Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio Maggio 2014, Girone Jimenez, XXX

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view post Posted on 12/5/2014, 09:25
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Polly Russell @ 12/5/2014, 09:05) 
Anche qui ho avuto lo stesso problema con la collocazione temporale, ma... Ho finalmente capito perché. È la parola "zaino" che mi porta fuori strada.

Capisco il concetto... però è davvero uno zaino, non una sacca, con tanto di tasche, taschine e cinghie. In questo racconto non si noterebbe la differenza, ma in altri sì

CITAZIONE (Polly Russell @ 12/5/2014, 09:05) 
In un giallo gli elementi che portano alla soluzione dell'enigma devono essere fruibili dal lettore al pari dell'investigatore.

In parte rimedierò con la versione completa (in parte) ^_^

CITAZIONE (Polly Russell @ 12/5/2014, 09:05) 
CITAZIONE
Questi la guardò con espressione vacua, del tutto indistinguibile dalla sua espressione normale.

Si, ok. Questa frase è simpatica, ma allo stesso tempo mi infastidisce, perché se le due espressioni sono del tutto uguali come fai a distinguerle e a decidere che una sia normale e una vacua?

Infatti la battuta sta nel fatto che non puoi, è un'affermazione volutamente priva di senso. ;)

CITAZIONE (Polly Russell @ 12/5/2014, 09:05) 
Ma non si è lavata, né pulita in alcun modo, macchierà irrimediabilmente la tunica di sangue!

Hai ragione da vendere. Purtroppo è una delle cose che si sono perse nei tagli (nonché uno dei famigerati indizi che non ci sono). -_-
In origine, Saleria avrebbe poi notato che in realtà il sangue è secco, e di conseguenza quel monaco è morto prima dei due di cui già sapevano.

CITAZIONE (Polly Russell @ 12/5/2014, 09:05) 
CITAZIONE
Con un gesto fulmineo, la donna afferrò la coda del gatto, ancora tra le braccia di Spaturnia, e lo sollevò davanti a sé a braccio teso come un pollo all’incontrario, incurante delle sue vibrate proteste.

La scena c'è ed è divertente, ma tu hai idea di cosa potrebbe accadere a sollevare un gatto per la coda? L'urlo sarebbe stato "povero braccio" e non "povero gatto"!

Immagino... se fosse stato davvero un gatto... :lol:

Edited by CMT - 12/5/2014, 10:58
 
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view post Posted on 12/5/2014, 09:41
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Losco Figuro

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Due appunti già che stavo leggendo il resto del commento di Polly.

Polly, hai un attimo invertito i concetti... la favola è quella con gli animali antropomorfici (di solito, ma non sempre, in versi e sempre con una morale) mentre la fiaba contiene persone ed è sempre in prosa (morale facoltativa). ^_^

In quanto al re (e simili), va maiuscolo solo quando viene usato per indicare lo specifico individuo omettendone il nome.
Quindi "Il Re uscì di casa" è maiuscolo ma "un re come quello non si era mai visto" no.
 
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view post Posted on 12/5/2014, 09:58
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Arrotolatrice di boa

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E si che lo sapevo. Fiaba favola dico. Devo essermi fatta trarre in inganno quando Miksy, spiega che c'è un eroe etc etc
Per il re / Re, finalmente mi sono schiarita completamente le idee!
 
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Callagan
view post Posted on 12/5/2014, 19:30




Commenti abusivi per Jimenez


IL TEMPIO DEI MONACI
di cmt


1. Osservazioni sparse
L'incipit è troppo pieno, pesante. Dovrebbe introdurre il lettore nel racconto e invece gli piazza davanti un muro. Il narrato è continuamente interrotto da incisi a mio parere poco efficaci, che costituiscono un vero e proprio freno a mano tirato.
Consiglio: periodi più semplici.

CITAZIONE
«Io non mi sono persa, so esattamente dove sono!» disse lei, guardando non il suddetto omone ma suo fratello Darnel,

Quindi Darnel è fratello di Saleria o di Jorn? È poco chiaro da qui.

Chi sa perché l'immagine di Saleria mi ricorda una copertina dei Manowar...

CITAZIONE
La biondina stava per fare altrettanto quando qualcosa schizzò fuori dalle ombre e le andò addosso, cogliendola di sorpresa al punto che riuscì solo ad allungare le braccia per difendersi, e in un attimo se le ritrovò occupate da un gattone fulvo che la osservava con aria sorniona.

Periodo forse troppo complesso. Io spezzerei in due con un punto a metà.

CITAZIONE
«Non importa,» replicò Saleria, «vuol dire che loro dormiranno qui sulle panche».

Perché qui il punto l'hai messo dopo le caporali?
Poi ho notato che nel mezzo della narrazione metti le virgole dopo le caporali, quando sono necessarie e quando invece no? Si possono omettere? Nel caso specifico
CITAZIONE
«Potremmo essere in pericolo», aggiunse Darnel.

CITAZIONE
«Bene, una è mia», Saleria si affrettò a chiarire.

Altra cosa:
CITAZIONE
Il tono di totale interesse dell’uomo, unito alle sue risposte a monosillabi, stava iniziando a darle sui nervi, ma piuttosto che ammetterlo di fronte a Saleria si sarebbe rasata a zero.

Forse intendevi dire “di totale disinteresse”.

CITAZIONE
«Oh, vuoi metterti a fare l’investigatrice? Tesoro, non risolveresti un delitto neanche se il maggiordomo entrasse in biblioteca col candelabro insanguinato».

Non ho ancora un quadro completo della tua ambientazione, ma una battuta del genere mi pare “anacronistica”. Passami il termine improprio ma credo che renda bene il mio dubbio.

CITAZIONE
«Ma dico!» sbottò Saleria, ripresasi dalla sorpresa, rimettendosi in piedi. «Contaminate la scena del crimine!»

Io direi di scegliere uno tra “ripresasi dalla sorpresa” e “rimettendosi in piedi”, così affiancati li sento stonare.

CITAZIONE
Questi la guardò con espressione vacua, del tutto indistinguibile dalla sua espressione normale.

Se la sua espressione normale è un espressione vacua, non capisco il significato di questo periodo.

CITAZIONE
«Dico che è curioso che ci siano otto monaci, se in tutto erano dieci, uno è morto in corridoio, uno in cantina e... Jorn, caro?»

