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Skannatoio di Halloween 2019

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Gargaros
view post Posted on 1/11/2019, 21:08 by: Gargaros
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"Ecate, figlia mia..."

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UN'ALTRA STORIA DA RACCONTARE
di Byron.RN

Non so che dire tranne che l'ho gradito. Credo comunque sia originale che il finale è un miscuglio di “creepy” e dramma. Non fa paura, non fa raggrinciare la pelle, ma intristisce. Gradito. Scritto anche benino, a parte quello che segnalo nelle...


… note:

CITAZIONE
canoa, passeggiate nei boschi, avvistamenti di alci, cervi, volpi, e perché no, orsi.

Farei così:

canoa, passeggiate nei boschi, avvistamenti di alci, cervi, volpi e, perché no?, orsi.

Oppure:

canoa, passeggiate nei boschi, avvistamenti di alci, cervi, volpi, e orsi, perché no?

Comunque anche come hai scritto tu non è errato, visto che la E non è detto che serva per concludere l'elencazione.

Il punto di domanda però andrebbe messo.

CITAZIONE
«È proprio perché penso sempre alla stessa cosa che il buonumore non ti abbandona mai, bellezza. Hai visto quei due in macchina? Da quant'è che non scopano per te?»

Va una virgola.

CITAZIONE
«Fatti i cazzi tuoi Mike» ringhiò David.
«Già Mike, fatteli» ribadì Sarah.
Linda si avvicinò a Mike, intuendo che stava per reagire, e gli schioccò un bacio sulla bocca, poi cercò di smorzare la tensione.
«Dai ragazzi, siamo venuti qua per divertirci e non per bisticciare.

Servono virgole, i vocativi vanno sempre separati da tutto il resto.

Ocio che anche più avanti ne sbagli parecchi. Ma lascio a te il piacere di trovarli.

CITAZIONE
«Stasera però è la notte di Halloween. Noi vogliamo ascoltare storie agghiaccianti, storie di paura, non vecchi aneddoti divertenti.»

Non si capisce bene chi dica questa frase.

Sì, è una delle ragazze, ma lo si afferra solo in seguito. O almeno per me è stato così.

CITAZIONE
Mio zio faceva il piazzista e solcava in lungo e in largo tutte le strade del Maine, ma negli anni non aveva mai avuto occasione d'incontrala. Un giorno però, mentre si stava dirigendo a Lisbon per una convention di venditori la notò. Era sul ciglio della statale con la mano alzata, come riferito da chi l'aveva vista prima di lui. Si era fermato e l'aveva caricata su, chiedendole dove doveva andare. La bambina non aveva detto una parola

Nelle storie dei ragazzi c'è un uso confusionario dei tempi verbali. Per me che leggo è fastidioso dovermi fermare un secondo per capire se sto vedendo un flashback o no. Metti tutto al passato remoto appena passi al tempo corrente della vicenda, ed ecco qua:

Mio zio faceva il piazzista e solcava in lungo e in largo tutte le strade del Maine, ma negli anni non aveva mai avuto occasione d'incontrala. Un giorno però, mentre si dirigeva a Lisbon per una convention di venditori la notò. Era sul ciglio della statale con la mano alzata, come riferito da chi l'aveva vista prima di lui. Si fermò e la caricò su, chiedendole dove doveva andare. La bambina non disse una parola

Anche negli altri racconti commetti la stessa leggerezza, di cui riporto solo un esempio:

Una sera però, visto che si era fatto tardi e Geena ancora non era rientrata in hotel, Phil era tornato in Rodeo Drive

CITAZIONE
si avvicinò a Sarah e parlò nuovamenteDopo quella volta mio zio ha riprovato a battere la Strada 302

Manca lo spazio.

CITAZIONE
«Ora tocca a me» disse Alan, una volta scemata l'ilaritàPenso che questa vicenda sarà particolarmente apprezzata

Come sopra, manca spazio.

CITAZIONE
concentrandosi sull'ultimo negozio in cui il marito l'aveva lasciata prima di perderne le traccie, senza tuttavia ottenere alcun risultato.

tracce, senza la I.

