Commenti abusivi per JimenezIL TEMPIO DEI MONACI
di cmt1. Osservazioni sparseL'incipit è troppo pieno, pesante. Dovrebbe introdurre il lettore nel racconto e invece gli piazza davanti un muro. Il narrato è continuamente interrotto da incisi a mio parere poco efficaci, che costituiscono un vero e proprio freno a mano tirato.
Consiglio: periodi più semplici.
CITAZIONE
«Io non mi sono persa, so esattamente dove sono!» disse lei, guardando non il suddetto omone ma suo fratello Darnel,
Quindi Darnel è fratello di Saleria o di Jorn? È poco chiaro da qui.
Chi sa perché l'immagine di Saleria mi ricorda una copertina dei Manowar...
CITAZIONE
La biondina stava per fare altrettanto quando qualcosa schizzò fuori dalle ombre e le andò addosso, cogliendola di sorpresa al punto che riuscì solo ad allungare le braccia per difendersi, e in un attimo se le ritrovò occupate da un gattone fulvo che la osservava con aria sorniona.
Periodo forse troppo complesso. Io spezzerei in due con un punto a metà.
CITAZIONE
«Non importa,» replicò Saleria, «vuol dire che loro dormiranno qui sulle panche».
Perché qui il punto l'hai messo dopo le caporali?
Poi ho notato che nel mezzo della narrazione metti le virgole dopo le caporali, quando sono necessarie e quando invece no? Si possono omettere? Nel caso specifico
CITAZIONE
«Potremmo essere in pericolo», aggiunse Darnel.
CITAZIONE
«Bene, una è mia», Saleria si affrettò a chiarire.
Altra cosa:
CITAZIONE
Il tono di totale interesse dell’uomo, unito alle sue risposte a monosillabi, stava iniziando a darle sui nervi, ma piuttosto che ammetterlo di fronte a Saleria si sarebbe rasata a zero.
Forse intendevi dire “di totale disinteresse”.
CITAZIONE
«Oh, vuoi metterti a fare l’investigatrice? Tesoro, non risolveresti un delitto neanche se il maggiordomo entrasse in biblioteca col candelabro insanguinato».
Non ho ancora un quadro completo della tua ambientazione, ma una battuta del genere mi pare “anacronistica”. Passami il termine improprio ma credo che renda bene il mio dubbio.
CITAZIONE
«Ma dico!» sbottò Saleria, ripresasi dalla sorpresa, rimettendosi in piedi. «Contaminate la scena del crimine!»
Io direi di scegliere uno tra “ripresasi dalla sorpresa” e “rimettendosi in piedi”, così affiancati li sento stonare.
CITAZIONE
Questi la guardò con espressione vacua, del tutto indistinguibile dalla sua espressione normale.
Se la sua espressione normale è un espressione vacua, non capisco il significato di questo periodo.
CITAZIONE
«Dico che è curioso che ci siano otto monaci, se in tutto erano dieci, uno è morto in corridoio, uno in cantina e... Jorn, caro?»
Ma dove sta scritto che dovevano essere dieci? Il numero delle celle? L'hai detto prima?
2. Al di là delle osservazioni sparseI problemi da lettore a causa di una narrazione un poco claudicante li ho riscontrati in particolare all'inizio, quando l'azione entra nel vivo le cose vanno meglio e riesci a gestire il tutto meglio. I dubbi che mi sono venuti te li ho segnalati.
Al di là di un giallo che ho trovato non particolarmente complesso, ma molto simpatico, ho trovato davvero efficace il modo in cui gestisci i tuoi personaggi. Alla fine risaltano tutti nelle loro particolarità, e funzionano. I monaci, che rappresentano solamente una comparsa nel tuo progetto a più largo respiro, sono invece l'elemento vivificante questo episodio. Le situazioni che si sono venute a creare mi hanno fatto piacevolmente ridere.
C’ERA TRE VOLTE IL CAPPELLO DI PAGLIA
Di Alexandra Fischer1. Osservazioni sparseCITAZIONE
Non potevi accomodarti un momento in pace, che ti cadeva una delle pigne rotonde sul capo, insieme alla bava resinosa a volte.
Dopo il miglior tuo incipit che abbia mai letto, arriva un periodo da rivedere. Non mi convince la scelta del termine “accomodarti”, probabilmente ci vuole una parola più consona come “goderti”, mentre quell' “a volte” finale è da eliminare, non fa parte del modo di costruire le frasi in italiano e poi va davvero a stonare.