Ma dove sta scritto che dovevano essere dieci? Il numero delle celle? L'hai detto prima?

2. Al di là delle osservazioni sparse
I problemi da lettore a causa di una narrazione un poco claudicante li ho riscontrati in particolare all'inizio, quando l'azione entra nel vivo le cose vanno meglio e riesci a gestire il tutto meglio. I dubbi che mi sono venuti te li ho segnalati.
Al di là di un giallo che ho trovato non particolarmente complesso, ma molto simpatico, ho trovato davvero efficace il modo in cui gestisci i tuoi personaggi. Alla fine risaltano tutti nelle loro particolarità, e funzionano. I monaci, che rappresentano solamente una comparsa nel tuo progetto a più largo respiro, sono invece l'elemento vivificante questo episodio. Le situazioni che si sono venute a creare mi hanno fatto piacevolmente ridere.

C’ERA TRE VOLTE IL CAPPELLO DI PAGLIA
Di Alexandra Fischer


1. Osservazioni sparse
CITAZIONE
Non potevi accomodarti un momento in pace, che ti cadeva una delle pigne rotonde sul capo, insieme alla bava resinosa a volte.

Dopo il miglior tuo incipit che abbia mai letto, arriva un periodo da rivedere. Non mi convince la scelta del termine “accomodarti”, probabilmente ci vuole una parola più consona come “goderti”, mentre quell' “a volte” finale è da eliminare, non fa parte del modo di costruire le frasi in italiano e poi va davvero a stonare.

CITAZIONE
La donna riaprì il ventaglio, prese di nuovo a tormentarsi l’unghia del mignolo e richiuse il ventaglio.

Prova a cercare un sinonimo di “ventaglio” per evitare la ripetizione.

CITAZIONE
Soltanto una banale porta marrone, con la targhetta del nome in bianco.
La maniglia era un pomolo bianco.

Evita di ripetere bianco.

CITAZIONE
- Si è decisa, eh, bene, bene. Così dopo, avrò meno da pulire.

Chi la dice questa battuta?

2. Al di là delle osservazioni sparse
È la prima volta che riesco a entrare nel tuo mondo. L'ho vissuto sempre come un sogno, ma questa volta i contorni erano più delineati. La trama ha un suo sviluppo lineare che si segue. La protagonista è l'unico nostro punto d'aggancio. E l'unico vero personaggio, dal momento che tutti gli altri “personaggi” non rientrano nemmeno nell'ordine dei “personaggi secondari” ma fanno tutt'uno con l'ambientazione, con il sogno.
Farei una maggiore attenzione a scandire meglio, usando sempre uno schema simile, i momenti in cui la protagonista entra nell'appartamento della proprietaria del cappello. C'è un poco di confusione nel passaggio da un momento all'altro. Ti consiglio poi di motivare in qualche modo il fatto che la protagonista è spinta ad entrare (3 volte nonostante la paura!) in quell'appartamento. Accenna almeno a qualche forza segreta che l'attrae.
In quanto all'interpretazione di quel che avviene, prima di interrogarmi io, la chiedo a te. O meglio: dietro agli avvenimenti che narri c'è un significato? La visione della protagonista, o anche solo la volontà che spinge la protagonista a recarsi ogni giorno in quel posto per osservare il capello di paglia, sottendono un significato?
Oppure hai scritto tutto un po' di getto non preoccupandoti di significati o non significati?
Ti prego, rispondi a questa domanda che per me è fondamentale! :)

IL NETTARE MIGLIORE
di Polly


1. Osservazioni sparse
Riguardo l'incipit:
a una prima lettura, che ritengo sempre quella più importante, ho fatto molta fatica a mettere a fuoco la situazione. Sia a capire dove l'azione si sta svolgendo sia a capire come collocare i personaggi nello spazio. Mi hai dato una sensazione di confusione, probabilmente la primissima parte è da rivedere in funzione di maggior chiarezza.
Successivamente, dal momento che via via aggiungi sempre maggiori particolari, la scena si fa finalmente tridimensionale. Ma la fatica fatta all'inizio distoglie l'attenzione dalla storia.

CITAZIONE
Afferrò il collare del ragazzo dalla pelle scura davanti a loro e lo fisso a uno dei ganci sul bordo della vasca.

Al di là del refuso “fisso”. Qui io mi perdo. Mi accorgo di non avere un'immagine dell'azione narrata. Questo “ragazzo dalla pelle scura” è come se mi spuntasse dal nulla: è lo stesso ragazzo cui accenni poche righe sopra?

CITAZIONE
Le insegne della regia milizia, troneggiavano sul pallone color avorio, tra le vele in metallo brunito.

Occhio che qui separi il soggetto dal verbo con la virgola...


CITAZIONE
Nella cella numero settantadue del carcere maschile di Sua Maestà Elena di Savoia

Nooo! Di nuovo i Savoia nooooo! T_T

CITAZIONE
Una donna dalla voce squillante presentava i suoi meretori. Due ragazzi allampanati appoggiati al portone del suo lupanare, spacciandoli come i migliori sulla piazza.

Credo che la costruzione di questo pezzo sia errata. Se si legge con l'intonazione che dai tu con la punteggiatura il secondo periodo non ha senso. Dovresti semplicemente mettere i due punti, e non il punto, dopo “meretori”. Che dici?

CITAZIONE
Caio sorrise. Gettò un'occhiata alle brande, poi infilò in bocca le prime due dita di entrambe le mani. Grattò qualche secondo, contenendo un conato e arpionò la pellicola sulla lingua con l'unghia dell'indice. Sfilò la sottile pergamena. Ne afferrò una punta e la estrasse. Si succhiò la lingua subito dopo e deglutì un paio di volte poi espose il cappuccio trasparente alla luce esterna, srotolandolo sulle dita.

Ho visto che Cmt non ha ben compreso la forma e il funzionamento di questa “pergamena mortale”. Beh... neanche io. E a proposito del commento di Cmt, trovo che ti abbia dato un bel suggerimento a proposito. ;)

2. Al di là delle osservazioni sparse
Mi è piaciuto molto come, pur avendo tutto il racconto la soluzione sotto gli occhi, sia arrivato a capire che caspita stava succedendo solo quando me l'hai voluto dire tu. E nel fare questo tu sei molto brava. Credo che dovresti aiutare maggiormente il lettore, nel caso specifico di questo racconto, fornendo più dettagli ambientali quando introduci le scene. In questo caso descrivere in modo graduale man mano che il racconto va avanti non è molto efficace.
Interessante comunque il mondo che hai creato, anche se ce ne hai dato un assaggino piccolo piccolo... è stato come affacciarsi dalla finestra. Sinceramente, pur essendo un racconto completo, lo vedo bene come il capitolo di un lavoro di più ampio respiro.

