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| Speriamo di non aver fatto casino con i quote.
I lupi sono tornati, di Andrea Furlan
Ciao Andrea e ben trovato, parto con qualche appunto sparso, poi passo al giudizio vero e proprio del tuo pezzo.
CITAZIONE All’olo televisione mi piace olo televisione! L’ho messa anche io, in Tessaglia.
Sarà che amo Robin Wood, sarà che amo i Gang, sarà che amo pure i Pinguini di Madagascar, ma uno che parte con un personaggio che si chiama Kowalski, già è un passo avanti!
CITAZIONE Lo fisso, vedendolo come se fosse a una distanza enorme. mi stai raccontando qualcosa che accade ora, non spezzare l’incanto con un “vedendolo”. Così mi fai capire che sto leggendo e mi perdo l’immersione. Sedici semplicemente che gli sembra lontano, lo capisco che è una sua impressione.
CITAZIONE Guardo attorno nel pub semivuoto, idem, tranquillo siamo sul punto di vista di Kowalski, se lui dice che il pub è semi vuoto vuol dire che lo sta vedendo così.
CITAZIONE Atterro nel dolore sull’asfalto freddo, questa frase non mi convince. Capisco l’impatto emotivo che volevi dare con “atterro nel dolore” ma non rende abbastanza.
CITAZIONE , ma vado subito in difficoltà. questo credo sia un regionalismo. Mi trovo subito, sono subito…
CITAZIONE Poi il fischio nel cervello il poi non serve, il fatto stesso che ci narri degli avvenimenti in sequenza ci fa capire che il fischio arriva dopo aver visto la porta chiusa ed essersi autocommiserato.
CITAZIONE Cerco di stare vicino ai muri per proteggermi il più possibile, ma i cumuli di macerie sparsi qui e là me lo impediscono. da che si protegge?
CITAZIONE completamente inutili. non serve, se non si leggono più, lo intuiamo.
CITAZIONE bastardi infedeli: da come l’avevi messa sembrava che si fosse convertito all’Islam più per poter sposare lei che altro, anche il fatto che si spacchi di alcol non lo qualifica come un musulmano ortodosso, per cui questo “bastardi infedeli” mi suona davvero strano.
CITAZIONE Senza pensare lo apro, leggo distratto, aspettandomi la solita pubblicità. cambia l’ordine, perché per quanto legga distrattamente, se è pubblicità o no, lo deve vedere. Quindi prima si aspetta la pubblicità, poi legge distrattamente.
CITAZIONE Le nostre riunioni segrete in case sempre diverse, piani studiati su schermi olografici, schede delle spie nemiche studiate a memoria, lunghe conversazioni per stabilire i dettagli tecnici delle operazioni così sembra una partita a D&D fagli ricordare qualcosa di un po’ più traumatico.
CITAZIONE E la pistola, ultimo modello con puntatore laser. così è un po’ asettico, non iti pare? Lui sa che pistola è, inventa un modello e una marca e dillo anche a noi.
L’ambientazione è ottima, credibile. Mi piace anche il fatto che non sia scontata, non abbiamo la solita Londra, New York o qualche esoticissima metropoli asiatica. Chi cacchio ambienterebbe un cyberpunk a Bruxelles? L’ho trovato geniale, e soprattutto funzionale con il passato del personaggio e del [i]suo[/i] mondo. Mi piace molto anche la scelta della sua religione, che inizialmente potrebbe anche sembrare superflua, ma che acquista senso quando scopriamo chi ha distrutto la città e perché. Anzi, probabilmente tu hai in mente molto di più, ma ti sarai dovuto tenere, per il numero di caratteri, io ti consiglio di sfruttare questa ambientazione per qualcosa di più ampio. Perché è buona e sa poco di già sentito. Per quanto riguarda il conflitto mondiale che ha devastato mezza Europa, ci fai intuire in poche righe cosa è successo e, più o meno, anche perché. Comunque ci basta quello che ci dici. Il protagonista ha buone motivazioni, il conflitto è evidente e palpabile… purtroppo manca il finale. Quello che hai scritto sembra il prologo di un romanzo, ancora tutto da leggere. Che, intendiamoci, di per sé non è un difetto. Però mi aspettavo qualcosa di più “conclusivo”. Le motivazioni di chi li cerca, per esempio. Cercare delle persone che hanno perso tutto, dopo tutti questi anni, a cosa gli serve? Avrebbero potuto ucciderlo in qualunque momento, visto il relitto che era diventato, perché ricordarsi di lui, proprio ora? E perché, proprio ora, se ne ricorda anche la sua vecchia squadra? Probabilmente manca qualcosa. Un motivo per cui né i Lupi, né i loro nemici decidano che non poteva più ammazzarsi da solo, ma doveva farlo qualcun altro. Detto questo il racconto scorre bene, si lascia leggere con piacere e anzi, viene voglia di andare avanti, forse anche per questo non ho apprezzato un finale tanto aperto, perché mi lascia insoddisfatta. Il personaggio principale, che poi è l’unico è ben caratterizzato, nonostante il tatuaggio alla Abe Simpson! Il tema e i paletti sono stati rispettati alla grande. In sintesi è un buon lavoro, che però avrebbe bisogno di più respiro. Se vuoi lasciarlo a misura di racconto, purtroppo devi togliere un bel po’ di roba, e sarebbe un peccato.
