Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio Speciale Novembre - Dicembre 2020, "When you came to wake me and to wish me merry Christmas in Lovecraft"

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view post Posted on 3/12/2020, 17:27
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CITAZIONE (shanda06 @ 2/12/2020, 19:32) 
O.K. il bonus dell’abbigliamento inappropriato: maglietta della Juve per il friulano. Davvero fuori posto, visto che tifa per il Friuli e il suo collega siciliano per l’Inter.
Punti deboli: qualche nota a piè di pagina per il Lettore Ignorante di Informatica Avanzata non sarebbe male per l’invio futuro a case editrici e concorsi letterari.

Ciao Alexandra, leggo dal tuo commento che non sono stato ben chiaro sul fatto che la maglietta era dell'Udinese, non della Juve. Mi ha fatto notare qualcosa del genere anche Marcor77. Sui dettagli tecnici ti do ragione, avevo paura che fossero troppo pesanti da seguire e tu confermi i miei timori. Grazie mille per le note positive :)

CITAZIONE (Marcor77 @ 2/12/2020, 23:04) 
Ad andare a cercare elementi che secondo me funzionano meno, c'è il personaggio di Alfonso, Per certi versi è molto suggestivo nel suo dire e non dire e vedere sempre le stesse partite, è anche ben caratterizzato. Dall'altra però non capisco perché non dovrebbe raccontare tutto subito al nuovo arrivato, visto che sarà con lui per parecchio tempo ed è l'unico che potrebbe portare avanti la ricerca (a cui tiene tantissimo) se a lui succede qualcosa. Non c'è nessun altro e non può nemmeno mettersi in contatto con l'esterno, perché fare il misterioso? Vuole metterlo alla prova? Ma comunque è lì e ci rimarrà per tanto, indipendentemente dalle sue qualità sarà l'unica persona su cui potrà contare Alfonso.

Capisco la tua critica: la mia idea era di ritardare la verità il più possibile per creare interesse. Come espediente ho usato il fatto che per Alfonso i fatti drammatici accaduti fossero un nervo scoperto, tanto che pur volendone parlarne in tutti i modi (vedi quando confida che la roba da mangiare l'ha rubata al morto) non ci riuscisse mai davvero. So che è debolissima come spiegazione: poco spazio, la necessità di creare attesa e suspense.. non sono scuse, lo so, però ormai è fatta.

CITAZIONE (Marcor77 @ 2/12/2020, 23:04) 
Per quanto riguarda l'attinenza, il tema natalizio c'è ma è un poco forzato. Anche in questo caso, non sono sicuro che la storia fosse stata diversa se fosse ambienta il 20 luglio o a Pasqua

A primo acchito ti direi che sono d'accordo con te, però la mia intenzione era di collegare il tema natalizio (e la canzone) a quello che il protagonista scopre nel finale. Il Natale ha quindi la funzione di creare questo "gioco", che non funzionerebbe se fosse Pasqua. Comunque sono d'accordo che il tema natalizio è preso un po' per i capelli: a meno di non inventarmi qualcosa direttamente sulle figure del Natale (come avete fatto tu e Alexandra) avevo poca scelta. La mia idea originale era prendere il Krampus (mostro della tradizione dell'Europa Centrale simile al Grinch, ma molto più figo) e fonderlo con Chtulhu.. però mi sembrava una cazzata.
Grazie anche a te per il posizionamento in classifica e per il tuo commento incoraggiante, sono contento che il mio pezzo ti sia piaciuto.

Edited by MentisKarakorum - 3/12/2020, 18:23
 
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view post Posted on 3/12/2020, 22:34

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CITAZIONE (MentisKarakorum @ 3/12/2020, 17:27)
Capisco la tua critica: la mia idea era di ritardare la verità il più possibile per creare interesse. Come espediente ho usato il fatto che per Alfonso i fatti drammatici accaduti fossero un nervo scoperto, tanto che pur volendone parlarne in tutti i modi (vedi quando confida che la roba da mangiare l'ha rubata al morto) non ci riuscisse mai davvero. So che è debolissima come spiegazione: poco spazio, la necessità di creare attesa e suspense.. non sono scuse, lo so, però ormai è fatta.

Si, ma lo capisco benissimo, considerando io il casino che ho fatto poi... se mai scriverai una seconda versione lavoraci perché tutto funziona un sacco bene, compresa la dinamica tra i due personaggi, quindi è un peccato non perfezionare il tutto

CITAZIONE (MentisKarakorum @ 3/12/2020, 17:27)
A primo acchito ti direi che sono d'accordo con te, però la mia intenzione era di collegare il tema natalizio (e la canzone) a quello che il protagonista scopre nel finale.

No, sbagliato io a non averci pensato. Il titolo in effetti che riprende il finale giustifica ampiamente il discorso natalizio, secondo me, quindi come non detto
 
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view post Posted on 6/12/2020, 16:42
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"Ecate, figlia mia..."

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NEVE DI CARTA
di shanda06 (Alexandra Fischer)

Non credo di aver capito cosa accade... In linee generali, il protagonista sembra stipulare un patto con una sorta di diavolo, per riavere indietro la donna amata e morta in un incidente, sacrificando tutta la sua famiglia. Salvo poi essere la donna amata, una volta tornata in vita, a stipulare a sua volta un patto con lo stesso diavolo, dando in cambio la sua carriera artistica, mi sembra per far ritornare in vita i familiari di lui... O no?

La scrittura è più controllata rispetto ad altre tue cose, se non altro nelle piccolezze: frasi meglio gestite, passaggi meno bruschi (ma ce ne sono: in particolare il primo salto nel passato, così frettoloso e spiazzante che per un pezzo ho creduto che il protagonista stesse solo ricordando). Nelle cose maggiori, purtroppo, vedo la stessa confusione nelle dinamiche,. Oppure, come voglio ripetere di nuovo, sono io ad essere un lettore troppo scadente per uno stile che non fa per me...

Ad ogni modo, mi sembra poco lovecraftiano. Il Natale c'è. C'è anche il tempo privo di significato, ma non nell'accezione in cui chiedeva il gioco. Non è quel tipo di tempo privo di significato lovecraftiano, che diventava tale in relazione a creature così antiche da non avere neanche memoria che esista il tempo... Certo, c'è qualche storia di HPL in cui avvengono spostamenti temporali, ma non mi sembrano siano simili al tuo. Poi comunque manca l'atmosfera... E, insomma, per me non centri il bersaglio.

Non mi arrischio a giudicare le tracce bonus, che saranno materiali per i giudici, e non influenzeranno la mia classifica (se non in casi estremi, se qualche racconto le usasse in modo interessante).


Note:

CITAZIONE
Sbatté le ciglia, frastornato e chiuse il biglietto in un cassetto

C'è un problema ricorrente con le incisive non chiuse, che quindi a volte rendono le secondarie elementi di un'elencazione, e altre separano soggetti da verbi... Non va bene, devi ricordarti di chiuderle:

Sbatté le ciglia, frastornato, e chiuse il biglietto in un cassetto

Ti segnalo altre:

Fu quel disegno, prima ancora del mese a farlo immergere nell’atmosfera natalizia

Ileana lo fissò con una smorfia delusa, come una bambina privata del calendario dell’Avvento e gli sussurrò: − Va bene

Lei gli sorrise, comprensiva e lo accarezzò

Tuo padre, come al solito ha invitato anche il suo miglior amico e la moglie

corse giù per le scale così com’era, in boxer e maglietta e il postino gli consegnò un pacco


CITAZIONE
Ingannò l’attesa soffermandosi sul calendario, decorato con l’immagine di una cassata circondata di vischio.

