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Skannatoio, SPECIALE #4, Gennaio 2015, La realtà supera la fantasia

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Ceranu
view post Posted on 21/1/2015, 09:07




Provo a spiegarmi meglio:

CITAZIONE
Il punto era avere un evento straordinario presentato in maniera da farlo sembrare plausibile, ma nel tuo racconto non c'è alcun tentativo di dargli plausibilità, si sveglia e basta, come niente fosse: è lì il mio problema.

CITAZIONE
il pallone si gonfiava e sgonfiava allo stesso ritmo da più di un anno.

Come si può intuire in questa parte, il respiratore è stato aggiunto in un secondo momento. Quando la madre lo sfila crea uno choc a livello polmonare che fa reagire l'intero organismo. Ieri, dopo il tuo appunto, ho sentito un amico anestesista che ha confermato quanto il poter parlare sia una cosa difficile ma non impossibile.
Resta il fatto che mi fa piacere sapere che reputi il racconto valido. Se sono riuscito a trasmettere un minimo di angoscia ho raggiunto il mio intento e posso ritenermi soddisfatto.
Ciao
 
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view post Posted on 21/1/2015, 09:31
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Custode di Ryelh
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Ma buongiorno CMT ^_^ e grazie del commento.

Allora, devo ammettere che io per primo non ero per niente sicuro che il mio racconto rispettasse appieno le specifiche: l'idea era che gli eventi straordinari (caduta di New Heaven, nano-macchine, meteorite) trovassero una loro spiegazione razionale e plausibile nel fatto che ci fosse qualcuno a scriverli, quindi avevo pensato il racconto nel racconto mi offrisse una possibilità. Insomma, personalmente sono ancora convinto di aver centrato le specifiche, ma comprendo perfettamente il tuo parere.

Per quanto riguarda il "libro", inizialmente avevo pensato a un fumetto, poi mi sono reso conto che non avrei mai potuto riprodurre quelle scene usando quel modello di sceneggiatura, quindi ho optato per qualcosa di diverso. L'idea era quella di una sorta di "piccoli brividi" (Anni 90, portatemi via :D ) con una trama continuativa. Ora che mi ci fai pensare, però, forse sarebbe stato meglio usare il termine "rivista".

Da ultimo, ti ringrazio delle correzioni sui refusi, che ho provveduto subito a effettuare. Ci sono giusto un paio di punti che non mi convincono e te li espongo, giusto per avere più chiara la regola grammaticale da usare.



CITAZIONE
CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Sai, non pensavo che avreste resistito così tanto. – disse,

Non ci va il punto


CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Maledetto raccomandato ignorante…
Sbotto,

“sbotto” va minuscolo e non a capo


CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Non so come continuare. – dico, imbarazzato

Non ci vuole il punto a “continuare”, in cambio ci vuole a “imbarazzato”



CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Perché si. – mi risponde lui,

Come avrai notato, tutti i miei dubbi appartengono all'annosa questione del rapporto tra discorso diretto, punteggiatura e maiuscole... una questione su cui sono mesi che provo a capire la regola generale, evidentemente senza successo.

Ciauz
 
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Spoon_river
view post Posted on 21/1/2015, 10:40




Buongiorno a tutti. Ringrazio CMT per avermi spaccato ben bene le ossa.
Su alcuni punti sono d'accordo con le tue correzioni, su altri un po' meno.

Forma e stile.

che risulta confusa e ben poco lineare, con soggetti che si perdono qua e là ed eventi che spesso sembrano disconnessi tra loro, senza seguire un filo non dico logico ma almeno cronologico.

Posso solo dire che nel testo ci sono dei riferimenti temporali, come Agosto e Metà Febbraio, utili a ritrovarsi nella storia e gli eventi, che tu dici disconnessi tra loro, sono piccoli salti avanti veloci nella narrazione, infatti il trascorrere dei mesi è regolare. Per quanto riguarda i soggetti latitanti posso dirti che tu ne hai segnati due quando era sufficiente continuare a leggere per intuirli, perchè ci sono.