Curioso: Open Office non lo sottolinea come errore...

CITAZIONE
Parlano fitto, sembrano conoscersi bene, poi a un certo punto il messicano da al commesso una busta e se ne va.



CITAZIONE
Fatto sta che un giorno all'esuberante del gruppo venne l'idea di organizzare il week end di
Halloween in un campeggio.

Caporigo da togliere.

CITAZIONE
Fatto sta che un giorno all'esuberante del gruppo venne l'idea di organizzare il week end di
Halloween in un campeggio. Sarebbe stato come ritornare indietro nel tempo, un tuffo nel passato dell'adolescenza. L'idea era divertente e tutti aderirono con entusiasmo. Trascorsero un paio di giorni fantastici a fare interminabili passeggiate nei boschi e a pagaiare in serenità sul lago. Come da prassi poi, la sera del 31 ottobre, si erano riuniti attorno a un fuoco per raccontarsi storie bizzarre e paurose.

'Speta, non credo di aver capito. Organizzano un weekend, che sono due giorni. Due giorni passano tranquillamente divertendosi. Però la sera di Halloween finisce in tragedia. Quindi la sera di Halloween dovrebbe essere domenica, mentre loro sono arrivati nel posto venerdì sera. Fosse così, lo specificherei, perché io (che sì, sono tardo di comprendonio, ma credo di non essere il solo) ho fatto un parallelismo col weekend che hanno organizzato i personaggi reali, e loro arrivano appunto il venerdì, che è già il 31 ottobre. E, insomma, se il racconto è fedele alla realtà, quei due giorni tranquilli sono una contraddizione.

CITAZIONE
«Quando arrivò il turno dell'ultimo ragazzo era quasi mezzanotte» riprese Mike dando un'occhiata all'orologio. «Lui aveva da raccontare una storia dell'orrore che gli altri si sognavano. Con un'intensità spaventosa squadrò gli amici attorno al fuoco, poi, con un gesto plateale tirò fuori dalla tasca posteriore dei calzoni una busta bianca. Mentre l'apriva si lasciò scappare una lacrima dispettosa che solcò il suo viso per l'intera lunghezza, andandosi poi a disperdere sul terreno.
A quel punto la voce di Mike si era incrinata e Linda, nonostante il sonno incombente se ne accorse subito.

Mancano le virgolette per chiudere il discorso.


UN INCONTRO SFORTUNATO
di BLOODFAIRY

La storia è carina e condotta in modo sufficiente nelle sue parti. La preparazione del colpo di scena discreta, e dico discreta perché una giustificazione alle raccomandazioni dei genitori della piccola andrebbero messe o fatte intuire. Non credo non sappiano che la figlia è una vampirella (forse lo sono anche loro?), quindi se dicono di stare attenta non è certo per i mostri “normali”...

La scrittura è tutto sommato gradevole, ma penso che sia molto migliorabile. Per esempio, ho trovato le descrizioni non sempre appaganti. Vedi nel racconto settecentesco, dove non si capisce bene la campanella dove sia affissa, se nella bara o fuori. E, se fuori, come faccia la cordicella a congiungersi al dito della morta. Anche alcuni momenti, come l'aggressione del pagliaccio, li ho trovati frettolosi e abborracciati...

Inoltre i nomi dei personaggio scombussolano parecchio: all'inizio, per il nome della ragazza, ma soprattutto per la scena così intensamente “hallowanesca”, ho pensato agli USA. Poi appare una piazza italiana. Poi un commissario anche questo di provenienza inglese... Ovviamente in tempo di villaggio globale so che tutto può essere, ma il mio consiglio è di semplificare. Non siamo ancora nella normalità di vedere troppi nomi così stranieri tutti in una volta...

Ad ogni modo, il racconto ripeto è stato gradevole. Con una minima revisione può venir fuori una perlina niente male.


Note:

CITAZIONE
- Capisco. - Fece l’uomo, sorridendo.