Di Mentiskarakorum Non è sempre bello, ciò che piace. Ben trovato caro! Felice di vederti di nuovo.
CITAZIONE Il petto nudo della donna era ricoperto di interiora e ossa di animali. io mi limiterei a ossa e interiora. Quanto deve essere bravo per riconoscere al volo, mentre guarda una scena del crimine, che le ossa e le interiora non siano le sue, e che, addirittura non siano umane?
CITAZIONE Gli si inumidirono gli occhi: tutto era così familiare... siamo nel suo punto di vista, un accenno anche minino, del perché gli si inumidirono gli occhi è d’obbligo. Se lui lo pensa, in teoria noi dovremmo saperlo. Basta anche solo un nome, lasciato lì, sospeso.
CITAZIONE «Un’altra vittima, vero capo?» non gli sfugge niente a ‘sto Santino, eh? Nel senso, se non è un personaggio alla Tenente Garcia, forse sarebbe meglio “un’altra vittima di…”
CITAZIONE «Ma guardati, come sei ridotto!» Ma guarda come sei ridotto! Oppure se vuoi tenere la frase così, concludi con un punto interrogativo.
CITAZIONE Fece un passo di lato e diede un calcio a un pezzo di mattone sul pavimento. serio? C’è la vittima di un omicida seriale, la scientifica raccoglie prove e lui prende a calci oggetti a caso nella scena?
CITAZIONE Mark tese ogni muscolo, allungò la mano e tirò l’hacker per i capelli. «Smettila di prendermi per il culo!» qui ci starebbe bene un’emozione, non è cosa da poco quella che gli sta per rivelare. I muscoli tesi li vediamo, ma lui cosa sente?
CITAZIONE Fred scaraventò la bottiglia in fondo alla stanza: esplosione di vetri. perché? E soprattutto, perché finiscono a bere insieme? Già era abbastanza strano che un classico nerd, magrolino e privo di autostima fosse tanto “duro”, ma il fatto che ora bevano insieme come vecchi amici è davvero assurdo. Può essere tutto nella vita, ma una spiegazione, anche solo un accenno, dammelo.
CITAZIONE «Eccome!» Scoprì i denti marci. sì, lo abbiamo capito che ha i denti marci
CITAZIONE Mark si sedette nella vasca, le sue mani scivolarono sulle pareti viscide. Allungò un braccio e afferrò il filo elettrico. uh uhhh, molto retro futuristico, fa tanto Johnny Mnemonic
CITAZIONE Mark deglutì e si infilò il jack nel cranio. decisamente Johnny. l’ho usato su Tessaglia, anche io!
CITAZIONE «Sei proprio più vecchio dei Flinstones: naaa, troppo lontano anche pe noi come esempio, figurati per un futuro remoto.
CITAZIONE alzano in piedi e applaudiscono applaudiscono non si può sentire!