NON C'E' PIU' POSTO
Di Nazareno Marzetti


1. Osservazioni sparse

CITAZIONE
Mi guardai per quel potei

What? :)
Forse è “Mi guardai per quel che potei”? Ma non capisco se sottintende qualche difficoltà di sorta del protagonista nel compiere l'azione.

CITAZIONE
Raggiunsi la rastrelliera dello switch e feci manovra per connettermi al mio slot. In quel momento, un unico, solitario, v-wing era agganciato al suo slot,

eviterei la ripetizione di “slot”

CITAZIONE
Anche a lui era stato dato un volto da folletto, ma i capelli brizzolati e le rughe intorno agli occhi grandi, gli conferivano l'aria di un vecchio saggio. O di un inguaribile spocchioso.

Quindi sono creature create dall'uomo?

CITAZIONE
Ma perché non li facevano tutti di formato medio?

Posta così, questa frase sottintende il fatto che il genere umano si sia estinto.

CITAZIONE
Dovetti girare un po' la colonia prima di trovare la signorina Tanya. Attesi che finisse di insultare qualcuno al comunicatore per qualcosa che non era ancora pronta. Brontolò qualcosa

Ripeti qualcosa. E la ripetizione di qualcuno-qualcosa-qualcosa è sgradevole...

CITAZIONE
«È successo che ti hanno trovato rotto, sei stato riparato e ora dovresti essere a fare il tuo lavoro.»

Pensavo avessero trovato rotto la sua astronave/pennina usb
CITAZIONE
Tanya mi accompagnò fuori dal riparo del modulo climatizzato, mi indicò un punto vicino al modulo 2 e se ne andò. Tutto sbraitando al comunicatore.

Quel punto dopo se ne andò non è corretto, perché la frase “Tutto sbraitando al comunicatore” non ha senso posta così senza soggetto. Ma anche dire “se ne andò tutto sbraitando al comunicatore” è un'espressione bruttina. Io ti direi di eliminarla.

CITAZIONE
«Ah... e... ricordi qualcosa dell'ultima vita?»

Quando penso di aver capito qualcosa del racconto, poi elementi tipo questo mi spiazzano. Quindi è proprio morto e risorto il protagonista. Quindi ha una forma diversa perché è morto... o cambiano aspetto a seconda di come gli gira 'sti folletti-tecnologici?

CITAZIONE
«Capisco. Be', siamo arrivati. Io devo proseguire.»

E quando si sono mossi? O_O

CITAZIONE
«Novità?» mi chiese.
Scuotendo la testa, «tu?»

“Scuotendo la testa” sta per “Feci un cenno di diniego scuotendo la testa”? Io ti direi di scrivere “Scossi il capo”... Oppure taglia la testa al toro e metti tutto sotto dialogo: “No... tu?”.

CITAZIONE
«Dex mi ha chiesto di aiutarlo con l'arma usata.»
«E...?»

Aspe', poste così queste battute hanno un altro significato. Sembra che il tizio che parla con Charlie non abbia capito una mazza e dica “E?” nel senso di “Cosa?”. Io ti direi di mettere i puntini di sospensione dopo “l'arma usata” così che si capisca che il tizio sta spronando Charlie a proseguire col racconto!

CITAZIONE
Faccio cenno affermativo con la testa.

A parte che cambi tempo verbale, passando dal passato al presente. Noto una certa macchinosità nel descrivere questo tipo di espressioni. “Feci un cenno affermativo con la testa” è proprio brutto, non pensi che un semplice “Annuì” sia molto più bello e fluido? :)

CITAZIONE
Riuscimmo a trattenerci appena un altro secondo, poi, in uno scatto, ci afferrammo la testa a vicenda e ci baciammo. Non saprei dire chi prese l'iniziativa, fu come se ci fossimo, ad un tratto, sincronizzati. Fu un bacio violento e passionale, tenendoci a vicenda la testa, quasi per paura che l'altro scappasse.
Gli mordicchiai il labbro e lui sorrise, avvinghiati al punto che non sono così sicuro che si capisse dove finivo io e iniziasse Whiskey. Ci trasferimmo nella mia stanza, disordinata come l'avevo lasciata la mattina, senza mai smettere di stringerci e baciarci. Sdraiati sul letto, uno sull'altro, ci spogliammo senza darci il tempo di pensare a cosa stavamo facendo, gettammo via ogni protezione, aprendoci l'uno nell'altro. Il suo codice sorgente si dipanava davanti a me, complesso, intrecciato, vecchio di generazioni di programmatori che lo avevano corretto e adattato; il mio di dirimpetto, in tutta la sua logica follia, incomprensibile per i non addetti ai lavori, incredibilmente e sfacciatamente chiaro per me.

Oddioooooo cosa sta succedendo??? Ahahaha ^_^
Ma io non ho capito ancora che esseri sono questi. Che forma hanno... mi sembra che lasci tutto molto sul vago. Sono antropomorfi però hanno un rapporto... scambiandosi dati?? Ma come se li scambiano i dati? E poi... è un rapporto omosessuale? Ma Charlie di che sesso è? Dici che il giorno prima aveva “due meloni così”. Secondo me è trans e il suo vero nome è Conchita Wurst.

CITAZIONE
Su Tanker pioveva di rado, ma quando pioveva sembrava voler recuperare tutto il tempo perso.

A parte che non ho idea di cosa sia il “Tanker”, aiuta un pochino di più il lettore. Poi evita la ripetizione “pioveva”.


CITAZIONE
«Io non sono Charlie.» Risposi. «Sono suo figlio.»

O_O

CITAZIONE
«No. È morta per permettermi di nascere.» Risposi.

Ma possiamo davvero parlare di “morte” in questo caso? A me pare sia venuta una trasformazione punto e basta. I ricordi si sono conservati, mi pare ci sia stata pure un evoluzione.

