Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio Speciale Novembre - Dicembre 2020, "When you came to wake me and to wish me merry Christmas in Lovecraft"

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view post Posted on 11/12/2020, 19:49

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Buona sera, ecco i miei commenti corretti e relativa classifica.

VIAGGIO DELL’IGNOTO di Marco 77 La storia unisce echi del ciclo di “Ayesha Figlia della Terra”, saga preistorica a una ricostruzione di un culto alieno che ha rimandi alla narrativa di Lovecraft in una mescolanza interessante. Manca l’atmosfera natalizia e il bonus del tacco 12. Ben resto il “show don’t tell”.

Punti di Forza: Trovo ben descritta l’atmosfera preistorica in una landa ostile (c’è la neve, il freddo, la fame. Il protagonista e la moglie vivono di caccia) e anche la scena del culto, con le creature insetto, gli ominidi bambineschi e il vecchio grottesco, dall’aspetto di gnomo ingrassato. La qualità delle descrizioni (vedi la citazione dell’usanza dei giovani nel lasciarsi indietro i vecchi, ma in questo caso persino una coppia giovane ma con uno dei due dalla salute indebolita, che denota una buona cultura antropologica e la descrizione della perdita del figlio della coppia).
Punto debole, uno: io, se fosse il mio racconto, farei comparire fra le creature mostrificate il figlio del protagonista, per unire meglio la testimonianza della moglie (che si trovava nei pressi del luogo maledetto quando ebbe l’aborto)
Attento:
mi riprometto di spostarli fuori (riferito ai resti della lepre)

TU SCENDI DALLE STELLE di Mentiskarakorum
Punti di forza: l’ambientazione lovecraftiana (riferimenti alle creature e alla Miskatonic University; l’invio di un esperto nella stessa base dove ci fu la segnalazione di una presenza aliena, di fatto continui “Le Montagne della Follia” di Lovecraft. Specifiche natalizie centrate: dal titolo del racconto, alla canzone cantata dal protagonista, all’albero di Natale di Alfonso. Bella la tensione narrativa (Alfonso riceve il Nostro da solo e gli illustra il programma: individuare le navi aliene attraverso la tecnologia informatica. Ben reso il combattimento contro gli Yuggoth e la ricostruzione del destino degli altri membri della spedizione, composti in bare in infermeria; nonché la tracciatura delle astronavi; gli alieni fanno sul serio e sono più numerosi. Triste il finale, con Alfonso che si sacrifica per lui. Belle le descrizioni della cucina siciliana contrapposta a quella friulana e delle partite di calcio. O.K. il bonus dell’abbigliamento inappropriato: maglietta della Juve per il friulano. Davvero fuori posto visto che lui tifa per il Friuli e il collega per l’Inter.
Punti deboli: qualche nota a piè di pagina per il Lettore Ignorante di Informatica Avanzata non sarebbe male per l’invio futuro a case editrici e concorsi letterari.
Attento:
Come, prego?
Sei siciliano, vero?
Come, un’astronave?
èquipe
Scappa, mona.

IL PRETE di Gargaros Tema centrato per quanto riguarda l’atmosfera natalizia. Arianna e Giorgio sono simpatici e sfortunati, due giovani (lui diciottenne) molto innamorati e troppo curiosi riguardo all’inquietante Don Pasckis. Punti di forza: la figura di Don Pasckis, un po’ alla Boris Karloff, un po’ stile predicatore dalla voce roboante del “Re in Giallo” di Chambers. E con tanto di prediche riferite al quotidiano e ai costumi del paese che sconfinano nell’esaltazione di Hitler. Anche la tunica che gli copre i piedi e la sorpresa dei tentacoli di gommapiuma lo è, perché aggiungi il grottesco all’orrore (tentacoli così gli servono come mezzo per procurare un corpo giovane per sé e per la gigantesca compagna che sta per evocare quando è interrotto da Giorgio e Arianna, ma la riprende subito dopo). Ben scritto, con chiarezza e avvincente. Punti deboli: nessuno. Vista la semplicità della storia devi averci lavorato su parecchio, complimenti.

MALEDETTO SHAKESPEARE di Roberto Masini. Tema natalizio centrato. Le specifiche ci sono tutte.
Punti di forza: l’accenno alla biografia lovecraftiana da parte del protagonista. La credibilità del Nostro, Cesare Barolo, esportatore di vini in Corea per affari e trovatosi alle prese con un culto che ricorda quello della “Maschera di Innsmouth”, soprattutto per la trasformazione fisica dei suoi adepti. Buona anche l’idea di far cominciare la storia dalla fine (Barolo è detenuto per svariati omicidi in una prigione della Corea del Nord). Buona l’ambientazione natalizia che dal romanticismo parigino si sfalda nella festa della nonna del dittatore coreano. Molto valida anche la scoperta della città del male Shunti-Mun, compiuta con il ritrovamento del biglietto disperato di un abitante istruito nella biografia di Lovecraft (e dapprima scambiato per segnalibro, particolare molto efficace). Molto indovinata la descrizione di Zaan, uomo dall’aspetto ascetico.
Punti deboli: Se fosse stato il mio racconto, avrei fatto nominare a Barolo An Young-Mu con una frase tipo: “Ma il vostro amico non si chiama forse An Young-Mu?” E di verosimiglianza: Zaan non abita nella città dal 1970 ma ha ancora la chiave di casa. Ecco un dettaglio che dovresti legare al resto, magari mostrando uno stupito Barolo: “Ma lei ha ancora la chiave di casa”, allora la frase di Zaan potrebbe essere: “Sì, ma devo salvare An Young-Mu”.

Attento:
Ville Lumière

La mia classifica è soffertissima (anche per via della Maledizione Bionda, chiedo venia, possa il 2020 portarsela via, almeno a rate):
IL PRETE di Gargaros

TU SCENDI DALLE STELLE di Mentiskarakorum

VIAGGIO DELL’IGNOTO di Marco 77

MALEDETTO SHAKESPEARE di Roberto Masini.

Grazie, Mentiskarakorum.

Chiedo scusa all'autore di "Viaggio nell'ignoto" per la tremenda distrazione.
 
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view post Posted on 12/12/2020, 18:50

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Con un po' di ritardo rispondo ai commenti. Ora che ci sono tutti i risultati, è strano vedere classifiche così diverse, in base ai gusti di ognuno. Molto interessante!

Gargaros, grazie del commento, tutto sommato positivo nonostante il testo sia palesemente molto confuso. Rispondo giusto a qualche frase che merita un chiarimento, per quello che non c'è concordo al 100%, tranne per il discorso del presente indicativo. Mi viene spesso da scrivere in questo modo, mi rendo conto che ad alcuni possa proprio non piacere ma per ora lo sto sperimentando, magari mi stanco o capisco che non è efficace per le cose che voglio raccontare e smetto.

CITAZIONE
Un uomo delle caverne si perde in una tormenta e, come accade a un personaggio di una storia che non ricordo più chi ha scritto, si perde, entra come in un tunnel spaziotemporale che lo sbatte di qua e di là in altre dimensioni, o forse in altri mondi, visto che parla di stelle che non riconosce. Una fugace visione lo mette al cospetto di una creatura completamente aliena, sebbene umanoide. Ma si ferma nel mondo in cui Babbo Natale e gli elfi esistono. Solo che non li riconosce, e pensa che siano gli dei malvagi che tenevano in scacco la sua tribù.

Questo almeno quello che ho capito. Ma, ti dirò la verità, in me ancora molti dubbi persistono. Non vorrei aver letto qualcosa di cui anche tu non sapessi bene dove doveva andare a parare...

E' esattamente quello che avevo in mente. Certo, poteva esserci qualche ambiguità sul fatto che Babbo Natale fosse davvero quello vero o un mostro, ma dai commenti sembra l'abbiate capito in pochi (e con grossi dubbi) mi fa capire che ho fatto male il mio lavoro, dovevo lavorarci di più e rendere più chiaro il tutto.

CITAZIONE
Ad ogni modo, la lettura è stata tutto sommato scorrevole e a modo suo affascinante. Se abbandonassi quel presente indicativo e magari curassi un po' di più lo stile, verrebbe fuori una storia migliore. Anche il finale andrebbe rivisto, perché è troppo brusco e dimentichi di dire che fine faccia la donna (che pure ha avuto una grande importanza nella “trama”).

