| CMT - Il tempio dei dieci monaci
Eccoci qui, di Saleria e dei suoi adepti avevo già letto, ma questo secondo racconto (che poi sarebbe il precedente) mi è piaciuto di più. Magari è anche perché ho più familiarità con i personaggi. Chi lo sa! Anche qui ho avuto lo stesso problema con la collocazione temporale, ma... Ho finalmente capito perché. È la parola "zaino" che mi porta fuori strada. Tu scrivi "zaino gigante in spalla" e io penso a un campeggiatore tedesco color aragosta, con i calzoni al polpaccio. O al mio amore infantile, il dispensatore di fiori del cartone animato "Fiorellino". (Questo lo conoscono in pochi, mi sa) Prova con sacca, magari. Buona caratterizzazione dei personaggi, anche se il fratello di Jorm rimane fumoso, anche nell'altro racconto ho notato la stessa cosa. Tant'è che non mi ricordo come si chiama e lo caratterizzo come "il fratello di..." Sul rispetto delle specifiche ok, anche se io conterei solo fantasy e humor, perché rispetto al giallo hai fatto il mio stesso errore. In un giallo gli elementi che portano alla soluzione dell'enigma devono essere fruibili dal lettore al pari dell'investigatore. Io non sono una gran fan dell'umoristico e questo lo sai, però questo racconto mi è piaciuto. Sei riuscito a dargli un ritmo cinematografico che mi ha piacevolmente colpito.
Ihiihihih, correggere la punteggiatura di CMT... Non ha prezzo!
CITAZIONE ma all’interno non videro altro che una navata e un paio di uomini calvi con indosso dei sai arancione che spazzavano il pavimento Io metterei una virgola dopo "arancione" altrimenti sembra che siano i sai a spazzare.
CITAZIONE Questi la guardò con espressione vacua, del tutto indistinguibile dalla sua espressione normale. Si, ok. Questa frase è simpatica, ma allo stesso tempo mi infastidisce, perché se le due espressioni sono del tutto uguali come fai a distinguerle e a decidere che una sia normale e una vacua? Trova il modo di usare lo stesso stratagemma ma in modo più corretto. Che ne so, magari fai dire qualcosa al personaggio che lo qualifichi come "vacuo", poi dì che le espressioni erano irriconoscibili.
CITAZIONE «Tsk! Non sai cosa ti perdi, ma non parlavo di me. La testa non è nell’armadio.» «Ah no?» «Ho capito!» esclamò lei indossando la tunica. «Prestami la spada, dobbiamo inchiodare un assassino!» Ma non si è lavata, né pulita in alcun modo, macchierà irrimediabilmente la tunica di sangue!
CITAZIONE Con un gesto fulmineo, la donna afferrò la coda del gatto, ancora tra le braccia di Spaturnia, e lo sollevò davanti a sé a braccio teso come un pollo all’incontrario, incurante delle sue vibrate proteste. La scena c'è ed è divertente, ma tu hai idea di cosa potrebbe accadere a sollevare un gatto per la coda? L'urlo sarebbe stato "povero braccio" e non "povero gatto"!
SHANDA - C'era tre volte il cappello di paglia Ben trovata. Che dire? Non vedo miscugli di generi, vedo solo un racconto surreale. Genere di cui non sono, ahimè, una grande estimatrice. Detto questo, inquadrato in un contesto differente, il surreale, appunto, è una prova garbata. I personaggi sono abbastanza delineati. La protagonista ha i riflessi e l'emotività di una poltrona reclinabile, ma si mantiene fedele a se stessa per tutto il pezzo. A maggior ragione trovo fuori luogo la sua esternazione iniziale, quando urla contro al ragazzino, visto che poi per il resto del racconto è quasi impassibile. Parlando di coccarde, il tic nervoso è carino e lo è ancora di più il dubbio della protagonista sulla versione invernale dello stesso. Non mi sono appassionata troppo, sarà che sono pigra, ma amo le cose semplici. Dove non devo ragionarci troppo su.
