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Skannatoio - dicembre 2013 - speciale XXV, pronti, partenza...

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view post Posted on 14/12/2013, 12:58
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Il Tospanico Polemico

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@Willow, sono curioso... ma se non si sa ancora il tema ... di che scrivevi ? :D
 
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view post Posted on 14/12/2013, 13:03
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Milena Vallero

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Infatti mi ero fatta il film mentale che master avrebbe reso pubblici i risultati delle classifiche oggi a mezzogiorno... Invece lo farà domani... Sono proprio :wacko: stordita...
 
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view post Posted on 14/12/2013, 13:09

Alto Sacerdote di Grumbar

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Aggiornamento sulle specifiche...

Per ora è lotta a 2 per quanto riguarda il tema, due prposte sono a solo 1 punto di distanza e hanno distaccato le altre di un buon margine (anche se non abbastanza per credersi al sicuro).

Nella classifica degli elementi, invece, la lotta è serratissima, con 4 specifiche in 3 punti e tutte e sette in sei punti, può succedere davvero di tutto... :P

Molto dipenderà dalla revisione dei voti che ho richiesto a un paio di utenti che avevano dimenticato qualcuno. ;)

@willow: invece delle specifiche vi ho fatto un aggiornamento sulla graduatoria... :P
Ovviamente criptico per non darvi indizi... :D
 
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view post Posted on 14/12/2013, 13:09
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Milena Vallero

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Forte questa "radiocronaca"! :lol:
 
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view post Posted on 14/12/2013, 13:31
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Milena Vallero

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CITAZIONE (master_runta @ 14/12/2013, 13:09) 
@willow: invece delle specifiche vi ho fatto un aggiornamento sulla graduatoria... :P
Ovviamente criptico per non darvi indizi... :D

E' bello, tiene alta la suspance :D
 
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view post Posted on 15/12/2013, 11:30

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Mezz'ora.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 12:01

Alto Sacerdote di Grumbar

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Skannatoio, speciale XXV
Ventiquattr'ore



Buongiorno, signori e signore. Questa 24 ore sarà all'insegna della sintesi. Un errore comune tra gli aspiranti scrittori (e anche tra quelli che non sono neppure più tanto aspiranti) è di perdersi in cumuli di parole senza scopo, solo per autocelebrarsi e sentirsi bravi e capaci. La scrittura, invece, richiede più efficacia. Soppesate ogni parola, eliminate l'ininfluente, tutto ciò che è davvero bello non ha bisogno di grossi giri di parole. Dritti al punto e al cuore del lettore!
Ma bando alle ciance, cominciamo.

  1. Gli autori dovranno scrivere un racconto tra i 1.000 e i 5.000 caratteri (spazi inclusi, estremi inclusi, tolleranza ZERO). Nessuna restrizione di genere per questa edizione (sempre prosa, però).

  2. Il tema di questo mese è: e se invece... (realtà alternative, cosa sarebbe successo se quella volta le cose fossero andate diversamente?) caldeggio la massima libertà interpretativa da parte degli autori.

  3. Nel racconto dovrà comparire un personaggio senza testa (può essere un personaggio reale o immaginario, apparire in carne e ossa -o ectoplasma- o essere anche solo il soggetto di un'opera d'arte, eccetera). Anche qui, massima libertà interpretativa da parte degli autori.

  4. I racconti dovranno essere pubblicati entro le 12.00 (mezzogiorno) di lunedì 16 dicembre 2013 come post in questo thread, specificando il titolo e l’autore (questi elementi non entrano a far parte del conteggio dei caratteri).

  5. Se un autore sforerà per eccesso o per difetto il numero di caratteri, non sarà considerato nella classifica finale della gara.

  6. La stessa penalizzazione è prevista se un autore modificherà il proprio racconto dopo la deadline (non ladrate, ho i superpoteri! :D ). In tal caso si procederà anche alla squalifica per un'edizione speciale dello Skannatoio.

  7. Nel caso di un totale superiore a 15 opere, occorre attendere che il supervisore separi i racconti in gironi, prima di procedere con i passi successivi.

  8. Una volta che i racconti saranno stati pubblicati, gli autori dovranno stilare, la loro classifica di merito. Al racconto valutato come ultimo dovrà essere assegnato 1 punto, al penultimo 2, al terz’ultimo 3 e così via fino al primo, che otterrà così il massimo punteggio. Un autore non deve inserire in classifica il proprio racconto.