CITAZIONE Fred fissò la vasca. «I niziani mi hanno detto di ringraziarti per l’avatar gratuito che gli hai fornito per la loro arte.» Gli fece l’occhiolino. «Non sanno che è un uomo: gli ho messo un visino grazioso e due belle tette. Ti chiedono di avvertirli, appena vorrai che si trovino un rimpiazzo.» Mark inghiottì altro gin, il fuoco che scendeva nel suo esofago lo faceva sentire vivo. «Non c'è fretta.» Si leccò le labbra. «Nessuna fretta.» mmm, non era chiaro che quello che patisce l’Avatar lo patisca anche l’umano. Almeno a me non è sembrato, se hai messo degli accenni (scusa, non vado a riguardare) forse dovresti spingere un po’ di più. Il tema è centrato e i paletti rispettati, certo il lupo poteva essere qualunque altra cosa, ma va bene comunque, non doveva essere un elemento pregnante, doveva solo essere lì; quindi bene! Il dualismo vita reale/virtuale è un caposaldo del cyberpunk e a me piace molto. L’idea è buona e il racconto scorrevole. Probabilmente è un po’ veloce il modo in cui il vecchio adepto di Niz gli sciorina tutto, un po’ troppo alla Signora in giallo. Dovresti farcelo lavorare un po’ di più, per arrivare alla soluzione. È un po’ strano che sia stato Santino, a meno che non fosse egli stesso uno stupratore/omicida seriale. Nel senso, per sapere che i seguaci di Niz cercavano corpi morti, Santino doveva averlo scoperto. O lo ha scoperto mezz’ora prima di violentare e uccidere Helena o non ha alcun senso che se lo sia tenuto per sé. È un poliziotto e aveva appena risolto un caso su cui stavano lavorando tutti. Oltretutto, perché lo manda dall’Haker? Santino sapeva tutto, sapeva che ammazzavano avatar per soldi e che cercavano cadaveri, non è troppo furbo mandare qualcuno a indagare nell’unica pista che poteva essere buona. Avrebbe dovuto andarci lui e lasciare magari Mark a ispezionare il nuovo cadavere. Senza contare che, in teoria, la scientifica dovrebbe essere in grado di capire se i cadaveri sono morti per la tortura o sono morti prima e poi si è fatto scempio del corpo. Al netto di queste ingenuità, l’idea mi piace davvero e lavorando un po’ sul renderlo verosimile, ne uscirà di certo un gran buon pezzo.
Lezione di demonologia
Di Alexandra Fischer Ciao Shanda, ben trovata anche a te!
CITAZIONE Ma guardati, gli angoli degli occhi e delle labbra segnati e il volto smunto chi è che guarda gli angoli degli occhi? Credo che un “fai schifo” generico sia sufficiente.
CITAZIONE Uscì dalla propria stanza lo hai detto una riga sopra che era la sua di stanza.
CITAZIONE Si sedette di fronte alla bottiglia con dentro il lupo che ci nuotava dentro dentro-dentro
CITAZIONE , quando la sua distrazione era arrivata al culmine. come fa la distrazione ad arrivare al culmine e soprattutto se lo è, lei non dovrebbe saperlo, visto che era molto, molto distratta.
CITAZIONE La borsetta rossa di perline che teneva in mano con noncuranza le era sfuggita di mano mano-mano
CITAZIONE Il suo passaggio l’aveva tagliata fuori dal gruppo degli amici e da Enrico. un lupo le attraversa la strada, in mezzo alla città e tutto quello che lei percepisce è che la sta allontanando dal suo gruppo di amici? Tra l’altro è solo passato, se pure lei non si mette a urlare, se pure non corre, è un lupo, mica un treno merci. Quanto impiegherà ad attraversare la strada?
CITAZIONE Lei ricordò la propria frase contro il lupo, fermatosi a fissarla con gli occhi freddi e gialli come due stelle lontane. questa frase non serve. Siamo nel suo pov ed è lei che sta ricordando quello che è successo la sera prima, quindi è chiaro che sia lei a dire qualcosa al lupo. Parti direttamente con il dialogo e ti eviti una frase lunga.
CITAZIONE Maledetto. Darei via tutto quanto pur di non avere mai più contrattempi di questo tipo. cioè, questa tipa cammina per strada, le attraversa un lupo, un lupo, non un gattino e tutto quello che pensa è che sia un maledetto contrattempo? Io direi che dovrebbe essere stupita e soprattutto preoccupata, terrorizzata anche.
CITAZIONE Dovresti vergognarti. Sai che dico? Se non apprezzi ciò che hai, faremo cambio. tecnicamente Ute non apprezzava il lupo, non la propria borsetta.
CITAZIONE Invece, quando era arrivata a rivoltarlo, si era dovuta arrendere: la borsa con dentro la sua identità era finita chissà dove. ok che aveva lì dentro i suoi documenti e le carte di credito, ma mi pare la stia prendendo davvero troppo male. Le carte si bloccano e i documenti si rifanno.
CITAZIONE Un senso di urgenza la colse; chiunque si fosse impadronito di quel contenuto le avrebbe causato dei guai a non finire. perché? Al massimo avrebbe potuto prenderle qualcosa dalle carte.
CITAZIONE la sua prima azione fu di accendere il notebook e mettersi a fare ricerche sulle bottiglie di quel tipo. ok, finalmente! Sembrava tanto preoccupata per la borsa che aveva perso di vista la cosa principale: perché c’era una bottiglia che non aveva mai visto sul suo tavolino?