2. Al di là delle osservazioni sparse

Se penso alla trama mi vien da ridere: Charlie si sveglia accorgendosi che la sua navetta è stata danneggiata da un taglio. Inizia a indagare mentre si riscopre che si è trasformato da femmina a maschio. Incontra umani e folletti tecnologici, intanto ha un rapporto sessuale (?) con Whisky in quello che si rivela essere il suo primo giorno di vita O_O Alla fine non si scopre l'assassino, perché non è che è stata danneggiata una navicella, è stato ucciso proprio Charlie, salvo rinascere uomo. No... non si scopre l'assassino... ma si scopre che Charlie è figlio di se stesso e del suo amico. O_O
Forse non ho capito nulla, scusa! :(

Guarda, io ho fatto tanta difficoltà a orientarmi nel tuo mondo, però ho notato che sotto sotto questo conserva una sua logica, un suo perché. Ma è come se me l'avessi fatto vedere da dietro una finestra appannata. Quando si introduce il lettore in una realtà altra, diversa, trovo sia fondamentale l'incipit. Il tuo incipit direi che è da rivedere perché poco chiaro. Fino a che non ho iniziato il secondo paragrafo, tornando quindi indietro a leggere e rileggere l'inizio, mi ero figurato da prima l'immagine di un ragazzo che la mattina si alza dal letto nella sua stanza. Poi questo ragazzo si è trasformato in un folletto mutaforma. Poi ancora in un esserino minuscolo che vive a casa di Dexter. E poi ancora un esserino tecnologico che appartiene al mondo tecnologico e che ha un qualche ruolo (che non ho ben compreso) nell'aiutare gli uomini.
Insomma, ti direi di prestare attenzione nell'incipit a dare le informazioni fondamentali che facciano ben inquadrare la situazione al lettore. Voglio sapere chi è (cos'è) il protagonista e dove si muove.

LA CASA NEL BOSCO
di Willow


1. Osservazioni sparse


CITAZIONE
Stava bene in quella stanza dalle pareti in mogano. Nessuno, dai suoi genitori ai suoi amici, era stato favorevole al suo progetto di trasferirsi in quella vecchia casa isolata dal mondo.

Occhio, poche righe e hai abusato troppo di “quella”. :)

CITAZIONE
quell'uomo era indiscutibilmente lui stesso.

D'istinto, al posto suo, avrei pensato fosse mio nonno.

CITAZIONE
James... era il nome del suo bisnonno. Era lui quindi l'uomo del ritratto?

A questo punto invece penso che il protagonista sia un po' tonto :P

CITAZIONE
Bene, pensò con sollievo.

Bene? Sollievo? Aaron, hai un fantasma davanti!!!! SCAPPA!! O_O

CITAZIONE
Aaron vide comparire di fronte a sé un fitto bosco. Forse era quello che circondava la casa? Da quando era arrivato non vi si era mai inoltrato. Ricordò che aveva fama di essere infestato da spiriti maligni... il fantasma di fronte a lui era forse uno di loro?

E come ci è arrivato al rifugio senza passare dal bosco? O_O

CITAZIONE
No... non il bisnonno. Sono io.

Aaron? Sì Aaron, sei tornato messo male dalla guerra. U_U

CITAZIONE
«Sgualdrina!» le urlò.

“Sgualdrina”? Qui ti sei censurata :) Dai, l'azione è descritta bene, ha il giusto ritmo, è forte. Ma questo “insulto” le fa perdere potenza. Mi immagino un uomo rude, incazzato nero... guarda, avrei accettato un “Brutta sgualdrina”... ma siamo ancora col freno.


CITAZIONE
«Ti prego, marito... lasciami spiegare».

lascia stare la mia Elizabeth!

Non c'è pathos in queste battute. Sopratutto in Elizabeth...

CITAZIONE
«Lo farò, amor mio. Conducimi là dove riposi e mi avrai per sempre».

Aaron non farlo... Aaron non andare. Aaron non far cavolate!


CITAZIONE
A un tratto la sostanza sconosciuta si illuminò di un bagliore bluastro e il terriccio intorno al buco prese a tremare.

Quale sostanza?

CITAZIONE
Al suo posto, una fioca confusione seguita poco dopo dalla certezza di essere stato imbrogliato.

Eh... buongiorno! -_-

CITAZIONE
così vividi e sgargianti da essere quasi dolorosi.

Secondo me se togli il “quasi” la frase è più efficace.

CITAZIONE
Vide il suo bisnonno, il suo vero bisnonno questa volta, aggirarsi come un morto vivente tra i boschi con il viso deturpato dal dolore e lo vide impazzire quando la creatura lo avvicinò, svelando ad Aaron l'origine della febbre improvvisa che lo aveva ucciso.

Ma quindi Aaron non assomiglia proprio per niente a suo bisnonno? :(

CITAZIONE
è come un vampiro... pensò, mentre il terrore aumentava. Ma non vuole il mio sangue. Vuole il mio cervello.

Siam sicuri che Aaron sappia cosa siano i vampiri?

CITAZIONE
«Pà... c'è una persona laggiù»

Credo che dovrebbe essere “pa'” con l'apostrofo, in quanto diminutivo di papà.

CITAZIONE
«Nei boschi a ovest di Westwood. Io e il mio ragazzo siamo di lì, ci siamo spinti fin quassù per la caccia. Quello che vorrei sapere è che ci fai tu qui, figliolo».

Direi di evitare di dire che son lì per caccia, è poco realistico che lo dica dal mio punto di vista...

CITAZIONE
A prima vista poteva essere una lettera, o forse solo un semplice elenco di oggetti da acquistare in un emporio. Lo gettò a terra e se ne dimenticò.

Cos'era? O.o

2. Al di là delle osservazioni sparse

La trama mi ha interessato. Alla fine credevo di assistere in uno sgonfio lieto fine, invece nell'ultimo paragrafo mi hai spiazzato... Ok, Aaron si salva... però mi pare che tu voglia lasciar intendere che quell'essere metafisico si sia nutrito di lui e l'abbia privato di due anni di vita. È così?
Comunque... ti direi di passare un po' più di tempo nella parte iniziale. È vero che la lettura scorre bene però non son riuscito a vivere le emozioni di Aaron, che mi pare un pochino un personaggio di cartone... subisce gli eventi in modo passivo. A tal proposito non so se questo derivi dalla guerra, perché la sofferenza della perdita del fratello ce la comunichi... ma non capisco se Aaron sia davvero un uomo con problemi mentali causati dalla guerra o “solo” un uomo ferito.
Comunque ho fatto tifo per Aaron... ma lui non mi ha dato ascolto! -_-

TRE METRI SU UNA PICCA
di White Pretorian


1. Osservazioni sparse

CITAZIONE
non poteva fare a meno di rimare la meraviglia che aveva davanti.