Sul finale sono d'accordo con te, come già detto Troppo frettoloso (purtroppo il tempo non era dalla mia parte, ma è il risultato quello che conta). Sul presente, ammetto che mi capita spesso di scrivere così e capisco che molti possano storcere il naso. Ovviamente concordo sul lavorare sul curare meglio i testi.

CITAZIONE (Gargaros @ 6/12/2020, 16:42)
Poi, certo, bisogna anche correggere bislacche contraddizioni... per fare un esempio, le tormente di neve che accecano con la luna che è ben visibile in cielo, cose che contemporaneamente non potrebbero avvenire. A meno che non partecipino anche loro alla tecnica finalizzata al confondere il lettore, come è confuso il personaggio, e all'essere sballottato in varie dimensioni. Ma non so, un minimo di sorpresa almeno il personaggio dovrebbe mostrarla, se in una tormenta vede anche la luna e le stelle!

Mancanza di cura, come hai detto tu prima. Grazie per avermelo fatto notate!

CITAZIONE (Gargaros @ 6/12/2020, 16:42)
Animali sconosciuti sono legati a un pezzo di legno scavato tanto da farci un uomo.

In che senso? :1392239553.gif:

Nel senso che mi è saltata del tutto una parola. Probabilmente ho corretto questa frase appena prima di postare sul gruppo perché non mi convinceva. Cercavo di descrivere la slitta di Babbo Natale, pezzo di legno scavato tanto da farci ENTRARE un uomo

Edited by Marcor77 - 12/12/2020, 19:20
 
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view post Posted on 12/12/2020, 19:23

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Eric Zann:

CITAZIONE
Il tentativo di far diventare proprio Babbo Natale un mostro lovecraftiano ( molto lontano dal Sua "Ricorrenza"!) mi sembra la cifra veramente originale che si discosta dagli altri racconti ( se si esclude parzialmente quello di shada06). Mi sembra anche ragguardevole l'ambiguità della figura che non si sa quanto sia malvagia in sé o percepita così dal protagonista preistorico cacciatore. I viaggi nel tempo sono sicuramente una spiegazione ma nulla potrebbe essere come sembra se veramente la figura di Babbo Natale è un mito eterno e non una costruzione ottocentesca. Suggerisco all'autore di leggersi un aureo libretto intitolato: "Babbo Natale giustiziato" dell'etnologo C. Levi-Strauss per ulteriori spunti.
Qualche descrizione incongruente. non trovo i bonus. Tutto sommato un buon lavoro.

Grazie del commento e del consiglio letterario, non conoscevo il libro (ma n po' Levi-Strass lo conosco quindi già so che sarà interessantissimo)
 
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view post Posted on 12/12/2020, 19:40

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Shanda06: grazie del commento!

CITAZIONE (shanda06 @ 11/12/2020, 19:49)
VIAGGIO DELL’IGNOTO di Marco 77 La storia unisce echi del ciclo di “Ayesha Figlia della Terra”, saga preistorica a una ricostruzione di un culto alieno che ha rimandi alla narrativa di Lovecraft in una mescolanza interessante. Manca l’atmosfera natalizia e il bonus del tacco 12. Ben resto il “show don’t tell”.

Non conosco la saga di cui parli, la prendo come consiglio letterario. Per il resto, purtroppo credo tu abbia frainteso per colpa mia, come già scritto in altri commenti: Babbo Natale è quello vero (o potrebbe essere quello vero, se vogliamo dare più chiavi di lettura) e in quel senso speravo ci fosse l'elemento "natale". Ma se Babbo Natale è quello vero e il selvaggio lo scambia per un mostro, basta quello che ho scritto come elemento Lovecraft... o sono fuori tema?

CITAZIONE
Punti di Forza: Trovo ben descritta l’atmosfera preistorica in una landa ostile (c’è la neve, il freddo, la fame. Il protagonista e la moglie vivono di caccia) e anche la scena del culto, con le creature insetto, gli ominidi bambineschi e il vecchio grottesco, dall’aspetto di gnomo ingrassato.

Avevo cercato di immaginare come un primitivo interpretasse le macchine telecomandate, alle piste di automobili, i bambolotti e babbo natale, ma evidentemente se non l'hai capito vuol dire che non ci sono minimamente riuscito.

CITAZIONE
La qualità delle descrizioni (vedi la citazione dell’usanza dei giovani nel lasciarsi indietro i vecchi, ma in questo caso persino una coppia giovane ma con uno dei due dalla salute indebolita, che denota una buona cultura antropologica e la descrizione della perdita del figlio della coppia).

Grazie

CITAZIONE
Punto debole, uno: io, se fosse il mio racconto, farei comparire fra le creature mostrificate il figlio del protagonista, per unire meglio la testimonianza della moglie (che si trovava nei pressi del luogo maledetto quando ebbe l’aborto)

Come ti ho detto, nella mia testa i bambini pietrificati non erano altro che bambolotti che Babbo Natale stare per consegnare ai bambini. Però il tuo consiglio è comunque molto valido e ti ringrazio: il protagonista può pensare che tra i bambini pietrificati ci sia suo figlio e potrebbe essere un'ottima motivazione per farlo attaccare.

[quote]
Attento:
mi riprometto di spostarli fuori (riferito ai resti della lepre)
[7quote]

Grazie!

CITAZIONE
La mia classifica è soffertissima (anche per via della Maledizione Bionda, chiedo venia, possa il 2020 portarsela via, almeno a rate):

Forse mi manca qualche pezzo, cos'è la Maledizione Bionda?

CITAZIONE
Chiedo scusa all'autore di "Viaggio nell'ignoto" per la tremenda distrazione.

Figurati! Spero che tu oltre al mio racconto abbia visto anche i miei commenti e che li abbia trovati utili.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 13:42

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Ciao, Marcor77, scusami tu se sono andata fuori strada riguardo al fatto della contrapposizione preistorico-moderno che hai voluto mettere nel racconto. In questo caso, colpa mia. I tuoi commenti? Sì, li ho trovati utili, ma è sulla Maledizione Bionda che devo lavorare (ossia, la svampitaggine che mi tormenta).

Difatti, eccomi qui a ringraziarti dei commenti solo ora. E concordo su tutta la linea. Devo essere molto guardinga in merito a parecchi dettagli.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 15:32

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CITAZIONE (shanda06 @ 13/12/2020, 13:42)
Ciao, Marcor77, scusami tu se sono andata fuori strada riguardo al fatto della contrapposizione preistorico-moderno che hai voluto mettere nel racconto. In questo caso, colpa mia. I tuoi commenti? Sì, li ho trovati utili, ma è sulla Maledizione Bionda che devo lavorare (ossia, la svampitaggine che mi tormenta).

Difatti, eccomi qui a ringraziarti dei commenti solo ora. E concordo su tutta la linea. Devo essere molto guardinga in merito a parecchi dettagli.

Ma guarda, secondo me tu hai ottime idee, una grande cultura e l'idea di base del racconto era molto interessante, te l'hanno detto tutti i commentatori. Secondo me devi solo filtrare meglio le informazioni che vuoi dare per rendere il testo sia comprensibile che evocativo, scegliendo i dettagli giusti. Questa mi sembra un'ottima palestra per allenarti, vedrai che presto sarà tutto più semplice e sconfiggerai la maledizione bionda (che poi non ti credere, io sono maschio e castano, ma pure rincretinito forte :P )

Per quanto riguarda il mio racconto, non sei l'unica che ha capito male, avrei dovuto lavorarci di più io.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 19:00
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CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 10/12/2020, 07:39) 
Bene, ragazzi. Mi sembra che abbiate commentato tutti (e, lasciatemelo dire, complimenti per la discussione che state facendo nascere, è proprio con il confronto che si cresce maggiormente). La Giuria è al lavoro, quindi spero di potervi dare la graduatoria entro qualche giorno. Nel frattempo, continuate pure con il confronto, io vi osserverò da dietro le quinte :ph34r: :ph34r:

Ha ragione da vendere il "vecchio" Pretoriano. ogni tanto passo da queste parti, e devo dire che era un po' che non vedevo un dialogo costruttivo come quello che avete messo su. Avete fatto degli ottimi commenti, perfettamente nello spirito del contest. Quasi quasi il prossimo mese partecipo anche io. <3
 
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view post Posted on 13/12/2020, 22:28
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CITAZIONE (Polly Russell @ 13/12/2020, 19:00) 
Quasi quasi il prossimo mese partecipo anche io. <3

Ricorda che non puoi usare il viola :p100:
 
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view post Posted on 13/12/2020, 23:23
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voi siete pazzi, io vi denuncio!
 