CITAZIONE La sua mente, per quanto ancora annebbiata, aveva formato due parole: bottiglia con demone. E la voce era femminile, sì, ricordava anche quello. mmm… no. Tu ci racconti tutto l’incontro con la signora, fino a che Ute perde i sensi. Quindi la parola “demone” avremmo dovuta sentirla anche noi, nella scena iniziale.
CITAZIONE Maledetta canaglia. Perché lo hai fatto? Non capisco perché ti sei liberata di un reperto così ingombrante rifilandolo proprio a me. E prendendoti la mia borsa. sì ma come fa Ute ad essere sicura che sia stata la donna della sera prima?
CITAZIONE Martha, se tu sapessi. Non ho più nonne, però quel numero mi serve. senza leggere il seguito non avrei mai capito. Come fa Ute a capire di chi la collega stava parlando? E poi quale numero? La collega ha chiamato al cellulare di Ute, mica della vecchia.
CITAZIONE Rovistò nella borsa e si mise le mani nei capelli quale borsa? È tutto il racconto che si dispera perché non la trova! Ok, è un’altra borsa con cui vuole dissimulare, ma io non ho tre o quattro norse appese all’attaccapanni, se la prende dall’armadio dovresti dircelo.
CITAZIONE Scusa, è meglio che prenda nota. Ha cambiato numero di recente −. Trascrisse il numero e il nome: Hilde Stein e prese il cellulare: ora mi sono persa. Primo perché va bene il numero, ma che non sappia nemmeno il nome della nonna è parecchio strano, secondo, se la collega non ha chiamato al cellulare di Ute, come ha fatto a chiamare la vecchia?
CITAZIONE − Pronto, nonna Hilde? Ora va molto meglio. Il mio cellulare è da te? Se posso portare Schatzi a fare un giro? Ma sicuro, a dopo. siamo nel pov di Ute, non della collega, quindi dovremmo sentire anche noi la telefonata.
CITAZIONE La risposta che udì dall’altro capo del filo la raggelò: ‟Risponde la segreteria telefonica della professoressa Hilde Stein. Potete lasciare un messaggio dopo il segnale acustico.” perché la raggelò? Lo sapeva come si chiamava e dove insegnava.
CITAZIONE Ute rincasò e si mise a cercare il nome della docente ma allora perché era andata al parco?
CITAZIONE D’accordo, l’ho trovata. E allora? Non posso certo andare da lei e dirle di ridarmi la borsa perché mi sono pentita di aver detto delle parole brutte in un momento di sconforto. Ora rivorrei davvero la mia vita indietro. non lo so, mi sembra tutto troppo catastrofico. Le brutte parole sarebbero “maledetto” a quello che poteva essere un cane che le ha fatto paura? Io , nel caso, non sarei rattristata, sarei incavolata nera, considerando che una vecchia becera mi ha fregato la borsa perché le ho insultato il cane. E anche “la sua vita indietro” mi pare eccessivo. Come già detto, blocca le carte e rifai i dovumenti.
CITAZIONE Le venne da sbadigliare, per via della stanchezza del lavoro; come tutti, era dovuta uscire mezz’ora dopo. ma non era domenica? E soprattutto perché le permettono di entrare all’università alle 21,15?
CITAZIONE Buona sera a tutti. Oggi parleremo del tema dello scambio. cioè fanno lezione alle dieci di sera?
CITAZIONE Il Foro Imperiale, così com’era ai tempi in cui il rituale del Demone Lupo cominciò a celebrarsi. Venne inventato dal gruppo staccatosi dai celebranti dei Lupercalia, ritenuti dalla fondatrice di carattere troppo debole. mi piace molto l’aggancio con i lupercalia, ma non metterei la parola demone, parlando di antichi romani.
CITAZIONE Hilda Stein la guardò con un lampo di riconoscimento, semplifica, Hilde la riconobbe
CITAZIONE Eravamo al Foro Imperiale scusa ma la romana che c’è in me chiede vendetta. Fori imperiali, al plurale. Ok, quindi alla fine le ha fatto un regalo, opinabile, un po’ come se ti regalassero una bambolina woodoo, ma se ti piace, perché no? Il lupo c’è, la rivalsa ni, nel senso che una borsa rubata non mi sembra un motivo di disperazione tanto grande. Nel senso, se gliela avessero semplicemente scippata, non avrebbe potuto fare nulla. Il fulcro della storia è il sortilegio, non il furto/scambio. E l’ambientazione proprio non c’è. A parte una proiezione che potrebbe essere in 3d, ma anche semplicemente proiettata su uno schermo è una città come tante altre, in un periodo qualsiasi degli ultimi venti anni, da quando cioè, sono di uso comune i cellulari. La cosa davvero buona è che hai tenuto duro e non hai divagato. La storia inizia in un modo e in quel modo finisce. Non hai inserito elementi che i lettori non potevano capire, a parte forse il momento della telefonata con la finta nonna e ci hai dato tutte le informazioni per seguire e fruire la trama. Brava! Per questo motivo mi sono permessa di romperti un po’ più le scatole e andare a cercare il pelo nell’uovo. La storia è buona, le serve una limata ma ha il suo bel potenziale.
