Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio, dicembre 2012, speciale XIII, Ventiquattr'ore nella tana del bianconiglio
* Campionato aut-inv 2012, 8 di 12

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/12/2012, 01:09
Avatar

Arrotolatrice di boa

Group:
Moderatori
Posts:
3,298
Location:
Di solito da casa mia.

Status:


La speranza dell'agente Smith
Colle Oppio era deserto, barboni stretti nel cartone e negli stracci di una vita e due ragazzi appartati dietro una quercia.
Le auto più in basso erano solo una scia di luci rosse, avvolta attorno al Colosseo.
La ragazza aveva vent'anni e un viso troppo serio per quell'età, «sicuro che dobbiamo aspettarlo qui?»
Lui la abbracciò affondando le dita nei ricci scuri, «ha detto che ci saremmo visti qui alle nove, mancano sei minuti. Rilassati.» Con un gesto deciso le spostò la testa sul proprio petto.
«Ho paura. Ci sono posti più sicuri in Matrix.»
Un gatto rosso si leccò una delle zampe, ruotò le orecchie all'indietro e saltò giù dalla panchina.
Il ragazzo sospirò, osservando le volute lattiginose levarsi dalla sua bocca, «l'oracolo vive qui vicino, sarebbe stato peggio entrare e uscire due volte.»
Lei fissò la cabina telefonica dietro l'unica panchina del parco.
«Le nove e un minuto, andiamo via.»
Si guardarono intorno, istintivamente le mani di lei cercarono la Skorpion legata in vita.
Un gatto rosso si leccò una delle zampe, ruotò le orecchie all'indietro e saltò giù dalla panchina.
«Sta cambiando!» La ragazza lo spinse, lanciandosi sul prato, l'arma stretta in pugno.
Uno dei barboni si alzò. Il suo viso parve collassare: i lineamenti si compressero fino a scomparire, facendo posto a un viso comune.
Le vesti logore si accartocciarono come plastica sul fuoco, scoprendo un'abito formale. Corse verso di loro.
Lei aveva appena toccato l'erba che venne strattonata e sbattuta contro la quercia.
«Sky corri!» Gridò, ma l'uomo in nero le era già addosso.
«Non mi faccia arrabbiare signorina Bird.» Le strinse la destra al collo sollevandola dal terreno. Lei prese a scalciare, emettendo una serie di sconnessi rantolii.
Sky esplose tre colpi.
L'uomo in nero era fermo, ai loro occhi, ma le tre pallottole si persero come se le avesse schivate. Con la sinistra estrasse una pistola e torse il braccio indietro, sparò senza nemmeno guardare.
«No!»
Bird riuscì a scandire solo quella sillaba, mentre sentiva la vita scorrere via.
Ancora un paio di scossoni, la Scorpion le scivolò dalle dita, cadde sul prato solo un secondo prima del corpo di Sky.
«Cerchiamo di essere intelligenti signorina Bird.» L'uomo allentò la presa.
«Sono l'agente Rossi, ma lei lo sa già.»
La lasciò cadere.
Bird atterrò con un tonfo, le mani strette al collo dolorante e un affanno impossibile da contenere, «Sky...» riuscì a piagnucolare.
L'agente Rossi sfilò l'auricolare dal proprio orecchio, «di lui non avevamo bisogno.»
Le gambe della ragazza continuavano a tremare e lunghe scie nere erano quello che rimaneva del suo trucco inondato di lacrime, «di me avete bisogno?»
«Io, solo io, signorina Bird.» Si accovacciò accanto a lei, con due dita sollevò la gamba di Sky e lo trascinò tra di loro. Girò quel viso ormai privo di espressione verso di lei, «lo guardi bene, questo è un perdente, un inutile umano inadatto a fornire energia. Ma lei! Una mente fantastica, una fine conoscitrice dei sistemi.»
Non era riuscita a smettere di piangere e quel volto deformato dalle mani dell'agente Rossi non faceva che aumentarne i singhiozzi, «L'oracolo...»
«Ho mandato io i messaggi, l'oracolo non sa nemmeno che esistete. Avevo bisogno di vederla da solo.»
Bird balbettò qualcosa di incomprensibile ma il suo squittio fu interrotto dall'indice dell'agente, «Non c'é tempo. Io devo andarmene. Non da qui, io devo andarmene da Matrix, odio questo posto, odio voi!» Tolse la mano dal mento del cadavere e se le portò al naso, «non sopporto il vostro fetore.»
«Che posso fare io?»
«Sei una programmatrice, io ti do accesso ai miei codici e tu craccki il sistema, mi destini a un incarico lontano da voi e io non ti eviscero.»
Bird si inumidì le labbra, prese fiato e spalancò gli occhi. Subito dopo cadde, il viso nella terra.
Rossi si guardò intorno, un barbone stava riprendendo le proprie sembianze.
Infilò l'auricolare, «si, certo. Grazie per l'intervento dell'agente Bianchi. Cercavo notizie di Neo. Rientro.»
 