Cassata o cascata?

CITAZIONE
Il biglietto lo aveva riportato all’atmosfera dell’ultimo Natale davvero felice e lui, a venticinque anni, si era ripromesso di cascarci più.

Manca non.

CITAZIONE
E tirò di fuori una cartolina, nella quale, il buon vecchietto dispensatore di regali era abbigliato in una tunica verde

La toglierei, è inutile e anche sbagliata (se togli l'incisa la frase diventa “strana”)...

CITAZIONE
E posso permettermi solo i corsi a Canellia una volta al mese −Il suo tocco si fece stretto come la presa di un gatto infuriato. −Ma tu non puoi capire, da bravo grafico pubblicitario.

Manca un segno di chiusura.

CITAZIONE
Duilio afferrò la tazza di caffè vuota sul tavolo: − Prima dovrei svegliarmi. Sai ho fatto un brutto sogno.

Meglio così:

Duilio afferrò la tazza di caffè vuota sul tavolo: − Prima dovrei svegliarmi. Sai? Ho fatto un brutto sogno.

Ed è meglio perché “sai” è una domanda. Retorica, ma sempre domanda è.

CITAZIONE
Duilio abbracciò la madre e la baciò sulla guancia: − Grazie.
Lei si tirò indietro: − Per così poco.

Anche questa è una domanda, e quindi serve il punto apposito.

CITAZIONE
Rabbrividì e non solo per via della maglietta e dei boxer troppo leggeri per dicembre.
Mi sento un estraneo in questo spazio e in questo tempo, anche più di prima.

Il corsivo per i pensieri del personaggio lo usi solo qui. Ti consiglio di usarlo anche prima e poi, perché sennò rischi di confondere chi legge.

TU SCENDI DALLE STELLE
di MentisKarakorum (Matteo Mantoani)

Molto bello nell'idea, e con un colpo di scena finale paralizzante. Peccato solo che la scrittura non valorizza il senso di orrore che dovrebbe stimolare la storia: lo stile è sintetico, o meglio frettoloso, superficiale, telegrafico, persino scientifico... e proprio perché scientifico riporta tutto a un livello di fredda praticità. Manca la componente poetica, o umana. E difatti non ho simpatizzato coi due personaggi, neanche alla fine, quanto il narratore sembra impazzire per la scoperta che il ventre della Terra covi la gestazione di un mostro cosmico...

Però l'idea è carina, e il finale, ripeto, davvero spiazzante. Inoltre ho gradito che tu abbia seguito qualche cliché lovecraftiano nella costruzione della storia, come per esempio il finale col personaggio che “esce pazzo”.

Per quanto riguarda le tracce del gioco, il Natale c'è, ma è gratuito. Ma in fondo non mi sembra che il banditore abbia detto che avrebbe dovuto avere una sua funzione precisa nella trama, quindi ciccia. Il “mostra, non raccontare” anche è presente, almeno per quanto ne sappia io. Comunque non mi arrischio a giudicare su questi parametri, lascerò alla giuria l'onore e l'onere di farlo.


Note:

CITAZIONE
«Scusa ma la radio della stazione è fuori uso da mesi. C’è qualcun altro con te?»

Servirebbe la virgola.

CITAZIONE
Il cingolato Investe l’essere melmoso

E come fa, visto che la direzione presa dal guidatore dovrebbe allontanarlo dall'essere? Mi spiego meglio:

Il guidatore va in direzione della base, e siccome tu non fai cenno a eventuali asperità del terreno nevoso io immagino che la direzione sia rettilinea. Ferma il cingolato nei pressi della saracinesca dell'hangar. La creatura sbuca “alla loro destra”. Ora, non dici in che direzione stanno puntando i due personaggi, quindi non so bene a quale destra ti riferisca, o meglio non so posizionarla sulla scena. Invece io penso che i due siano voltati proprio verso la base, visto che Alfonso sta dicendo al narratore di portare il gatto delle nevi nell'hangar. Se fosse così, quindi, il narratore, una volta ripresa la guida, dovrebbe allontanarsi dalla creatura, la quale sta avanzando a sua volta in linea retta verso Alfonso.

Non so se sono chiaro, ma dico che da quello che dici un lettore può trovare strano che il guidatore investa un mostro che dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte. A meno che non sterzi proprio per investirlo, ma tu questo non lo riporti, né anzi lo dài a intendere.

Soluzione? La creatura sbuca a metà via tra il cingolato e l'hangar, e magari prende la direzione proprio dell'hangar, visto che vuole entrare per distruggere la base. Ma Alfonso comincia a crivellarlo di colpi, quindi si gira e decide di assalire gli esseri umani. A quel punto il guidatore si rimette a guidare e trovandosi un breve spazio di manovra decide di investire il mostro (così facendo dà anche una mano ad Alfonso ad avere la meglio).

CITAZIONE
«Va tutto bene?»
Mi alzo e raddrizzo la schiena. Anche sulle punte dei piedi gli arrivo a mala pena al petto.
«Che erano quelle cose?» Indico i grumi lattiginosi appiccicati al cingolato.

Era una cosa. Se poi si riferisce, come sembra, a quello che rimane appiccicato al gatto delle nevi, sarebbe meglio dire «Che è questa cosa?» o «Che sono queste cose?»

CITAZIONE
L'omone non smette di camminare tra le casse, le guarda una ad una appoggiandoci sopra la mano dalle unghie contornate di nero.

Meglio a una a una.

CITAZIONE
«No.» Metto le braccia avanti e respiro a fondo la puzza. Le mie narici si abituano. Così va meglio.

In che senso?

CITAZIONE
«Vedi tu. Siamo solo io e te fino a Gennaio.»
Stringo le labbra. «Come prego?»

Serve la virgola.

CITAZIONE
«Dai vieni dentro, ti faccio fare il giro della base e ti spiego tutto.»

Anche qui virgola. E poi dai andrebbe accentato. Ma ogni la regola sta sparendo, se non persino è sparita del tutto, quindi vedi tu.

CITAZIONE
Fisso la sua maglietta. Non indossa la divisa della Miskatonic Corporation ma l’uniforme di una squadra di calcio, i colori sono quelli della Juve.

Come sopra, anche qui andrebbe la virgola. Ma, di nuovo come sopra, separare le avversative dal resto sembra sia sparito, quindi fai tu.

CITAZIONE
«Sala controllo di Amanda: casa tua Rizzo. Qui monterai i cluster di GPU che mi hai portato.»

Però non facciamo sparire anche la regola di separare le vocative, sennò davvero si creerebbero casini non da poco!

CITAZIONE
Le unghie mi penetrano i palmi. «Vuole ripetere prego?»

Vocativi, interiezioni, esclamazioni e quant'altro andrebbero separati con virgole. Qui è un esempio dei casini che potrebbero generarsi: come hai scritto non può significare altro che il personaggio chiede all'altro di ripetere la parola “prego”.

