| Eccomi. Innanzitutto scusatemi davvero, poi volevo ringraziarvi per avermi regalato due racconti tanto belli da leggere. Mi siete di stimolo e di grande compagnia. Ma basta convenevoli e arriviamo a noi
IL SOLITO DISTRATTO DI ALEXANDRA FINCHER
La tua storia mi è piaciuta molto. L’ho trovata originale e delicata, una bella storiella da raccontarsi a Natale. Mi ha convinto. Ora ti mostro alcune sbavature, probabilmente più frutto di distrazione che di altro.
“Erano il suo tormento, perché li avrebbe desiderati tondi come quelli di lui e invece, erano triangolari.” manca la virgola prima di “invece”.
“Anzi, ti ci accompagnerò con tutti i riguardi. Non finirai nella terra in compagnia di questi.” non l’ho capita bene.
“Lui allargò le braccia e la creatura gli racconta l’accaduto con voce triste:”, i due verbi non concordano nel tempo.
“Ora, se lo perdo, dovrò pur vivere di qualcosa e si tratterà delle vostre vite.” mi sa un po’ di infodump, o comunque mi suona male nel dialogo.
“Capì di dover pagare l’errore del nipote e anche che in fondo non gli dispiaceva:” toglierei “anche” che mi sembra solo appesantire inutilmente il tutto.
“ tarlo inferocito nel legno.” anche qui toglierei l’aggettivo, più che altro per due motivi: 1. secondo me è superfluo; 2. non penso che un tarlo inferocito, posto che possa esserlo, scaverebbe diversamente.
“profumava di cannella, zucca,” il profumo di zucca torna spesso e ci sta e crea atmosfera, tuttavia è un po’ ridondante ripetuto tanto spesso.
“L’angelo sbatté le ali, e il movimento produsse nell’aria un profumo simile a quello dell’aria balsamica delle vette più” “nell’aria”, “dell’aria” troppo vicine in questa frase.
Anche la ripetizione di “strada multicolore”, a mio avviso è inutile. Basta dire strada, senza ribadirlo.
“La madre lo prese per mano: −Tuo padre è su quell’ambulanza, sbrigherà lui le incombenze funebri, “, mi sembra un modo un po’ strano di rivolgersi a un bambino.
L’ORACOLO DI HALLOWEEN DI MENTIS KARAKORUM Che dire? Racconto davvero molto, molto bello, ben scritto e storia molto bella e originale, che mi ha anche strappato più di un sorriso durante la lettura e uno dolcissimo alla fine. Ti metto qui sotto qualche appuntino, ma sono inezie.
“Vestita a quel modo Linda sembra davvero una creatura celestiale. Occhi azzurri, capelli che paiono di seta, corpo sottile ma con curve abbondanti.” questa descrizione è super inflazionata e anche un po’ fastidiosetta, almeno, a me risulta così, ma magari eri alla ricerca dello stereotipo e ci sta.
“ “Pretoriano Bianco, Rocca di Montefeltro, 21/12/1990”.”: SEI UN FOTTUTO GENIO. AHAHAHAHAHA.
“Zia Maria allarga la bocca da un orecchio all’altro, il sorriso le attraversa le guance cascanti e trasforma la sua faccia in un culo orizzontale.” stupendo, ho riso di nuovo.
Classifica: L’oracolo di Halloween; Il solito distratto.
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