CITAZIONE
La donna riaprì il ventaglio, prese di nuovo a tormentarsi l’unghia del mignolo e richiuse il ventaglio.
Prova a cercare un sinonimo di “ventaglio” per evitare la ripetizione.
CITAZIONE
Soltanto una banale porta marrone, con la targhetta del nome in bianco.
La maniglia era un pomolo bianco.
Evita di ripetere bianco.
CITAZIONE
- Si è decisa, eh, bene, bene. Così dopo, avrò meno da pulire.
Chi la dice questa battuta?
2. Al di là delle osservazioni sparseÈ la prima volta che riesco a entrare nel tuo mondo. L'ho vissuto sempre come un sogno, ma questa volta i contorni erano più delineati. La trama ha un suo sviluppo lineare che si segue. La protagonista è l'unico nostro punto d'aggancio. E l'unico vero personaggio, dal momento che tutti gli altri “personaggi” non rientrano nemmeno nell'ordine dei “personaggi secondari” ma fanno tutt'uno con l'ambientazione, con il sogno.
Farei una maggiore attenzione a scandire meglio, usando sempre uno schema simile, i momenti in cui la protagonista entra nell'appartamento della proprietaria del cappello. C'è un poco di confusione nel passaggio da un momento all'altro. Ti consiglio poi di motivare in qualche modo il fatto che la protagonista è spinta ad entrare (3 volte nonostante la paura!) in quell'appartamento. Accenna almeno a qualche forza segreta che l'attrae.
In quanto all'interpretazione di quel che avviene, prima di interrogarmi io, la chiedo a te. O meglio: dietro agli avvenimenti che narri c'è un significato? La visione della protagonista, o anche solo la volontà che spinge la protagonista a recarsi ogni giorno in quel posto per osservare il capello di paglia, sottendono un significato?
Oppure hai scritto tutto un po' di getto non preoccupandoti di significati o non significati?
Ti prego, rispondi a questa domanda che per me è fondamentale!
IL NETTARE MIGLIORE
di Polly1. Osservazioni sparseRiguardo l'incipit:
a una prima lettura, che ritengo sempre quella più importante, ho fatto molta fatica a mettere a fuoco la situazione. Sia a capire dove l'azione si sta svolgendo sia a capire come collocare i personaggi nello spazio. Mi hai dato una sensazione di confusione, probabilmente la primissima parte è da rivedere in funzione di maggior chiarezza.
Successivamente, dal momento che via via aggiungi sempre maggiori particolari, la scena si fa finalmente tridimensionale. Ma la fatica fatta all'inizio distoglie l'attenzione dalla storia.
CITAZIONE
Afferrò il collare del ragazzo dalla pelle scura davanti a loro e lo fisso a uno dei ganci sul bordo della vasca.
Al di là del refuso “fisso”. Qui io mi perdo. Mi accorgo di non avere un'immagine dell'azione narrata. Questo “ragazzo dalla pelle scura” è come se mi spuntasse dal nulla: è lo stesso ragazzo cui accenni poche righe sopra?
CITAZIONE
Le insegne della regia milizia, troneggiavano sul pallone color avorio, tra le vele in metallo brunito.
Occhio che qui separi il soggetto dal verbo con la virgola...
CITAZIONE
Nella cella numero settantadue del carcere maschile di Sua Maestà Elena di Savoia
Nooo! Di nuovo i Savoia nooooo! T_T
CITAZIONE
Una donna dalla voce squillante presentava i suoi meretori. Due ragazzi allampanati appoggiati al portone del suo lupanare, spacciandoli come i migliori sulla piazza.
Credo che la costruzione di questo pezzo sia errata. Se si legge con l'intonazione che dai tu con la punteggiatura il secondo periodo non ha senso. Dovresti semplicemente mettere i due punti, e non il punto, dopo “meretori”. Che dici?
CITAZIONE
Caio sorrise. Gettò un'occhiata alle brande, poi infilò in bocca le prime due dita di entrambe le mani. Grattò qualche secondo, contenendo un conato e arpionò la pellicola sulla lingua con l'unghia dell'indice. Sfilò la sottile pergamena. Ne afferrò una punta e la estrasse. Si succhiò la lingua subito dopo e deglutì un paio di volte poi espose il cappuccio trasparente alla luce esterna, srotolandolo sulle dita.