Forse intendevi dire “rimirare” e non “rimare”.

CITAZIONE
ma gli istinti di Andasets era impellenti

erano


CITAZIONE
Col passare delle ore, infatti, Thulains cominciò a subire il peso della sua stessa armatura, talmente massiccia da imprimere sui punti di contatto con il corpo piaghe sempre più dolorose e profonde. Il guerriero non aveva la possibilità di togliersela, poiché questo processo avrebbe richiesto troppo tempo, né poteva rinfrancarsi mangiando o bevendo, poiché aveva timore di rovinarla in qualche modo. Ma il peggio fu quando sopraggiunsero le calde ore del meriggio e i venti del Sud presero a soffiare sulla città distrutta, spargendo attorno le ceneri degli edifici bruciati. Il calore rese l’armatura di Thulains simile a una bara incandescente , mentre le ceneri, rese roventi dal sole, si infiltrarono nelle sue giunture, ustionandolo senza che gli fosse nemmeno data la possibilità di proteggersi.

Un guerriero, un orco, che nella vita non fa altro che maciullare i nemici in guerra, viene messo fuori gioco in mezza giornata dalla sua stessa armatura? Capisco che il tuo sia un racconto grottesco, ma ne va della credibilità interna alla trama.

CITAZIONE
In verità Skfur, poco pratico di cavalli, aveva totalmente perso il controllo della sua cavalcatura, che lo trascinò contro la sua volontà contro il fitto schieramento del nemico.

Contro-contro. Occhio alle ripetizioni...


CITAZIONE
Skfur rotolò nella polvere, ma riuscì ad alzarsi in piedi, giusto in tempo per difendersi dal secondo attacco della regina. Lo scudo di ferro e pelle rintunizzò il fendente di Geea, ma la donna non sembrava voler dar segno di rinunciare e cominciò a lanciare una serie di attacchi ferocissimi.
Circondato da tutte le parti dai Cavalcapanda che lo avevano tagliato fuori e impossibilitato a rispondere in qualunque modo alle sciabolate della donna, Skfur fu costretto a chiudersi in una pietosa difensiva, consapevole non poter resistere molto a lungo.

Da un po' di tempo non sento più la voce del tuo cantastorie. La narrazione è diventanta una “narrazione standard”.

CITAZIONE
non c’è problema sufficientemente grave che una donna non possa risolvere e non c’è situazione sufficientemente tranquilla che una donna non possa trasformare in un casino.

Mah... mi pare che la nostra Dama risolva i casini e basta...

2. Al di là delle osservazioni sparse
Non ti sei avventurato in un'impresa facile, caro White, e a volte il tuo racconto traballa. A parte che mi hai rovinato la scena del cucchiaio postandomi il video su youtube :P, al di là di questo ti ho già detto le mie perplessità sulla scena dello scontro. Probabilmente sarebbe stato più credibile se la “bella dama” avesse in qualche modo avvelenato il nemico di Skfur, anche solo paralizzato, così da rendere credibile la scena del cucchiaino.
Non sempre rispetti l'impostazione narrativa, e la voce del bardo va via via ad affievolirsi fino a spegnersi, per riaccendersi poi solo nel finale. Non era una cosa facile, e inoltre ti ha obbligato a scrivere un unico ed enorme paragrafo, appesantendo alla fin fine anche il racconto. Magari cerca una bella trovata di ingegno per dividere il racconto in paragrafi, anche pochi, due o tre, e riprendere in mano la situazione col bardo. Del tipo: “Ma cosa vedo? I vostri occhi si stanno chiudendo! Svegliatevi orsù, rozzi plebei senza sentimento!” Solo per far un esempio di quanto sto dicendo.
Dal canto suo la trama è semplice ma simpatica.

UN CERVELLO PICCOLO COSI'
di Miksi


1. Osservazioni sparse

CITAZIONE
Certo era che ogni suddito di Antenheim riteneva l’odio viscerale del proprio re, del tutto infondato.

Qua dividi con una virgola predicato verbale e complemento oggetto, credo che non si possa fare...

CITAZIONE
dato che il re non avrebbe ascoltato la sua proposta, l’avrebbe attuata da solo, apportando qualche piccola modifica.
Attese qualche giorno

Occhio, ripeti qualche...
CITAZIONE
un biglietto turistico per Lionik.

'spetta, pur nella fantasia, non mi torna una cosa. È un po' come se negli anni '60 un americano andasse a comprare un biglietto turistico per il Vietnam O_O
Magari un viaggio su una nave “militare” risolve il problema, e ben si allinea con il questionario che descrivi poco dopo.
CITAZIONE
Sebbene vi fossero attriti tra i due pianeti

E chiamiamoli “attriti”. O_O
CITAZIONE
formalmente il giovane non faceva più parte dell’esercito e la libera circolazione all’interno dello stesso sistema solare era un diritto inalienabile da quando quel tale terrestre aveva vinto la causa contro il governo di Plutone.

Capisco i diritti inalienabili... però ci si tutela contro un pianeta che ti sbombarda un giorno sì e l'altro pure! -_-
[/Quote]non erano certo la razza più intelligente dell'Universo.[/Quote]
E ma anche gli altri non brillano per intelligenza, tzé! <.<

CITAZIONE
La ex-recluta rinunciò a ribattere che l'agenzia gli aveva assicurato il contrario e chiese cosa potesse fare.

Ma la nostra ex-recluta non è proprio uno 007 provetto. Scusa, è là per fare un super colpo di stato e uccidere il “re”. Ma non è sospetto il suo soggiorno in un albergo al centro con stanza prenotata tramite agenzia? Non è che si stia tutelando molto. Va bene la “fiaba”, ma ne va della credibilità interna al racconto...
CITAZIONE
Le più alte cariche dell’esercito di Lionik accettarono di ascoltare Garen e nei giorni seguenti progettarono insieme a lui il primo e unico piano d'attacco contro Antenheim.

Mah... la trovo una cosa poco credibile. Mi sarei aspettato un'azione stile commando per arrestarlo. Ma è comunque la tua fiaba, è vero...