CITAZIONE
Le lucine della consolle lampeggiano ad intermittenza: il cluster di computer è collegato e le schede GPU sono funzionanti. Accendo lo schermo del pc, avvio l’interfaccia grafica e inizio la procedura di analisi.

Perché lo scrivi in minuscole? Anche PC è una sigla, come GPU: se le sigle le scrivi maiuscole, fallo con tutto o con nessuna.

A proposito: per l'IA (altra sigla!) mi sa che servono le CPU, non le GPU :1392239553.gif:

CITAZIONE
Libero la poltrona e preparo il desktop per la dimostrazione. Fabris entra in sala controllo. Ha indosso la sua maglia dell’Udinese, fa l’occhiolino e si butta di peso sulla poltrona: le rotelline fischiano. La manona trascina il mouse sulla scrivania e sullo schermo le interfacce colorate scorrono in velocità.
Alfonso controlla i valori e annuisce. «Non male.»

Perché proprio ora lo chiami Alfonso? Più avanti passerai al Fabris e poi di nuovo ad Alfonso e usare sempre questo.

È una tecnica per far vedere che il narratore si sta affiatando al compagno?

CITAZIONE
«Questo è il vero motivo per cui sei qui: usare le GPU che mi hai portato e creare una IA per pulire quei dati.»

Appunto! Per l'IA servono le CPU. Le GPU vengono usate per la grafica... O così sapevo, almemo...

CITAZIONE
Non può essere. Non ha senso. «Come un’astronave?»

Se intendi “come sarebbe a dire”, va una virgola.

CITAZIONE
Mi dà una sberla sulla spalla. «Lo sapevo! Dai siciliano interista, stasera sei invitato a cena.

Virgola.

CITAZIONE
Mi fissa divertito. «Cos'è la gara a chi mangia cose più schifose? Dai, aspetta.»

Virgola. Oppure:

Mi fissa divertito. «Cos'è? La gara a chi mangia cose più schifose? Dai, aspetta.»

CITAZIONE
«Eccoli qua, i miei compagni. Di questi sono riuscito a recuperare i corpi. Molti altri, be'. Se li sono mangiati.»

Meglio così:

«Eccoli qua, i miei compagni. Di questi sono riuscito a recuperare i corpi. Molti altri, be'... se li sono mangiati.»

Oppure:

«Eccoli qua, i miei compagni. Di questi sono riuscito a recuperare i corpi. Molti altri... be', se li sono mangiati.»

Di pende da in che punto vuoi far “titubare” il personaggio.

CITAZIONE
Alfonso barcolla verso di me, una scia di sangue cremisi macchia il ghiaccio immacolato.
«Scappa mona!»

Virgola.

MALEDETTO SHAKESPEARE!
di Erich Zann (Roberto Masini)

Una “rippata” di La maschera di Innsmouth, solo con ambientazione moderna, locazioni orientali e un pizzico di metanarrativa (con un Lovecraft autore di biografie). Abbastanza gradevole, ma mi è parso frettoloso e abbastanza confuso in vari momenti (come quando il vecchio sul treno racconta la storia del passato, in cui ho dovuto rileggere varie volte per capire quale personaggio faccia cosa... e ancora mi resta il dubbio su chi sia stato, se il padre o il figlio, a fargli visita!). Ci sono inoltre un paio di forzature a livello di trama che mi sembrano inaccettabili: il ritrovamento del biglietto nel libro (perché è finito lì?) e soprattutto l'incontro sul treno... Il narratore non mi sembra manifesti una sorpresa adeguata a coincidenze così assurde da risultare artificiose. Tutto sommato lettura gradevole, ma andrebbe rivisto e arricchito di dinamiche, diciamo.


Note:

CITAZIONE
Lo dico perché è questa è una delle accuse che mi ha rivolto la polizia

Toglierne una.

CITAZIONE
Le altre: che sono un pluriomicida e una spia al servizio dell’Occidente.

Qui mi hai spiazzato. Forse perché cominci con un narratore che parla a “noi”, e l'ho sentito “vicino”... per cui vedersi accusato di essere una spia dell'occidente mi ha mandato in corto: cioè una spia dell'occidente che spia l'occidente?

E invece è detenuto in Corea del Nord.

CITAZIONE
Non mi dà molte speranze e mi spinge a confessare i miei delitti ma io non ho commesso alcun omicidio nel senso che non ho ammazzato alcun essere umano.

Non è più una regola separare le avversative, peccato che a volte crei degli errori sintattici. Non è questo il caso (forse), ma più avanti si presenteranno esempi migliori. Che però preferisco non segnalarti (tutte le avversative non sono separate, quindi ti sarà facile trovarle).

Metterei una virgola anche dopo “omicidio”...

CITAZIONE
Mai come in quel tardo pomeriggio il soprannome di ville lumiere mi sembrava azzeccato

Se è un soprannome andrebbe con le iniziali maiuscole.

CITAZIONE
mi ritrovai in un piccolo ambiente pieno di libri di ogni genere: rosa, avventura, giallo, thriller e horror.

E la fantascienza? :cry:

CITAZIONE
«Tu non pensi più a me. Tu sei uno stronzo!» mi aveva redarguito Melissa con le sue espressioni pacate e raffinate. E aveva continuato «Solo una merda come te può lasciarmi sola alla vigilia di Natale.

Metti i canonici due punti per introdurre il discorso diretto (anche se continua da prima, non fa nulla).

CITAZIONE
«Per me è un’occasione unica di fare affari in Corea. Sarei il primo italiano che esporta lì vini piemontesi. Non posso rinunciarvi. Ti ho già chiesto scusa. Al mio ritorno faremo un bel viaggio alle Maldive. come volevi tu!»

Virgola, non punto.

CITAZIONE
«Vorrebbe dire che esiste veramente una città con questo nome, qui, in Corea. Lei non può immaginare ma di questa fantomatica città ne ho parlato proprio alcune settimane fa con il mio amico Cho Jun-yong

Non è una domanda?

CITAZIONE
Se ho capito bene voi, vorreste visitarlo.

La virgola va sposta avanti:

Se ho capito bene, voi vorreste visitarlo.

CITAZIONE
Il vecchio si alzò e mi pregò di non seguirlo ma io gli dissi semplicemente:
«An Young-Mu!»

A partire da questo pezzo comincia un paragrafo ben “strano”, in cui i personaggi mostrano una fermezza decisionale alquanto nebulosa. Il vecchio sconsiglia dal seguirlo, e invece no: lui lo segue. Ci si aspetta che il vecchio cerchi di tenerlo lontano: e invece lo invita a casa sua (non prima però di avergli raccontato ogni cosa sui misteri del posto!). Il protagonista rifiuta e strarifiuta l'invito, ma eccolo l'attimo dopo a seguire il vecchio alla sua stamberga. E sì, va bene che scopre che non ci sono alberghi, ma la spiegazione è così superficiale e frettolosa che non so... Non poni nessun appunto sul fastidio di vedersi costretto ad accettare l'invito. Anzi, a rendere il brano “strano” è proprio che nessun personaggio si infastidisca per qualcosa.

CITAZIONE
Kim Tu-bong, il padrone della fabbrica stava per chiuderla

Virgola per chiudere l'inciso.

CITAZIONE
Non so quali stranì riti si compissero in quella chiesa

Togliere l'accento.