Ho visto che Cmt non ha ben compreso la forma e il funzionamento di questa “pergamena mortale”. Beh... neanche io. E a proposito del commento di Cmt, trovo che ti abbia dato un bel suggerimento a proposito.
2. Al di là delle osservazioni sparseMi è piaciuto molto come, pur avendo tutto il racconto la soluzione sotto gli occhi, sia arrivato a capire che caspita stava succedendo solo quando me l'hai voluto dire tu. E nel fare questo tu sei molto brava. Credo che dovresti aiutare maggiormente il lettore, nel caso specifico di questo racconto, fornendo più dettagli ambientali quando introduci le scene. In questo caso descrivere in modo graduale man mano che il racconto va avanti non è molto efficace.
Interessante comunque il mondo che hai creato, anche se ce ne hai dato un assaggino piccolo piccolo... è stato come affacciarsi dalla finestra. Sinceramente, pur essendo un racconto completo, lo vedo bene come il capitolo di un lavoro di più ampio respiro.
NON C'E' PIU' POSTO
Di Nazareno Marzetti1. Osservazioni sparseCITAZIONE
Mi guardai per quel potei
What?
Forse è “Mi guardai per quel che potei”? Ma non capisco se sottintende qualche difficoltà di sorta del protagonista nel compiere l'azione.
CITAZIONE
Raggiunsi la rastrelliera dello switch e feci manovra per connettermi al mio slot. In quel momento, un unico, solitario, v-wing era agganciato al suo slot,
eviterei la ripetizione di “slot”
CITAZIONE
Anche a lui era stato dato un volto da folletto, ma i capelli brizzolati e le rughe intorno agli occhi grandi, gli conferivano l'aria di un vecchio saggio. O di un inguaribile spocchioso.
Quindi sono creature create dall'uomo?
CITAZIONE
Ma perché non li facevano tutti di formato medio?
Posta così, questa frase sottintende il fatto che il genere umano si sia estinto.
CITAZIONE
Dovetti girare un po' la colonia prima di trovare la signorina Tanya. Attesi che finisse di insultare qualcuno al comunicatore per qualcosa che non era ancora pronta. Brontolò qualcosa
Ripeti qualcosa. E la ripetizione di qualcuno-qualcosa-qualcosa è sgradevole...
CITAZIONE
«È successo che ti hanno trovato rotto, sei stato riparato e ora dovresti essere a fare il tuo lavoro.»
Pensavo avessero trovato rotto la sua astronave/pennina usb
CITAZIONE
Tanya mi accompagnò fuori dal riparo del modulo climatizzato, mi indicò un punto vicino al modulo 2 e se ne andò. Tutto sbraitando al comunicatore.
Quel punto dopo se ne andò non è corretto, perché la frase “Tutto sbraitando al comunicatore” non ha senso posta così senza soggetto. Ma anche dire “se ne andò tutto sbraitando al comunicatore” è un'espressione bruttina. Io ti direi di eliminarla.
CITAZIONE
«Ah... e... ricordi qualcosa dell'ultima vita?»
Quando penso di aver capito qualcosa del racconto, poi elementi tipo questo mi spiazzano. Quindi è proprio morto e risorto il protagonista. Quindi ha una forma diversa perché è morto... o cambiano aspetto a seconda di come gli gira 'sti folletti-tecnologici?
CITAZIONE
«Capisco. Be', siamo arrivati. Io devo proseguire.»
E quando si sono mossi? O_O
CITAZIONE
«Novità?» mi chiese.
Scuotendo la testa, «tu?»
“Scuotendo la testa” sta per “Feci un cenno di diniego scuotendo la testa”? Io ti direi di scrivere “Scossi il capo”... Oppure taglia la testa al toro e metti tutto sotto dialogo: “No... tu?”.
CITAZIONE
«Dex mi ha chiesto di aiutarlo con l'arma usata.»
«E...?»
Aspe', poste così queste battute hanno un altro significato. Sembra che il tizio che parla con Charlie non abbia capito una mazza e dica “E?” nel senso di “Cosa?”. Io ti direi di mettere i puntini di sospensione dopo “l'arma usata” così che si capisca che il tizio sta spronando Charlie a proseguire col racconto!
