Signori, ecco qua i miei commenti.
Anche questi scritti con il dannatissimo iPad! Non vogliatemene!
Smilodon
In generale è proprio un bel racconto che, come dice il Tetra, poteva andare bene anche per lo Skan "normale" (ragnatela a parte!
)
Mi è rimasto un dubbio sul fatto che il protagonista possa o meno spingere sull'acceleratore e contribuire a far precipitare gli eventi o se è solo uno "spettatore" passivo... In questo caso allora non capisco bene qual è il suo tornaconto. OK ci sta anche solo il godere delle sofferenze altrui, ma almeno due volte dici chiaramente che se hai un dono e vivi a Caracas devi farlo fruttare (scusa ma non sto citando alla lettera e non vorrei creare confusione) ecco allora che mi chiedo dove sia il tornaconto di Miguel!?
L'altra obiezione è una inezia, ma secondo me andava tenuta in considerazione: nell'incipit il nome del locale significa biondo tinto e nel racconto un riferimento ci sarebbe stato bene.
Riguardo al rum invece la penso esattamente come te: nei peggiori bar di Caracas si beve solo quello! Non so se sia vero, ma ormai, complice la pubblicità, non può che essere così!
Per quanto riguarda lo stile, ho poco da dire, forse solo la "frattura" notata tra la descrizione d'ambiente iniziale e il resto del racconto che si focalizza sui personaggi. Non credo che sia "sbagliato" solo che ho notato una discontinuità... Come se i tre e Miguel si spostassero d'improvviso altrove.
Per come si sviluppa invece nulla da dire le tue scelte mi sembrano appropriate e anche il Climax... Beh, a me andava bene così. A caricare troppo la molla spesso... Scappa di mano!
Thorgrimir
Intanto benritrovato!
Secondo me il tuo racconto, strutturato così non va bene. Te l'hanno fatto già notare, ma io credo che il problema non stia nel fatto che sia più che altro un incipit di una storia di più ampio respiro, quanto che al suo interno non si concluda nulla. Se nel presentarci i personaggi avessi introdotto una storia accessoria, magari risolta dall'acume del protagonista, non solo avresti ottenuto un racconto più "rotondo", ma ci avresti fatto conoscere meglio il protagonista: non solo le sue aspirazioni, ma anche quali doti e risorse per ottenerle.
Poteva essere anche qualcosa esterno alla trama principale: un po' come l'inizio del primo Indiana Jones, tutta quella parte nel tempio è inutile alla fine della storia che segue, ma si scopre quanto sia "cazzuto" Indiana, sveglio, atletico, preparato sul piano storico ecc. ecc.
Nel tuo caso invece c'è l'atmosfera, c'è l'obiettivo a "lungo termine", c'è una presentazione dei personaggi e del luogo in cui si incontrano, ma tutto il resto avverrà poi!
Se invece dopo un gran casino, il protagonista ne veniva fuori immacolato dopo aver girato tutto a suo vantaggio dicendo: " Andiamo a prendere il nipotino di Adolf..." secondo me lo avremmo apprezzato di più (Hem... Quantomeno io
)
Anche a te faccio notare che nel "tuo" bar non si beve rum e non si fa riferimento al perchè si chiami "biondo tinto"!
Master
E adesso veniamo al più irrispettoso!
Ma come? Io "nonostante" le ferie riesco a partecipare alla 24h e tu mi prendi per i fondelli?
Scherzi a parte, se è vero che, nonostante il tuo esame di "storia dell'alcolometria ricorrente", sei riuscito a scrivere in un'ora e un minuto un tale racconto... allora sono io a doverti fare i complimenti!
Purtroppo, dopo essermi goduto l'inizio con il barista dal ciuffo tinto e la ricrescita di un cm, confesso di non essere rimasto agganciato alla narrazione. Verso la fine ho dovuto ritornare indietro e riprendere la lettura.
Alla fine ho trovato il racconto godibilissimo, ma la parte centrale un po' "povera", quasi che ci dovesse essere per forza per arrivare al finale... Forse è questo che mi ha fatto perdere di interesse. Senza contare poi che sei "uscito" dal bar. Per carità, lecito, però, hai creato un grosso stacco/frattura. A me sarebbe piaciuto molto di più se la beffa fosse stata l'oggetto di una discussione avuta tra due ex spie sedute a tavolino mentre si sfondano di rum ripensano al passato: l'americano per 20 anni o più ha continuato a credersi un figo per scoprire che il rivale del mossad glil'ha messo "a stoppino" chissà quante altre decine di volte!
Per lo stile non ho grosse osservazioni da farti, forse un po' grezzo e da limare qua e là ma niente di più: sei sempre il solito rullo compressore pieno di ironia.
Wellax
Che dire? Ho notato dei progressi rispetto al primo racconto postato e a quello letto per il primo 666, ma ancora non ci siamo. Sei come un cuoco che mette troppi ingredienti in un solo piatto... Poi però non si può correggere in corso d'opera!
Second me dovresti provare a scrivere dei racconti molto più lineari e semplici focalizzandoti su pochi personaggi caratterizzandoli efficacemente con meno parole possibile. Stessa cosa per la descrizione degli ambienti e infine (rullo di tamburi) cerca di essere meno estremo! Insisti sempre con personaggi che compiono turpi omicidi in famiglia. É vero, sono d'impatto, ma non è detto che l'impatto sia per forza efficace! Un po' come giocare a "muretta" e sfondare il cemento armato a pallonate... Estremo, ma relega il racconto nella nicchia del grottesco, se non addirittura del comico e nel tuo racconto di questi passaggi ce n'erano proprio troppi.
Prendiamo ad esempio il protagonista che viene autorizzato da chi lo sta arrestando ad andarsi a fare un goccetto dopo un omicidio... io lo trovo decisamente estremo... Tutto il resto, per bilanciare la narrazione, sarebbe stato bene che fosse molto, ma molto, "normale" giocando magari sui sentimenti che legano omicida e poliziotto, così da riuscire a giustificare la strana concessione.
Naturalmente il mio è solo un parere personale, magari bilanciando gli "ingredienti" riuscirai a creare un tuo stile "esagerato", ma, sempre secondo me, dovresti arrivarci per gradi.
PS nella frase con cui il figlio rivela al padre i suoi sentimenti (credo sia quella) ci sono diversi errori di grammatica, forse sono voluti per caratterizzare la parlata del personaggio, ma visto che dice solo quella frase, forse sarebbe meglio renderla grammaticalmente corretta.
CLASSIFICA
Smilodon 4
Master 3
Thorgrimir 2
Wellax 1
Grazie per i commenti ricevuti, tutti molto interessanti.
Permettetemi solo uno "sfogo" contro Master e la sua reprimenda sul combattimento dei galli: premesso che mentre lo scrivevo pensavo ai cartoni animati della Warner Bros, non mi sembra di averli umanizzati poi molto. Forse anziché "Stava giocando come il gatto col topo." avresti preferito "Sembrava che stesse giocando..." ma così avrei umanizzato il narratore. Mmmm... Non so, a me sembravano solo nuvole di piume e schizzi di sangue!
PS @ Smilodon
Grazie per le belle parole riguardo alla dichiarazione fatta da Miguel alla barista... Per me era chiaro che fosse un inetto, ma volevo fargli dire qualcosa di passabile e quando ho postato il racconto mi chiedevo se quel punto andasse bene. A tuo dire mi son convinto di sì! Grazie.
Edited by Rovignon - 18/7/2012, 12:24