CITAZIONE
Garen diede istruzioni precise circa gli edifici da attaccare e le modalità d'assalto ma, soprattutto, si raccomandò che solo il re venisse ucciso.

Ora capisco perché l'hotel al centro! :)
CITAZIONE
«Senza di lui gli Antenheimici non sono nulla», spiegò, «non organizzeremo più spedizioni ai danni di Lionik. Esse costituiscono solo il sogno anacronistico di un pazzo e il popolo è stanco di subire la fame».

Ma un colpo di Stato? Una bella rivoluzione? No? Eff... T_T
CITAZIONE
In meno di un’ora meno centotrentacinque anni

Non ho capito in quanto tempo :(
CITAZIONE
«Cittadini, in qualità di nuovo sovrano, la prima cosa di cui ho bisogno da voi è un volontario. Un coraggioso che vada in vacanza su Lionik e che non abbia paura dei cornicioni. Ho un piano!».

E cosa vuole fare? O_O

2. Al di là delle osservazioni sparse
Come ti ha già fatto notare Polly, inizi la narrazione in un determinato modo “fiabesco” che vai via via ad abbandonare (ben presto a essere onesti). Come nel caso di White Pretorian, hai intrapreso una strada non facile che necessitava di maggiore attenzione.
Come si nota dalle osservazioni sparse, ti ho segnalato diverse cose che a mio parere minano la coerenza interna al racconto. Spesso l'hai fatta troppo facile. Mentre queste fiabe, dal mio punto di vista, sono davvero belline solo se inattaccabili dal punto di vista della credibilità e ingegnose. Invece anche la soluzione che risolve il conflitto mi pare davvero inverosimile. Mi spiace Miksi perché i presupposti dietro il racconto erano davvero buoni, e i riferimenti con la realtà che viviamo forti e positivamente palesi. Ti direi di lavorarci ancora su...
 
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view post Posted on 12/5/2014, 19:45
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
Commenti abusivi per Jimenez

Sempre benvenuti ^_^

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
Chi sa perché l'immagine di Saleria mi ricorda una copertina dei Manowar...

Non saprei, mai vista una in vita mia, li conosco solo di nome ^___^;;

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
CITAZIONE
«Non importa,» replicò Saleria, «vuol dire che loro dormiranno qui sulle panche».

Perché qui il punto l'hai messo dopo le caporali?
Poi ho notato che nel mezzo della narrazione metti le virgole dopo le caporali, quando sono necessarie e quando invece no? Si possono omettere? Nel caso specifico

Dunque, non c'è una regola in questo senso, è semplicemente come mi trovo comodo io.
Di solito metto una virgola tra i caporali e il narrato a seguire quando non c'è un segno di interpunzione prima del caporale di chiusura.
In quanto al punto finale, tendo a metterlo fuori se il rigo contiene sia dialogo che narrazione.

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
Forse intendevi dire “di totale disinteresse”.

Decisamente <_<

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
CITAZIONE
«Oh, vuoi metterti a fare l’investigatrice? Tesoro, non risolveresti un delitto neanche se il maggiordomo entrasse in biblioteca col candelabro insanguinato».

Non ho ancora un quadro completo della tua ambientazione, ma una battuta del genere mi pare “anacronistica”. Passami il termine improprio ma credo che renda bene il mio dubbio.

È metatestuale ^_^
Per i personaggi ha solo un significato letterale, per il lettore ne ha uno ulteriore (volendo anche due, visto che il riferimento è sia a Cluedo sia al fatto che il maggiordomo è sempre l'assassino).

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
CITAZIONE
Questi la guardò con espressione vacua, del tutto indistinguibile dalla sua espressione normale.

Se la sua espressione normale è un espressione vacua, non capisco il significato di questo periodo.

Non ne ha, ed esiste al solo scopo di non averne ;)

CITAZIONE (Callagan @ 12/5/2014, 20:30) 
Ma dove sta scritto che dovevano essere dieci? Il numero delle celle? L'hai detto prima?

Lo dice uno dei monaci a Spaturnia quando lei lo interroga.
 
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Callagan
view post Posted on 12/5/2014, 20:32




CITAZIONE (CMT @ 12/5/2014, 20:45) 
È metatestuale ^_^
Per i personaggi ha solo un significato letterale, per il lettore ne ha uno ulteriore (volendo anche due, visto che il riferimento è sia a Cluedo sia al fatto che il maggiordomo è sempre l'assassino).

Anche io pensavo al Cluedo! :D

CITAZIONE
Lo dice uno dei monaci a Spaturnia quando lei lo interroga.

Mea culpa, mi è sfuggito! ;)

Grazie per il chiarimento sulla punteggiatura!
 
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Miksi
view post Posted on 12/5/2014, 21:03




Il lunedì mattina è stato un disastro?
Ecco, questo solo perché non avevate ancora visto questi affilati commenti serali!
:lol:

cmt

Ti dirò, quasi ci speravo che portassi un racconto di questo ciclo. Se ti ricordi, il primo mi aveva un po' spiazzata e quindi ero curiosa di vedere come avrei affrontato la questione dopo le spiegazioni e con nuove specifiche. Eccomi accontentata, un dieci piccoli indiani fantasy umoristico.
Di certo mi è piaciuto più del castello nero, se così si chiamava, vuoi perché mi sono un pochino affezionata ai personaggi, o perché molte più battute le ho trovate ben riuscite, ma tant'è.
Quindi bell'ambientazione, bei personaggi, bella idea e bella resa, secondo me, non fosse che sul finale si scivola un po'. Intendo dalla soluzione dell'enigma. Certo è che spiegarci cosa fossero gli exadar, cosa volessero o come si comportassero in certe situazioni (vedi uso armi magiche) ti avrebbe portato via troppo spazio, però ecco a me resta l'amaro di non aver ben capito su cosa si basi la vicenda, dopotutto.
Cioé l'assassino potrebbe essere stato (quasi) chiunque altro e a livello di empatia non mi sarebbe cambiato molto. Quindi, secondo me, ci vorrebbe più attenzione per il cattivo della storia e per le sue ragioni e questa è l'unica cosa in cui ho trovato carente il brano.

shanda

L'idea del racconto è molto carina, ma secondo me avresti potuto renderla meglio. Anzitutto, andare a capo a ogni punto non credo sia la scelta migliore, se il testo non lo richiede. Fa perdere molto in scorrevolezza e interesse.
Superato quest'ostacolo, però, s'intravede una bella vicenda che, per quanto strana, qualcosa d'intrigante ce l'ha. Ecco, secondo me sarebbe solo da costruire meglio e da rendere un po' più chiaro in certi passaggi, per esempio proprio nel punto cruciale di quando la ragazza entra nuovamente nella stanza. Anche la trovata del cambio dell'aspetto alla stanza ogni volta mi è piaciuta molto!
Ultimo appunto: la questione vermicelli e pipistrelli non mi sembra sia molto funzionale alla storia, nel senso che lascia presupporre che comunque la protagonista sia abituata a qualche sorta di magia. Mi piacerebbe invece che il distacco mondo di qua dalla porta/mondo di là dalla porta fosse più netto, in qualche modo.