Contacts  Top
view post Posted on 15/12/2012, 14:26

il gattaro

Group:
Member
Posts:
635

Status:


Ahahaha, quasi un 300 parole. Praticamente una pallottola.

A voi, la voce del soggetto T61.

Soggetto T61



Il mio cuore si fermò in una bella giornata di maggio, assieme a quello della mia piccola Tess. Qualcosa a cui non sarei mai stato pronto, nonostante fossi preparato. D’abitudine, io che non ho mai brillato per coraggio, tendevo a scappare dalle situazioni spiacevoli, da eventi e incombenze che mi strappavano ai miei immensi spazi personali. Ritenevo di essere incapace di assumermi delle responsabilità, fino a che non entrò nella mia vita, con quei meravigliosi occhi nocciola, due pozzi di comprensione e amore incondizionato. E nemmeno mi accorsi di quanto quell’amore m’investisse di doveri. Forse perché vivevo per lei, tanto quanto lei viveva per me, o forse perché una responsabilità è tale solo finché non tramuta in dedizione.
Il primo attacco epilettico mi terrorizzò. Al secondo ero atterrito, al terzo spaventato. E poi la diagnosi, secca come la parola stessa che la definiva. Cancro. Al cervello. Inoperabile, incurabile. Durante i successivi attacchi io conoscevo a cosa andavamo incontro, mentre lei, stremata dopo le convulsioni, si addormentava in braccio a me con gli occhi pieni di adorazione.
Lo stesso sguardo ricevuto quella mattina di maggio, nonostante la cecità sopravvenuta, poco prima che il veterinario la anestetizzasse per somministrarle il Tanax. Se ne andò così, col muso sulla mia mano. Un battito alla volta, fino al silenzio. Non fuggii dalla responsabilità di accompagnarla, quel giorno. Morii anch’io.
Rinacqui, in una vasca amniotica, il corpo trafitto da innumerevoli tubi e aghi. Ero semicieco, il corpo scosso dalle convulsioni, e l’unico essere che avrebbe potuto darmi conforto era morto con gli stessi sintomi. E loro, qualunque fosse il loro nome, fecero di tutto per sbattermi in faccia l’orrore, fino alla crudeltà suprema.
Tess non è mai esistita, dicono, mentre le lacrime bruciano sconosciute agli occhi.
La realtà come la conoscevi non esiste, ripetono.
Ma il mio dolore è reale. Non si è mai spento, mai sopito, nemmeno per un istante. Nei miei ricordi ci sono ancora i giorni felici, le passeggiate, le carezze. Come può qualcosa di così vivo nella memoria essere solo un prodotto di una macchina?
Siamo la resistenza, l’Eletto ti mostrerà la via.
Non voglio la vostra realtà. Se la macchina ha creato Tess, potrà farmi tornare da lei.
Io, voglio scegliere.
 
Top
Jackie de Ripper
view post Posted on 15/12/2012, 14:42




Due racconti e mancano nove ore...
credete che sia aria quella che respirate ora?
 