L'enigma del lupo di Nazareno Marzetti Ciao Naz, sono anni che non ci si incontra!
CITAZIONE Cominciarono a tagliare. e me lo dici così? Cavolo ci vorrà un po’ di pathos, un po di terrore… sembra che non stiano nemmeno tagliando le sue di braccia.
CITAZIONE Quando segarono l’osso la vibrazione gli frullò il cervello, bello
CITAZIONE Avrebbe voluto vederla ma poteva solo fissare il soffitto sopra di lui e le facce che ogni tanto passavano nel suo campo visivo. e quindi come faceva a sapere che gli stavano collegando un braccio meccanico?
CITAZIONE Questo urlò di dolore. il pov è di Rodolfo quindi non possiamo sapere che urlò per il dolore
CITAZIONE Il lupo aveva il controllo dei suoi arti, ma lui non aveva il controllo sul resto del corpo. non ho capito questa frase. Quindi il controllo di testa e tronco chi la aveva?
CITAZIONE Valutò di arrendersi e spiegare quello che era accaduto, ma aveva ucciso degli uomini e dubitava gli avrebbero creduto. Scappò. tecnicamente avrebbe potuto. Qualcuno lo aveva operato contro la sua volontà e aveva rapito il fratello. Si era solo difeso.
CITAZIONE Era stato lui a finanziarli quando i genitori sono morti e non avevano più modo di pagarsi gli studi. erano morti
CITAZIONE Possibile che fosse quello il piano fin dall’inizio? Voleva solo un paio di soldati cibernetici da vendere allo stato pontificio? perché allo stato pontificio?
CITAZIONE i rimasugli di una strada asfaltata inghiottita dalla natura lo condusse condussero
CITAZIONE godere di epiche battaglie combattute da guerrieri olografici perché? Come mai ad Ancona c’erano battaglie olografiche? Un festival?
CITAZIONE ascoltando la musica nelle orecchie in effetti, ascoltarla negli occhi era parecchio complicato
CITAZIONE . Qualcuno sembrava semplicemente in attesa. Rodolfo riconobbe uno di quelli che gli aveva venduto la droga anche questa info esce da un fianco. Potevi farcene cenno poco prima quando dici che sembrava un cyborg tossico.
CITAZIONE «Il lupo? Ora capisco. Ne ho sentito parlare. Infetta i soldati cyborg e li fa impazzire. Più tempo rimane nella tua testa e più difficile diventa controllarlo.» un accennetto sul come mai questa Giulia sia tanto informata?
CITAZIONE «Ascolta, ti aiuterò a trovare tuo fratello, ma poi torna da me. Voglio eliminare il lupo.» perché il lupo non la fa fuori?
CITAZIONE Un braccio scattò, ma Rodolfo riuscì a bloccarlo a metà del suo tragitto verso il collo della ragazza. eccola finalmente, la reazione del lupo. Non basta che Rodolfo lo blocchi, fino ad ora non aveva alcun controllo sui propri arti, forse dovrebbe lottare un po’ di più.
CITAZIONE «Libero di fare cosa?» gli ringhia contro. «Sono un cyborg. La mia vita è finita!» Gli da un calcio sul ginocchio e riesce a fargli perdere l’equilibrio per quella frazione di secondo necessaria a rovesciare la presa. da qui hai cambiato tempo.
CITAZIONE Solo allora Rodolfo notò il dischetto di plastica e lo hai cambiato di nuovo.