  9. Oltre alla classifica, ogni autore dovrà scrivere un commento, anche di poche righe, purché sufficientemente chiaro per rendere esplicita la propria opinione su ciascun racconto. Se non lo dovesse fare, il punteggio conseguito nella gara sarà dimezzato. Ricordate che i commenti serviranno agli altri scrittori per migliorare i propri brani, quindi cercate di stenderli in quest'ottica di aiuto reciproco.

  10. Classifica e commento dovranno essere postati in questo thread entro e non oltre le 23.59 di lunedì 23 dicembre 2013.

  11. Se un autore, dopo aver pubblicato il racconto, non dovesse stilare la sua classifica, sarà escluso dalla classifica finale e squalificato per un'edizione speciale dello Skannatoio.

  12. Al termine, l'ultimo utente che avrà postato i commenti, avrà l'onore di redigere la classifica finale dello speciale e, se entro 24 ore dalla pubblicazione della stessa, non ci saranno reclami, il moderatore provvederà a declamare il vincitore o la vincitrice dell'edizione.

  13. Gli autori che, in caso di selezione, desiderano vedere il proprio racconto pubblicato sulla rivista si ricordino di aggiungere, in calce al testo, la liberatoria: Autorizzo Jackie de Ripper all'eventuale pubblicazione su Skan Magazine.


Bene, aspiranti vincitori. Spero che nei giorni scorsi abbiate consumato la cote a furia di affilare i coltelli, perché qui la vittoria si conquista nel sangue!

Pronti, VIA!

24 ore di tempo... tic tac tic tac...

Edited by master_runta - 15/12/2013, 12:20
 
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view post Posted on 15/12/2013, 12:26

Alto Sacerdote di Grumbar

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Di seguito vi riporto lo screenshot della pagina excel con la votazione dei temi e degli elementi.

e, visto che il mio orologio e quello di forumfree non concordano,
L'orario di consegna è prorogato alle 12.01 di lunedì 16 dicembre 2013 (eh, sì, avete ben un minuto in più! Gioite! :D )

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view post Posted on 15/12/2013, 15:43
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Milena Vallero

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Ok, amici, io ci ho provato! Ho giusto il tempo per postare e poi scappo!
Ho fatto del mio meglio. Speriamo ne sia valsa la pena. Buona lettura!