CITAZIONE
Faccio cenno affermativo con la testa.
A parte che cambi tempo verbale, passando dal passato al presente. Noto una certa macchinosità nel descrivere questo tipo di espressioni. “Feci un cenno affermativo con la testa” è proprio brutto, non pensi che un semplice “Annuì” sia molto più bello e fluido?
CITAZIONE
Riuscimmo a trattenerci appena un altro secondo, poi, in uno scatto, ci afferrammo la testa a vicenda e ci baciammo. Non saprei dire chi prese l'iniziativa, fu come se ci fossimo, ad un tratto, sincronizzati. Fu un bacio violento e passionale, tenendoci a vicenda la testa, quasi per paura che l'altro scappasse.
Gli mordicchiai il labbro e lui sorrise, avvinghiati al punto che non sono così sicuro che si capisse dove finivo io e iniziasse Whiskey. Ci trasferimmo nella mia stanza, disordinata come l'avevo lasciata la mattina, senza mai smettere di stringerci e baciarci. Sdraiati sul letto, uno sull'altro, ci spogliammo senza darci il tempo di pensare a cosa stavamo facendo, gettammo via ogni protezione, aprendoci l'uno nell'altro. Il suo codice sorgente si dipanava davanti a me, complesso, intrecciato, vecchio di generazioni di programmatori che lo avevano corretto e adattato; il mio di dirimpetto, in tutta la sua logica follia, incomprensibile per i non addetti ai lavori, incredibilmente e sfacciatamente chiaro per me.
Oddioooooo cosa sta succedendo??? Ahahaha
Ma io non ho capito ancora che esseri sono questi. Che forma hanno... mi sembra che lasci tutto molto sul vago. Sono antropomorfi però hanno un rapporto... scambiandosi dati?? Ma come se li scambiano i dati? E poi... è un rapporto omosessuale? Ma Charlie di che sesso è? Dici che il giorno prima aveva “due meloni così”. Secondo me è trans e il suo vero nome è Conchita Wurst.
CITAZIONE
Su Tanker pioveva di rado, ma quando pioveva sembrava voler recuperare tutto il tempo perso.
A parte che non ho idea di cosa sia il “Tanker”, aiuta un pochino di più il lettore. Poi evita la ripetizione “pioveva”.
CITAZIONE
«Io non sono Charlie.» Risposi. «Sono suo figlio.»
O_O
CITAZIONE
«No. È morta per permettermi di nascere.» Risposi.
Ma possiamo davvero parlare di “morte” in questo caso? A me pare sia venuta una trasformazione punto e basta. I ricordi si sono conservati, mi pare ci sia stata pure un evoluzione.
2. Al di là delle osservazioni sparseSe penso alla trama mi vien da ridere: Charlie si sveglia accorgendosi che la sua navetta è stata danneggiata da un taglio. Inizia a indagare mentre si riscopre che si è trasformato da femmina a maschio. Incontra umani e folletti tecnologici, intanto ha un rapporto sessuale (?) con Whisky in quello che si rivela essere il suo primo giorno di vita O_O Alla fine non si scopre l'assassino, perché non è che è stata danneggiata una navicella, è stato ucciso proprio Charlie, salvo rinascere uomo. No... non si scopre l'assassino... ma si scopre che Charlie è figlio di se stesso e del suo amico. O_O
Forse non ho capito nulla, scusa!
Guarda, io ho fatto tanta difficoltà a orientarmi nel tuo mondo, però ho notato che sotto sotto questo conserva una sua logica, un suo perché. Ma è come se me l'avessi fatto vedere da dietro una finestra appannata. Quando si introduce il lettore in una realtà altra, diversa, trovo sia fondamentale l'incipit. Il tuo incipit direi che è da rivedere perché poco chiaro. Fino a che non ho iniziato il secondo paragrafo, tornando quindi indietro a leggere e rileggere l'inizio, mi ero figurato da prima l'immagine di un ragazzo che la mattina si alza dal letto nella sua stanza. Poi questo ragazzo si è trasformato in un folletto mutaforma. Poi ancora in un esserino minuscolo che vive a casa di Dexter. E poi ancora un esserino tecnologico che appartiene al mondo tecnologico e che ha un qualche ruolo (che non ho ben compreso) nell'aiutare gli uomini.