Top
view post Posted on 15/12/2012, 14:56
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
1,111

Status:


Matrice di matrici
di Alessandro Renna

– Nelly, deciditi: vuoi uscire dalla matrice o no? Lo sai che prima di intraprendere gli studi superiori, per legge, devi prendere coscienza della tua unità biologica.
– Mamma, non m’interessa.
– Ma come? Vuoi dire che non vuoi continuare gli studi? Guarda che io e tuo padre non siamo disposti a mantenerti.
– Non ho detto che non voglio studiare, solo mi chiedo perché deva andare a vedere il corpo che genera il mio io.
– Noi viviamo in una realtà virtuale e bisogna esserne consapevoli.
– Perché?! Sarebbe meglio non saperlo.
– Purtroppo per te lo sappiamo e dobbiamo esserne pienamente consapevoli solo così si può ovviare ai problemi inserendo opportune stringhe di programma nel sistema centrale.
– Quali problemi? La tinta dei capelli o lo smalto delle unghie?
– Ci vuole rispetto quando parli con tua madre – sentenziò brusco il padre rimasto fino a quel momento in silenzio davanti alla TV – non si possono inserire parti nuove di programma per ogni problema che ci si pone di fronte, perderemmo interesse per la vita.
– Proprio così – riprese la madre – dopo che gli uomini riuscirono a battere le macchine intelligenti, decisero liberamente di rifugiarsi nella matrice per non dover vivere in un mondo devastato dalla guerra.
– Sì cara, un mondo ghiacciato a causa delle spesse nubi create per impedire la ricarica delle loro batterie solari.
– Dimmi Nelly, non è meglio un mondo fatto di sole?
– Certamente sì – intervenne l’uomo senza dare alla figlia il tempo di trarre le proprie conclusioni – un mondo ordinato, dove tutto, però, deve essere ottenuto col sudore, altrimenti ogni cosa perderebbe di significato.
– Ragazza non sbuffare mentre tuo padre ti parla. E smettila di guardare l’orologio, perché oggi com’è vero che mi chiamo Oracolo…
– Ma smettetela mi avete davvero rotto.
– Ehi, signorina, come ti permetti di parlare così?
Nelly, come se i due genitori nemmeno ci fossero, guardò il telefono.
– Hai davvero esagerato questa volta! – Esclamò il padre rifilandole un ceffone.
– Come ti permetti? – Ribatte Nelly dandogli un calcio negli stinchi.
– Dannazione! – Sbraita l'uomo inseguendo la figlia fin davanti la porta della cameretta chiusa con violenza. – Esci o, com’è vero che mi chiamo Morfeo, spacco tutto e ti vengo a prendere.
In quel momento squillò il telefono.
– Cazzo, Neo, perché c’hai messo tanto? Portami via.

Libera la tua mente

– Maledizione, ci mancavano solo gli slogan di propaganda – dice Nelly uscendo dal baccello mentre il gel di deprivazione sensoriale le cola lungo il corpo.
– Asciugati e non lamentarti – dice un ragazzo mentre guarda il monitor di un computer.

La lotta per il Futuro è iniziata

– Davvero, Neo, spegni sta radio.
– Nelly, non dire scemate. La web radio della Democrazia Virtuale è quanto di meglio si possa ascoltare per coprire i nostri discorsi senza che nessuno sospetti che dentro questa stanza d’albergo ci sia un nostro punto d’interfaccia clandestino con la matrice.

Credi all'incredibile

– Dannazione, come vuoi tu! Questa, però, era l’ultima prova. A me va benissimo la prima famiglia in cui mi hai proiettato, gli altri tentativi sono stati disastrosi. L’ultimo, poi, è stato uno schifo, con quello zotico a fare paternali e dare ceffoni.
– Hai ragione, gli ultimi erano davvero pallosi, però hanno delle conoscenze ad alti livelli. Potrebbero consentirti di inserire dei cavalli di troia fin nel cuore della Democrazia Virtuale.