Quando discorso diretto e narrato si uniscono formando una sola “frase”, come in questo caso, non vanno punto e maiuscola. Prova a trasformarlo in discorso indiretto, e...

Capisco. Fece l’uomo, sorridendo.

... ti accorgi da te che la correttezza grammaticale è sballata.

Anche più avanti farai errori simili:

- Io Marianne. - disse la ragazzina

- Bene. - commentò l’uomo.


In questi casi devi togliere solo il punto.

CITAZIONE
Hey, non aver paura. Voglio solo assicurarmi che non ti accada nulla. Tranquilla piccola, potrei essere tuo nonno..-

Serve una virgola.

CITAZIONE
Tranquilla piccola, potrei essere tuo nonno..-

I puntini di sospensione vanno sempre a gruppi di tre, mai uno di meno, mai uno di più.

CITAZIONE
- Bene. - commentò l’uomo. - Vedi Marianne, una ragazzina di tredici anni non può girare da sola per vie così buie…

Anche qui, virgola. Ocio ai vocativi. Come hai scritto tu significa solo che bisogna vedere una tipa che si chiama Marianne.

A proposito dei vocativi, ho trovato questo spassoso articolo:

www.righevaghe.it/la-virgola-col-vocativo/

CITAZIONE
Fecero il funerale e la madre, disperata, lego un filo attorno al polso della figlia.

Manca l'accento.

CITAZIONE
L’attenzione della ragazzina era completamente assorbita dal racconto di quell’uomo. - E.. che accadde? -

Come poco sopra, i puntini di sospensione devono essere sempre e solo tre.

CITAZIONE
La stretta dell’uomo sulle sue spalle esili si era fatta più intensa ma non vi fece caso.

Virgola. Ocio alle avversative.

CITAZIONE
Non riuscì neanche a tentare di rialzarsi, lui le fu subito sopra, il suo alito fetido le alitava sul collo.

L'alito non può alitare. Togli “le alitava” e hai risolto la frase.

CITAZIONE
- Che ti è successo? - si guardò le dita sporche di un liquido denso e appiccicoso.

Qui va la maiuscola, perché è scollegata dal discorso diretto. Sono due “frasi” autonome, diciamo.

CITAZIONE
Bea scosse il capo. Non capiva niente ma in fondo non aveva importanza.

Anche qui andrebbe una virgola.

CITAZIONE
- Sì, è stato Mike. E’ per colpa sua se sono in ritardo.. Fa’ niente, tanto devo mangiare… Dove andiamo? -

Al primo togli l'apostrofo e aggiungi l'accento. Al secondo togli l'apostrofo e non aggiungere niente.

CITAZIONE
Morto dissanguato, ma la cosa buffa – o tragica a seconda dei punti di vista – era attorno al cadavere non era stata trovata alcuna traccia di sangue

Manca “che”.


FALSO ALLARME
di shanda06

Complessivamente la storia si lascia capire. C'è un alieno etereo inviato qui sulla terra perché la sua gente ha ricevuto un messaggio di allarme e deve indagare. L'alieno si impossessa dei corpi, prende in prestito il corpo di un alpino morto in un crepaccio, lo rianima e a quanto pare lo rinnova anche (sennò perché il cadavere in decomposizione alla fine?), per indagare nelle menti della specie evoluta del pianeta. L'alieno nella forma dell'alpino va a trovare il fratello e la cognata. Il fratello ha qualche problema mentale latente. Finisce con l'alieno che nel tentativo di guarire il fratello del corpo che abita, ne causa la morte. Poi va via anche lui, che lascia il corpo il quale si decompone, con un cordino spezzato tra le mani (il che ci fa uscire dalla fantascienza ed entrare nel fantastico, perché nella SF non ha molto senso la cosa). Il messaggio ecologista che attraversa la storia è ben reso, e reso incisivo dalla missione dell'alieno, che capisce meglio di noi che non c'è più nulla da fare.