CITAZIONE
Mi disse che aveva preso questa decisione, dopo aver raccolto la confessione di un ragazzo morente dagli occhi sporgenti

Mi sembra una virgola da togliere.

CITAZIONE
Trent’anni fa venne a visitarmi An Chin, il padre di An Young-Mu, che era scappato da Shunti-mon. Mi disse che aveva preso questa decisione, dopo aver raccolto la confessione di un ragazzo morente dagli occhi sporgenti che officiava strani riti nella grotta ai margini del paese. Il ragazzo che si chiamava Han Moon-bae mi disse che Kim Do-yun li aveva convinti che i demoni al servizio di Hluc Hut

gli

CITAZIONE
Mi svegliai verso le due: sentivo suoni gorgoglianti provenire da portone.

dal

CITAZIONE
E infatti cominciarono a premere tutti insieme il portone e poi cominciarono a tempestarlo di colpi

Togli il secondo: basta il primo ed eviti la ripetizione.

CITAZIONE
C’era un rospo alato con tentacoli al posto del volto, un colossale verme tentacolato, un gigantesco granchio, dotato di proboscide e infine un pesce-rana con piedi palmati le cui fattezze erano simili a quelle dei nostri aguzzini.

Serve la virgola per chiudere l'inciso (dotato di proboscide).

VIAGGIO NELL'IGNOTO
di Marcor77

Un uomo delle caverne si perde in una tormenta e, come accade a un personaggio di una storia che non ricordo più chi ha scritto, si perde, entra come in un tunnel spaziotemporale che lo sbatte di qua e di là in altre dimensioni, o forse in altri mondi, visto che parla di stelle che non riconosce. Una fugace visione lo mette al cospetto di una creatura completamente aliena, sebbene umanoide. Ma si ferma nel mondo in cui Babbo Natale e gli elfi esistono. Solo che non li riconosce, e pensa che siano gli dei malvagi che tenevano in scacco la sua tribù.

Questo almeno quello che ho capito. Ma, ti dirò la verità, in me ancora molti dubbi persistono. Non vorrei aver letto qualcosa di cui anche tu non sapessi bene dove doveva andare a parare...

Ad ogni modo, la lettura è stata tutto sommato scorrevole e a modo suo affascinante. Se abbandonassi quel presente indicativo e magari curassi un po' di più lo stile, verrebbe fuori una storia migliore. Anche il finale andrebbe rivisto, perché è troppo brusco e dimentichi di dire che fine faccia la donna (che pure ha avuto una grande importanza nella “trama”).

Poi, certo, bisogna anche correggere bislacche contraddizioni... per fare un esempio, le tormente di neve che accecano con la luna che è ben visibile in cielo, cose che contemporaneamente non potrebbero avvenire. A meno che non partecipino anche loro alla tecnica finalizzata al confondere il lettore, come è confuso il personaggio, e all'essere sballottato in varie dimensioni. Ma non so, un minimo di sorpresa almeno il personaggio dovrebbe mostrarla, se in una tormenta vede anche la luna e le stelle!


Note:

CITAZIONE
“Cosa è successo?” mi avvicino a lei per sorreggerla.

Serve la maiuscola.

CITAZIONE
“Chi è stato?” Quasi mi cade incontro. Lascio andare la lancia e la stringo tra le braccia, . Il pallore del volto contrasta col rosso, che ora vedo colare anche dalle gambe.
“Nessuno visibile. È colpa mia, solo colpa mia...”
“Dove sei stata?” Comincio a camminare in direzione dell'accampamento.

“La stringo fra le braccia” non indica che l'ha presa in braccio. Quindi, quando si incammina dà l'idea che molli la poveretta là in terra, o comunque malferma sulle gambe, visto che sta abortendo!

CITAZIONE
“Chi è stato?” Quasi mi cade incontro. Lascio andare la lancia e la stringo tra le braccia, . Il pallore del volto contrasta col rosso, che ora vedo colare anche dalle gambe.

Togliere virgola e spazio.

CITAZIONE
Recupero l'arma e la poggio sul terreno per rialzarmi, Sopra di me, le stelle compongono una croce

Sostituire virgola con punto.

CITAZIONE
“Dovremo starcene per conto nostro, non li sopporto più”. La grotta è buia, alle narici mi arriva l'odore acre della legna spenta da poco e della cenere.

Chi parla? A me sembra la donna, visto che poco prima avevamo letto questo:

“Dove sei stata?” Comincio a camminare in direzione dell'accampamento.
“Cercavo cibo. Colpa mia. No, non puoi riportarmi da loro. Sai cosa succederebbe”.


Io non so cosa succederebbe, ma si capisce che è qualcosa di brutto. E proprio per ciò, presumo che sia lei a nutrite dei risentimenti verso la loro gente.

E invece a dire la frase è lui:

“Mi è sempre più difficile cacciare di nascosto per portarti del cibo, sta arrivando la stagione fredda e abbiamo poche provviste. Abbandoniamoli, almeno sarò libero di stare con te!

E insomma, per evitare queste confusioni basterebbe introdurre almeno il primo soggetto. Continuare sullo stesso rigo con un gesto compiuto non indica che a parlare sia lo stesso che fa il gesto...

CITAZIONE
Sono in balia degli eventi, ma ringrazio di avere ancora con me la mia lancia.

La prima avversativa separata con una virgola. Prima ce ne sono state altre, non te le ho segnalate perché questa regola grammaticale oggi non si usa più (ed è un male). Vedi tu se riprenderla o meno.

CITAZIONE
Animali sconosciuti sono legati a un pezzo di legno scavato tanto da farci un uomo.

In che senso? :1392239553.gif:






La mia classifica:


1) TU SCENDI DALLE STELLE di MentisKarakorum (Matteo Mantoani)
2) MALEDETTO SHAKESPEARE! di Erich Zann (Roberto Masini)
3) VIAGGIO NELL'IGNOTO di Marcor77
4) NEVE DI CARTA di shanda06 (Alexandra Fischer)
 
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view post Posted on 6/12/2020, 20:41
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CITAZIONE (Gargaros @ 6/12/2020, 16:42) 
Molto bello nell'idea, e con un colpo di scena finale paralizzante. Peccato solo che la scrittura non valorizza il senso di orrore che dovrebbe stimolare la storia: lo stile è sintetico, o meglio frettoloso, superficiale, telegrafico, persino scientifico... e proprio perché scientifico riporta tutto a un livello di fredda praticità. Manca la componente poetica, o umana. E difatti non ho simpatizzato coi due personaggi, neanche alla fine, quanto il narratore sembra impazzire per la scoperta che il ventre della Terra covi la gestazione di un mostro cosmico...

Però l'idea è carina, e il finale, ripeto, davvero spiazzante. Inoltre ho gradito che tu abbia seguito qualche cliché lovecraftiano nella costruzione della storia, come per esempio il finale col personaggio che “esce pazzo”.

Per quanto riguarda le tracce del gioco, il Natale c'è, ma è gratuito. Ma in fondo non mi sembra che il banditore abbia detto che avrebbe dovuto avere una sua funzione precisa nella trama, quindi ciccia. Il “mostra, non raccontare” anche è presente, almeno per quanto ne sappia io. Comunque non mi arrischio a giudicare su questi parametri, lascerò alla giuria l'onore e l'onere di farlo.

