| Formalizzo ufficialmente in questo spazio, generosamente creato per proposte nate per parterogenesi dallo skannatoio, il progetto URDiG: Un Romanzo in Dieci Giorni.
Riporto, come mera cronistoria, i due post in cui, nella discussione dello skannatoio IV e 1/2 su cui è nata la proposta, chiarivo le mie idee sul progetto.
"voglio condividere con voi un'idea da pazzo suicida che mi è venuta in testa e che vorrei proporre qui o sul forum di XII: URAS. Un Romanzo alla Settimana. O anche URDIG, Un Romanzo in DIeci Giorni. Esatto, è proprio quello che credete. Mi è venuto in mente scrivendo i due racconti di quest'edizione, circa 20000 battute, in 24 ore. In realtà, uno dei 2 era in origine 15000 e l'altro 12000 e qualcosa, quindi in totale molto vicini ai 30k. Ho perso molto tempo per lavorare di sottrazione fino a stare dentro i limiti imposti, tempo che, se utilizzato per scrivere, mi avrebbe fatto raggiungere, agevolmente, 50000 caratteri in un giorno. Mi sono reso conto che, in linea puramente teorica, avrei potuto scrivere un romanzello di 350000 battute in una settimana. Siamo tra le 250 e le 300 pagine, a occhio. Ora, il mio più grande limite nello scrivere è vincere la resistenza a cominciare, soprattutto quando c'è sempre qualcos'altro da fare. Credo allora che sarebbe una palestra ottima, per quanto estrema, un concorso che obbligasse a tenere un ritmo simile per una settimana-dieci giorni. Credo che aprirebbe per molti l'orizzonte mentale all'idea che, sì, si può davvero scrivere con costanza e, alla bisogna, scrivere un romanzo in una settimana. Strutturerei la cosa un po' come questo mini skannatoio, con una rosa ampia di possibili soggetti/ambientazioni fra cui scegliere, anche non esclusivi per concorrente".
"... per lo spirito che avevo in mente, tutti dovrebbero impegnarsi a finire l'opera. La struttura proposta da Jackie è molto interessante, ma si discosta dall'esercizio da bonzo che avevo in mente. L'utilità del tutto, oltre che imparare a scrivere sul lungo, sarebbe di imporsi la forma mentis adatta a farlo. Così come per lo skannatoio scrivo e le mie cose invece le trascuro, sono certo che mi costringerei a rispettare anche questa scadenza. Credo che il limite mentale sia comune a molti di noi. Per questo credo che la formula più appropriata sarebbe quella che ho proposto, magari anche a cadenza semestrale. Dieci giorni per scrivere, sei mesi per leggere i lavori degli altri. Uno skannatoio diluito in cui la parte più importante è proprio quella dello scrivere, non tanto la valutazione successiva. Questo andrebbe ovviamente a discapito della qualità, Kendalen (io lo scrivo giusto, visto?) ma otterresti 2 risultati secondo me importantissimi: 1) la detta abilità a scrivere con costanza, che secondo me svilupperebbe anche la creatività; 2) trovarti in una sola settimana, magicamente, con un romanzo in mano! Un lavoro su cui poi poetr lavorare di fino nel tempo, tanto il grosso del lavoro sarebbe già fatto. E poi, non diamo per scontato che non ne uscirebbero opere pregevoli; io sono anzi convinto del contrario: potremmo avere belle sorprese. Ho imparato in un corso fatto ormai un anno e mezzo fa, costretto dagli eventi, che le mie capacità di immagazzinare e comprendere dati, in definitiva di studiare con efficacia, erano molto superiori a quanto avevo sempre creduto. Se avessi studiato così ai tempi dell'università, mi sarei laureato in due anni scarsi. Siamo frenati dalle nostre credenze limitanti, e credo ciò valga in tutti i campi, compreso quello letterario. Il fine della mia proposta sarebbe quello di renderci mentalmente più elastici e fiduciosi nei nostri stessi mezzi".
Quindi, strutturerei URDiG in questo modo:
1) data d'inizio votata da tutti gli autori interessati al progetto. La maggioranza vince. Questo perché, trattandosi di un concorso molto impegnativo, che per dieci giorni richiederà un impegno e una costanza fuori dalla norma, gli autori devono, nei limiti del possibile, potersi organizzare per renderlo compatibile con la vita e gli impegni di tutti i giorni.
2) Nel giorno concordato, gli organizzatori daranno il via al concorso pubblicando una lista di oggetti, ambientazioni e tracce piuttosto ampia, fra cui poter liberamente scegliere. Le scelte non saranno mutualmente esclusive ma lo stesso topos potrà essere scelto al massimo da due autori, per rendere le opere quanto più varie possibile senza però ridurre troppo le opzioni a disposizione.