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Grazie, Marcor77, sei molto gentile. Io penso che tu sia scaltro e abile come autore, e abbia fatto un salto in avanti incredibile. Di qui il fatto che molti non ti abbiano capito. Nel tuo caso, forse il ricorso a qualche dettaglio in più legato alla natura dei giocattoli visti con gli occhi dell'uomo primitivo avrebbe fatto la differenza, ma è un dettaglio minimo. Ti consiglio questo brano come linea guida (fu una mia traduzione dall'inglese: "Afferrò l'oggetto rotondo e nero, bucato del mezzo e con uno strano cerchio, lo leccò, lo collocò su un piatto, toccò una leva, si punse il dito e mugugnò. Indietreggiò. La strana bestia dall'occhio verde lampeggiante non voleva che lui toccasse nulla. Allora si inginocchiò e le lasciò un pezzo di banana, proprio vicino ai due colossi neri che l'affiancavano. Non appena lo ebbe fatto, dai colossi partì una serie di suoni. Avevano apprezzato il cibo? Forse, ma lui non capiva il loro linguaggio e scappò fra le rocce, e si mise al riparo fra un cespuglio". In pratica, una scimmia trova un disco, un giradischi acceso con tanto di casse acustiche vicino a una riserva e mette per caso in funzione l'apparecchiatura.
Tu allora hai la Benedizione Castana. Grazie del messaggio di speranza in merito alla mia.
 
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view post Posted on 14/12/2020, 09:22

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CITAZIONE (shanda06 @ 14/12/2020, 07:21)
Grazie, Marcor77, sei molto gentile. Io penso che tu sia scaltro e abile come autore, e abbia fatto un salto in avanti incredibile. Di qui il fatto che molti non ti abbiano capito. Nel tuo caso, forse il ricorso a qualche dettaglio in più legato alla natura dei giocattoli visti con gli occhi dell'uomo primitivo avrebbe fatto la differenza, ma è un dettaglio minimo. Ti consiglio questo brano come linea guida (fu una mia traduzione dall'inglese: "Afferrò l'oggetto rotondo e nero, bucato del mezzo e con uno strano cerchio, lo leccò, lo collocò su un piatto, toccò una leva, si punse il dito e mugugnò. Indietreggiò. La strana bestia dall'occhio verde lampeggiante non voleva che lui toccasse nulla. Allora si inginocchiò e le lasciò un pezzo di banana, proprio vicino ai due colossi neri che l'affiancavano. Non appena lo ebbe fatto, dai colossi partì una serie di suoni. Avevano apprezzato il cibo? Forse, ma lui non capiva il loro linguaggio e scappò fra le rocce, e si mise al riparo fra un cespuglio". In pratica, una scimmia trova un disco, un giradischi acceso con tanto di casse acustiche vicino a una riserva e mette per caso in funzione l'apparecchiatura.
Tu allora hai la Benedizione Castana. Grazie del messaggio di speranza in merito alla mia.

Ecco Shanda, questo è l'esempio perfetto di come sarebbe dovuto essere il mio racconto. Ho osato troppo perché in un racconto così breve e soprattutto scritto molto a ridosso della scadenza ho voluto lavorare su troppi fronti, che sarebbe stato difficile affrontare bene anche con molto tempo (il punto di vista del primitivo, le regole della sua tribù che accenno appena, il viaggio misterioso e senza troppe spiegazioni, il fraintendimento del selvaggio che vede Babbo Natale come divinità del male e i giocattoli mostri). Ovviamente una volta avuti tutti i commenti ci lavorerò sopra.
Dovremmo trovare un bilanciamento tra il tuo racconto con forse troppi dettagli e il mio con troppi pochi :P
 
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view post Posted on 14/12/2020, 15:05
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Arrotolatrice di boa

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Ci siamo quasi. Io ho già il mio preferito, per la verità, vedremo a breve se gli altri membri della giuria la vedono come me o se dovremo litigarcela, questa classifica. :lol:
 
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view post Posted on 16/12/2020, 21:50
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Custode di Ryelh
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Ed ecco i commenti e la nostra classifica. Un grazie a tutta la giuria e soprattutto a Polly Russe, che ha fatto il preziosissimo lavoro di "correzione bozze"

Tu Scendi dalle stelle. di Matteo Mantoani.

CITAZIONE
Esco dal gatto delle nevi cingolato

Perché c’è anche senza cingoli?
CITAZIONE
milioni di piccoli aghi mi puntellano il viso.

Puntellano? Pungono, pizzicano, ma “puntellano” non è proprio adatto. A meno che il suo viso non stia cadendo a pezzi e abbia bisogno di essere sorretto.
Sistemo la visiera e la sciarpa, la pelle smette di pizzicare.
CITAZIONE
Il sole è vicino all’orizzonte, la sua timida luce disegna ombre lunghissime. L’immensa pianura mi circonda, un deserto di nulla che si estende per migliaia di chilometri.

Ok, l’immagine è evocativa, le lunghe ombre danno idea di Polo, ma come fa a gettarle dal niente? Parli di deserto che si estende per migliaia di chilometri e pianura immensa. O ci piazzi qualche collinetta, dosso, conifera, o le ombre le vedo complicate.
CITAZIONE
. Ha il tanfo di carogna in decomposizione, di pannolini usati.

No dai! “ pannolini usati” non si può sentire. Usa qualcosa anche di più crudo, se vuoi. Proporrei “merda di lattante”o “ merda di vecchio” se ti riferisci a quel puzzo, o “ sangue marcio” se ti riferisci all’altro genere di pannolino. Perché è una scena forte, dovrebbe spaventare e schifare, e sinceramente con “puzzo di pannolini” mi viene in mente l’ippopotamone della Huggies.

CITAZIONE
sul vetro del parabrezza.

il parabrezza è, il vetro.

CITAZIONE
Fabris corre dentro, preme un pulsante sulla parete, punta il fucile verso l’esterno e spara diversi colpi. Un gorgoglio, un ruggito.
La saracinesca si muove: scorre verso il basso. Fabris si stende sul pavimento e riprende a scaricare l’arma verso il deserto di ghiaccio.
L'hangar si chiude.

Non ho capito, se lui ha investito il mostrone ed è ancora dentro l’hangar, a cosa sta sparando Fabris? Ce ne sono altri? Allora dovresti dirlo.

CITAZIONE
Qualcuno mi colpisce la schiena. Mi giro. «Giù le mani!»
Fabris si allontana e si toglie cappuccio.

Stai narrando in prima, il protagonista sa che ci sono solo lui e Fabris, quindi chi può essere quel “qualcuno”? al massimo puoi dire che si è spaventato, visto che era ancora in tensione per l’aggressione.

CITAZIONE
I suoi occhi azzurri vispi

o metti una e, o una virgola.

CITAZIONE
«Che erano quelle cose?»

allora erano più di uno, ok, non l’hai detto.
CITAZIONE
«Non credere che l’abbiamo sconfitto. Si rigenererà e tornerà all’attacco appena metteremo un piede fuori.» Sospira. «Dai vieni dentro, ti faccio fare il giro della base e ti spiego tutto.»

Qui potrei sbagliarmi, ma credo che sarebbe meglio mettere una virgola dentro le caporali, al posto del punto, dopo la parola “fuori”, poi “sospira” lettera minuscola e il punto fuori dall’ultima caporale.

CITAZIONE
«Non vuole che l’aiuti a scendere il carico?»

molto carina la forma dialettale, però la metterei in corsivo.

