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RINASCITA
SPOILER (clicca per visualizzare) CITAZIONE signor Ricolfi, non aveva il gradito il ritardo Senza virgola e il primo "il" CITAZIONE era il sabato ventitré marzo era il ventitré marzo/era sabato ventitré marzo CITAZIONE Posso lasciarti a all’incrocio Togli a CITAZIONE Il profumo di vaniglia che emanavano i suoi capelli neri, accarezzò il naso di Enrico. Niente virgola CITAZIONE Ma…dovevi lasciarmi lì Lo spazio dopo i punti Qui la rinascita è qualcosa di ferale, un istinto sopito ma mai del tutto soppresso che ritorna a galla all'improvviso. I rapporti tra i due protagonisti sembrano fin da subito molto borderline, ancora prima che ci venga mostrata la vera natura di Enrico. Durante la prima parte ero convinto che il racconto parlasse di come lui trovasse il coraggio di lasciare la fidanzata e rifarsi una vita. Verso la metà della storia invece arriva la rivelazione e da lì in poi tutto precipita diventando sempre più sinistro di riga in riga. Il racconto è scritto in maniera solida, ho apprezzato le descrizioni e il finale "aperto" ma, il colpo di scena forse arriva un po' troppo presto e rende il seguito abbastanza prevedibile. "Oh Gianni svegliati!" SPOILER (clicca per visualizzare) CITAZIONE La parte razionale della mente gli suggeriva che stava prendendo un granchio. Ma sì, il lavoro era stato stressante... Metterei delle virgolette o il corsivo per i pensieri di Gianni quando si passa dalla terza alla prima persona CITAZIONE infine e un caffè per chiudere in bellezza infine un caffè/e un caffè CITAZIONE c'era una vigilessa che vigilava Cambierei il verbo per evitare ripetizioni CITAZIONE Non l'anno mai ritrovata. Hanno CITAZIONE di imboccare la via giusta e trovare un uscita. Un'uscita CITAZIONE I pasi furono attutiti passi CITAZIONE Assunto. le. Loro usanze Le maiuscolo CITAZIONE E. Sono. Torna. Tornata Il protagonista vive un'esistenza anonima nel ricordo della moglie scomparsa, quando una crepa nella sua quotidianità gli fa riscoprire un'identità ormai dimenticata. O forse no? Ho trovato un leggero squilibrio tra i paragrafi. A volte il racconto è denso di descrizioni, altre volte l'esatto contrario, e proprio quando mi sarei aspettato/avrei voluto saperne di più (es. La spiegazione di Maria) Alcuni dialoghi, in particolare quando il protagonista si rivolge ai due uomini al citofono, li ho trovati un pelo troppo forzati. Nel complesso comunque l'ho trovato un racconto molto valido e di stampo "classico" senza risultare però banale. Shanda SPOILER (clicca per visualizzare) CITAZIONE ne ha sentita la leggerezza, sentito CITAZIONE E lei, oltre a tenerla, si è ispirata a lei per crearti Troppi "lei". Togli il primo CITAZIONE Le obbedisce per curiosità: e vede Togli i due punti CITAZIONE un pubblico ormai non più tanto piccolo e poco numeroso. Lì per lì mi sembrava un ossimoro. Forse potresti modificare la prima parte CITAZIONE La mia posizione in casa editrice è molto debole, da quel punto di vista di lì. Alla casa editrice. Il "di lì" mi sembra di troppo In questo racconto la rinascita è figurata, la protagonista costretta ad affrontare il suo passato decide di esaudire il suo sogno abbandonato tanti anni prima. A una prima lettura ho trovato il racconto denso di dettagli, con informazioni sui protagonisti e le loro vite che tuttavia vengono appena accennate. Mi ha dato l'impressione che per come sia stato ideato dovesse essere stato molto più lungo e ne sia rimasto "tronco" per rientrare nel limite caratteri. Alcune volte mi sono dovuto fermare per rileggere alcune parti che ho trovato di non immediata comprensione, come questa CITAZIONE La bambola le rivolge uno sguardo spaventato: «Mi fai paura. E non dovresti odiare quella poveretta?» Dal punto di vista della storia, il tutto sembra essere ambientato in una dimensione onirica. Dopo l'ovvia reazione iniziale, la protagonista dialoga normalmente con la bambola senza farsi troppi problemi a riguardo. Mi ha ricordato molto i racconti popolari e le fiabe di una volta in cui si dava più importanza alla morale della storia che a una possibile spiegazione sull'esistenza della creatura fantastica. Cimitero digitale SPOILER (clicca per visualizzare) CITAZIONE Dexter li ignorò, superano tutto il locale Superando CITAZIONE Ma ci spiegherai qual’è lo scopo? Qual è CITAZIONE fissano il macchinario alla parete Fissando CITAZIONE «Non basta copiarli e ricominciano da dove avevano lasciato Questa frase mi suona male. Forse si potrebbe cambiare con «Non basta copiarli per poter ricominciare da dove avevano lasciato CITAZIONE Credo di si sì CITAZIONE apporntata per l’occasione Approntata CITAZIONE non avveva ancora finito aveva CITAZIONE gli gece perdere l’equilibrio. Fece CITAZIONE alle corrazze polarizzate.» Corazze CITAZIONE Si infilariono in pertugi Infilarono CITAZIONE Presto tocchiera a me. Toccherà Una rinascita questa volta non metaforica ma effettiva, anche se a conti fatti si tratta di una morte. Come in alcuni classici della fantascienza, i protagonisti sono entità artificiali che dopo aver preso autocoscienza si ritrovano a dover affrontare tematiche esistenziali quali la morte, l'aldilà, la concretezza dell'esistenza. L'incipit spiega bene le dinamiche tra i protagonisti e la natura degli stessi senza risultare prolisso. Quello che ho apprezzato di più sono i dialoghi tra le varie entità cibernetiche. L'universo narrativo che hai creato e su cui si poggia la trama sembra molto solido, abbastanza da scrivere altri racconti su di esso (ammesso che tu non l'abbia già fatto) CLASSIFICA SPOILER (clicca per visualizzare) 1. Cimitero digitale 2. "Oh Gianni, svegliati" 3. Rinascita 4. Shanda |