CITAZIONE - Ehi, attento, nonno storpio di una friggitrice puzzolente- gli gridai. A un bimbetto? Passi per lo storpio e la friggitrice (dico per dire) ma, nonno?
CITAZIONE Ne guardò i disegni floreali, lo allisciò con le dita e si mise a rosicchiarsi l’unghia del mignolo, poi lo richiuse. Si avvicinò al giovane:- Sei ancora qui? Non dovresti. I suoi ti hanno avvertito. La festa è finita da una vita. - Io non ci credo. Eh, no, ancora con queste litigate. Io non ne posso più. Poi tocca pulire tutto a me. In questo dialogo non ho capito, chi dice cosa, a chi?
CITAZIONE - Lo prenda lei- gli proposi –così potrà restituirlo alla proprietaria e l’avremo finita con questa faccenda. Quale faccenda? Per ora è solo un ragazzino che getta cose dalla finestra.
CITAZIONE Ne uscirono pipistrelli bianchi e viscosi, con i disegni di cerchi nerastri. Dove? Sulle ali, sul manto, li recavano "in mano"?
CITAZIONE Ne sentii anche il profumo dolciastro. Di che?
CITAZIONE Ne aveva la forza e il calore. Quindi era fredda. (Fidati ho un boa di due metro e mezzo)
CITAZIONE La striscia di liquirizia si animò nelle mie mani e colpì come una frusta Ma non si era già animata prima?
REIUKY -Non c'è più posto Ben trovato anche a te! mi sa che siamo alla nostra prima "sfida". Ok, ho avuto qualche problema. La terminologia mi ha spiazzata parecchio e più di una volta sono stata costretta a fare retro front e andare a rileggere le ultime righe, anche se immagino che uno più pratico di me non abbia avuto problemi. Il punto però è: se fosse stato un fantasy e le parole che usi fossero state di pura invenzione, il lettore ci avrebbe capito qualcosa? Si, certo, ma con molta fatica e a nessuno piace faticare. Quindi ti consiglierei di alleggerire un po'. Poco, perché, anche se fanno molto "Tron" i tuoi dialoghi caratterizzano bene i personaggi e danno spessore al contesto. Ho avuto qualche difficoltà anche a carpire l'attimo in cui Charlie scopre l'arcano, a una prima lettura sembrava che l'avesse mandato in bianco e basta. Porrei un accento anche sulle funzioni di umani uso, etc, soprattutto degli umani, che non ai sa bene cosa stiano lì a fare. E potrei aggiungere, lì dove? Con tutto ciò, sembrerebbe che il racconto non mi sia piaciuto. Tutto il contrario, ma avrei preferito leggerlo più agilmente. Dimenticavo, specifiche centrate.
CITAZIONE «Allora, funziona?» si intromise Tanya. Questa da dove è uscita?
CITAZIONE i loro già minuscoli piedi ancor più piccoli infilandoli in quelle scarpe a punta Per regola le scarpe a punta i piedi li fanno sembrare più grandi, perchép c'è tutto il vuoto della punta, appunto. e te lo dice una che con un 41 e mezzo, non le ha mai potute mettere!
CITAZIONE Trovai ridicolo il pizzetto rosso che si slanciav Hai trovato ridicole anche le scarpe, o aggiungi un "anche" o cambi termine.
senza i. Refuso, o digitazione distratta.
CITAZIONE Mi stavo dirigendo verso il laboratorio 4 Perché questo laboratorio si merita una cifra e invece gli altri no? Che poi, per inciso, trovo molto meglio scriverlo in lettere.