Ti devo ringraziare per il tuo commento molto dettagliato. Ho trovato molto utile la tua revisione ortografica, le virgole sono un mio piccolo dilemma, non so mai se faccio bene a metterle e spesso le ometto per non appesantire, col risultato di magari incorrere anche in errori.
Ho una piccola spiegazione sulle GPU: ad oggi la tecnologia usata per accelerare la programmazione dei metodi di deep learning è appunto usare le GPU. Il protagonista porta queste strumentazioni necessarie a garantire la visualizzazione delle immagini di Amanda. Diciamo che la mia idea era di fornire un indizio del motivo per cui queste strumentazioni erano necessarie, e contavo che il lettore facesse un po' come lo spettatore di Star Trek, in cui vengono spiattellati tutta una serie di dettagli tecnici ma alla fine l'importante è che si capisca dove si voglia andare a parare. Gli elementi tecnici-scientifici sono quindi un mio tentativo di portare il genere del racconto verso la fantascienza (ma neanche tanto perché Amanda esiste davvero, anche se non serve a fare "radiografie" alla Terra ;))
Sul Natale porterei a mia difesa la stessa argomentazione che ho portato al commento di Marcor, ovvero che se non fosse stato Natale il gioco con il titolo e la canzone non avrebbe avuto senso.
Riguardo al tuo commento sul modo con cui il pdv chiama l'altro personaggio (prima riferendosi a lui come "Fabris", poi con "Alfonso") è per sottolineare che tra i due si stabilisce un certo legame di confidenza oltre alla semplice conoscenza.
Vorrei poi soffermarmi un po' sul tuo commento sullo stile. Devo dire che non mi aspettavo un commento così lapidario:
CITAZIONE
lo stile è sintetico, o meglio frettoloso, superficiale, telegrafico, persino scientifico... e proprio perché scientifico riporta tutto a un livello di fredda praticità. Manca la componente poetica, o umana. E difatti non ho simpatizzato coi due personaggi, neanche alla fine

è sacrosanto che tu esprima i tuoi giudizi, quindi non voglio chiederti di ritirare la tua osservazione, ma solo portare qualche elemento a mia difesa.
Ho voluto scrivere il racconto usando interamente lo show don't tell. Questa tecnica (per come l'ho intesa io) elimina tutte le componenti poetiche e rende la narrazione un pochino meccanica, però lo scopo è riuscire a far immergere di più il lettore nella storia e favorire la sua immedesimazione con la voce narrante.
Visto che sto imparando, per me questo racconto è un esperimento. Diciamo che anche io sono scettico rispetto ai lavori che usano solo ed esclusivamente questa tecnica, per questo il mio obiettivo è riuscire a raggiungere una saggia mescolanza di tell e show don't tell. Tutta la prima parte del tuo commento quindi ci sta, la seconda invece mi ha lasciato perplesso. Ti confesso che ho invece pensato parecchio su come far empatizzare il lettore con i personaggi (vedi la timidezza e la riluttanza di Salvatore, come anche tutta l'eccentricità di Alfonso, la loro amicizia che sboccia solo sul momento della morte di Alfonso..). Se non hai sentito qualcosa per loro, significa che io ho fallito a usare lo show don't tell nel modo giusto, oppure che questa tecnica non permette un vero contatto coi personaggi. Se hai voglia, vorrei chiederti di approfondire questo tema dandomi un parere nell'una o nell'altra direzione. Al di là della tecnica, sono veramente curioso di capire perché non hai empatizzato con loro.
Ad ogni modo grazie per i complimenti riguardo alle altre cose.
 
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view post Posted on 6/12/2020, 21:54

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Ciao Gargaros, grazie del commento. Sempre molto dettagliato e preciso nel rilevare sviste e quelle frasi pericolose (gli incisi). Mi dispiace di non aver centrato le specifiche. E vedrò di rifarmi tenendo conto dell'aderenza al tema. Sì, questi patti diabolici con le vite a due facce (quel che sarebbe potuto essere si realizza, ma non è come ci si aspettava) mi sa che sono da evitare in questa forma. E' un commento che mi aiuterà parecchio a migliorare certe parti sbilenche.


Ops: volevo dire cascata di vischio.
 
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view post Posted on 7/12/2020, 10:34
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"Ecate, figlia mia..."

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CITAZIONE (MentisKarakorum @ 6/12/2020, 20:41) 
Se hai voglia, vorrei chiederti di approfondire questo tema dandomi un parere nell'una o nell'altra direzione. Al di là della tecnica, sono veramente curioso di capire perché non hai empatizzato con loro.

L'unica cosa che posso dirti e di non sentire solo la mia campana, ma molte campane. La maggior parte è probabile che converga verso la verità oggettiva.

Non mi sono appassionato ai personaggi perché l'ho detto: lo stile non lo agevola. Li riconosco, hanno un loro carattere, saprei distinguerli forse in un romanzo con decine di altri personaggi, ma quello che vivono e subiscono non mi tocca perché, causa stile, è come vedere la storia di due "oggetti".

Non penso c'entri il tuo sforzo di fare show don't tell, perché il mostrato non indica a prescindere una scrittura sintetica/superficiale/pratica.

Magari però non è lo stile, il problema, ma lo spazio. Forse con più pagine a disposizione avresti creato delle situazioni adatte a farmi appassionare alle loro vite... Chissà!
 
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view post Posted on 8/12/2020, 17:06
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Prima dei miei commenti rispondo a quegli degli altri scrittori.
Incomincio da MentisKarakorum

CITAZIONE
Punti di Miglioramento. Credo che avresti potuto creare un minimo di suspence in più se non avessi rivelato fin dal principio che il protagonista si trova già in un campo di prigionia. Il film Train de Vie usa l’espediente di rivelare solo alla fine che il narratore si trova in prigione. La risoluzione finale anche non mi piace, il protagonista ruba la pistola di uno dei cattivoni (un po’ come farebbe James Bond o qualche altro superfigo) e spara a tutti. Deboluccio, non credi? Sia i mostri fanno la figura dei rinco, sia il protagonista quello del super agente segreto (spia occidentale magari, come dici all’inizio).
Sullo stile poco da dire, hai voluto per forza far raccontare tutto dal protagonista a posteriori, perciò va bene usare lo stile del raccontato. C’è una nota stonata nel racconto interminabile del vecchio, che occupa secondo me troppo spazio e uccide l’attenzione. La costruzione delle frasi in genere va bene, ma in alcune occasioni (anche nelle prime righe) inframmezzi tante subordinate da altrettante virgole, e tale costruzione è difficile da seguire.

Come hanno compreso tutti, poiché sono amanti di Lovecraft, il mio racconto non voleva essere una scopiazzatura ma un omaggio al Solitario di Providence.
Se è un racconto che s'ispira a Lovecraft la suspense sta nello scoprire cosa ha portato il protagonista in quella tragica situazione e non raccontare alla fine perché è stato arrestato. Il lungo (?) racconto di Zaal è funzionale al succedersi degli eventi e ricalca il racconto lovecraftiano, naturalmente. Il finale può non essere bellissimo, né originale ma, secondo me, plausibile (per quanto lo può essere un racconto horror!) anche se forse troppo cinematografico. E proprio la falsa accusa di essere un agente segreto mi ha, in realtà, ispirato il finale.
Terrò comunque conto del tuo riferimento a Train de vie. Ti ringrazio per l'attenta lettura.

i

E ora è la volta di shanda06

CITAZIONE
E di verosimiglianza: Zaan non abita nella città dal 1970 ma ha la chiave di casa. Ecco un dettaglio che dovresti legare al resto, magari mostrando uno stupito Barolo: “Ma lei ha ancora la chiave di casa”, allora la frase di Zaan potrebbe essere: “Sì, devo salvare An Youn-Mon”.

