna, nemmeno nell'aldilà contano niente e non sono rispettati: Odino (che suppongo massima autorità) si adira tutti smettono di festeggiare e cala il silenzio. Non hanno timore alcuno e riprendono subito a gozzovigliare. Poi, se davvero ci tenessero tanto al loro ruolo, perchè non vanno a riprendersi il rispetto perduto mettendo a ferro fuoco il mondo, anziché lamentarsi e accettare tutto passivamente? L'idea che alla fine Odino pensi che l'intervento del figlio possa portare giovamento, ci può stare ma, secondo me, dovresti fare un cambiamento. O all'inizio fai vedere il padre che ritrova una fede perduta, si inginocchia e comincia a cambiare. O la scena iniziale la sposti alla fine, come epilogo, e fai vedere che comunque, loro, anziché scherzare ritrovano un timore per il divino. Così com'è non mi ha convinto.
Negli occhi del lupoDi NOR
11633 s.i.
Il racconto è scritto bene e arriva alla fine senza intoppi e non lascia domande in sospeso. Le specifiche mi sembrano rispetatte: menzioni le divinità mitologiche, anche se non partecipano attivamente alla vicenda, ma questo non mi sembra fosse richiesto. e ci sono gli animali, il lupo. Come per tutti i lavori dello skanna, prima di esprimere una valutazione, l'ho letto due volte. A dire la verità, in prima battuta non mi era piaciuto molto, in seconda seduta ho apprezzato di più. Il problema di fondo che, secondo me limita l'immediata comprensione, sono i troppi personaggi che a loro volta hanno troppi nomi complicati da ricordare. Da questo punto di vista manca di chiarezza. poi, l'incipit mi è sembrato un po' lento, mi spiego, prima di arrivare a un dialogo, dobbiamo passare una descrizione che occupa un terzo del racconto: secondo me traerebbe beneficio un inizio con il botto che catapulta subito nel mentre dell'azione. Infine, ho trovato il ritmo, in relazione con il soggetto proposto, un po' troppo monotono e lento, troppo pacato. Non mi è arrivata la tensione che dovrebbe esserci nelle scene di violenza, come quella della moglie (mostrata di sfuggita come ricordo), quella dove viene uccisa la strega e per finire, quella della comparsa del lupo. Seondo me, comunque, un buon lavoro. bene.
CITAZIONE
“Buurp! . . Odio
un punto di troppo o un punto di meno
CITAZIONE
I bambini. . anche.
puntini di sospensione vanno a gruppi di tre (secondo me ne fai un utilizzo eccessivo )
CITAZIONE
Stava sorridendo e Gunnar sentì che la pelle gli si accapponava.
sentì la pelle accapponarsi, scritto così semmbra che senta la pelle della strega accapponarsi.
L’altare sotto la pergolaDi Shanda
9481 s.i.
Il racconto, in tutto il suo sviluppo è poco chiaro: mi spiego, ho capito quasi tutto, ma alla fine, ne sono uscito con il mal di testa. Secondo me, il tutto, risistemato, potrebbe benissimo diventare una fiaba per bambini, anche se bisognerebbe caricarlo con una morale o un messaggio che sembra mancare. Le specifiche non mi sembrano rispetatte: va bene c'è l'altare ma la divinità mitologica? Non mi basta che tu dica alla fine che hai voluto omaggiare una figura appartenente al folcrore locale, non mi sembra una divinità mitologica. Di buono c'è l'originalità di meno buono, come ho già detto altre volte, la poca chiarezza espositiva.
CITAZIONE
Cichin, il venturino,
non capisco chi sia Cichin, una sorta di personaggio che porta le persone nell'aldilà? e poi, la nonna, muore e dove finisce? dalle Masche? Poi, capisco che le masche mangiassero le pecorelle dei sacrifici, ma di una bambina, cosa se ne fanno?
Numero 30Di Anark2000
7801 s.i.
il racconto è scritto bene e arriva alla fine in modo fluido. Le specifiche non mi sembrano del tutto rispetatte anche nel tuo caso, c'è l'animale (il protagonista) ma non vedo la negligenza occultata. Posso capire che c'è una negligenza (forse quella del soldato che suggerisce al protagonista di utilizzare la macchina), ma non è occultata perchè il suo collega lo sgama subito e glielo fa notare. Trovo anche un po' bruttino, nel tentativo di rientrare nelle specifiche, quel ''esempio di negligenza umana'' detto alla fine. Secondo me è di troppo e stona.
il lato positivo di questo racconto è che è dinamico, c'è azione come piace a me. Come avevo già avuto modo di commentare in passato (vedi terzo turno RR), mi sarebbero piaciute più esplosioni e sparatorie ad accompagnare la fuga, giusto per dare una certa tridimensionalità all'ambientazione. Per il resto non ho notato grossi cambiamenti dalla prima versione. Forse, la parte della bambina finale si potrebbe addirittura togliere, non mi sembra che aggiunga altro alla storia a parte, forse, un po' di tridimensionalità. Il dialogo è poco verosimile, perchè mi sembra strano che la madre non si ricordi di Alex.
La mia classifica:1
Negli occhi del lupo di NOR 4 pti
2
L'illusione dell'immortalità di Willow78 3 pti
3
numero 30 di Anark2000 2 pti
4
L'altare sotto la pergola di Shanda006 1 pto
CLASSIFICA FINALEIl vincitore di questa edizione è
NOR con
12 Punti.
Seguono
willow78 con
11 Punti,
GDN76 con
10 Punti,
anark2000 con
9 Punti e
shanda006 con
8 Punti.