Madonna che caos questa settimana... se continua così mi do per morto e chi si è visto si è visto...
Passo quindi a rispondere al Master e a postare i mie commenti (se li gradite) dell'altro girone.
L'idea dell'ambientazione la considero ottima cosa, un po' meno la scelta di un personaggio o di un compito da inserire nel racconto e l'altra opzione scelta a caso. Mi piacerebbe avere una solida base su cui partire e poi scegliere o il personaggio e scrivere la quest di testa propria, o scegliersi il compito e usare un personaggio creato di sana pianta.
La tripletta ambientazione, personaggio, quest obbligati mi sono sembrati abbastanza vincolanti. Se ci aggiungiamo anche il divieto di tornare a Mec Haven , creiamo delle condizioni quasi proibitive per creare un racconto che contenga tutte le specifiche richieste. La scappatoia più sensata è stata quella di "forzare la mano" o di "abbozzare" una delle due scelte (personaggio o compito) per portare a termine il proprio lavoro.
Ovvio che se si rifacesse sarei in prima linea, ma gradirei maggiore autonomia.
Commenti girone GonzaloL'ultima regina
di Nazareno MarzettiCiao Nazareno e grazie per aver commentato il mio racconto,
l’idea che hai avuto, cioè il vecchio del villaggio che narra la storia a un pubblico di bambini, si è rivelata un’arma a doppio taglio. E’ piacevole perché si discosta dai soliti escamotage narrativi (specialmente da quei raccapriccianti incipit che iniziano con “giudicherete voi lettori se quello che vi sto raccontando…”) ma svela anche apertamente che la nonna (il personaggio imposto) e il narratore sono vivi, togliendo un po’ di suspence sulla sorte dei protagonisti della vicenda. Il racconto è comunque piacevole da leggere, i personaggi ben strutturati, dotati di personalità propria e la trama ti porta a “girare la pagina” per scoprire cosa succede dopo.
Le critiche che ti posso portare sono quelle che ti hanno già descritto gli altri (ma forse proprio perche sono le uniche) cioè il fatto che in alcuni punti, il narratore riferisca ai bambini pezzi di storia di cui non dovrebbe sapere nulla, perché non era presente quando sono avvenuti. Potrebbe esserne venuto a conoscenza parlandone con Samara, però avresti dovuto evidenziarlo con frasi tipo “in seguito vostra nonna mi disse che…”.
Anche il finale mi ha fatto un po’ pensare. Sembra che Samara sia sicurissima di quello che doveva succedere e studi tutto a puntino. Invece realizza il suo piano solo per puro caso. Sarebbe bastato un intoppo qualsiasi per mandare tutto a ramengo, invece le larve si comportano esattamente come se lei le comandasse o se sapesse esattamente quando sarebbero passate all’attacco.
In ogni caso il tuo racconto è dotato di una trama solida, ben congegnata e rispetta in pieno le specifiche. Complimenti!
Sosta forzata
Di Alexandra FischerCiao Alexandra e grazie per aver commentato il mio racconto,
la tua opera è scritta con padronanza di linguaggio, grammaticalmente perfetta, con descrizioni scritte talmente bene da invidiartele. Il problema è che nel tuo racconto faccio veramente fatica a capire bene quello che succede. Ci sono flashback continui e cambi di POV talmente ravvicinati tra di loro e inseriti senza preavviso, da confondere più di una volta chi legge. E’ un vero peccato, perché c’è tanto buon materiale all’interno, ma è faticoso riuscirlo a districare tra tutti quei rimandi al passato e considerazioni personali contorte dei personaggi. La trama è lineare, il racconto scorre placidamente (forse troppo) fino all’epilogo senza che succeda niente di entusiasmante e manca quell’atmosfera horror che richiedeva la specifica.
C’è tantissimo potenziale e talento in quello che scrivi, purtroppo per scarsa chiarezza, si riesce a cogliere veramente poco di tutto quel ben di Dio che vibra dentro di te e che vuoi comunicarci. Mi sembra di trovarmi davanti ad una bellissima Ferrari Testarossa… che si muove usando solo la prima.
Spero di esserti stato di aiuto e aspetto ansioso di leggere qualche altro tuo racconto.
IENA
Di David CalleganiCiao David,
Il tuo libro game/racconto mi ha preso talmente tanto, da farmi esclamare terminata la lettura “Noooo… che peccato è già finito…”, scritto molto bene e in seconda persona che rende facile l’immedesimazione con il protagonista. Mi ha molto colpito la scena in cui Iena trova gli insetti crivellati di frecce perché mangiavano i cactus. Lì si capisce l’attaccamento dei sopravvissuti all’acqua, bene prezioso da difendere. La mancanza d’acqua è resa bene anche dalla coda di gente davnti al monastero, cosa che cozza un po’ con le specifiche, dato che era stato stabilito che l’unica fonte di acqua pura era a Mec Haven, ma comunque ci può stare. Bella anche l’idea del protagonista colto, lettore di libri, che spezza lo stereotipo dell’eroe barbaro tutto muscoli ma ignorante come una capra.
Ho giocato sia nei panni dell’uomo che in quelli della donna e sono rimasto deluso: all’inizio sembra una scelta importantissima, poi ti rendi conto che a parte un paio di scene, la scelta del sesso non è vincolante e non porta a finali diversi.
Passiamo alle specifiche. Il personaggio ci sta, non avendo più taglie da riscuotere va giustamente nell’unico punto in grado di garantire sopravvivenza. Per quanto riguarda la quest invece non ci siamo proprio. Iena non lascia il villaggio per andare forse incontro alla morte, ma si sposta senza indugio alcuno in un posto relativamente sicuro e con fonti d’acqua, facendo cadere le aspettative del viaggio verso l’ignoto. Anche il baracchino è completamente fuori dalle specifiche.
Nonostante queste piccole pecche, bel lavoro. Continua così.
La lacrima dispersa nella sabbia
di White PretorianCiao White Pretorian,
Il tuo racconto mi ha catturato dalla prima all’ultima parola. Ben scritto, curato nei particolari con descrizioni davvero suggestive. Personaggi azzeccati che agiscono e pensano realisticamente e inseriti sapientemente nel racconto. Ci sono all’inizio un paio di flashback che mi sono parsi molto chiari (ho dovuto rileggere una seconda volta il pezzo per capire cosa stesse succedendo e a chi) ma tutto sommato accettabili. Le specifiche ci sono tutte e due anche se la quest è poco più che una descrizione e non è molto approfondita.
Non ho particolari pecche da segnalarti se non una, ma penso che dipenda da una mia forma di limitatezza mentale, visto che gli altri ci sono arrivati da soli….
Passerò per lo scemo del villaggio ma… per favore, puoi spiegarmi la fine?
Non l’ho capita! Nel senso che non ho compreso quale sia la mutazione non visibile della protagonista e perché il suo sangue diventi sabbia nera. Puoi sciogliermi questo dubbio? Grazie.
Racconto veramente molto bello e scorrevolissimo. Complimenti!
Prometto nel futuro di essere più veloce nel postare i commenti, sperando di non dovermi sorbire un altro periodo di impegni come nell'ultimo mese.
Complimenti ai vincitori!!!
Ci si vede sulla macelleria per i commenti!!
Edited by Incantatore Incompleto - 13/1/2015, 14:14