Attento:
Ville Lumière

Ti ringrazio dei preziosi suggerimenti. Non sempre la verosimiglianza alligna nei racconti horror, ma in questo caso il riferimento ala chiave era proprio necessario. Chiedo scusa ai Parigini!

Edited by Erich Zann - 8/12/2020, 17:37
 
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view post Posted on 8/12/2020, 17:33
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Rispondo ora a Marcor77

CITAZIONE
Il punto debole di questo racconto secondo me è la trama. Come detto facciamo finta che non è una riproposizione e vediamolo come racconto originale, scritto e pensato tutto nel 2020: quando tutto è gestito dal caso, qualcosa non va. Per caso Cesare trova un biglietto scritto in coreano, per caso ha un amico antropologo proprio coreano che per caso gli manda una mail di qualcosa che senza saperlo è collegato al biglietto, dicendogli di non aprirla e che probabilmente è una fesseria (e che gliel'ha mandata a fare?). Per caso, il treno in cui sale il protagonista fa tappa proprio nel paese che nessuno riusciva a trovare e sempre per caso, nello stesso treno c'è qualcuno collegato al biglietto che aveva trovato un anno prima. Se fosse stato un complotto architettato per farlo andare in quel luogo esattamente quel giorno sarebbe stato interessante, originale. Così invece la casualità ha un ruolo troppo determinante, bisogna architettare espedienti un po' più credibili.

Vorrei rispondere citando il filosofo Wittgenstein che affermava: "Fuori dalla logica, tutto è caso!".



CITAZIONE
Oltre alle osservazioni fatte sopra, ma perché il coreano gli manda questo file? È correlato in qualche modo al biglietto? Gliel'ha tradotto e in caso, che c'era scritto?

A me pare evidente che il professore amico abbia tradotto il biglietto.

CITAZIONE
Devo ancora dirvi che”

Refuso?

No: la lettera s'interrompe così


CITAZIONE
«Il vostro amico si è sbagliato: la prossima fermata è proprio Shunti-mon, che non è una grande città: è solo un paesino.

Questo è uno dei punti più deboli a livello narrativo, secondo me, dopo i “per caso”. Come è possibile che l'amico sudcoreano non ha trovato questo paese, esiste pure una stazione ferroviaria!

Quante volte abbiamo cercato un paesino sull'orario ferroviario e non lo abbiamo trovato subito perché la stazione era condivisa con altri paesi? Quindi plausibile. In Corea del Nord, poi...

CITAZIONE
Seduti su una panchina della stazione, che Zaal mi disse essere molto distante dal paese, gli raccontai la storia del biglietto.
Il vecchio mi ascoltò con gli occhi chiusi e poi disse:
«Barolo, voi, stando con me, correte un grande rischio perché io devo salvare il mio amico e avrò contro l’intero paese!»
«Che cosa è successo al vostro amico?»
«Non lo so esattamente ma vi devo parlare di Shunti-mon, anche se voi non crederete una sola parola di quello che vi dirò!»
Lo spronai a parlare, rassicurandolo che lo avrei ritenuto un testimone attendibile.

Il vecchio ha paura, sa che rischia di morire e che fa? Racconta tutto a uno sconosciuto straniero incontrato sul treno.

Se tu fossi un pendolare scopriresti quanti segreti le persone sono disposte a rivelare proprio a sconosciuti

CITAZIONE
Nessuno di noi due si prostrò

Perché? Stanno per essere uccisi e non sanno quali saranno le conseguenze, non sarebbe più logico assecondare la richiesta per poi provare a scappare appena possibile?

Il tuo suggerimento è valido ma io ho preferito pensare che fossero paralizzati all'inizio dall'orrore!

CITAZIONE
E allora il gigante sollevò il mantello per dare il segnale ai suoi accoliti. Sollevò il mantello e apparvero due enormi tentacoli con le ventose pulsanti.

Refuso, hai scritto due volte che sollevò il mantello

Non è un refuso. Ho utilizzato un'iterazione per allontanare la rivelazione. È evidente che il mio espediente non è servito!

Grazie per l'attenta lettura e per i suggerimenti alcuni dei quali puntuali e da utilizzare per le correzioni (tutti gli altri tuoi commenti a cui non ho replicato per la loro validità!)
 
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view post Posted on 8/12/2020, 18:00
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Rispondo a gargaros
Innanzi tutto ringrazio per la puntigliosa lettura e per gli innumerevoli (ahimè!) errori di punteggiatura e non, che mi sono sfuggiti. la scusa della fretta non funziona perché l'avevamo tutti!

CITAZIONE
Una “rippata” di La maschera di Innsmouth, solo con ambientazione moderna, locazioni orientali e un pizzico di metanarrativa (con un Lovecraft autore di biografie). Abbastanza gradevole, ma mi è parso frettoloso e abbastanza confuso in vari momenti (come quando il vecchio sul treno racconta la storia del passato, in cui ho dovuto rileggere varie volte per capire quale personaggio faccia cosa... e ancora mi resta il dubbio su chi sia stato, se il padre o il figlio, a fargli visita!). Ci sono inoltre un paio di forzature a livello di trama che mi sembrano inaccettabili: il ritrovamento del biglietto nel libro (perché è finito lì?) e soprattutto l'incontro sul treno... Il narratore non mi sembra manifesti una sorpresa adeguata a coincidenze così assurde da risultare artificiose. Tutto sommato lettura gradevole, ma andrebbe rivisto e arricchito di dinamiche, diciamo.

Rispondo che il Caso regna sovrano. Sul racconto del vecchio devo dire che sia il padre che il figlio lo vanno a trovare: uno perché è scappato da Shunti-mon e l'altro perché ci vuole andare. Rileggendo l''intero racconto forse avrei dovuto scrivere "Anche lui" anziché semplicemente "Lui" e così sarebbe stato più chiaro che c'erano due interlocutori in successione con Zaal.


CITAZIONE
Qui mi hai spiazzato. Forse perché cominci con un narratore che parla a “noi”, e l'ho sentito “vicino”... per cui vedersi accusato di essere una spia dell'occidente mi ha mandato in corto: cioè una spia dell'occidente che spia l'occidente?

E invece è detenuto in Corea del Nord.

Non spia nessun Occidente ma ne è al servizio!

CITAZIONE
CITAZIONE
Non mi dà molte speranze e mi spinge a confessare i miei delitti ma io non ho commesso alcun omicidio nel senso che non ho ammazzato alcun essere umano.

Non è più una regola separare le avversative, peccato che a volte crei degli errori sintattici. Non è questo il caso (forse), ma più avanti si presenteranno esempi migliori. Che però preferisco non segnalarti (tutte le avversative non sono separate, quindi ti sarà facile trovarle).

Metterei una virgola anche dopo “omicidio”...

OK!

CITAZIONE
CITAZIONE
Mai come in quel tardo pomeriggio il soprannome di ville lumiere mi sembrava azzeccato

Se è un soprannome andrebbe con le iniziali maiuscole.