CITAZIONE
Sullo stipite penzola una strana bandiera azzurra recante un volatile stilizzato, una specie di stemma medievale.

Recante è giusto, intendiamoci, ma boh… un po’ obsoleto, chi vuoi che lo usi ancora, a meno che non debba scrivere il verbale di una multa. ;)

CITAZIONE
«Se avessi bisogno di qualcosa sono qui in parte. Il cesso è fuori, la porta in fondo al corridoio.»

che vuol dire “in parte”?

CITAZIONE
«Ma, da qui risulta che qualcuno ha già iniziato a pulire i dati e a visualizzare le radiografie della Terra.»

non sono effettivamente radiografie, lo metterei in corsivo

CITAZIONE
«Un'astronave, nascosta vicino al centro della Terra da chissà quanto.»
Non può essere. Non ha senso. «Come un’astronave?»

ecco, qui ci vorrebbe qualcosa. Gli sta dicendo che sono sopra a un’astronave sepolta da millenni, roba che “Indipendance Day, scansate proprio, e glielo dice come se gli stesse raccontando quello che ha mangiato a colazione. Idem la reazione di lui. Vorrei vedere qualche emozione, una voce che vacilla, mani che tremano, respiro che si spezza.
CITAZIONE
Sbatte sul tavolo una polpetta ricoperta da granelli giallastri. Puzza di capra. Taglia delle fettine.

A “Puzza di capra” a capo.
CITAZIONE
. Sospiro e metto il manuale in parte per dopo.

da parte
CITAZIONE
Scorro il dito sulle copertine dei libri della biblioteca della sala Google

lo sappiamo che sono i libri della biblioteca della sala google.
CITAZIONE
Alfonso entra, i suoi passi fanno tremare l'albero di Natale.

c’era un albero di natale anche in biblioteca?
CITAZIONE
La saracinesca si alza, siamo fuori. Il deserto ghiacciato brilla alla luce del sole. A lungo andare mi accecherei se non avessi gli occhiali protettivi. Nessun segno dello shoggoth.

ci serve sapere che a lungo andare si accecherebbe? Se proprio ci serve, dopo il punto vai a capo.
CITAZIONE
Saranno meno venti gradi come minimo.

solo?

CITAZIONE
Il fucile mi dondola dalla spalla attaccato alla cinghia a tracolla. Una granata esplode alle mie spalle

evita la ripetizione spalla spalle
.
CITAZIONE
sangue cremisi macchia

a che serve che tu mi dica che il sangue è cremisi. Avrebbe senso se fosse, viola o blu, ma se è semplicemente rosso, a che serve?
CITAZIONE
Le sue bende sono insanguinate, l'ho ricucito come ho potuto, ma la vena femorale era messa troppo male.

questa non l’ho capita, non credo che una vena ( soprattutto una non il carico di sangue della femorale) possa recidersi solo un pochino. Non lo so, magari è possibile, ma suona davvero male.
Come mai un informatico è in grado di distinguere una vena da un’arteria ( e lì magari, dal flusso di sangue ci si potrebbe arrivare) e soprattutto è in grado di fare una trasfusione? Non dico che non sia possibile, ma dovresti dirmelo. Che ne so, era soccorritore in gioventù? Ha fatto un corso di sopravvivenza estrema?
Ciao MentisKarakorum. Riguardo alla tua domanda iniziale, pensiamo che tu te la sia cavata abbastanza bene. In particolare, si vede che ti sei impegnato nello “show, don’t tell”: ancora non è perfetto, ma stai facendo passi in avanti. Quindi: missione compiuta!
Narrativamente parlando, la prova è buona: la scrittura è scorrevole, i dialoghi verosimili e le scene ben costruite. I due personaggi non sono memorabili, ma fanno il loro lavoro. Il racconto, però, soffre di due gravi problematiche. In primis, hai peccato un po’ di infodump, sia nella parte centrale, che nel finale. Nel primo caso, fornisci al lettore un retroterra scientifico che lo possa introdurre a quanto avviene dopo, ma non solo lo fai con un “muro” di informazioni difficilmente digeribile, ma lo fai anche tramite un dialogo privo di un vero senso, poiché i due personaggi, teoricamente, dovrebbero già essere a conoscenza di tutto. Ricorda: poche cose rovinano l’immersività di un racconto come un dialogo del tipo “come tu ben sai”, perchè diventa subito palese che è un dialogo la cui unica utilità è quella di far conoscere qualcosa al lettore. Nella parte finale, poi, dove il protagonista spiega a noi lettori che la terra altro non è che una cellula uovo fecondata, finisci per concentrare fin troppe informazioni e spiegazioni, con la narrazione che quasi muta in un monologo interiore. Un monologo tanto più piatto, quanto più il protagonista sembra rassegnato e quasi indifferente alla sua sorte e alla scoperta che ha fatto. Probabilmente, sarebbe stato meglio farlo interagire con Alfonso, con delle spiegazioni. E veniamo al secondo problema: la trama zoppica e lo fa fin troppo spesso. In particolar modo, il fatto che Alfonso si rifiuti di fornire fin dall’inizio spiegazioni e il protagonisti accetti tutte le stranezze che gli vengono propinate è un qualcosa funzionale a buttare avanti la trama, ma non ha un vero senso nella storia e stanca subito. Il tuo protagonista chiede dall’inizio del racconto, cosa diavolo stia succedendo (anzi per la verità questo duetto “dimmi che succede”, “no, non te lo dico” lo hai portato avanti un po’ troppo), quindi avresti potuto farglielo semplicemente spiegare da Alfonso. Avresti anche dato un po’ di pathos alla scena, avremmo visto il protagonista in preda al panico, allo sconforto. Invece nel suo soliloquio finale, sembra fin troppo rassegnato. Il protagonista avrebbe di certo avuto delle domande e noi avremmo avuto tutte le risposte da Alfonso, senza bisogno di lunghe spiegazioni. Un personaggio estraneo al fantastico che lo circonda è perfetto per questi scopi, la Rowling insegna.
L’idea è buona, molto buona e anzi, forse avrei insistito di più sulla rivelazione finale. Magari strappando un po’ di caratteri al teatrino dico/non dico, che dopo la seconda volta inizia a stanare me, figurati il povero protagonista.
Per quanto riguarda il bonus, per far sì che davvero l’abbigliamento fosse fuori posto, il protagonista avrebbe dovuto notarlo, e avremmo dovuto farlo anche noi. Non sembra che tu abbia mai detto quanto fosse strano andarsene con una divisa da calcio, all’interno della base. Per quanto abbiamo, poteva indossare la maglietta sopra a dodici magliette in tessuto tecnico, per dire. Anche perché il tuo protagonista ha notato di tutto, un “come cacchio non crepa di freddo” ci sarebbe stato bene.
Per il resto non ci sono altri grandi appunti da fare, i personaggi sono ben caratterizzati, mi piace quando scivolano nelle forme dialettali, anche se non sono sicura che in Trentino si dica mona. Quando parlano, si capisce chi lo sta facendo anche senza bisogno di nominarlo, vuol dire che il lavoro di caratterizzazione è fatto bene.
la terra è stata vista come molte cose, al cinema o in narrativa: un videogioco, un virus, una cellula… una morula, mai. Dovrebbero esserci un paio di racconti in cui si scopre che la Terra è, in realtà, un animale vivente (uno è di Conan Doyle), ma non ne ricordiamo uno in cui il pianeta è una cellula. Non si capisce bene in quest’ottica cosa siano gli shoggoth, quindi sarebbe bene approfondirlo.


IL PRETE di Gargaros

CITAZIONE
«Che dio mi strafulmini se lo so»

indipendentemente dal tuo credo, Dio è un nome proprio, in questo caso.
[quote]La chiesa era risultata però quasi vuota, perché da quando la diocesi aveva mandato quel nuovo prete, come sostituto del dipartito don Gennaro, il numero dei fedeli era andato calando di domenica in domenica. E nella cittadina, soprattutto presso la cerchia dei parrocchiani, si erano via via diffuse strane dicerie, per lo più deformazioni di fonti originarie basate a loro volta sui «sentito dire»; come in quel gioco del passaparola, dove una parola deve essere detta in una fila di partecipanti, partendo da un primo che la spiffera all'orecchio del vicino, e di vicino in vicino giunge all'ultimo della fila, il quale deve dirla ad alta voce, scoprendo per lo più che è diversa rispetto a quella originaria, così forse le dicerie erano state modificate da bocca a bocca, fino ad assumere proporzioni enfatizzate, e alcune mostruose.
CITAZIONE
quindi che questo è tutto tell, non te lo dico? ;)

CITAZIONE
Tuttavia don Pasckics – questo l'assurdo nome del prete,

assurdo per chi?