Ma il racconto (mi) risulta incomprensibile in una varietà di piccole cose che rovinano la lettura. C'è tanta vaghezza, tanta, a partire dalle dinamiche della scomparsa di Saverio che non si capisce esattamente quando è scomparso, alla confusione negli scambi di battute, in cui a volte si perde il filo e personaggi che in linea teorica dovrebbero essere i soggetti a dire delle cose poi si scopre che no, a dire quelle cose sono altri... C'è vaghezza poi nell'incidente del messaggio ricevuto dagli alieni, che tu liquidi con la frase “forse dovete rivedere i vostri apparecchi per le telecomunicazioni. Siete così primitivi.”... E quel capanno? È lì dentro che si è generato l'incidente di pocanzi? Insomma, nel suo piccolo il racconto confonde parecchio, su piccole cose che dovrebbero partecipare nel piacere della lettura.

Comunque meriteresti un premio per aver seguito tutte e quattro le tracce.


Note:

CITAZIONE
I suoi passi sono difficoltosi per via del fango.
Sta camminando ancora stordito, e ogni tanto usa il bastone per allontanare arti secchi che minacciano di ghermirlo e si toglie di dosso materia verde.
Non gli ha ancora fatto nulla, ma è persuaso si tratti di armi delle creature che si stagliano alte e rugose.
Il loro colore gli ricorda quello della superficie che sta calpestando: forse è un immenso allevamento.
Ha visto creature di ogni tipo sul suo cammino e ne ha mandate le immagini per via telepatica ai sapienti.
Il materiale che le ricopre gli ricorda quello della fauna del luogo dal quale proviene.Si fermò per una sosta una volta avvistata la casa.

Fino a prima hai usato il presente, da qui parti col remoto. Perché?

CITAZIONE
Ma non dovrò sopportarlo ancora per molto. Devo verificare se la dichiarazione inviataci da questo pianeta è vera oppure no.
Sfiorò il tronco di una delle creature per sondarne la mente: lo aveva già fatto a partire dal suo arrivo, e gli arrivò l’ennesima risposta, un dolore lancinante.
Credevo stessero fingendo per indurmi a ripartire, ma ora sto cominciando a ricredermi. C’è molta sofferenza.

Spesso metti in corsivo anche le parti narrative. Ocio alla formattazione.

CITAZIONE
Psicosi latente, probabile. Si consiglia il …

Lo spazio va tolto.

CITAZIONE
Una giovane donna si stava passando le dita con un unguento per le ustioni.

Per me è bruttina come frase, oltre che errata. Ma vado a naso. Io farei così:

Una giovane donna si stava passando sulle dita un unguento per le ustioni.

Oppure:

Una giovane donna si stava spalmando le dita di un unguento per le ustioni.

CITAZIONE
Una giovane donna si stava passando le dita con un unguento per le ustioni.
− Raccogli le molle e sistema il parafuoco.
− Fallo tu.
Lui si allungò sulla poltrona foderata di lana a scacchi blu e ruggine e accavallò i piedi sullo sgabellino che ne riproduceva il motivo.
− Sai che ti dico? Si sta bene anche così. Credo sia un tempo da storie intorno al fuoco.
− Quali? – indagò lei aspra girandosi verso di lui.

Ecco quando dicevo che nei discorsi si fatica a capire chi dice cosa. La scena comincia con una donna che evidentemente si è scottata. Di avvicinarsi al fuoco chi legge presume non ne abbia proprio voglia. Quindi è lei a ordinare all'uomo di raccogliere le molle e sistemare il parafuoco. E invece no, è lui a dirlo.

Come risolvere? Semplice: introduci la presenza dell'uomo già dalla prima battuta:

Una giovane donna si stava passando le dita con un unguento per le ustioni.
− Raccogli le molle e sistema il parafuoco − ordinò lui mentre si allungava sulla poltrona foderata.
− Fallo tu − fu la risposta stizzita di lei.
Lui accavallò i piedi sullo sgabellino che riproduceva il motivo della poltrona e aggiunse: − Sai che ti dico? Si sta bene anche così. Credo sia un tempo da storie intorno al fuoco.
− Quali? – indagò lei aspra girandosi verso di lui.