Chiedo venia!

CITAZIONE
CITAZIONE
mi ritrovai in un piccolo ambiente pieno di libri di ogni genere: rosa, avventura, giallo, thriller e horror.

E la fantascienza? :

Una tragica omissione!

CITAZIONE
ITAZIONE
«Tu non pensi più a me. Tu sei uno stronzo!» mi aveva redarguito Melissa con le sue espressioni pacate e raffinate. E aveva continuato «Solo una merda come te può lasciarmi sola alla vigilia di Natale.

Metti i canonici due punti per introdurre il discorso diretto (anche se continua da prima, non fa nulla).

OK!
CITAZIONE
CITAZIONE
«Vorrebbe dire che esiste veramente una città con questo nome, qui, in Corea. Lei non può immaginare ma di questa fantomatica città ne ho parlato proprio alcune settimane fa con il mio amico Cho Jun-yong

Non è una domanda?

CITAZIONE
Se ho capito bene voi, vorreste visitarlo.

La virgola va sposta avanti:

OK!


CITAZIONE
CITAZIONE
Il vecchio si alzò e mi pregò di non seguirlo ma io gli dissi semplicemente:
«An Young-Mu!»

A partire da questo pezzo comincia un paragrafo ben “strano”, in cui i personaggi mostrano una fermezza decisionale alquanto nebulosa. Il vecchio sconsiglia dal seguirlo, e invece no: lui lo segue. Ci si aspetta che il vecchio cerchi di tenerlo lontano: e invece lo invita a casa sua (non prima però di avergli raccontato ogni cosa sui misteri del posto!). Il protagonista rifiuta e strarifiuta l'invito, ma eccolo l'attimo dopo a seguire il vecchio alla sua stamberga. E sì, va bene che scopre che non ci sono alberghi, ma la spiegazione è così superficiale e frettolosa che non so... Non poni nessun appunto sul fastidio di vedersi costretto ad accettare l'invito. Anzi, a rendere il brano “strano” è proprio che nessun personaggio si infastidisca per qualcosa.

Il protagonista è dilaniato dalla curiosità ma anche dalla paura. Ciò rende altalenante l'intera situazione.

CITAZIONE
CITAZIONE
Kim Tu-bong, il padrone della fabbrica stava per chiuderla

Virgola per chiudere l'inciso.

CITAZIONE
Non so quali stranì riti si compissero in quella chiesa

Togliere l'accento.

CITAZIONE
Mi disse che aveva preso questa decisione, dopo aver raccolto la confessione di un ragazzo morente dagli occhi sporgenti

Mi sembra una virgola da togliere.

Ok!

CITAZIONE
CITAZIONE
Trent’anni fa venne a visitarmi An Chin, il padre di An Young-Mu, che era scappato da Shunti-mon. Mi disse che aveva preso questa decisione, dopo aver raccolto la confessione di un ragazzo morente dagli occhi sporgenti che officiava strani riti nella grotta ai margini del paese. Il ragazzo che si chiamava Han Moon-bae mi disse che Kim Do-yun li aveva convinti che i demoni al servizio di Hluc Hut

gli

OK!

CITAZIONE
CITAZIONE
Mi svegliai verso le due: sentivo suoni gorgoglianti provenire da portone.

dal

OK!

CITAZIONE
CITAZIONE
E infatti cominciarono a premere tutti insieme il portone e poi cominciarono a tempestarlo di colpi

Togli il secondo: basta il primo ed eviti la ripetizione.

CITAZIONE
C’era un rospo alato con tentacoli al posto del volto, un colossale verme tentacolato, un gigantesco granchio, dotato di proboscide e infine un pesce-rana con piedi palmati le cui fattezze erano simili a quelle dei nostri aguzzini.

Serve la virgola per chiudere l'inciso (dotato di proboscide).

Ok!
 
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view post Posted on 8/12/2020, 19:38
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E ora i miei commenti che, a confronto di quelli di gargaros, saranno laconici

Il prete di Gargaros

Ambientazione natalizia e lovecraftiana centratissimi. Mi aspettavo che uscissero i tentacoli dall'abito talare ma ciò dimostra l'aderenza a Lovecraft che tutti noi evidentemente amiamo. Le descrizioni accurate sono molto apprezzabili. Se il racconto è lovecraftiano allora non serve nemmeno simulare che il parroco sia una brava persona: si sa già che non lo sarà. Ottimo è il "mostrato attraverso i dialoghi dei due giovani. Non ho trovato i bonus. Mi è anche piaciuto molto il finale con il mostro innominabile ma anche letteralmente indescrivibile e perciò più inquietante.
Alcune note.

CITAZIONE
Non ebbero fatto che cinque passi, quando la voce di don Paskics «Voi due» si accese alle loro spalle, facendoli trasalire. Il prete, evidentemente, li aveva attesi nascosto dietro l'anta semiaperta

Ho perplessità sulla metafora della voce che si accende. Dopo "attesi" metterei una virgola.

CITAZIONE
aveva saturando di bestemmia quel sacro luogo

o aveva saturato o saturando.


Viaggio nell'ignoto di Marcor77
Il tentativo di far diventare proprio Babbo Natale un mostro lovecraftiano ( molto lontano dal Sua "Ricorrenza"!) mi sembra la cifra veramente originale che si discosta dagli altri racconti ( se si esclude parzialmente quello di shada06). Mi sembra anche ragguardevole l'ambiguità della figura che non si sa quanto sia malvagia in sé o percepita così dal protagonista preistorico cacciatore. I viaggi nel tempo sono sicuramente una spiegazione ma nulla potrebbe essere come sembra se veramente la figura di Babbo Natale è un mito eterno e non una costruzione ottocentesca. Suggerisco all'autore di leggersi un aureo libretto intitolato: "Babbo Natale giustiziato" dell'etnologo C. Levi-Strauss per ulteriori spunti.
Qualche descrizione incongruente. non trovo i bonus. Tutto sommato un buon lavoro.


Tu scendi dalle stelle di MentisKarakorum

Anche qui l'ambientazione richiesta è centratissima. anzi secondo me era il miglior racconto lovecraftiano con un vero mostro, anzi con molti mostri. Peccato che l'uso eccessivo del presente vada a discapito della suspense. Mi sembra che qualche commentatore abbia eccepito riguardo a uno stile troppo algido e distaccato. Non concordo perché proprio la tecnica che dovrebbe essere rassicurante si contrappone alla realtà orrorifica. Nonostante questo, però, troppi sono i riferimenti informatici che avrebbero avuto necessità di essere spiegati. Ciò però avrebbe appesantito la narrazione. Concordo con chi suggeriva della note a margine. I bonus sono presenti secondo me. Non concordo sull'alternanza di "Fabris" prima e "Alfonso"poi.

Note.
CITAZIONE
Scatto e risalgo nel mezzo.

Io direi sul mezzo.
CITAZIONE
Me la strappa di mano e l’apre. Le sue sopracciglia si increspano. Appallottola il foglio e lo butta via.
Alzo le sopracciglia. «Brutte notizie?»

La parola sopracciglia troppo ravvicinata.
CITAZIONE
«Questa è la sala Google.»