Polly

Ciao (dolce) Nemica. Dopo aver letto il tuo racconto solo una cosa posso dire: il selfie te lo regalo!
La verità è che mi è piaciuto molto. Già da quando hai nominato il "vapore" nelle prime righe ho pensato che fosse in ambientazione steam, poi hai detto che era una sauna e ho detto "ah vabè no" per poi dovermi ricredere di nuovo.
Ambientazione a parte, i personaggi mi piacciono molto (anche sorvolando sugli addominali!). Trovo che siano ben costruiti e sappiano far procedere bene la storia.
A livello di forma ti sono sfuggite delle piccole cose come per esempio quando dici, all'inizio del secondo paragrafo, che uno degli ospiti frisii si volta. In quella frase il soggetto è lo schiocco, non l'ospite e quindi il successivo "roteò" è come se mancasse di soggetto.
A proposito di frisii, non ho ben capito la loro funzione, a parte non poter essere disturbati in fase di indagini. Ho pensato che una volta nella sala grande me li avresti descritti e invece tutto quello che so riguarda le loro squame e il carattere lievemente arrogante di uno di loro.
L'ultimo appunto riguarda l'arma del delitto: non sono bem sicura di aver capito come funzioni, magari mi servirebbe un disegno, ecco…
A parte questo, davvero un bel lavoro!

Reiuky

Arrivata alla fine del racconto la sensazione che rimane è più positiva che negativa, ma devo dire che in fase di lettura alcune difficoltà le ho trovate.
All'inizio un po' ti fidi, perché dici "lo saprà lui dove si va a parare" però a un certo punto ho cominciato a non seguirti più.
Il problema più grande credo stia nel fatto che non ho capito bene l'ambientazione, come prima cosa. Ok tu dici che è nel mondo reale ma per come si svolgono poi le cose non afferro quale mondo sia. A tratti mi sembra che il tutto si svolga dentro un pc (la qual cosa, devo dirlo, mi divertirebbe), ma comunque non mi sembra che sia così in altri punti.
C'è poi una questione di "dimensioni". Ok charlie è un folletto (o almeno una specie, da quel che si dice poi) e può cambiare la propria statura. Ma i programmi che forma hanno? Umana? Grande/piccola?
Purtroppo ogni volta che introduci un nuovo personaggio mi perdo a immaginarne le fattezze e interrompo la lettura quel tanto che basta a farmi perdere il gusto della continuità.
Un altro aspetto critico poi secondo me è proprio la comprensibilità del brano, fino alla fine non ho proprio idea di come risolvere il mistero del v-wing, quando invece sarebbe stato interessante scoprire la verità passo passo insieme a charlie.
Insomma credo che come brano si possa sistemare, soprattutto perché ha delle trovate davvero carine (vedi alcune battute a sfondo informatico)!

Willow

Non ho letto il tuo racconto dello scorso mese quindi non so di che presunta ciofeca tu stia parlando ma quello che posso dirti è che questo brano l'ho trovato molto piacevole.
Mi piacciono le descrizioni iniziali e quell'atmosfera che hai saputo creare, tutto ti porta a voler seguire elizabeth con tutto il cuore nel bosco.
Il giudizio è un po' penalizzato solo perché la narrazione si fa un pochino confusa dalla comparsa della strega. La funzione di quel paragrafo mi lascia un po' perplessa, come così anche le visioni del futuro.
Comprendo il ribaltamento del personaggio ma mi sembra un po' forzato, ecco.
Allo stesso modo, anche se in maniera meno evidente, trovo invasivo il salto temporale finale. Ci si aspetterebbe che, sconfitto il demone, le cose tornassero alla normalità e invece ci ritroviamo un'ultima scena che potrebbe benissimo essere l'inizio di un altro racconto con lo stesso protqgonista.
Ultimo appunto: un uomo viene trovato nel bosco con la memoria in frantumi e nessuno si accorge della pala che giace lì a poca distanza? Davvero inconsueto, mi pare :)

White

Carina l'idea del bardo, i cantastorie ci sanno proprio fare! Bella anche l'idea del (dis)romanticismo orchesco, l'intera vicenda appassiona proprio perché non ho idea di come sarebbe potuta andare a finire.
Mi sono sembrate un po' troppo forti e fuori luogo le scene della "dama" a cavalcioni dei molti sconfitti ma sono io che a volte storco il naso per molto poco e quindi verrà considerata una cosa di gusto personale.
Carina l'idea del duello (l'aver "rubato" l'idea del ginosaji non gioca a tuo favore sul piano dell'originalità, ma è stato molto divertente).
Secondo me si poteva anche concludere dopo il duello, magari con qualche epilogo divertente, magari potevi far uccidere lì il vecchio e concludere.
Ingaggiare i protagonisti subito in battaglia richiede uno sforzo d'attenzione che, per come credevo stesse andando il racconto, non mi aspettavo, seppur anche la battaglia stessa sia divertente e ben inquadrata nell'ambientazione e i vari eserciti abbiano tutti una loro ragione d'esistere.
Come vedi, il posto in classifica non è dato da mancanze tue ma dai fattori che dobbiamo sempre rispettare, tipo l'impossibilità di assegnare pari punteggi, per esempio :)


Classifica

Eccoci qui con la classy classifica. Fosse stato per me avrei messo white e willow a pari merito, poiché entrambi hanno fatto bene ma hanno inserito una parte che secondo me non era troppo ben riuscita nel contesto.
Comunque, come diciamo sempre, i numeri sono numeri, signori, perciò ecco a voi!
Sbranatevi amichevolmente.

1. polly
2. cmt
3. willow
4. white
5. reiuky
6. shanda.
 