CITAZIONE «C’è l’antivirus?» chiese accennando al dischetto. qualcosa di un po’ più futuribile di un dischetto? Eccoci qui. Ambientazione buona, o meglio, cyborg e arti bionici fanno molto cyberpunk anche se l’ambientazione di fatto non esiste, hai descritto davvero poco dell’ambiente, ma ce lo faremo bastare. Il lupo c’è e lo trovo davvero molto centrato. La rivalsa un po’ meno. Alla fine Rodolfo non fa nulla per riprendere quello che ha perso, in realtà prende informazioni, poi per il bene del fratello rinuncia. L’idea è buona, mi piacciono questi drammi terribili e pieni di sofferenza, purtroppo ne ho sentita pochina. Non c’è empatia con il protagonista, ce ne è quasi di più con il fratello. Non percepisco il suo dolore, la sua disperazione e alla fine, il racconto si basa su quello. Preferisce avere il lupo con sé, piuttosto che tradire il fratello. Non capisco perché hai voluto infilarci lo stato pontificio. Cioè, nulla di male, ma se mi dai un’informazione in più (sarebbe bastato “esercito” ai fini della trama) devi anche giustificarmela, se no è messa lì solo per fare colore. Giulia non è caratterizzata per niente eppure di caratteri ne avevi, è lì perché ci serve qualcuno che ci spieghi cosa è il lupo, avresti potuto farglielo cercare su internet o farglielo dire dal virus stesso, visto che comunicano. Il finale è un po’ troppo tirato via. Comunque, mi ripeto, una buona idea, io la approfondirei, se fossi in te.
Lupita screams Di Legno di Noce
Ciao! Ben trovato/a! credo di non aver mai letto qualcosa di tuo, ma la mia rincoglionitaggine è nota ai più, quindi se ci siamo già visti, tu fai finta di niente.
CITAZIONE «I risultati.» Stringo il bordo del lettino; i polpastrelli sfregano contro l’imbottitura logora. mi parli di sala operatoria, non di un ambulatorio, il lettino non lo farei imbottito.
CITAZIONE «Ethan, se tua moglie ti ha dato la sua ricerca impiantato, inserito, innestato. Dato sottende qualcosa di consegnato a mano.
CITAZIONE Non c’entra nulla l’altruismo. Lei è morta da sola, urlando il mio nome. E io non ero lì. molto bello.
CITAZIONE E ha detto che—» amo le frasi troncate dal trattino, sono rotte, spezzate di botto. Ma credo che il trattino in questione sia questo “-“ idem per quelli successivi.
CITAZIONE I vetri della finestra si spaccano. Emily cade per terra su un fianco. Uno schizzo umido mi arriva sul braccio: è sangue. Un cecchino! Mi butto sotto il lettino. Come hanno fatto a trovarci così presto? Non sapevano che ero vivo. «Emily! Emily!» Un rivolo di sangue le cola dalla tempia destra. Non aveva protesi craniche. Probabilmente è morta. Un altro rumore di vetri rotti. Un cilindro argentato rotola sul pavimento rilasciando fumo bianco. Un lacrimogeno. Stanno per entrare. Mi vogliono vivo. prendo solo questo esempio, ma più avanti ce ne sarebbero altri. Il tuo show è ottimo, vivido e adrenalinico, però non mi permette di empatizzare con il personaggio e se ho capito bene cosa e dove hai studiato, ti piace la scrittura immersiva. Bene, nella scrittura immersiva io DEVO sentire quello che sente il portatore di pov, mentre qui, sembra che lui ci stia facendo una telecronaca. Il “Cristo, quanto fa male” di una riga dopo è ottimo, ma è solo una sensazione fisica, dammi anche quelle emotive. Sarà arrabbiato, disperato e impaurito anche. Fammelo sentire.
CITAZIONE Uno dei droni si avvinghia al mio polso sinistro. questa idea dei droni ragno che diventano manette è bellissima, un passo avanti rispetto ai droni delle Sentinelle (X man), vorrei averci pensato io. Maledette e semplici manette magnetiche!
CITAZIONE Sto per essere rapito e ucciso? Sì, mi uccideranno sicuramente. Prenderanno anche la ricerca di Carmen. ecco un altro punto dove infilare le sue sensazioni.
CITAZIONE «Hey!» Busso sul casco. ma come bussa sul casco? dai un po’ più di enfasi, fallo scuotere, gridare, sbatacchiare. Se gli bussa sul casco sembrano due amici che giocano allo schiaffo del soldato.
CITAZIONE Merda, è svenuto. è un operaio, non un medico, come fa a sapere che è solo svenuto. Direi che ci servirebbe vedere il torace gonfiarsi, per esempio, o una vena sul collo pulsare.
CITAZIONE E mentre ti dilaniavano, cosa hai provato? Hai urlato il mio nome. E io non ero lì. molto bello la prima volta, al limite dello straziante. Poi diventa ripetitivo.
[quote] Il suo bicipite si tende, l’avambraccio si flette, l’indice si piega sul grilletto.[q./quote] va bene lo show, ma lui è frontale all’assalitore, o questi non potrebbe sparargli, quindi non può vedere il dito premere sul grilletto.