Insomma, ti direi di prestare attenzione nell'incipit a dare le informazioni fondamentali che facciano ben inquadrare la situazione al lettore. Voglio sapere chi è (cos'è) il protagonista e dove si muove.
LA CASA NEL BOSCO
di Willow 1. Osservazioni sparseCITAZIONE
Stava bene in quella stanza dalle pareti in mogano. Nessuno, dai suoi genitori ai suoi amici, era stato favorevole al suo progetto di trasferirsi in quella vecchia casa isolata dal mondo.
Occhio, poche righe e hai abusato troppo di “quella”.
CITAZIONE
quell'uomo era indiscutibilmente lui stesso.
D'istinto, al posto suo, avrei pensato fosse mio nonno.
CITAZIONE
James... era il nome del suo bisnonno. Era lui quindi l'uomo del ritratto?
A questo punto invece penso che il protagonista sia un po' tonto
CITAZIONE
Bene, pensò con sollievo.
Bene? Sollievo? Aaron, hai un fantasma davanti!!!! SCAPPA!! O_O
CITAZIONE
Aaron vide comparire di fronte a sé un fitto bosco. Forse era quello che circondava la casa? Da quando era arrivato non vi si era mai inoltrato. Ricordò che aveva fama di essere infestato da spiriti maligni... il fantasma di fronte a lui era forse uno di loro?
E come ci è arrivato al rifugio senza passare dal bosco? O_O
CITAZIONE
No... non il bisnonno. Sono io.
Aaron? Sì Aaron, sei tornato messo male dalla guerra. U_U
CITAZIONE
«Sgualdrina!» le urlò.
“Sgualdrina”? Qui ti sei censurata
Dai, l'azione è descritta bene, ha il giusto ritmo, è forte. Ma questo “insulto” le fa perdere potenza. Mi immagino un uomo rude, incazzato nero... guarda, avrei accettato un “Brutta sgualdrina”... ma siamo ancora col freno.
CITAZIONE
«Ti prego, marito... lasciami spiegare».
lascia stare la mia Elizabeth!
Non c'è pathos in queste battute. Sopratutto in Elizabeth...
CITAZIONE
«Lo farò, amor mio. Conducimi là dove riposi e mi avrai per sempre».
Aaron non farlo... Aaron non andare. Aaron non far cavolate!
CITAZIONE
A un tratto la sostanza sconosciuta si illuminò di un bagliore bluastro e il terriccio intorno al buco prese a tremare.
Quale sostanza?
CITAZIONE
Al suo posto, una fioca confusione seguita poco dopo dalla certezza di essere stato imbrogliato.
Eh... buongiorno!
CITAZIONE
così vividi e sgargianti da essere quasi dolorosi.
Secondo me se togli il “quasi” la frase è più efficace.
CITAZIONE
Vide il suo bisnonno, il suo vero bisnonno questa volta, aggirarsi come un morto vivente tra i boschi con il viso deturpato dal dolore e lo vide impazzire quando la creatura lo avvicinò, svelando ad Aaron l'origine della febbre improvvisa che lo aveva ucciso.
Ma quindi Aaron non assomiglia proprio per niente a suo bisnonno?
CITAZIONE
è come un vampiro... pensò, mentre il terrore aumentava. Ma non vuole il mio sangue. Vuole il mio cervello.
Siam sicuri che Aaron sappia cosa siano i vampiri?
CITAZIONE
«Pà... c'è una persona laggiù»
Credo che dovrebbe essere “pa'” con l'apostrofo, in quanto diminutivo di papà.
CITAZIONE
«Nei boschi a ovest di Westwood. Io e il mio ragazzo siamo di lì, ci siamo spinti fin quassù per la caccia. Quello che vorrei sapere è che ci fai tu qui, figliolo».
Direi di evitare di dire che son lì per caccia, è poco realistico che lo dica dal mio punto di vista...
CITAZIONE
A prima vista poteva essere una lettera, o forse solo un semplice elenco di oggetti da acquistare in un emporio. Lo gettò a terra e se ne dimenticò.
Cos'era? O.o
2. Al di là delle osservazioni sparseLa trama mi ha interessato. Alla fine credevo di assistere in uno sgonfio lieto fine, invece nell'ultimo paragrafo mi hai spiazzato... Ok, Aaron si salva... però mi pare che tu voglia lasciar intendere che quell'essere metafisico si sia nutrito di lui e l'abbia privato di due anni di vita. È così?