3) Dalla pubblicazione dei temi, gli autori avranno 24 ore a disposizione per sceglierne uno e cominciare a pensare a un intreccio. Per onestà intellettuale (con se stessi più che con gli altri), in questo lasso di tempo non si potrà cominciare a scrivere. Dopo la comunicazione ufficiale della scelta, non si potrà più cambiarla, nemmeno entro il lasso delle 24 ore. Questo concorso vorrebbe fare della determinazione la sua chiave di lettura: le indecisioni sono dunque bandite.
4) Allo scadere delle 24 ore, gli autori cominceranno a stendere il proprio romanzo, che dovrà avere una lunghezza minima di 400.000 caratteri, spazi inclusi. Qualora, in fase di pubblicazione dei topoi, si dovesse decidere una durata differente della competizione, i romanzi non potranno avere comunque lunghezza inferiore a 40000 caratteri, moltiplicati per il numero di giorni di durata della fase creativa del concorso. In ogni caso, non esistono limiti massimi.
5) Allo scadere dei termini previsti, gli autori dovranno pubblicare il loro romanzo, anche in caso non fossero riusciti a finirlo, pena la squalifica dal concorso e dalle due successive edizioni. La pubblicazione avverrà con modalità da concordarsi, potendosi fin d'ora escludersi il copia/incolla su una discussione, che richiederebbe una lunghissima riformattazione integrale.
6) Per ogni romanzo in gara, i concorrenti avranno a disposizione 15 giorni per lettura e commento; la pubblicazione dei commenti avverrà a cadenza quindicinale, ovvero un commento su almeno uno dei partecipanti ogni due settimane circa. Non ci saranno però limiti minimi in questo senso: se un partecipante fosse in grado di commentare tutti gli altri già alla prima finestra di invio dei commenti, potrà farlo.
7) i commenti, obbligatori per ogni opera in concorso, dovranno riflettere le impressioni a caldo dopo la lettura del romanzo, più che essere dissertazioni di natura tecnica. Per quello, ci sono molti altri concorsi più agili. In questa sede, lo scopo è, prima di tutto, imporsi di tenere un ritmo di scrittura costante e medio-alto, per almeno dieci giorni. Le impressioni degli altri partecipanti, anche per le ovvie difficoltà discendenti dal dover analizzare opere tanto lunghe, verteranno più sull'equilibrio delle parti del libro, sull'efficacia dell'opera in proporzione al tempo speso per scriverla, sullo sviluppo dell'idea e, in definitiva, sul pensiero avuto leggendo l'ultima frase.
8) Si auspicherebbe la presenza di una giuria esterna, ma non è indispensabile.
9) Ogni concorrente ha facoltà di riassumere il proprio giudizio nella dicitura univoca e invariabile "cassato". In poche parole se qualcuno, dopo aver letto (anche qui si conta sulla buona fede e l'impegno dei partecipanti) almeno due decimi del testo di un altro autore, non riuscisse proprio ad andare avanti, avrà la possibilità, espressamente prevista, di rinunciare a lettura e commento, fatta salva una breve indicazione sui motivi che lo hanno indotto a interrompere la lettura. Leggere dovrebbe essere un piacere, evitiamo almeno che diventi un sacrificio. L'autore del libro in questione, che non avrà facoltà di lamentela, saprà che qualcosa nella sua opera non funziona e questo, di per sé, sarà già un'utile indicazione.
10) Le votazioni dovranno tener conto, in modo particolare, dei fattori impegno ed efficacia. Chi abbia tenuto una media di 60k al giorno, ad esempio, andrà premiato più di chi si sia limitato ai 40 previsti; chi sia riuscito a costruire con efficacia una trama elaborata, o abbia scritto in maniera particolarmente gradevole nonostante i tempi limitati, andrà valorizzato maggiormente di chi, a parità di lunghezza, si sia limitato a scrivere una storia lineare con stile piano, anche se scorrevole.
11) Il sistema di votazione, in questa prima proposta, sarebbe da 1 a 10, distinto in: - valore del libro in assoluto e -valore del libro in relazione al tempo impiegato a scriverlo. Il libro che avrà il punteggio maggiore risultante dalla somma aritmetica di tutti i voti ricevuti, si aggiudicherà il titolo di Miracle Man (o Woman) e sarà osannato come il primo "romanziere lampo" la cui esistenza possa essere ufficialmente provata!
Ok, adesso aspetto commenti, opinioni, suggerimenti ma, soprattutto, dichiarazioni d'intenti per eventuali adesioni a questo concorso per fondamentalisti letterari. Ciao.
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