CITAZIONE
Questo era dunque don Pasckics. Non meno simpatiche però risultavano le sue orazioni

non ho capito, perché lui era simpatico?
CITAZIONE
Si immagini un Hitler che parli di pace nel mondo

si immagini, chi? Con chi sta parlando il narratore?
CITAZIONE
Era lo stesso motivo che ora induceva in Arianna un freddo glaciale sulla schiena,

quindi il pov è di Arianna.

CITAZIONE
E poi è sempre bello gonfio, come la gonna di quei tizi che girano come scemi...»

che conoscano i dervisci è strano, però mi piace.

CITAZIONE
«No. Forse si è andato a infrattare nella sagrestia a spogliarsi.

qui andiamo sul regionale, dalle mie parti, “infrattare” è sinonimo di un amplesso fugace, petting o baci di una certa consistenza, dati in qualche posto nascosto, che può essere effettivamente un bosco, ma anche una macchina.
CITAZIONE
capito nulla» disse don Paskics. «Stavo eseguendo un rito di richiamo, antico più di questo stupido Natale che festeggiate voi stupidi fedeli di una stupida religione. Un rito di richiamo, sì, perché questa è la notte! E le stelle si sono allineate, dopo migliaia di anni, in questa notte che voi chiamate Natale, ma la cui sacralità è ben più antica di quel vostro Salvatore immaginario. Le energie conglomerate dall'allineamento astrale propiziano la via, attraverso cui giungerà... lei!»

Questo sa un po’ da monologo finale del super cattivo, non ti pare?
CITAZIONE
La voce sgradevole del prete era rintronata sulle pareti, aveva saturando di bestemmia

era rintronata?
Poi c’è un refuso “saturando” al posto di saturato
Poi c’è tutto uno spiegone, che non ha altra utilità che far sapere a noi che il prete ha sbagliato formula. Avresti potuto risolvere, dopo, al momento in cui la creatura si fosse manifestata.

CITAZIONE
Ed effettivamente Giorgio agguantò Arianna per un braccio, portandosela in direzione del prete, con l'intenzione di scostarlo e oltrepassarlo. Magari dandogli uno spintone... Dare della puttanella ad Arianna!

sei sul pov di Arianna, non puoi darmi i pensieri di Giorgio, né le sue intenzioni.

CITAZIONE
Ed effettivamente

ripetizione
CITAZIONE
, Giorgio si divincolò ruotando di schiena, si sollevò seduto e cercò di districare le gambe. Afferrò quella che all'inizio gli sembrò una corda di gommapiuma; un'impressione che si sfilacciò dopo i vani tentativi che fece per spezzarla. Invece la corda si strinse vieppiù, formando nuove spire su per le gambe.

questo non puoi saperlo, il pov è di Arianna ed è buio pesto.
CITAZIONE
. E lei troverà pronta una nicchia carnale già pronta...

Pronta-pronta
CITAZIONE
«Ma cosa cazzo!» Giorgio aumentò la sua forza, ormai disperato, per liberarsi. Ma quella cosa che si avvinghiava a lui pareva tenace come l'acciaio.

ancora pov sbagliato

CITAZIONE
Anche Arianna, riavutasi dalla paralisi della sorpresa, iniziò a divincolarsi, piagnucolando e lamentandosi. Invano disse: «Giorgio, aiutami!», perché nel buio, assoluto al livello del pavimento, non si era accorta che anche il fidanzato lottava per liberarsi.

e qui torniamo su Arianna
CITAZIONE
a cui partecipavano le dita, aperte e chiuse in un codice segreto che nessun essere umano avrebbe mai potuto decifrare.

questo chi lo dice?
Ciao Gargaros e piacere di leggerti. Un racconto decisamente lovecraftiano nella descrizione della minaccia “aliena” (nel senso sia di inumana che “straniera”), ma con scene d’azione ben raccontate. Purtroppo, il racconto è fin troppo “lovecraftiano”, stavolta nel senso negativo del termine, in quanto prende molte delle pecche che erano proprie della scrittura di Lovecraft e degli autori a lui coevi. Anche volendo escludere la questione dello “show don’t tell” (vero, era solo un bonus, ma il nostro scopo era quello di spingervi ad adottare un tipo di narrativa più efficace. Rifiutarlo in blocco non ti ha privato solo del bonus, ha abbassato anche la qualità media del racconto rispetto ai tuoi lavori precedenti). In primis, non si riesce a inquadrare il narratore. Non è onnisciente, perché altrimenti saprebbe cosa è il prete e da dove viene la creatura, per esempio. Non c’è filtro del personaggio però, perché il punto di vista salta da l’uno all’altro. Il narratore però non è nemmeno esterno, visto che in tutta la prima parte, racconta aneddoti e ciarle di paese, che non dovrebbe conoscere. Non si tratta di un tema secondario: il filtro del narratore imposta il modo con cui lo scrittore vuole raccontare la storia al lettore. Posto che, più il narratore riesce a mimetizzarsi nello scorrere degli eventi e nel POV, meglio è (per questo il narratore “onnisciente” viene considerato negativamente da una parte importante della narrativa “professionale”), ma in ogni caso lo scrittore deve scegliere una narrazione chiara, o tutto diventa confuso. La seconda è che il racconto segue un canovaccio talmente “lovecraftiano” che chiunque abbia un minimo di conoscenza dell’autore (leggi, tutta la giuria XDXD) aveva capito dove sarebbe andato a finire il racconto fin dalla riga due. Un prete che non è un prete ma un mostro alieno cerca un corpo per far arrivare su questo piano la sua compagna, e ci riesce. Non c’è un colpo di scena, non c’è suspance. Tutto va, esattamente come ci si aspetti che vada. Che il prete sia un “piovrone” è chiaro dalla prima battuta di Arianna, sul fatto che pareva scivolare invece che camminare, e l’ha ripetuta addirittura due volte. Paradossalmente, ci saremmo aspettati qualche “contro-colpo di scena” ossia un colpo di scena inaspettato, fuori dal coro (il prete sembra un alieno, ma… in realtà è solo un povero disgraziato deforme, oppure è un cyborg proveniente dal futuro tornato indietro per salvare Arianna Connor), ma niente, tutto va come deve andare dall’inizio alla fine. Altro punto debolissimo della narrazione è il fatto che il prete sciorini tutti i suoi piani malvagi, come ogni cattivo dei cartoni anni ottanta che si rispetti, un momento prima di uccidere le sue vittime. Piani che, più o meno, erano chiari già dal rito. Quindi te la saresti potuta cavare con un paio di battute. qualcosa tipo “maledetti, sono anni che l’aspetto” e poi magari qualche battuta rivolta direttamente a lei, o qualcosa del genere. anche perchè la parte in cui racconta che, per aver praticato il rito all’esterno lei arriverà in una forma diversa, a che serve, visto che poi non la vediamo? Quindi, tirando le somme, dovresti rimetterci le mani. Snellire, e magari far piombare la creatura che tutti si aspettavano di vedere e che poi non è arrivata.

Viaggio nell'ignoto
CITAZIONE
Cerco la luce più forte per orientarmi, come sempre, o i disegni conosciuti: l'arco, il cervo o il topo. Ne trovo altri, mai visti prima; queste stelle non sono quelle sotto le quali giocavo da bambino o dormivo da adulto.

l’immagine è molto bella ma ci mette un po’ ad arrivare e, per quando la capisci, te la sei persa. Potresti risolvere con un semplice “disegni nel cielo” altrimenti io sto lì a immaginarmi dei graffiti paleolitici.

CITAZIONE
gonfio del nostro figlio, basta. È chiaro che sia futuro, a meno che non sia un canguro.