Comunque... ti direi di passare un po' più di tempo nella parte iniziale. È vero che la lettura scorre bene però non son riuscito a vivere le emozioni di Aaron, che mi pare un pochino un personaggio di cartone... subisce gli eventi in modo passivo. A tal proposito non so se questo derivi dalla guerra, perché la sofferenza della perdita del fratello ce la comunichi... ma non capisco se Aaron sia davvero un uomo con problemi mentali causati dalla guerra o “solo” un uomo ferito.
Comunque ho fatto tifo per Aaron... ma lui non mi ha dato ascolto!
”
TRE METRI SU UNA PICCA
di White Pretorian1. Osservazioni sparseCITAZIONE
non poteva fare a meno di rimare la meraviglia che aveva davanti.
Forse intendevi dire “rimirare” e non “rimare”.
CITAZIONE
ma gli istinti di Andasets era impellenti
erano
CITAZIONE
Col passare delle ore, infatti, Thulains cominciò a subire il peso della sua stessa armatura, talmente massiccia da imprimere sui punti di contatto con il corpo piaghe sempre più dolorose e profonde. Il guerriero non aveva la possibilità di togliersela, poiché questo processo avrebbe richiesto troppo tempo, né poteva rinfrancarsi mangiando o bevendo, poiché aveva timore di rovinarla in qualche modo. Ma il peggio fu quando sopraggiunsero le calde ore del meriggio e i venti del Sud presero a soffiare sulla città distrutta, spargendo attorno le ceneri degli edifici bruciati. Il calore rese l’armatura di Thulains simile a una bara incandescente , mentre le ceneri, rese roventi dal sole, si infiltrarono nelle sue giunture, ustionandolo senza che gli fosse nemmeno data la possibilità di proteggersi.
Un guerriero, un orco, che nella vita non fa altro che maciullare i nemici in guerra, viene messo fuori gioco in mezza giornata dalla sua stessa armatura? Capisco che il tuo sia un racconto grottesco, ma ne va della credibilità interna alla trama.
CITAZIONE
In verità Skfur, poco pratico di cavalli, aveva totalmente perso il controllo della sua cavalcatura, che lo trascinò contro la sua volontà contro il fitto schieramento del nemico.
Contro-contro. Occhio alle ripetizioni...
CITAZIONE
Skfur rotolò nella polvere, ma riuscì ad alzarsi in piedi, giusto in tempo per difendersi dal secondo attacco della regina. Lo scudo di ferro e pelle rintunizzò il fendente di Geea, ma la donna non sembrava voler dar segno di rinunciare e cominciò a lanciare una serie di attacchi ferocissimi.
Circondato da tutte le parti dai Cavalcapanda che lo avevano tagliato fuori e impossibilitato a rispondere in qualunque modo alle sciabolate della donna, Skfur fu costretto a chiudersi in una pietosa difensiva, consapevole non poter resistere molto a lungo.
Da un po' di tempo non sento più la voce del tuo cantastorie. La narrazione è diventanta una “narrazione standard”.
CITAZIONE
non c’è problema sufficientemente grave che una donna non possa risolvere e non c’è situazione sufficientemente tranquilla che una donna non possa trasformare in un casino.
Mah... mi pare che la nostra Dama risolva i casini e basta...
2. Al di là delle osservazioni sparseNon ti sei avventurato in un'impresa facile, caro White, e a volte il tuo racconto traballa. A parte che mi hai rovinato la scena del cucchiaio postandomi il video su youtube
, al di là di questo ti ho già detto le mie perplessità sulla scena dello scontro. Probabilmente sarebbe stato più credibile se la “bella dama” avesse in qualche modo avvelenato il nemico di Skfur, anche solo paralizzato, così da rendere credibile la scena del cucchiaino.
Non sempre rispetti l'impostazione narrativa, e la voce del bardo va via via ad affievolirsi fino a spegnersi, per riaccendersi poi solo nel finale. Non era una cosa facile, e inoltre ti ha obbligato a scrivere un unico ed enorme paragrafo, appesantendo alla fin fine anche il racconto. Magari cerca una bella trovata di ingegno per dividere il racconto in paragrafi, anche pochi, due o tre, e riprendere in mano la situazione col bardo. Del tipo: “Ma cosa vedo? I vostri occhi si stanno chiudendo! Svegliatevi orsù, rozzi plebei senza sentimento!” Solo per far un esempio di quanto sto dicendo.