CITAZIONE
La donna riprese: − Perché hai cercato di distruggere la diagnosi? Devi pur renderti conto di quanto stai male.
− Livia, per favore. Mi hai trascinato da Corderi facendomi perdere una giornata preziosa per le ricerche.
− Saverio è precipitato nel ghiacciaio. Lo avevi sconsigliato anche tu dal fare quell’escursione.

Credo sia da questo momento, per uno scambio così piccolo, che si genera tutta la confusione nella faccenda della scomparsa di Saverio. Tutto lascia capire che Saverio sia ancora perso. Perché altrimenti in quali ricerche sarebbe ancora ossessivamente impegnato Emanuele? Peccato che subito dopo leggiamo:

Lui ingollò il bicchiere d’un fiato: − Mio fratello è vivo. E mi ha assicurato che è andato tutto bene.
Livia si alzò: − Non era lui. Quando gli hai chiesto cos’era andato a fare nel crepaccio ti ha guardato in modo strano.


Quindi Saverio è stato trovato, anzi è ritornato da sé. Ma allora le ricerche? Certo, potrebbe darsi che il giorno perso si riferisse a mesi prima, o anche a settimane prima (Saverio è ritornato da poco, appena il giorno prima), ma allora perché brucia solo ora il referto medico? Sono andati in giornata a ritirare le analisi? Emanuele ha avuto un impulso di rabbia durante l'ennesima discussione accesa con Lidia in cui hanno parlato ancora del suo problema e ha buttato nel fuoco le analisi che Lidia gli faceva sventolare sotto il naso e poi Lidia si è precipitata a salvare il foglio scottandosi? Sì, la scena potrebbe essere andata così. Peccato che la tua sintesi estrema e la vaghezza di quel poco che dici rende difficile il capirlo... anzi, l'intuirlo.

Inoltre già che ci sono dico che il punto di vista di Lidia secondo me è trattato davvero troppo superficialmente. Io avrei una strizza incredibile a vedere un tizio che somiglia a un tizio pur sapendo che non è lui! Pensa che arrivato poco più avanti avevo cominciato a sospettare che pure Lidia non stesse tanto bene con la testa...

CITAZIONE
Livia si alzò: − Non era lui.

I due punti non introducono. Metti il punto.

CITAZIONE
Livia si portò la mano alla fronte: − Di nuovo? L’altra volta era il bracconaggio ai danni dei camosci e delle marmotte.

Anche qui i due punti sono fuori posto. Meglio il punto fermo.

CITAZIONE
Livia ripensò con un brivido alla colazione consumata con il cognato: non aveva detto una parola, scrutandoli come se fossero stati animali dello zoo.
Guardò le mensole: si era immerso nella lettura dei libri di botanica e zoologia del Parco sul Monte delle Resurrezioni come se gli fossero appena arrivati.
Una volta terminati, aveva esaminato incuriosito la mappa del ghiacciaio, disegnata da lui basandosi su una vecchia cartina topografica.
Le sue dita avevano sfogliato distratte le guide del CAI e si erano rigirate stupefatte le foto che lo ritraevano con i clienti alla cima della montagna o all’imbocco del crepaccio.
Lo aveva capito osservando i gesti e le espressioni sul volto di lui.

Come in tutta l'analessi metti anche questo al trapassato prossimo.

CITAZIONE
Livia aprì l’armadietto della cucina e spostò i pacchetti e le scatole delle provviste: la rivista che tirò fuori fece soffiare Emanuele di esasperazione.
− Di nuovo quella robaccia? Ora sappiamo che sono mattoidi in cerca di sensazionalismi.

Dunque, la rivista la prende Lidia, Emanuele dice la frase esasperata. Proseguiamo:

− Ti avverto che è della settimana scorsa. E tu per primo ci hai creduto.
Emanuele alzò gli occhi al soffitto: − E va bene. Vuoi una storiella da brivido intorno al fuoco? Qui si va a finire nelle leggende. Pensa al nome di questo posto: dicono che ogni tanto, qualcuno riesca a beffare la morte confondendole le idee.