CITAZIONE le mattonelle si crepano. non sono sicura che sia corretto. Comunque suona davvero male. Direi si spaccano, o frantumano. Non vado avanti perché tra fraseggi molto belli (la parte finale dei lupi, e il suo suicidio sono davvero ottimi) e parti del tutto prive di immedesimazione, il racconto va avanti più o meno nello stesso modo. Parlo di stile, non della trama. Si vede che hai studiato, è davvero evidente. Il tuo show è ottimo, te l’ho già detto. La scrittura è veloce, cosa parecchio difficile quando si cerca un mostrato a tutti i costi, si rischia di dilungarsi di diventare noiosi e a te non è successo. Quello che manca è l’emozione. Anche se mi sono “innamorata” del personaggio nelle ultime battute, è stato un asettico estraneo per tutto il racconto. Prova a darmi le emozioni del finale e ne verrà fuori un gran bel lavoro. Per il resto, non vedo buchi di trama, forse avrei lasciato l’amica ancora di più sullo sfondo, cosa ce ne frega che sia rasata o se ha una protesi. Ci serve per sapere cosa li ha inserito nel corpo, nulla di più. Se la caratterizzi, poi mi aspetto qualcosa. Bella storia e finale struggente. Ambientazione ottima, riscatto e disperazione ci sono, il lupo anche: complimenti!
Dispositivo cerebrale mobile di truemet Ciao, ben trovato.
CITAZIONE Mi sollevo, e una fitta alla schiena mi avvisa che non sta bene. la schiena non sta bene? Non è una cosa slegata dal corpo, a livello colloquiale si puo anche dire, ma nel narrato suona davvero male.
cosa? La ferita, la carne, la mano?
CITAZIONE e uno scontrino del bar Neuromante, delle sei e trentadue del 15/07/2121. quindi tra cento anni, non ci saremo ancora liberati dello scontrino di carta?
comincio a pensare che sono io a sbagliare trattino, allora…
CITAZIONE L’agente Pit si siede alla scrivania. direi torna alla scrivania, così diamo a intendere che abbiano già parlato, o non potrebbe sapere che si chiama Pit.
CITAZIONE Certo, l’anno del mai e il mese del forse ci vedo meglio un modo di dire meno bambinesco. Questo non lo dice più nemmeno mia figlia.
CITAZIONE Gli stringo la mano e mi incammino verso l’uscita. con quale mano? non quella ferita, presumo. Quindi con l’arto bionico. Non si ricordava nemmeno di averlo, fammi vedere che ha qualche difficoltà, che la pelle sintetica reagisce in modo strano, cose così.
CITAZIONE È inutile guardare nelle altre stanze, è chiaro che non vivo qui. ottimo. Hai sfruttato la sua amnesia per descrivere la casa, che altrimenti gli sarebbe stata nota, quindi non l’avrebbe descritta.
CITAZIONE La prendo con due dita e la attivo. Il vetro si illumina di blu. Infilo i due beccucci nelle narici e inspiro. Il rum è molto forte, mi fa lacrimare gli occhi. Faccio uscire il fumo dai polmoni, l’aria si impregna di un odore dolciastro. molto buono. Mi piacciono le innovazioni su cose esistenti. Una nuovissima e tecnologica versione delle sigarette. Questa da inalare, un po’ come la droga di Nirvana. Ottimo!
CITAZIONE : operazione M.I.S.H.A. oh la Peppa! bellissimo omaggio, soprattutto perché hai messo Tessaglia vicino a un Chris Pratt ultracentenario!
CITAZIONE Scosso la testa. refuso
CITAZIONE «Sono l’omino del computer, non il vicepresidente.» decisamente i dialoghi sono il tuo forte. molto naturale.
CITAZIONE «Ehm, no, ma noi—» qui avrei preferito dei puntini
CITAZIONE tetto dell’edificio di fronte c’è… ci sono... io? non mi pare avesse una gran consapevolezza di sé. Non sapeva dell’occhio di vetro dell’arto ionico, eppure riesce a riconoscere se stesso da così lontano?
CITAZIONE «Seth. Seth, stai bene?» Jessica mi scuote. Apro l’occhio. «Quando hai infilato il DCM sei crollato a terra.» Povera Jessica. tra queste due righe ci vuole uno stacco. In fondo il portatore di pov ha perso conoscenza.