Dal canto suo la trama è semplice ma simpatica.
UN CERVELLO PICCOLO COSI'
di Miksi1. Osservazioni sparseCITAZIONE
Certo era che ogni suddito di Antenheim riteneva l’odio viscerale del proprio re, del tutto infondato.
Qua dividi con una virgola predicato verbale e complemento oggetto, credo che non si possa fare...
CITAZIONE
dato che il re non avrebbe ascoltato la sua proposta, l’avrebbe attuata da solo, apportando qualche piccola modifica.
Attese qualche giorno
Occhio, ripeti qualche...
CITAZIONE
un biglietto turistico per Lionik.
'spetta, pur nella fantasia, non mi torna una cosa. È un po' come se negli anni '60 un americano andasse a comprare un biglietto turistico per il Vietnam O_O
Magari un viaggio su una nave “militare” risolve il problema, e ben si allinea con il questionario che descrivi poco dopo.
CITAZIONE
Sebbene vi fossero attriti tra i due pianeti
E chiamiamoli “attriti”. O_O
CITAZIONE
formalmente il giovane non faceva più parte dell’esercito e la libera circolazione all’interno dello stesso sistema solare era un diritto inalienabile da quando quel tale terrestre aveva vinto la causa contro il governo di Plutone.
Capisco i diritti inalienabili... però ci si tutela contro un pianeta che ti sbombarda un giorno sì e l'altro pure!
”
[/Quote]non erano certo la razza più intelligente dell'Universo.[/Quote]
E ma anche gli altri non brillano per intelligenza, tzé! <.<
CITAZIONE
La ex-recluta rinunciò a ribattere che l'agenzia gli aveva assicurato il contrario e chiese cosa potesse fare.
Ma la nostra ex-recluta non è proprio uno 007 provetto. Scusa, è là per fare un super colpo di stato e uccidere il “re”. Ma non è sospetto il suo soggiorno in un albergo al centro con stanza prenotata tramite agenzia? Non è che si stia tutelando molto. Va bene la “fiaba”, ma ne va della credibilità interna al racconto...
CITAZIONE
Le più alte cariche dell’esercito di Lionik accettarono di ascoltare Garen e nei giorni seguenti progettarono insieme a lui il primo e unico piano d'attacco contro Antenheim.
Mah... la trovo una cosa poco credibile. Mi sarei aspettato un'azione stile commando per arrestarlo. Ma è comunque la tua fiaba, è vero...
CITAZIONE
Garen diede istruzioni precise circa gli edifici da attaccare e le modalità d'assalto ma, soprattutto, si raccomandò che solo il re venisse ucciso.
Ora capisco perché l'hotel al centro!
CITAZIONE
«Senza di lui gli Antenheimici non sono nulla», spiegò, «non organizzeremo più spedizioni ai danni di Lionik. Esse costituiscono solo il sogno anacronistico di un pazzo e il popolo è stanco di subire la fame».
Ma un colpo di Stato? Una bella rivoluzione? No? Eff... T_T
CITAZIONE
In meno di un’ora meno centotrentacinque anni
Non ho capito in quanto tempo
CITAZIONE
«Cittadini, in qualità di nuovo sovrano, la prima cosa di cui ho bisogno da voi è un volontario. Un coraggioso che vada in vacanza su Lionik e che non abbia paura dei cornicioni. Ho un piano!».
E cosa vuole fare? O_O
2. Al di là delle osservazioni sparseCome ti ha già fatto notare Polly, inizi la narrazione in un determinato modo “fiabesco” che vai via via ad abbandonare (ben presto a essere onesti). Come nel caso di White Pretorian, hai intrapreso una strada non facile che necessitava di maggiore attenzione.
Come si nota dalle osservazioni sparse, ti ho segnalato diverse cose che a mio parere minano la coerenza interna al racconto. Spesso l'hai fatta troppo facile. Mentre queste fiabe, dal mio punto di vista, sono davvero belline solo se inattaccabili dal punto di vista della credibilità e ingegnose. Invece anche la soluzione che risolve il conflitto mi pare davvero inverosimile. Mi spiace Miksi perché i presupposti dietro il racconto erano davvero buoni, e i riferimenti con la realtà che viviamo forti e positivamente palesi. Ti direi di lavorarci ancora su...