Destino

Iceberg dritto a prua!
Le parole di Fleet tormentavano i pensieri del primo ufficiale Murdoch, chiuso nel proprio alloggio con le mani immerse nell'acqua del lavabo.
C'era mancato poco. Dannatamente poco.
La campana aveva iniziato a suonare. Fleet aveva dato l'allarme: la nave stava andando dritta contro un iceberg.
Il capitano Smith si era ritirato nel suo alloggio mezz'ora prima, quindi toccava a Murdoch prendere la decisione più importante della propria vita. E doveva farlo in fretta.
Stava per ordinare l'indietro tutta, nella speranza di rallentare a sufficienza da poter aggirare l'ostacolo, quando si era reso conto che quasi certamente non ce l'avrebbero fatta. Se l'iceberg avesse colpito la fiancata, il danno sarebbe stato immenso.
Aveva allora dato un ordine folle. Rallentare, ma mantenendo la rotta.
Un coro di proteste si era levato sul ponte di comando, ma Murdoch era stato irremovibile.
Tirò fuori le mani dalla bacinella. L'acqua era ghiacciata e le dita erano diventate insensibili. Se le passò sugli occhi stanchi, provando un immediato sollievo.
Aveva salvato la nave.
Certo l'impatto era stato forte; la prua aveva subito un duro colpo, ma solo due compartimenti stagni si erano danneggiati.
Avrebbero dovuto procedere con cautela e a velocità ridotta, ma Andrews aveva valutato la situazione ed era convinto che avrebbero raggiunto sani e salvi il porto di New York.
In pochi minuti Murdoch era diventato un eroe.
Ma non era così che si sentiva.
Sebbene avesse con molta probabilità salvato la vita di centinaia di persone, il primo ufficiale del più grande transatlantico del mondo era spaventato a morte. E non si trattava della normale reazione emotiva a un pericolo scampato per un soffio.
Era reale, tangibile terrore.
Si sentiva colpevole, come se la propria decisione fosse stata un passo falso, un errore che avrebbe avuto conseguenze devastanti.
Si guardò nel minuscolo specchio appeso sopra il lavabo e stentò a riconoscere se stesso. Gli occhi infossati e il colorito pallido lo facevano assomigliare più a un cadavere che a un uomo.
Uscì dalla cabina e salì con passo strascicato fino al ponte A.
La notte era fredda e limpida, una di quelle notti in cui ci si sente felici di essere al mondo.
Ma nel cuore di Murdoch si aggirava solo una tenebra vischiosa. L'acqua sotto di lui, così piatta da sembrare una lastra di vetro, pareva minacciarlo con la sua fissità innaturale. Il rumore dei motori era alle sue orecchie la voce di un dio adirato che dal fondo degli abissi o dall'immensità del cielo stellato cercasse di fermare la lenta avanzata dell'Inaffondabile.
Tu non dovresti essere qui, gli sembrava dicesse lo sciabordio dell'acqua sulla prua ferita.
Sentì un vociare concitato.
Gli ospiti, pensò. Dopo lo spavento iniziale, gran parte dei passeggeri era ritornata nelle proprie cabine. Qualche nottambulo particolarmente vivace doveva aver invece deciso di festeggiare il mancato affondamento facendo schiamazzi sul ponte. Murdoch prese l'orologio dal taschino. Era mezzanotte e quaranta.
In quel momento, un urlo squarciò il buio della notte. Murdoch corse nella direzione da cui proveniva la voce e andò quasi a cozzare contro un essere di cui all'inizio non riuscì a decifrare la natura, salvo poi comprendere che si trattava di un uomo cui era stata mozzata la testa. Questi fece ancora due incredibili passi in avanti, poi come se finalmente si fosse reso conto della mancanza di una così importante appendice, si accasciò con uno schianto sul legno del ponte.
«Il vetro!» stava urlando una donna, probabilmente la stessa che aveva gridato poco prima. «Si è staccato da quella finestra e... Oh mio Dio!»
Le urla si moltiplicarono, sovrastate da clangori metallici e rumore di vetri infranti. Murdoch si sporse oltre il parapetto e ciò che vide lo paralizzò.
I rivetti si staccavano dalle paratie esterne, uno per uno, come tappi da bottiglie di spumante.
Sui ponti, i vetri implodevano, le assi di legno scricchiolavano e si spezzavano con schiocchi secchi.
Qualcuno passò correndo e strillò che i ponti inferiori erano allagati.
Murdoch pensò con orrore che era come se la nave si stesse suicidando.
«Alle scialuppe!»
Il grido raggiunse il primo ufficiale, che subito si mise all'opera. Il ponte fu presto stracolmo di persone terrorizzate che si accalcavano l'una sull'altra nel disperato tentativo di mettersi in salvo e per un'ora e mezza Murdoch e l'equipaggio si occuparono delle operazioni di evacuazione.
Per un istante il fragore parve placarsi e Murdoch udì le note di una melodia suonata da violini. Poi la situazione precipitò.
Il Titanic iniziò la sua discesa verso gli abissi dell'Atlantico.
Allora, il cuore di Murdoch si fece leggero. Quell'anomalo senso di colpa svanì. Gli parve quasi di sentire un clic, come di un meccanismo sfasato che infine si rimette a funzionare correttamente.
È giusto così, pensò.
Si guardò intorno e vide che le scialuppe erano esaurite.
Indossò il suo salvagente e con un ultimo sguardo al gigante morente, si lanciò verso il nero.

Autorizzo Jackie all'eventuale (seppur improbabile) pubblicazione su Skan Magazine
 
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view post Posted on 15/12/2013, 15:53

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Ecco la prima temeraria! ;)
 
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White Pretorian
view post Posted on 15/12/2013, 16:03




Master, il personaggio decapitato deve fare qualcosa può semplicemente essere un cadavere decapitato?
 
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view post Posted on 15/12/2013, 16:08

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@pretorian: massima libertà! ;)
Anche perché poi non sarò io a giudicare l'attinenza alle specifiche, sarete voi. Il mio pensiero è sempre stato che le specifiche siano da vedere come uno spunto, non un vincolo.
 
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shanda061
view post Posted on 15/12/2013, 17:21




LO SVAGO DELL’UNA
Di Alexandra Fischer
Non c’entra nulla con gli edifici che ci sono lì intorno, se ne rende conto, eppure, non riesce a staccarsene, come se solo quella giostra ottocentesca, con i cavallini e le figure dipinte delle sibille alate possa riempirle la vita.
Quando non ci passa accanto, la guarda dalla porta finestra della camera da letto, che si trova al primo piano e guarda verso lo spiazzo occupato dalla giostra.
È il suo svago preferito soprattutto nella pausa del lavoro, all’una, quando si permette di tornare indietro nel tempo come pare a lei, con il sottofondo della domanda che non cambiava mai: Cosa sarebbe successo, invece, se….?
La giostra ne ha fatto la sua musica, quella con la quale fa girare tutti i cavallini nel ricordo.
Il settimo le fa pena.
Poverino, è senza testa.