CITAZIONE
“Cercavo cibo. Colpa mia. No, non puoi riportarmi da loro. Sai cosa succederebbe”.
“C'è una grotta, qui vicino, andiamo”.

in questa fase c’è qualcosa che non va. Non sta parlando al telefono, e quindi dovremmo sapere perché da delle risposte. Dopo “colpa mia” ci vorrebbe un narrato in cui ci spieghi che sta cercando di portarla al villaggio, per esempio. Basterebbe anche vedere che la sorregge e si incammina da qualche parte.
CITAZIONE
Il vento grida nella sua lingua segreta tutta la rabbia, rispondo nella mia.

molto bello
CITAZIONE
Fa troppo freddo, è in anticipo di almeno tre o quattro lune nuove. Il buio della notte è rischiarato da una luce incerta, di cui mi è ignota l'origine. Poi per un istante, il tempo di un fulmine, tutto si illumina.

Snellisci un po’. Che ce ne frega se la luce è incerta o no? E ancora, un fulmine dura un istante di per sé, inutile dirlo.
CITAZIONE
Dopo dieci, cento, un milione di passi, mi sembra inutile contarli

e infatti lo è. Chi si metterebbe a contare i passi, soprattutto quando ha premura di raggiungere una destinazione? Puoi semplicemente dire che cammina a lungo, magari che è stanco, che gli sanguinano i piedi, sente dolore alle ginocchia.
CITAZIONE
per combattersi una femmina

contendersi
CITAZIONE
Nessun rumore, nemmeno quello dell'impatto della lama nella carne della creatura. Non è possibile. Avanzo con le mani avanti, come un cieco, aspettandomi di toccarla

ecco, questo non credo sia il prototipo del bravo cacciatore. È abbastanza improbabile ammazzare un cinghiale con un colpo solo, per di più lanciato alla cieca, e verso quello che sembrerebbe un gruppo di cinghiali. Se lo sarebbero mangiato in un paio di minuti.

CITAZIONE
Sono in balia degli eventi, ma ringrazio di avere ancora con me la mia lancia.

ma non l’aveva piantata nel cinghiale che poi è sparito nel nulla?
CITAZIONE
A pochi passi dalla grande capanna, l'ennesima stranezza

questo è un ottimo esempio di tell. Non dirmi che c’è l’ennesima stranezza, mostramela e basta, se poi è strana, lascialo decidere a me.
CITAZIONE
Potrebbero essere preghiere e se non le conosco vuol dire che sono proibite, dedicate agli Dei da non nominare mai

molto bello anche questo passaggio.
Ciao, Marcor e benvenuto su Latelanera. A parte il finale un po’ scialbo, la storia ha colpito molto positivamente la giuria. Personaggi e ambientazione sono così ben delineati che sembra quasi che tu le abbia già utilizzate in passato. Ti sei inventato un mondo con i suoi riti, le sue tradizioni e tutto un pantheon di divinità (a questo proposito dio si scrive con la minuscola, perché di solito, a parte quello cristiano, ha anche un nome proprio.) Bello anche come hai fatto reagire il tuo protagonista alla vista del castello di Babbo Natale, è assolutamente credibile, eccezion fatta per la lancia che gli ricompare in mano quando gli serve.
Come detto prima, il problema più grosso è nel finale. Non nella morte del vecchietto sponsor della Coca Cola, ma proprio il fatto che manchi un’effettiva conclusione della storia. Chi è il protagonista? Dove vive, perché deve allontanarsi dalla propria tribù? Cosa ha fatto la compagna per essere cacciata? È perché è debole in seguito all’aborto, immagino, ok, ma allora perché lui deve cacciare di nascosto, non potrebbe andarsene con lei e basta? Insomma proprio perché la storia è piacevole, certi difetti saltano all’occhio.
Probabilmente, la fretta ha influito nel lavoro finale e quindi non hai prestato attenzione a quello che avevi scritto prima, quindi abbiamo un cielo stellato ben visibile, in cui però c’è anche la luna e una tormenta. tre cose che, insieme, non possono certo vedersi. la lancia che compare e riappare magicamente senza che lui debba raccoglierla. E ancora, che fine hanno fatto l’uomo con le ginocchia ritorte e il cinghiale con due teste? Diciamo che, hai due ottimi personaggi e un’ottima ambientazione, devi però aggiustare un po’ il tiro, forse insisterei anche un po’ sul salto spazio temporale. le stelle che non conosce sono un ottimo indizio, ma calcherei un po’ la mano, altrimenti si fa fatica.
Da un punto di vista puramente tecnico devi fare pace con gli a capo. Il tuo racconto è un monoblocco nero che fa venire un embolo solo a guardarlo. ;)
Leggilo a voce alta e vedrai che ne potevi mettere almeno una quindicina. C’è qualche refuso e qualche ripetizione che nemmeno ti segnalo. Non hai riletto e lo hai scritto a ridosso del termine, è chiaro che ti siano sfuggiti.
Comunque, molti della giuria lo hanno apprezzato particolarmente, soprattutto calcolando che per alcuni l’apprezzamento è aumentato con il passare del tempo, perché si ricordano solo i suoi punti di forza, segno che sono davvero centrati. La descrizione dal punto di vista del cacciatore, degli elfi, dei giocattoli e soprattutto di Rudolph è perfetta. Lì, non toglierei né aggiungerei nulla.


Maledetto Shakespeare!
di Roberto Masini


CITAZIONE
Riposi nuovamente il biglietto nel libretto

libro, altrimenti crea una brutta assonanza.
CITAZIONE
docente alla Sorbona di antropologia culturale una mail

dopo culturale ci vuole una virgola, e dovrebbe essere docente di antropologia alla Sorbona, non il contrario.
CITAZIONE
“Vostra Grazia Sin Min-ho vogliate prestarmi orecchio! Mi chiamo An Young-Mu vivo a Shunti-mon, un piccolo porto nell’estremo Nord della Corea. Io vengo da Orang e sono laureato in storia delle religioni. Sentii dire di pesche eccezionali e di uomini strani e decisi di andare là per indagare. Il giorno in cui partii il mio amico Zaal Dok-len cercò di dissuadermi. Mi disse che il luogo aveva una cattiva fama; diceva che gli abitanti erano persone schive, che non sopportavano gli stranieri e che quindi non valeva la pena di sprecare là il mio tempo.
Voglio dire in queste righe che li ho visti! Forse morirò per questo. Avevano la pelle rugosa e verdastra, un’andatura saltellante e gli occhi grandi, sporgenti, inespressivi e non sicuramente a mandorla come tutti noi. Ho saputo (anche se risulta assurdo credervi!) che alcuni di loro praticano un rito misterioso in una caverna ai margini del paese, verso l’interno. Ho cercato di partecipare a una loro cerimonia ma sono stato scoperto. Perciò, anche se ancora non mi è successo nulla, so di essere in pericolo. Di notte qualcuno raspa alla porta e si sente un orrendo fetore di pesce.
Anche se diffidate, prego Vostra Grazia Sin Min-ho, quale ambasciatore sudcoreano a Parigi, di voler convincere le Autorità a mandare osservatori ONU a Shunti-mon, prima che sia troppo tardi!
Devo ancora dirvi che”

beh, questo non è un biglietto che può trovarsi dentro un “libretto” questa è una missiva di tre pagine! Oltretutto il finale con la parola non finita è davvero troppo, troppo abusato. Ci mancava solo che l’ultima lettera fosse allungata, un segno grafico strisciato sul foglio a voler intendere che lo scrittore fosse stato aggredito. Tolto questo, che ci faceva dentro un libro di Lovecraft? L’ambasciatore l’ha letto, se ne è fregato, non ha nemmeno tentato di rintracciare il tizio che glielo ha fatto recapitare e lo ha usato come segnalibro (di un libro scritto in francese) che poi lo ha ceduto? Che poi, non hai nemmeno specificato se la libreria fosse di libri usati o no.