CITAZIONE E così volevate sostituirmi con questo clone? ecco, ora mi sono persa. Ma sei pazzo? Capisco il plot twist finale, ma questo è un salto nel buio. Non ho la benché minima idea di cosa sia successo. Non so cosa ha ricordato, e dovrei saperlo, siamo in prima persona. Non so chi è e perché distingue un noi e un vuoi. È un alieno? Un killer, l’esponente di una setta? E a questo punto non so più a cosa serva la scia del lupo. Ed è un tale peccato (parafrasando Jarret), perché diamine! È davvero ben scritto. Ottimo show, bella empatia, e soprattutto un intreccio da dipanare davvero difficile. Tanto difficile, che non lo hai dipanato nemmeno tu, a quanto pare. Saresti stato al vertice, fino alle ultime tre righe, ora devo davvero rifletterci un bel po’. Maledetto! Comunque, disperazione, riscatto e ambientazione ci sono, lupo anche, e sembrava avere anche una certa importanza, fino a un certo punto. Niente, l’ho riletto e comunque non ci arrivo, poi magari spiegamelo tu. Per il resto, a livello stilistico, davvero un buon lavoro.
Una giornata di merda- di David Galligani Eccolo! Ma ciao big David! Ma quanto tempo è? Secoli! Il fatto che stia ancora aspettando una tua recensione non influirà minimamente nella stesura del mio giudizio. Stai sereno.
CITAZIONE Daniel si fermò a pisciare. mi mancavi!
CITAZIONE L’avevano licenziato proprio oggi sei al passato, dire proprio oggi, fa un po’ di confisione, risolvi con un “lo avevano appena licenziato”
CITAZIONE . Mentre si stava sgrollando scrollando
CITAZIONE nella posizione di guardia del pugilato è stato un pugile, quindi lui sa che guardia ha usato, alta, bassa. Guardia del pugilato va bene per me che non ne capisco un cacchio, lui sa di cosa sta parlando.
CITAZIONE era completamente ricoperto di sangue non suo. La camicia e i pantaloni erano completamente ripetizione fastidiosa
CITAZIONE Il fine era chiaro e l’anonimitá l’anonimato
CITAZIONE Si udivano dei passi salire le scale. c’è solo lui, chi altro poteva udirli? Direi che “passi sulle scale” sia sufficiente.
CITAZIONE Le mutandine scivolarono per terra e la ragazza afferró la testa di Daniel con le gambe e se la portó all’inguine. siamo sempre sul pov di Daniel, poi anche scrive “alla fica”.
CITAZIONE I sui capelli lunghi sfioravano i peli sul petto di lui. sono in due e di genere diverso, puoi usare gli o le. I suoi capelli lunghi gli sfioravano i peli del petto.
CITAZIONE La ragazza lo guardava fissamente, fisso CITAZIONE Sulla panchina era seduta la stessa ragazza di qualche notte prima. avrei scritto semplicemente “lei”. Tanto è di lei che si parla.
CITAZIONE «Ho quest...» cominció a dire la donna mentre Daniel la afferrava con forza alla gola. tentò di dire, ci sta meglio
Eccoci Davidino. Una storia amara. Forse avrei calcato la mano, avrei dato di nuovo una coscienza a Daniel proprio nel momento in cui uccide la vecchina. Credo che tu lo abbia fatto, in realtà, ma un solo “cosa ho fatto?” non rende abbastanza l’idea. Immagino un delirio di emozioni che gli caracollano tutte addosso, dal dolore alla paura, al sapore del cornetto! Così il diavolo avrebbe avuto anche una doppia vendetta. Non so, non ho capito molto le motivazioni del demonio. Tu mi dirai, è il demonio! Inganna e fa del male, è la sua natura. Certo. Però mi sarei aspettata un perché meno semplice. Per il resto, tolto qualche refuso da correttore in spagnolo, il testo scorre bene. La struttura è la classica struttura da racconto e il raccontato la fa da padrone. Accenni di azione tra una narrazione e l’altra. Fa molto fiaba nera. Lo stile crudo mi piace, ma questo lo sai.
La classifica riflette anche il gusto personale, ergo non prendetevela se un racconto che reputate stilisticamente meglio di un altro, lo supera in classifica. È difficile prescindere dal gusto. CLASSIFICA 1) LUPITA SCREAMS di Legno di Noce 2) I LUPI SONO TORNATI di Andrea Furlan 3) NON È SEMPRE BELLO CIO’ CHE PIACE di Mentiskarakorum 4) DISPOSITIVO CEREBRALE MOBILE di Truemet 5) UNA GIORNATA DI MERDA di David Galligani 6) L’ENIGMA DEL LUPO di Nazareno Marzetti 7) LEZIONE DI DEMONOLOGIA di Alexandra Fisher
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