Qui non c'è alcun errore. Solo non riesco a capacitarmi come in questa base supertecnologica non ci sia Internet e la biblioteca invece vi faccia riferimento! Un nome ironico?

Neve di carta di shanda06

L'incapacità del lettore a comprendere un testo può essere un problema solo del lettore. Non mi sembra questo il caso. Io comunque ho letto e riletto prima d'individuare il patto scellerato del protagonista con Babbo Natale e Pietro il Negro del sacrificio della propria famiglia perché tornasse in vita Ileana la quale a sua volta sacrifica la sua carriera per far resuscitare la famiglia del protagonista. anche se in qualche commento ho riletto questa trama io, personalmente, non sono nemmeno sicuro che fosse quello che volevi dire. Il mistero va bene ma il mistero misterioso no.
Probabilmente una riscrittura avrebbe consegnato il racconto al primo posto perché la figura bonaria del Nostro Babbo Natale, diventa un figura malefica. Credo poi che i dettagli siano così immaginifici e densi probabilmente di significati da risultare fuorvianti.


E ora la mia soffertissima quanto opinabilissima classifica

1) Il prete di Gargaros
2) Viaggio nell'ignoto di Marcor77
3) Tu scendi dalle stelle di MentisKarakorum
4) Neve di carta di Shanda06
 
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view post Posted on 8/12/2020, 20:59
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CITAZIONE (Erich Zann @ 8/12/2020, 19:38) 
Tu scendi dalle stelle di MentisKarakorum

Anche qui l'ambientazione richiesta è centratissima. anzi secondo me era il miglior racconto lovecraftiano con un vero mostro, anzi con molti mostri. Peccato che l'uso eccessivo del presente vada a discapito della suspense. Mi sembra che qualche commentatore abbia eccepito riguardo a uno stile troppo algido e distaccato. Non concordo perché proprio la tecnica che dovrebbe essere rassicurante si contrappone alla realtà orrorifica. Nonostante questo, però, troppi sono i riferimenti informatici che avrebbero avuto necessità di essere spiegati. Ciò però avrebbe appesantito la narrazione. Concordo con chi suggeriva della note a margine. I bonus sono presenti secondo me. Non concordo sull'alternanza di "Fabris" prima e "Alfonso"poi.

Grazie del commento, Roberto.
Qualche precisazione: per scrivere il racconto mi sono documentato sulla vita nelle basi antartiche. In queste basi internet c'è ma può essere usato solo per scaricare email e comunque solo in casi estremi (la connessione satellitale è lenta e costosa). Ho quindi deciso di non metterla proprio, la mia idea è che la Compagnia ha istituito una specie di base "al risparmio" con equipaggio sacrificabile (un po' come in Alien).
Posso chiederti se hai sentito coinvolgimento per i personaggi o ti sono stati indifferenti? Poi, dalla posizione in classifica direi che qualcosa non ti è proprio piaciuto, sono forse i dettagli informatici cui hai alluso? Ero nel dubbio se spingermi in tali tecnicismi, e se hanno pesato nel gradimento totale ne devo tenere conto. Oppure è stato lo stile troppo scarno? Grazie mille.

Edited by MentisKarakorum - 8/12/2020, 21:24
 
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view post Posted on 9/12/2020, 07:49
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CITAZIONE (MentisKarakorum @ 8/12/2020, 20:59) 
CITAZIONE (Erich Zann @ 8/12/2020, 19:38) 
Tu scendi dalle stelle di MentisKarakorum

Anche qui l'ambientazione richiesta è centratissima. anzi secondo me era il miglior racconto lovecraftiano con un vero mostro, anzi con molti mostri. Peccato che l'uso eccessivo del presente vada a discapito della suspense. Mi sembra che qualche commentatore abbia eccepito riguardo a uno stile troppo algido e distaccato. Non concordo perché proprio la tecnica che dovrebbe essere rassicurante si contrappone alla realtà orrorifica. Nonostante questo, però, troppi sono i riferimenti informatici che avrebbero avuto necessità di essere spiegati. Ciò però avrebbe appesantito la narrazione. Concordo con chi suggeriva della note a margine. I bonus sono presenti secondo me. Non concordo sull'alternanza di "Fabris" prima e "Alfonso"poi.

Grazie del commento, Roberto.
Qualche precisazione: per scrivere il racconto mi sono documentato sulla vita nelle basi antartiche. In queste basi internet c'è ma può essere usato solo per scaricare email e comunque solo in casi estremi (la connessione satellitale è lenta e costosa). Ho quindi deciso di non metterla proprio, la mia idea è che la Compagnia ha istituito una specie di base "al risparmio" con equipaggio sacrificabile (un po' come in Alien).
Posso chiederti se hai sentito coinvolgimento per i personaggi o ti sono stati indifferenti? Poi, dalla posizione in classifica direi che qualcosa non ti è proprio piaciuto, sono forse i dettagli informatici cui hai alluso? Ero nel dubbio se spingermi in tali tecnicismi, e se hanno pesato nel gradimento totale ne devo tenere conto. Oppure è stato lo stile troppo scarno? Grazie mille.

Ho scoperto quindi cose nuove sulle basi artiche e Internet. Il coinvolgimento dei personaggi c'è stato ma sono stati i dettagli tecnici che mi hanno appesantito la lettura e qualche volta portato all'incomprensione. Limite mio. Invece ribadisco che lo stile scarno è assolutamente funzionale alla location e alle professionalità dei due protagonisti!
 
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view post Posted on 9/12/2020, 17:38

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Ciao, Roberto. Scusa per la trama troppo complessa. E anche la sovrabbondanza di dettagli. Avrei dovuto fermarmi magari a un finale con il protagonista disperato che vede sì il mercatino, e i bambini diventati adulti e avrei dovuto calcare la mano sul regalo non restituibile. Un'Ileana diversa avrebbe reso la trama più comprensibile e fatto più paura, qualcosa tipo lei che comunque ci ha rimesso (sul lavoro trova degli estranei e anche alla filodrammatica). E meno dettagli (rallentano l'azione, se sono troppi). Ne terrò conto per quando rimetterò mano alla storia.


Sono felice che i miei suggerimenti ti siano parsi preziosi.
 
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view post Posted on 9/12/2020, 19:08
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A questo punto lascio anche io la mia (soffertissima) classifica.
Ho tenuto conto delle nostre discussioni e dato più importanza ai racconti che presentano chiarezza espositiva e immediatezza della trama.
Nel complesso ogni pezzo ha i suoi difetti e i suoi punti di forza, quindi vedetela come una visione assolutamente personale che non rispecchia necessariamente la realtà.

1) MALEDETTO SHAKESPEARE!
2) IL PRETE
3) VIAGGIO NELL'IGNOTO
4) NEVE DI CARTA

Alexandra: occhio perché sia nella classifica che nei commenti hai omesso VIAGGIO NELL'IGNOTO
 
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view post Posted on 10/12/2020, 07:39
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Custode di Ryelh
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Bene, ragazzi. Mi sembra che abbiate commentato tutti (e, lasciatemelo dire, complimenti per la discussione che state facendo nascere, è proprio con il confronto che si cresce maggiormente). La Giuria è al lavoro, quindi spero di potervi dare la graduatoria entro qualche giorno. Nel frattempo, continuate pure con il confronto, io vi osserverò da dietro le quinte :ph34r: :ph34r:
 
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