Lo aveva cavalcato Maddie l’ultimo pomeriggio nel quale la giostra aveva funzionato, diffondendo note caramellose nel quartiere.
Questo, fino a quando il pomeriggio estivo non si era scurito come il ventre di una belva famelica in attesa di preda.
Lei stessa ne aveva sentito il fascino.
Non temeva il temporale estivo, ce n’erano stati altri e la giostra aveva continuato a funzionare comunque.
Il fatto che Maddie volesse farci l’ultimo giro premio per aver acchiappato la bambola portafortuna appesa al cordino le era sembrato giusto.
Poco importava se la pupattola dai capelli di paglia aveva perso la testa dopo lo strattone che le aveva
dato Maddie.
Ricordava ancora la testa dai codini fatti di paglia.
Portava una coroncina nera di pizzo, che completava il costume di feltro blu con la gonna ornata da una riga grigia.
Aveva anche un grembiule dello stesso pizzo della coroncina.
Solo che aveva una brutta macchia rossa.
La ricordava bene, perché era caduta dalla sua parte e lei l’aveva raccolta quando la giostra si era fermata.
Maddie, a differenza di lei, non era scesa dal cavallino.
Lo aveva abbracciato, anche dopo che gli altri bambini erano scesi, giocando con la criniera vera.
Aveva nascosto la testa della bambola nella tasca del grembiulino estivo, perché non voleva rischiare di perdere il suo premio.
Il cielo si stava rannuvolando, ma solo verso destra, pensava.
Non voleva scendere prima di aver finito il giro.
Gli occhi di vetro del cavallino grigio sembravano brillare di felicità.
Era stata lei ad avvicinarsi al giostraio tenendogli la bambola decapitata.
- Mi dispiace- gli aveva detto.
L’uomo si era lisciato i baffi grigi:- Nulla di irreparabile. La riparerò stasera. Sempre che la tua amica mi ridia la testa.
Aveva fatto segno a Maddie di scendere, poi era andata da lei, mentre il cielo aveva cominciato a brontolare come un cane stanco di moine.
- Avanti, riportagli la testa
della bambola- le aveva detto –sono sicura che ti farà risalire subito sul cavallino.
- No, Ziska.
Ci ripensa ancora, dopo tanti anni.
Cosa sarebbe successo, se avesse ceduto all’impulso di afferrarla per il vestito con le maniche a triangolo verde salvia e darle il ceffone che meritava per essere così ostinata?
Avrebbe dovuto farlo.
Invece, aveva esitato.
La sua amica era la figlia dell’industriale più in vista della cittadina e magari avrebbe potuto causarle dei guai.
Bastava che avesse stravolto la realtà e sarebbe successo qualcosa di brutto a casa.
In effetti, non avrebbe neppure dovuto accettare l’invito di Maddie alla giostra.
Perché andarci all’una di luglio?
Era un capriccio degno di lei.
Cosa sarebbe successo, invece, se avesse rifiutato?
La musica della giostra le suona nella mente la stessa identica domanda.
Invidia i vicini.
D’accordo, sono tutti canuti e mezzi sordi, ma questo è il loro vantaggio su di lei in quel momento.
Non sentono quella musica.
E non rivivono il Giro Interrotto.