WILLOW - La casa nel bosco Ciao Willina, quanto tempo! Più che generi differenti a me sembrano storie differenti. E ho una gran confusione in testa. Anche alcune immagini però, molto suggestive. La descrizione della città aliena è perfetta. Adatta al tempo in cui Aaron vive, con i termini giusti. Termini che lui potrebbe conoscere, ma che la descrivono alla perfezione anche a noi. Mi perdo un po' tra il fantasma e l'alieno. In questo senso mi sembrano due storie differenti. Alla fine ho realizzato che il fantasma è una proiezione dell'alieno, creata apposta per farsi riesumare. Ma se ci ho visto giusto, ho faticato. Non ho nemmeno capito perché l'alieno decida di mostrargli in che modo gli avrebbe ciucciato il cervello di lì a poco. Una cosa che non mi è tanto piaciuta è la scarsità di dettagli. Senza le date avrebbe potuto essere ambientato anche nel 2013 e non avrei notato la differenza. Invece mi sarebbe piaciuto scovare qualche rimando qua e là, al periodo storico. Detto questo è scritto bene, scorre. Forse troppo "tell" nel finale, quando lui usa i suoi ricordi per cacciare l'alieno. E faccelo vedere un po' di massacro! Siamo sulla TelaNera, in fondo! Ci piace! Specifiche, più, che centrate!
WHITE PRETORIAN - tre metri su una picca Bentrovato caro! Iniziamo col dire che ti sei perso in qualche termine. Hai usato un buon linguaggio, perfetto per un bardo. Poi però ti perdi con "colleghi", "universalmente" e altre parole che vedo in bocca a un menestrello, con qualche difficoltà, a meno che non si tratti di una distopia post nucleare. La storia è stata divertente, devo ammetterlo. Io che non sopporto i racconti umoristici, mi sono ritrovata in questo Skanna ad apprezzarne due! Non ho capito a cosa ti servisse un narratore, all'inizio sei partito bene, a parte la dissonanza tra "le vostre inutili vite" (più o meno) e "splendido pubblico" subito dopo. Il narratore aveva senso, raccontava a suo modo, poi ti sei perso e del bardo non v'è più stata traccia. Anche se sì, si capiva il raccontato e non il "visto" ma era generico. Avrebbe potuto essere un narratore onnisciente e via. Avrei calcato più la mano sulle situazioni che sui nomi, che fanno tanto Arrapao degli Squallor. È un po' come la differenza che passa tra un comico barzellettiere e un monologhista (esisteranno 'sti du termini?). Il primo chiama il Clan, quello del "Cinghiale arrapato", il secondo fa una superbattuta tipo "quelle sciacquette, voglio vedere senza peli, a cosa ti aggrappi!" Capito cosa intendo? Sulle specifiche secondo me ci siamo, sono due generi, anche se l'humor non ha una sua ambientazione peculiare, e quindi potrebbe essere usato un po' ovunque. L'erotico, mi sa che ce lo hai visto solo tu. Anche perché, decine e decine di maschi dai bacini fracassati (qualcuno ha visto Futurama! ) proprio erotico non è.
CITAZIONE non poteva fare a meno di rimare la meraviglia che Rimirare?
CITAZIONE ma gli istinti di Andasets era impellenti e incontrollabile Erano
MIKSY -un cervello piccolo così Eccoci qui, oh mia "nemica"! Un'idea carina, con dei momenti davvero ben riusciti. Il cambio di fuso orario, per esempio è fantastico. Le note a piè di pagina, sono una genialata! Purtroppo perde quasi subito la connotazione da favola, che nelle prime righe invece è bene evidente. Che detta tra noi, poteva anche essere una fiaba, sono tutti animali antropomorfi! In ogni caso, però la narrazione scivola sul "racconto" quasi subito, perdendo quella ingenua freschezza, che gli avevi dato nelle prime righe. E quindi a quel punto, visto che non è più una favola, ho bisogno di tutta una serie di altre cose: sospensione dell'incredulità, mostrato e non raccontato etc, etc.
CITAZIONE un re molto molto se non erro,se non c'è il nome de Re, va lettera maiuscola. MA a parte questo, ripeti la parola "re" di continuo. Usa dei sinonimi.
CITAZIONE A gran voce, il popolo volle che Garen fosse eletto nuovo sovrano di Antenheim e i festeggiamenti durarono tre giorni e tre notti, meno 135 anni. Fino a ora hai usato le lettere, non le cifre.
CLASSIFICA
CMT White Pretorian Willow Reiuky Shanda Miksy
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