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shanda0610
view post Posted on 12/5/2014, 21:07




Ciao Callagan, ti ringrazio per il commento. Sono contenta che una volta tanto, tu sia riuscito a entrare nel mio mondo.
Per quel che riguarda la protagonista, non vede il cappello di paglia ogni giorno allo stesso modo. Prima, passava di lì distrattamente, poi il cappello l'ha attirata, insieme al giovane innamorato in difficoltà. Il fatto che la protagonista rientri più volte in quella che è la stanza della ragazza dalle molte facce, è dettato dalla volontà di uscirne viva. Prima obbedirà alla fanciulla ridandole il cappello, prima ne uscirà viva. Solo che è una ragazza dalle tre anime. Allora, come racconto è surreale. Puoi vederci dei simbolismi (la ragazza può sentirsi attraente, la vediamo in bikini, ma è anche repressa dai suoi, lo vediamo nella figura del manichino di sartoria, quanto al suo essere strega, è quello che è diventata dopo la morte).


Ciao Miksi, grazie del commento.
Mi spiace per le frasi spezzate, un difettaccio che mi sto impegnando a superare. Che dire? Roma non fu fatta in un sol giorno. Quanto ai pipistrelli e ai vermi, in effetti sono serviti soltanto per introdurre l'atmosfera. Hai ragione con il dire che avrebbero dovuto sorprendere la protagonista, magari restando nel surreale.
 
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Miksi
view post Posted on 12/5/2014, 21:15




E grazie callagan dei commenti abusivi, e sì purtroppo la mia fiaba non ha avuto molta fortuna, poveretta, sono una creatrice meschina…
ma di' la verità, sei da queste parti solo per spiare come procede :D

Sì sì esatto shanda, era proprio quello che intendevo, ci voleva la sorpresa! E per Roma certo, d'accordissimo! D'altronde siamo qui per imparare e divertirci!
 
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view post Posted on 12/5/2014, 21:53
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Ho capito... vado a farmi un autoscatto al cesso.
 
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view post Posted on 12/5/2014, 22:25

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CITAZIONE (reiuky @ 12/5/2014, 22:53) 
Ho capito... vado a farmi un autoscatto al cesso.

si chiama selfie :D
 
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view post Posted on 12/5/2014, 22:52
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CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 12/5/2014, 23:25) 
CITAZIONE (reiuky @ 12/5/2014, 22:53) 
Ho capito... vado a farmi un autoscatto al cesso.

si chiama selfie :D

Si chiama autoscatto. E non c'è bisogno del cesso per farselo: io e mia sorella ce li facevamo quando le foto ancora le pagavi 50 lire.
 
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White Pretorian
view post Posted on 13/5/2014, 00:04




CITAZIONE (reiuky @ 12/5/2014, 23:52) 
CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 12/5/2014, 23:25) 
si chiama selfie :D

Si chiama autoscatto. E non c'è bisogno del cesso per farselo: io e mia sorella ce li facevamo quando le foto ancora le pagavi 50 lire.

Mi raccomando, dimostra di essere fotogenico ;)

A tutti gli altri: vi ringrazio per i commenti (anche quelli clandestini di Callagan) prometto che cercherò di rispondere entro dopodomani al massimo. Oggi ho dato il mio ultimo esame e il tempo che non ho consumato tra ansia e studio tardivo, l'ho proficuamente impiegato nel cazzeggio :1392239620.gif: :1392391886.gif:
 
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view post Posted on 13/5/2014, 06:35
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Miksi @ 12/5/2014, 22:03) 
Di certo mi è piaciuto più del castello nero, se così si chiamava, vuoi perché mi sono un pochino affezionata ai personaggi, o perché molte più battute le ho trovate ben riuscite, ma tant'è.

Mi ha detto lo stesso anche Polly, e io azzarderei di aggiungere un "perché è un racconto completo" magari. ^_^
Sull'assassino hai ragione, in parte sto riflettendoci mentre scrivo la versione definitiva. Che possa essere chiunque senza impatto emotivo è inevitabile, visto che i sospettati sono tutti monaci apatici pressoché indistinguibili, ma far emergere meglio che è un sicario a contratto dovrebbe essere possibile, non avendo più lo spazio tiranno a tenermi stretto di caratteri.
 
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view post Posted on 13/5/2014, 06:45
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Arrotolatrice di boa

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Intanto grazie a tutti! Ora qualche considerazione sparsa.
White, sì ricorda Spartacus! Ma in effetti era ai festini dei Batiato che pensavo mentre scrivevo,.. :)

Call, grazie mille e più, di essere passato!
Riguardo all'inserire gli elementi, via via. Io scrivo così! ;) non do mai tutte le informazioni subito, come non descrivo subito i personaggi. Lascio che si scoprano durante la narrazione. Lo faccio per non appesantire la lettura, e per evitare l'infodump. Se in questo caso ho esagerato, cercherò di dare una sistemata. Magari aspetto tutti i commenti, poi decido.
Sta pergamena della morte mi ha tranciato le gambe! Che poi non è una pergamena, parola maledetta che ha creato più confusione che altro. Non volevo ripetere pellicola e ho cercato una parola che facesse pensare a uno strato leggero, quasi inconsistente e ho detto pergamena. Ma non intendevo che avesse una pergamena in bocca. Me la devo proprio rivedere sta cosa.
Anche per Miky (e tutti, temo) la "pergamena" è una specie di preservativo sulla lingua. Sulla parte superiore, dove si troverebbero le papille, ci sono delle capsulette di gomma che premute con forza si rompono e rilasciano il veleno. Quando lecca, deve essere attento a non ingoiare. Certo, in minima parte, lo ingoia comunque, ma dovrebbe ammazzare lei e non lui. Ma siccome una buona idea è una buona idea, mi sa che in fase di revisione gli faccio vomitare sangue un paio di volte, perché comunque un po' di veleno deve averlo ingerito per forza. E elimino la parola pergamena dal mio vocabolario. :)

Miksy. Dei frisi hai dimenticato le quattro braccia! XD non andarti a concentrare sulle squame, tu! :)
Eheh, come dicevo a CMT nell'idea originale l'assassino doveva essere il frisio, poi in corso d'opera ho cambiato, e in effetti (chi lo diceva? White, mi sa) i frisii potevano benissimo essere francesi, lettòni o cispadani. Infatti ora che sto lavorando a una versione estesa, lo sono... Tipo cispadani! :)
 
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