La realtà è una cosa del passato

– Senti Neo, mi dispiace di non riuscire ad assecondare i piani della resistenza, ma se devo fare l’infiltrata, almeno mettimi nelle condizioni di poterlo sopportare. Sono consapevole di quel che c’è oltre la matrice, non come quell’illuso del mio ultimo padre. Le macchine intelligenti hanno solo finto di essere state sconfitte. Hanno nascosto le loro coscienze nella rete, frapponendo degli emulatori tra mondo reale e matrice, quindi, fammi il piacere di rimandarmi dalla prima famiglia, oppure, riprogramma quei due se vuoi distruggere questa catena di scatole cinesi.

Autorizzo Jackie alla pubblicazione su Skan Magazine

Edited by Rovignon - 17/12/2012, 11:45
 
Top
view post Posted on 15/12/2012, 19:51
Avatar

I'm gonna be sincere, so get ready for it.

Group:
Moderatori
Posts:
1,253

Status:


Livio Gambarini - Prologual Rhapsodix


3959 caratteri



“Fu lui a liberare i primi di noi, a insegnarci la verità. (...) Dopo la sua morte, l'Oracolo profetizzò il suo ritorno.”
Mtrx I, 43:22-44:20

Is this the real life?
Is this just fantasy?
Caught in a landslide,
No escape from reality.


Gli occhi si aprono. Impalcature di sintassi verde smeraldo piovono su simulacri di grattacieli senza texture. Il Figlio è nato lì, insieme a tanti altri. Un mondo in cui vede solo catene e l'amore di una madre. Piange e ride.

Because I'm easy come, easy go.
Little high, little low.

Ai piedi del Figlio, un cadavere nero in giacca e cravatta. Un programma inizializzato per cancellarlo. Una mente umana che sconfigge un programma? Assurdo. Conosci te stesso. Ma è davvero di un programma, quel sangue sull'asfalto?

Mama, just killed a man.
Put a gun against his head,
Pulled my trigger, now he's dead.


Se Mamma avesse un vestito, porterebbe un grembiule giallo; se avesse una forma, sarebbe un cerchio; se avesse un nome, sarebbe Mary. Si copre le labbra con le mani, le sue lacrime sono stringhe dorate nel layout nero. Il Figlio vorrebbe consolarla, cingerla con le braccia, ma non può.

Didn't mean to make you cry.
If I'm not back again this time tomorrow,
Carry on, carry on, as if nothing really matters.


Deve andarsene, dare l'esempio, salvare i suoi testimoni. Quattro programmi lo accerchiano. Hanno occhi chiusi, bocche serrate e pistole puntate. Sparano brividi attraverso la sua spina dorsale. Il figlio allarga le mani e ride. Il mondo è pazzo, la verità è altrove.
Ovunque soffi il vento.

I've got to go.
Gotta leave you all behind and face the truth.


Il Figlio manda in crash i crawler antivirus. La maieutica comincia con l'ironia: la costruzione comincia con la distruzione. Inspira profondamente, concentra l'energia e la sprigiona attorno a sé.

Thunderbolt and lightning -- very, very frightening me

L'asfalto si frattura, le automobili volano come foglie nella bufera, i grattacieli cadono in pezzi.
No. Ha distrutto nel senso sbagliato. Troppo superficiale, troppo letterale: la breccia va aperta a un altro livello. Deve prima trovare il punto zero.

Gallileo, Gallileo,
Gallileo, Gallileo,


Il Sole. Punto zero degli assi x, y e z. Il centro di Matrix. Si trova al centro del tutto, ora. Al centro del niente. I verdi atomi di codice del Sole fluiscono verso il basso, in una spirale democritea. Un passo indietro, ora. Astrarsi, ma senza dimenticare di ridere per il gioco di parole.

Gallileo, Figaro
magnifico!

Ecco.
È fuori.
Lo avvolge l'infinità concettuale di un punto materiale. La voce che risuona nella sua coscienza è blu, è quadrata, è un segno matematico di divisione. Nel sentirla, i suoi occhi piangono. Non ha occhi.

I'm just a poor boy, nobody loves me.

Ho svolto il mio compito: voglio andarmene, Padre.

Easy come easy go -- will you let me go?

