CITAZIONE (Selene B. @ 7/7/2011, 02:09)
5) Un noir dell'altro mondo di Cattivotenente: punti: 10
Molto divertente e scoppiettante di idee interessanti, realizzate però in modo un po' frettoloso.
La prima parte è abbastanza incomprensibile: metti il lettore in modalità "attesa di capire chi siamo-dove andiamo-e a fare cosa" e ce lo lasci per un tempo che a me è parso esageratamente lungo. Tanto che quando arriviamo ad un sostanzioso info-dump (che mi dicono sia un errore grave, nella costruzione di un racconto) nella parte centrale, io invece di irritarmi saltavo di gioia perchè finalmente cominciavo a orientarmi nell'oscurità. Il finale consta, anche lui, di riassunto-spiegone, meno gradito però, e non del tutto soddisfacente (nel senso che comunque non ho capito al 100% le modalità del delitto).
Lo stile mi piace e non ho nulla da eccepire. Nel complesso consiglierei una tranquilla revisione e magari riscrittura di alcune parti, cercando di diluire in qualche modo le informazioni indispensabili alla comprensione della storia, e anticipandole un po'. Nel finale ci metterei un po' di show don't tell, che non fa mai male.
Allora, so che lo skannatoio IV non è più attuale, ma mi ero ripromesso di rispondere ad alcuni vostri commenti, non per pedanteria (d'altronde credo abbiate notato la sproporzione di tempo e spazio che dedico al commento dei racconti altrui piuttosto che alla "difesa" dei miei) ma perché, secondo me, ci potrebbero essere interessanti spunti di riflessione/discussione.
Comincio da te, Selene.
Concordo con quanto dici, concordemente con altri, sulla parte finale. Confesso di aver dovuto chiudere stringendo per mancanza di caratteri, l'idea merita un respiro più ampio che ho deciso di darle entro breve. Pensa che, rispetto alla prima versione, ho accorciato la parte in mezzo per soffocare meno la chiosa... Ma non è quello che m'interessa ora. Parliamo di info-dump. Come ebbi già modo di dire, questo spauracchio dello scrittore, a mio avviso, non si configura secondo regole fisse, che ci consentono di puntare il dito su ogni parte informativa un po' più dilungata ed esclamare "Ah-ha! Info dump! Beccato!". A mio modo di vedere, ci possono essere informazioni per un totale di tre parole che sono totalmente superflue e nocive alla narrazione, anche solo per collocazione errata nel testo. A tal proposito, se ti può interessare, ti rimando al mio commento a "La memoria dei draghi passati", di bucciamarcia.
D'altro canto, ci sono spiegoni memorabili che sono entrati nella storia del cinema e della letteratura, a partire dalla parte di Matrix in cui Morfeus racconta a Neo tutto l'accaduto (è vero che nel cinema, per definizione, c'è molto "show", anche nelle parti di "tell", quindi l'eventuale info dump è più digeribile), continuando con Fight Club, passando per Guerre Stellari, dove ci si dilunga su dettagli quali la spada laser (in fondo bastava vederla, per capire, no?) e alcune parti introduttive sono addirittura testuali. Potrei andare avanti e in tal senso, Stephen King dovrebbe essere considerato il più grande info dumper della storia, dato che racconta anche dei problemi intestinali del personaggio meno importante delle sue storie, soprattutto nei libri più risalenti, però anche su questo ha a mio avviso costruito la sua fortuna. Certo, bisogna essere lui per poterselo permettere, ma il concetto è chiaro. Ma mi spingerò oltre.
Tu parti dal presupposto che, se spiego, non sono capace di narrare in altro modo. Io invece ragiono in maniera diversa. Non mi stancherò mai di ripetere che ho una mente semplice ma che non credo di essere il solo: per me una parte informativa, se ben congegnata e utile (su questo tornerò poi) alla storia, è un vero godimento. A me piace che mi venga svelato l'arcano, voglio proprio il grande saggio che, a un certo punto, si siede e mi racconta come stanno le cose. Se poi riesci ad appagarmi senza lo spiegone, va bene uguale, ma a me lo spiegone ben fatto garba. Porto a esempio il finale del primo libro della Torre Nera, dove Roland ha la visione che spiega i concetti cardine del funzionamento dell'universo letterario in cui si svolge la vicenda: per me è meraviglioso.
Fondamentalmente, info dump lo puoi avere se si percepisce che le informazioni sono, per qualsivoglia motivo, inopportune. O per posizionamento o perché stilisticamente sarebbe stata nettamente preferibile una soluzione diversa o, soprattutto, perché quelle informazioni sono superflue. Ad eccezione di alcuni eccessi di King (ma lui se li può permettere), nessuno dei casi citati fornisce informazioni superflue, anzi. Si tratta di snodi cruciali della storia o di dettagli che l'arricchiscono in background e atmosfera.
Tornando a noi, non credo che la parte in cui Garrett spiega il funzionamento dell'aldilà possa essere considerata superflua o niosa, tanto che tu stessa hai detto "saltavo di gioia perchè finalmente cominciavo a orientarmi nell'oscurità". Ecco, sono contento, perché questo era precisamente ciò che volevo ottenere. Garrett è il mio Morfeus e Roberto il mio Neo. In fondo, uno dei punti su cui si regge il racconto, è la curiosità umana di dare uno sguardo, anche putativo e nell'ottica di un altro, alla vita dopo la morte. Alla luce di quanto ti ho detto, credo che lo spiegone che mi contesti sia invece uno dei punti di forza del racconto.Che poi nella versione "long" cercherò di movimentarlo un po', non c'è dubbio. Avendo più spazio a disposizione, magari, Roberto apprenderà subito le informazioni base e pian piano quelle di contorno, ma la spiegazione iniziale deve, e sottolineo deve, esserci. L'alternativa, sarebbe che Garrett non rispondesse ad alcuno dei quesiti del suo nuovo amico, e questo si sarebbe poco verosimile.
Augh! Ho detto.