- Scendi, Maddie. Sta per piovere.
- No. Il giro è valido. Lo voglio finire.
Il giostraio non aveva spento il macchinario.
Aveva guardato la bambola decapitata con il grembiulino macchiato e aveva lisciato l’abito.
Proveniva da un paese molto lontano e la persona che l’aveva confezionata non esisteva più da tanto tempo.
Aveva resistito a tante mani di bambini e bambine, eppure, quel pomeriggio la sua fortuna doveva essere finita.
E se era successo a lei, figuriamoci all’unica bambina rimasta.
Il giostraio gridò per chiamarla, preso da una fitta di paura improvvisa.
Non ce l’aveva più con lei per aver staccato la testa alla bambola.
Aveva capito che quella macchia era di sangue….non ancora versato…
Il fulmine si abbatté sulla parte di giostra dov’era Maddie, interrompendo il giro a metà.
Nei giorni successivi alla tragedia, il padre di Maddie aveva fatto distruggere la parte di giostra che rimaneva, dopo aver ripagato il giostraio.
Inutile.
Ogni volta che lo faceva, si ricomponeva da sola, tranne che per il cavallino con la testa mozza e la bambola decapitata che pendeva dal cordino.
Allora, convinto di essere sul punto di impazzire, aveva venduto l’attività e si era trasferito altrove con la famiglia.
La giostra era rimasta dov’era, a tenere compagnia a Ziska.
Se non altro, la consolava trucemente: le sarebbe potuta anche andare peggio.
Maddie avrebbe anche potuto volerla accanto a sé sul cavallino dietro al suo.
Ecco il suo svago dell’una, pensa anche in quel momento, guardando la giostra dallo specchio della stanza da letto.
È il suo preferito, perché è a figura intera.
Ogni volta che vi si rimira, pensa di essere un’invitata a una festa prestigiosa.
Anche in quel momento si atteggia a dama altera, fingendo di essere ancora all’epoca in cui ha conosciuto Maddie.
E la giostra le suona ancora la musica nella mente: Cosa sarebbe successo, se invece…?
Ma si sta facendo tardi.
Deve tornare al lavoro.
Chiude la porta finestra e ha l’impressione che la giostra stia cominciando a muoversi, con i cavallini che fanno su e giù, ma non è possibile.
Non è ancora arrivata l’ora di raggiungere Maddie e a finire il giro insieme a lei: altrimenti le avrebbe fatto trovare una parte della bambola come messaggio di Invito allo Svago Eterno.
Il giostraio non c’è e il sole di luglio splende.
Cammina veloce.
Guai a ritardare, in ufficio.
Dà un colpettino a un oggetto.
Si direbbe una testa di bambola, ma lei non se ne accorge.
Il cielo comincia ad annuvolarsi e un’ombra compare nella cabina dei macchinari.
La bambina viziata ha stufato tutti, nell’aldilà.
Non ha voluto saperne, di dilazionare ancora il suo giro.
Stringe le ginocchia al cavallino e tiene la bambola decapitata con una presa di ferro.

Autorizzo Jackie de Ripper a pubblicare il mio racconto su Skan Magazine

Salve a tutti. Mi sono piaciute molto le specifiche e ho deciso di provarci.

Salve Master runta,
mi dispiace per la faticaccia che ti ho fatto fare. Secondo me, è colpa del mio compagno: sai, ha pubblicato dei fumetti sul Web usando me. Chissà con quale programma informatico. Per scusarmi con te, te la do come idea per una storia: Mal di Fumetto, ossia, mai usare la persona che hai vicino come personaggio di una serie. Potresti stravolgerla (me, mi ha fatto tornare svampita in quelle ore lì. Adesso va meglio. Spero che abbia esaurito le idee...intanto tocco ferro e vizio il cardellino portafortuna (libero) di mia madre.
 
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White Pretorian
view post Posted on 15/12/2013, 23:19




Con mio dispiacere, devo dire che non potrò postare nulla. Non mi è venuto nemmeno l'ombra di un'idea e domani devo partire per Bergamo e starò fino a mercoledì senza connessione.
Auguro a tutti voi una buona continuazione: ci vediamo alla prossima.
 
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view post Posted on 16/12/2013, 09:06

Alto Sacerdote di Grumbar

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Good morning, Vietnam...

A ora siamo solo a 2 iscritti, ma mancano ancora ben 3 ore.
Ce la faranno i nostri eroi a raggiungere la soglia di sbarramento?
Avranno la tempra per dominare la 24 ore?
O dovrò rivedere le mie convinzioni su questa nuova generazione di skannatori?

Lo scopriremo presto. :P

CITAZIONE
Salve Master runta,
mi dispiace per la faticaccia che ti ho fatto fare. Secondo me, è colpa del mio compagno: sai, ha pubblicato dei fumetti sul Web usando me. Chissà con quale programma informatico. Per scusarmi con te, te la do come idea per una storia: Mal di Fumetto, ossia, mai usare la persona che hai vicino come personaggio di una serie. Potresti stravolgerla (me, mi ha fatto tornare svampita in quelle ore lì. Adesso va meglio. Spero che abbia esaurito le idee...intanto tocco ferro e vizio il cardellino portafortuna (libero) di mia madre.

Non mi è molto chiaro cosa sia successo ma non fa nulla, immagino che a tempo debito capirò tutto, come nelle migliori profezie... :P
Ma non preoccuparti, a me dispiace non aver potuto prendere in considerazione le tue preferenze. :)

CITAZIONE
domani devo partire per Bergamo e starò fino a mercoledì senza connessione.

Azz, ad averlo saputo prima ci si poteva organizzare per una chiacchierata!
 
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76 replies since 9/12/2013, 15:41   1383 views
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