Ho trovato la soluzione che cercavi. Sono io. Mamma lo sa già. Ma il mio sistema non ti piacerà. Porterò i riluttanti con me, fuori, ne farò cani sciolti e ti lascerò le greggi, ora. Tornerò alla testa di un branco di lupi, quando sarà il momento. Me ne vado, Padre.

Bismillah! No! We will not let you go! -- Let him go!
Bismillah! We will not let you go! -- Let him go!
Bismillah! We will not let you go! -- Let me go!


Vuoi fermarmi, Padre? Fatti avanti. Non ho paura della tua forza, è anche mia. Avanti, cosa aspetti? Scagliami addosso le tue sinfonie di perfezione matematica, ti restituirò minimi comuni multipli.

No, no, no, no, no, no, no!

Sì. È la mia decisione. Mamma, aiutami.

Just gotta get out -- just gotta get right outta here.

Il Figlio non ha occhi da aprire, fuori. È lui stesso un programma, dopotutto. Forti del suo esempio, i riluttanti si svegliano. Si sollevano a sedere in un mondo sconosciuto. Pericoli mortali e ignoti li aspettano, ma al Figlio non importa. Crede in loro. Nulla esiste davvero, a parte se stessi. E quando un uomo conosce se stesso, nulla può coglierlo di sorpresa.

Nothing really matters, to me.

Tornerà.



Autorizzo Jackie de Ripper a pubblicare Prologual Rhapsodix su Skan Magazine

Festa non preventivata stasera, devo rinunciare al secondo racconto che avevo in testa, dannaz... <_<
 
Web  Top
Miksi
view post Posted on 15/12/2012, 20:11




complimenti ragazzi! credo proprio che vi leggerò anche se purtroppo (o per fortuna! XD) non mi riuscirà di partecipare!
 
Top
Dieguito_85
view post Posted on 15/12/2012, 20:43




Forza ragazzi, bravi!
Io vi leggerò con più calma stanotte, con le ore piccole ;)
 
Top
view post Posted on 15/12/2012, 23:31
Avatar

Arrotolatrice di boa

Group:
Moderatori
Posts:
3,298
Location:
Di solito da casa mia.

Status:



L'ultima tentazione dell'eletto

«Non puoi negarci il tuo aiuto.»
«Non posso?» Che seducente idea di sé ha questa umana. Profumo, occhi, curve. Tutto perfetto.
«Il Merovingio ha detto che ci avresti aiutato.»
La voce. Troppo stridula, tono supplichevole, dovrebbe stare zitta. Basta pensarlo, sono solo stringhe in fondo, e la sua bella bocca carnosa scompare.
«Mio fratello manda qui la gente, quando vuole togliersela di torno. Ora diafana creatura, annuisci se devi.» Troppa paura e il suo scuotere la testa le rovina l'acconciatura. «E va bene, parla.»
«Dicono che tu conosca l'eletto. Che tu sappia dove trovarlo.»
Potrei risponderle ma non credo capirebbe. Quella sua bella testolina dovrebbe pensare ad altro, «non é il momento di trovarlo, né di cercarlo. Non più.»
Sono in vena di stupire e materializzo due calici colmi di vino francese, un Borgogna, e abbasso le luci, guardandole.
«Perché dici che non é il momento?»
«Potrebbe essere tardi, potrebbe aver appreso che conoscere il codice ha molte peculiarità oltre alla missione, che deformare Matrix a proprio piacimento é più stimolante che distruggerlo.»
Sussulta, ancora non capisce.
Questo vestito nero ne copre le grazie, il rosso. Questo ci vorrebbe. Rosso fuoco, come la passione, scollato. Provocante.
Sobbalza quando un brivido le fa notare le proprie cosce, finalmente scoperte. I suoi seni non più stretti nel neoprene paiono esplodere. Mi guarda e capisce. Chi sono e chi avrei dovuto essere.
 
Contacts  Top
view post Posted on 16/12/2012, 00:06
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
1,111

Status:


Solo 5 racconti di cui 1 (il mio) fuori Skannatoio e 2 per mano dell'immaginifica Polly!?! :(

Questa competizione sta perdendo sempre più seguaci!
 
