Due testicoli così gustosi che fanno venire voglia di volerne tanti altri ancora.
Il primo mi è piaciuto di più, si costruisce perfettamente e il finale è stupendo, almeno per i miei gusti. Sarà che sono ragazzine, sarà che sono lesbiche, e sarà che in un androide si accende la scintilla del sentimenti... tutti temi a me molto cari. E no, non in ambito sessuale... non mi vedere come un depravato! Sono temi che "sento", non che mi sollevano lo schwanzstück...
Il secondo racconto mi ha scombussolato quando la prima donna esce dal nulla di punto in bianco. Capisco che i limiti del gioco sono risicatissimi, ma forse bastavano anche solo poche parole per introdurre la presenza e la scena. Chessò, un "Bentornato, Mark. Vedo che sei in compagnia..." "Sì, lei è Vattelapesca, l'ho conosciuta oggi. Si ferma a cena." Comunque, superato questo scoglio, anche qui la storia è interessante, diverte e fa inorridire al contempo, in perfetto umor nero.
Note:
CITAZIONE
“É pedofilia. Fa schifo!”
[...]
“Perchè?”
Ocio, gli accenti sono tutti cannati, in entrambi i racconti.
CITAZIONE
“Non sono programmata per questo genere di conversazioni, Nadia. E, ti avverto, terza rilevazione”
Manca un segno di chiusura. Problema che si ripete, specialmente nel secondo raccontino.
CITAZIONE
“Andiamo Anna, la smettiamo?
Serve la virgola.