È ancora molto chiaro: la prima frase la dice Lidia. Emanuele la seconda.

Prese un boccale dalla mensola accanto ai pensili e ne tirò fuori un cordino di cuoio intrecciato a una pelle essiccata: − Questa è la pelle di una muta di vipera e questo cuoio era quello di una carcassa di volpe. Credo sia stato questo amuleto a salvargli di nuovo la vita.

Visto che è Emanuele a proporre la storia, è lui che va a prendere l'amuleto. Anche qui, di direbbe, la comprensione del testo non ha problemi.

− Davvero? Pensavo si dovesse portare al polso.
− Basta già così. Nel suo caso è servito.


Prima frase Lidia, seconda frase Emanuele.

Il patatrac comincia qui:

Emanuele prese la rivista: su una pagina c’era il dettaglio della foto di un cadavere in atteggiamento scomposto, nell’istantanea successiva, era scomparso, e c’erano debolissime tracce di impronte.
L’articolo era preceduto da un titolo inquietante: POSSIBILE RITORNO DELLA MALEDIZIONE DEL MONACO RINNEGATO?
− Questi giornalisti sono pazzi. Cosa c’entra questa leggenda?


Non ha alcun senso che Emanuele dica quella cosa. Primo perché è lui che vuole narrare la storia e va a prendere l'amuleto come a volerla confermare.

E difatti subito dopo ho la conferma che è Lidia a voler raccontare la leggenda e a voler trovare una spiegazione per il ritorno di Saverio:

− Dà il nome alla montagna. E poi è una spiegazione alla scomparsa del corpo di Saverio e al suo ritorno da noi. Certo, ci è voluta la magia d’oltretomba di un monaco spergiuro per far tornare tuo fratello. Si vede che la sua è l’anima di un giusto venuta a mancare troppo presto e lui l’ha rispedita fra noi per avere sollievo dalle pene infernali. Non è la prima volta che succede. Mi sa che con tuo fratello ora avrà una pena mitissima: magari esiste un girone dove ti fanno solo il solletico con una piuma.
− Non ci scherzare, Livia.
− Dico la verità. Allora l’amuleto funziona.


Insomma, Shanda, questa parte va assolutamente corretta.

CITAZIONE
Entrò nella stanza, dove Emanuele giaceva intubato e gli sfiorò la fronte prima di abbandonare il corpo preso a prestito.

La virgola la toglierei perché sballa la seconda. Oppure se volevi fare un inciso (ma davvero sarebbe forzato) devi anche chiuderlo:

Entrò nella stanza, dove Emanuele giaceva intubato, e gli sfiorò la fronte prima di abbandonare il corpo preso a prestito.

Però sarebbe forzato, perché l'inciso è una cosa che se tolta non rovina nulla. Qui se lo togli ottieni:

Entrò nella stanza e gli sfiorò la fronte prima di abbandonare il corpo preso a prestito.

... e non è un bel risultato.




La mia classifica:


1) UN'ALTRA STORIA DA RACCONTARE di Byron.RN
2) UN INCONTRO SFORTUNATO di BLOODFAIRY
3) FALSO ALLARME di shanda06


CITAZIONE (Byron.RN @ 1/11/2019, 14:51) 
Chiedo scusa in anticipo all'autore per le critiche espresse e se si possa essere sentito offeso dalle stesse.

Ma va' là :D

L'unica cosa che voglio controbattere è la vaghezza della fregatura attuata dal protagonista: ho voluto non approfondire consapevolmente, per due motivi: il primo è che capire di cosa si tratti è futile ai fini della trama, e l'importante è che si capisca che ha cercato di fottere molti soldi a yosemite; il secondo motivo è che l'avrei tirata troppo per le lunghe, rischiando di sfondare il limite imposto dal regolamento...
 
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34 replies since 10/10/2019, 17:26   623 views
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