CITAZIONE
«Tu non pensi più a me. Tu sei uno stronzo!» mi aveva redarguito Melissa con le sue espressioni pacate e raffinate. E aveva continuato «Solo una merda come te può lasciarmi sola alla vigilia di Natale. Tu e i tuoi sporchi affari! E chi mi dice che non festeggerai là il Natale con le tue puttane coreane?»

non so, tutta questa parte e quella che segue, in cui lui spiega cosa si faccia in nord corea il 25 dicembre, a cosa ci serve? Alla trama, no di certo. Oltretutto calcare così la mano sulla caratterizzazione di lei, a cosa ci serve se poi non la vediamo più per tutto il resto del racconto?
CITAZIONE
Scusate la divagazione sulle mie beghe familiari ma serve a farvi comprendere con che spirito partii.

quindi te ne sei accorto anche tu che era una divagazione inutile. Purtroppo anche il suo stato d’animo al momento della partenza, lo è, perché dopo non ne fai menzione.
CITAZIONE
Fino a quel giorno avevo incontrato pochi monaci buddisti completamente rasati.

qui manca qualcosa, tipo un “ed erano completamente rasati”, altrimenti sembra che lo sia anche il tipo che incontra nel treno, che invece, aveva i capelli lunghi.

CITAZIONE
Mi sedetti vicino a lui e rimasi in silenzio perché il vecchio stava dormendo; quando riaprì gli occhi, mi guardò fisso e mi domandò, parlando in cinese:
«Straniero, dove state andando?»

perché mai?
Perché gli parla in cinese, intanto. Perché gli parla? Per fornirgli l’informazione che farà andare avanti la trama, certo, ma così è davvero troppo costruito. Tutte queste coincidenze assurde avrebbero senso se lui fosse una sorta di prescelto, che però non è, o comunque non ce lo dici.

CITAZIONE
Il vecchio si alzò e mi pregò di non seguirlo ma io gli dissi semplicemente:
«An Young-Mu!»
Lo aiutai a scendere.

sarebbe bello anche sapere cosa significa, tanto stai narrando in prima, quindi puoi anche fare la traduzione a beneficio di noi poveri lettori.
CITAZIONE
Kim Tu-bong, il padrone della fabbrica stava per chiuderla, quando il figlio Kim Do-yun, che aveva studiato antropologia e mitologia orientale in America, all’Università di Miskatonic,

posto che di tutti questi titoli, di tutte queste università, in fondo, non ce ne frega nulla e non parlo solo di questo personaggio, ma di tutti quelli che nomini, di cui dici laurea e università di provenienza: a che ci serve? Posto questo, dicevo, l’antropologia nel 50 aveva sì e no sessant’anni, quindi molti meno come corso universitario, non facevi prima a far fare il rito a uno stregone? A un sacerdote, a un tizio qualsiasi che conosceva le tradizioni di quel posto? Perché scomodare un antropologo, che la metà della popolazione mondiale non sapeva nemmeno cosa fosse?
CITAZIONE
Nessun medico li visitò mai.

quindi avevano un antropologo ma non avevano un medico?
CITAZIONE
An Young-Mu si era laureato in storia delle religioni all’Università di Pechino

eccone un altro.
CITAZIONE
avevo deciso di andarlo a cercare, nutrendo però poche speranze di trovarlo vivo!»

ho deciso, non avevo. Sta accadendo ora.
Ciao, Roberto e piacere di leggerti. Che dire: da “racconto lovecraftiano” siamo passati a “Remake coreano della Maschera di Innsmouth”. Purtroppo, il remake mantiene tutte le debolezze del racconto originale, le amplifica e ne aggiunge di nuove. I buchi di trama non si contano: ti pare possibile che un tale trovi un biglietto dentro un libro, poi casualmente venga mandato nel luogo di cui il biglietto parla e li incontri un tale che era andato in quel luogo proprio per sistemare le cose che erano scritte nel biglietto? Che poi non è che si parla di andare a Terni, ma in Corea del Nord. Senza contare che il famoso biglietto è un papiro lunghissimo, che parte da preamboli non richiesti e arriva a interrompersi nel mezzo di una frase (altro cliché ultra abusato e poco solido ai fini della trama). Per quanto riguarda lo stile, il pezzo è scorrevole e se togli quella sfilza di “gracidanti-scattanti-frementi” e tutti gli enti e anti che ti vengono in mente, scorre ancora di più. Anche qui noto un mono blocco nero, ma che v’hanno fatto gli a capo? Soprattutto nella prima parte, dove le pausa tra una frase e l’altra dovrebbero essere più lunghe, anche perché il narratore fa salti temporali e spaziali.

NEVE DI CARTA Di Alexandra Fischer
Ciao, Shanda e piacere di leggerti. Dunque, dopo anni quì sulla Tela (e dopo un discreto annetto su Minuti Contati), siamo sempre a contestare le stesse cose. Grande evocatività e buona costruzione di atmosfera a cui fanno riscontro trame caotiche e con fin troppo “non detto”. In questo caso, la trama affonda in buchi pesantissimi: cosa è effettivamente successo al protagonista e alla sua fidanzata? Quale dovrebbe essere il prezzo che devono pagare per la “resurrezione”? Chi sono, in realtà Babbo Natale e il suo assistente? Perché hanno scelto proprio lui? Insomma, se certe cose erano chiare nella tua testa, non lo sono nel testo che hai scritto. Tutto come sempre, insomma, non abbiamo fatto un minimo passo avanti.
A livello di stile, l’impressione è che ci sia stato un grande impegno per lo “show don’t tell”... ma con un’idea forse troppo vaga di cosa questo significasse. Lo stile è differente da quello solito, ma direi che ci siano ancora ampissimi margini di miglioramento. In particolare, l’impressione è che tu sia andata nella direzione del “mostrare” quanti più dettagli possibili, senza però curarti se quei dettagli fossero effettivamente mostrati o raccontati, né se fossero utili. Probabilmente, quì, più che una vera colpa da parte tua, c’è una mancata comprensione di cosa significhi effettivamente (show, don’t tell). Vediamo se riusciamo a porvi rimedio ;-)
Per “show dont’t tell” si intende mostrare al lettore quello che accade e non raccontarglielo. in questo modo si aumenta l’immersività e il coinvolgimento dello stesso. chiaro che se il personaggio fa un viaggio per arrivare dal punto A al punto B, non staremo lì a raccontargli quante fermate ha fatto il treno, quanto tempo è intercorso tra una fermata e l’altra o quante case cantoniere ha contato dal finestrino, ma se dobbiamo parlare di qualcosa che accade in quel momento, di utile alla trama, forse è meglio farlo vedere.
Facciamo un esempio concreto, perché spiega meglio di qualsiasi teoria. [i]Un conto sarà scrivere “Ero caduto sul tavolo delle bibite, sporcando Martina. Solo che Marco aveva scambiato la mia gentilezza nei confronti della sua ragazza per un maldestro tentativo di corteggiamento e finimmo per fare a pugni. Anzi finii per prenderle.”
Un altro sarà scrivere “Caddi all’indietro, urtai il tavolo delle bibite e finii gambe all’aria in uno spruzzo di Punch. Mi tirai su subito e mi scusai con i presenti, tutto sommato era andata abbastanza bene, tranne per Martina, devastata da una pioggia odorosa di rum e mandarino. Mi avvicinai e le ofrii il mio fazzoletto. — Accidenti! perdonami — sussurrai.
Decine di gocce le scivolarono dal collo, poggiai il fazzoletto sul decolté cercando di bloccarle prima che arrivassero alla stoffa, non feci in tempo. Un colpo alla nuca mi fece traballare e di nuovo mi trovai a gambe all’aria. Mi voltai annaspando tra i vetri rotti.
— Cazzo tocchi la mia ragazza? Stronzo!
Solo il tempo di voltarmi e inquadrare l’assalitore: Marco che mi fu di nuovo addosso.[/i] E via così.
Ecco: una cosa del genere, che puoi rendere più o meno cruenta, più o meno dettagliata, ma l’importante è che il lettore veda quello che sta accadendo.
E ora qualche consiglio sparso.
CITAZIONE
Il fruscio sotto la porta lo attirò fulmineo

Come fa qualcosa ad attirarti “fulmineo”? forse è meglio all’improvviso.
CITAZIONE
I suoi occhi passarono febbrili al testo scritto in una grafia svolazzante con un pennarello indelebile dorato

in questa frase ci sono quattro aggettivi su sedici parole, le ho contate.