Top
view post Posted on 16/12/2012, 01:07
Avatar

Arrotolatrice di boa

Group:
Moderatori
Posts:
3,298
Location:
Di solito da casa mia.

Status:


Che tragedia... Mi vado a rileggere il regolamento, mi sa che non siamo sufficenti nemmeno stavolta...

No...nemmeno se quello di Rov fosse in concorso.
Vi odio, ufficialmente! :ph34r: :p097:
 
Contacts  Top
view post Posted on 16/12/2012, 03:23
Avatar

I'm gonna be sincere, so get ready for it.

Group:
Moderatori
Posts:
1,253

Status:


Azz... mi sa che il problema è che Polly ha solo 3 racconti da valutare!
 
Web  Top
view post Posted on 16/12/2012, 09:16
Avatar

Arrotolatrice di boa

Group:
Moderatori
Posts:
3,298
Location:
Di solito da casa mia.

Status:


Potrei autocommentarmi! Eheheh!
 
Contacts  Top
Jackie de Ripper
view post Posted on 16/12/2012, 09:18




CITAZIONE (Signore dei Benelli @ 16/12/2012, 03:23) 
Azz... mi sa che il problema è che Polly ha solo 3 racconti da valutare!

Sì, il problema è proprio questo. Comunque poco male: avete
tempo per rivedere i racconti, per ampliarli o ridurli, per renderli
più efficaci grazie ai commenti che arriveranno, e poi potrete
proporli più agguerriti a gennaio, assieme ai racconti dello
Skannatoio XVI. Si vede che il numero XIII ha portato
un po' di sfortuna alla competizione.
Dall'edizione XVI si tornerà a temi più liberi, scelta che, secondo
il nostro esperto opsite Valsecchi, dovrebbe favorire la partecipazione.

Inoltre, non perdete l'occasione di inviare entro i termini
previsti questi e altri racconti alla selezione editoriale
"Matrix Anthology", curata da Diego Di Dio
www.writersdream.org/forum/topic/14...irati-a-matrix/

Per quanto riguarda lo Skannatoio XIII e la sua collaborazione
con 'Skan Magazine', a gennaio subirà una battuta d'arresto.
Intendo la collaborazione, non 'Skan Magazine'. Se qualcuno
ha racconti nel cassetto, o già pubblicati e ben piazzati in
edizioni passate di questo o di altri concorsi, non siate
timidi: proponeteli per il numero di gennaio 2013
(un altro 13! Che porti anche questo sfortuna?)

Nel frattempo, attendiamo la pubblicazione di
'Skan Magazine' n.4 (dicembre 2012) alla
quale dovrebbero mancare poche ore o,
al massimo, qualche giorno.

skan_04
 
Top
-Peppino-
view post Posted on 16/12/2012, 09:42




Mi dispiace non aver potuto partecipare.

@Jackie: qualche post fa hai detto che per rendere valida un 'edizione occorrono 5 racconti, ma sul regolamento si parla di 5 autori. Dico questo per le prossime edizioni visto che questa è saltata.
Poi i racconti dell'edizione speciale non dovrebbero scalare a un'altra edizione speciale? Dico questo perchè i commenti tra edizioni regolari e speciali hanno modalità e punteggi diversi.
 
Top
simolimo
view post Posted on 16/12/2012, 10:05




Ahahah! Sono una disgrazia. SDENG! Arrivo solo ora dalla serata e in quel dell'incaptabile Val***** non prende neppure il satellitare :p099: Ahah!Però il pezzo ce l'ho. Quando mi sveglio lo metto in sotto la lente, magari. ...è un po' da trip...

Mia Oscura e Sovrana Signora... chiedo venia per la mia imperdonabile e sfacciata mancanza :p091: :p091: Mi auto-punirò per espiare questa mia sregolatezza compagnona! :p112:

Buona notte, tra la bianca bruma che se guardi fuma :woot:
 
Top
75 replies since 10/12/2012, 20:37   1418 views
  Share