CITAZIONE
Sbatté le ciglia

le ciglia non hanno muscoli, quindi non le può sbattere.
CITAZIONE
si era ripromesso di cascarci più.

una piccola disattenzione, manca un “non”
[quote ] il campanello suonò la vigilia di Natale a due colpi, seguiti da una pausa e poi da altri tre.

per un campanello è meglio “trillo”
CITAZIONE
, il paradenti?

perché un cadavere dovrebbe avere il paradenti?

CITAZIONE
; ne ammirò il rivestimento di velluto blu notte e il marchio dorato con il simbolo della clessidra e quando sollevò il coperchio, ammirò il cinghino d’acciaio, il quadrante principale con i numeri romani e accanto tanti piccoli quadranti che segnavano i secondi e i milionesimi di secondo; accanto,

perché tutte queste informazioni? A cosa ci serve conoscere nel dettaglio questo oggetto?
CITAZIONE
Nella mente di lui balenò l’immagine dell’auto dal muso accartocciato e dal parabrezza in frantumi cosparso di sangue come il resto dei sedili per farlo scattare come un pupazzo a molla

per leggerlo ho avuto bisogno dell’ossigeno terapia ;) mancano almeno due virgole.

CITAZIONE
il buon vecchietto dispensatore di regali era abbigliato in una tunica verde ma con un sogghigno malevolo in volto con accanto un uomo in tunica e turbante dalla pelle color ebano raggrinzita e dalle occhiaie vuote nelle quali brillava una luce azzurra.

e niente, le virgole abbiamo deciso che non ce le meritiamo . XD
CITAZIONE
Duilio si asciugò le lacrime e Ileana se ne accorse

il pov era di Duilio

CITAZIONE
Allungarono la strada

Non che sia sbagliato, però è brutto. Mi immagino loro due intenti a buttare catrame e bitume per fare la strada più lunga.
CITAZIONE
vetri ingialliti dallo smog, dagli insetticidi sparsi d’estate dagli elicotteri del Comune.

dallo smog anche anche, ma dagli insetticidi sparsi con l’elicottero del comune? Nemmeno fosse stato lì a misurare di giorno in giorno il livello di ingiallimento per decidere chi lo aveva ingiallito e come.


CITAZIONE
Il suo tocco si fece stretto come la presa di un gatto infuriato

il gatto infuriato non ti tiene stretto, il gatto infuriato ti “depella” vivo.
CITAZIONE
natalizi si era fatta più forte e anche il profumo di cannella, agrumi e anice stellato.

e anche i profumi. Ce lo hai già detto che profumi erano.
CITAZIONE
La verità era che lo avevano ridotto più in briciole degli avanzi dei pranzi e delle cene della Vigilia e di Natale con le loro pretese di costringerlo a conciliare caratteri opposti, riducendolo a temerli più dei banchetti a base di salmone affumicato, vitello in salsa e cumuli di dolci al cioccolato rivestito di marzapane con zucca e cedro canditi: deliziosi ma pesanti, proprio come i vini rossi e bianchi ricercati sempre pronti a innaffiare quei pasti sempre uguali.

ma tutto questo che c’entra?

CITAZIONE
− Ecco, sono le tue preferite. Te le ho messe da parte prima che tuo padre uscisse per andare a comperare i regali per i tuoi zii e tua sorella corresse al supermercato per comperare gli ingredienti per i menù della Vigilia e di Natale−. Mosse la mano in un gesto di sollievo: − Meno male che c’è lei ad aiutarmi. Tuo padre, come al solito ha invitato anche il suo miglior amico e la moglie, così saremo di nuovo in dieci

le ho messe da parte per te. Il resto a che serve?

CITAZIONE
− Ma che domande fai? Vi siete sentiti l’altro ieri. È dall’altra parte dell’oceano per un film biografico su Eleonora Duse

più che altro che risposte da’? lui dovrebbe sapere dove è Ileana, perché lei glielo ripete? È solo a beneficio del lettore ed è palese.


[quote]corse giù per le scale così com’era, in boxer e maglietta[/quote la Peppa! Non lo pagano il riscaldamento questi qui?
CITAZIONE
occhi velati di lacrime commosse.

come fanno le lacrime ad essere commosse?

CITAZIONE
c’era una rivista con Ileana in copertina insieme al cast della serie che stava girando

ma non stava girando un film biografico?
CITAZIONE
A proposito, mentre eri di sotto a gelare, ha telefonato Mirco. Ti invita stasera alla sua festa.

ora chi è Mirco?



Ed ecco la graduatoria.
1)VIAGGIO NELL’IGNOTO
2)TU SCENDI DALLE STELLE
3)MALEDETTO SHAKESPEARE!
4) IL PRETE
5) NEVE DI CARTA


Questa è la graduatoria della giuria. L'assegnazione dei bonus e la graduatoria complessiva cercherò di farvelo avere entro il fine settimana, al massimo martedì (pleaze, perdonatemi: sto cercando di partecipare anche io a un paio di concorsi).
Ancora, complimenti a tutti.
 
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view post Posted on 16/12/2020, 22:06
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Arrotolatrice di boa

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Visti sul documento Google erano meglio. Mi scuso per il pastrocchio con i “quote”, il primo che salta all’occhio è quello sul commento de “Il Prete”. A quanto pare ho saltato una / e si è incasinato tutto. Spero riusciate a fruirne comunque. I’m sorry. :p107:
 
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view post Posted on 16/12/2020, 23:33
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Gentilissimi membri della Giuria.
Intanto molte grazie per il commento puntuale, utilissimo per me a capire dove andare a migliorare il mio modo di scrivere (vi siete accorti che ho in una seconda stesura limitato il numero degli shoggoth a uno solo, mentre prima ce n'erano due e si vede che questo ha fatto un po' di casino). Avete sottolineato difetti su cui avevo il sospetto di non passarla liscia, e a dirla tutta speravo che gli elementi scientifici fossero più digeribili, forse se il racconto potesse essere ampliato andrei ad appianare questa difficoltà dedicandoci il giusto spazio.
Avevo anche la grande paura che il mio pov siciliano fosse reso male, perché non sono siciliano, ma (come Alfonso) sono friulano :D e in Friuli "mona" si dice, garantito ;)
Sono anche contento di aver reso uno show don't tell sufficiente, sto cercando di imparare questa tecnica anche se sinceramente nutro qualche dubbio sullo scrivere un pezzo usandola solo ed esclusivamente. Il risultato anche ai miei occhi, come sottolineato da Gargaros, appare scarno e asciutto. Se avete tempo vi chiederei un parere se questa asciuttezza sia ancora un problema legato al mio modo di rendere la narrazione con questa tecnica o se si tratta effettivamente di un effetto collaterale della tecnica stessa.
Vi chiederei se avete sentito empatia per i personaggi, o se come Gargaros non vi hanno coinvolto a sufficienza, questo per me è importante perché se si riesce a creare dei bei personaggi si ha praticamente fatto metà dell'opera.
Sono davvero contento che l'idea di rendere l'intero nostro pianeta una morula embrionale vi sia piaciuta, forse la terrò da parte per una riscrittura un pochino più corposa e chissà, forse qualcuno l'apprezzerà senza il pregiudizio che il "fantasy" è da buttare a prescindere.
Riguardo ai dubbi che avete espresso: sì, a Dicembre essendo estate, in Antartide la temperatura è più vivibile del solito, e chiunque debba andare in Antartide è obbligato a superare un corso di sopravvivenza (vedi il taglia e cuci che anche Salvatore è in grado di fare).
Al di là della classifica sono molto contento di avervi fatto leggere e commentare il mio pezzo. Lo Skannatoio si conferma un'ottima palestra per me, e se me lo permetterete parteciperò anche alle prossime edizioni, sperando davvero di non aver ancora il timore che la bella iniziativa non raggiunga il "quorum" dei quattro partecipanti, ma che sempre più aspiranti scrittori contribuiscano con la giusta passione che lo Skannatoio merita. Ancora grazie a tutti.
 
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97 replies since 31/10/2020, 20:33   3155 views
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