Ci sono virgole che ho lasciato per strada e, grazie a te, ho subito corretto, ma su altre piccole correzioni devo farti un appunto. NON CURANTE si può anche scrivere separato, è una forma non comune. Scrivere SI RINFORCAVA non è sbagliato, vuol dire rimettersi gli occhiali dopo averli tolti. I ROVESCI possono essere di pioggia, neve o grandine. Scrivere TV in minuscolo non è un errore, né sostituirla con cavo perchè è sottinteso che si tratta della tv. La frase SABBIA GELIDA è un modo diverso per non ripetersi con neve e le varie indicazioni del testo ti ci fanno ritrovare, in qaunto sin dall'inizio non si parla di sabbia ma di neve quindi è scontato che con quella frase si sta ad indicare il ghiaccio.

Per quanto riguarda la trama posso dirti invece che Sue decide di uccidere suo figlio perchè Ralph ha prima tentato di ucciderla e, non sapendo quanto ancora possa durare la reclusione forzata con lui, decide egoisticamente di preferire la sua vita a quella del figlio. Se non si fosse capito la fame che guida l'uomo non è un bisogno controllabile e normale, Ralph infatti ingerisce la zuppa di fagioli come per tappare un buco allo stomaco non per assaporarne il gusto.

Riguardo le specifiche: Dentifricio e candeggina è un vecchio rimedio per smacchiare le posate. Sue le mescola insieme perchè unite i due composti danno una soluzione cremosa simile a quella dei fagioli.

Sulla formattazione dei dialoghi niente da dire. Hai perfettamente ragione tu, è una brutta abitudine che devo levarmi.

Ti ringrazio perchè mi hai fatto notare altre cose che da solo non avevo visto. Grazie ancora :)

 
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view post Posted on 21/1/2015, 11:14
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Spoon_river @ 21/1/2015, 10:40) 
Posso solo dire che nel testo ci sono dei riferimenti temporali, come Agosto e Metà Febbraio, utili a ritrovarsi nella storia e gli eventi, che tu dici disconnessi tra loro, sono piccoli salti avanti veloci nella narrazione, infatti il trascorrere dei mesi è regolare. Per quanto riguarda i soggetti latitanti posso dirti che tu ne hai segnati due quando era sufficiente continuare a leggere per intuirli, perchè ci sono.

I soggetti non basta che ci siano, devono essere corretti grammaticalmente. Quelli che ti ho segnalato non lo sono, perché la frase zoppica fino a quando non arrivi a trovarli.
In quanto alla conseguenza cronologica, non mi davano problemi i salti temporali, si capiscono quasi tutti (tranne uno), ma proprio il fatto che ci siano dei salti e non una sequenza di eventi.

CITAZIONE (Spoon_river @ 21/1/2015, 10:40) 
Ci sono virgole che ho lasciato per strada e, grazie a te, ho subito corretto, ma su altre piccole correzioni devo farti un appunto. NON CURANTE si può anche scrivere separato, è una forma non comune. Scrivere SI RINFORCAVA non è sbagliato, vuol dire rimettersi gli occhiali dopo averli tolti.

"non curante" è, appunto, una forma non comune. Va bene in un testo scritto in stile desueto, il tuo non lo è.
"si rinforcava" non è sbagliato per il "rinforcava", è sbagliato per il "si", perché inforcare, o rinforcare che sia, non è riflessivo, dovrebbe essere "rinforcava gli occhiali".


CITAZIONE (Spoon_river @ 21/1/2015, 10:40) 
I ROVESCI possono essere di pioggia, neve o grandine. Scrivere TV in minuscolo non è un errore,

Infatti non ho detto che siano errori, ho detto che preferibilmente ecc. ecc.


CITAZIONE (Spoon_river @ 21/1/2015, 10:40) 
né sostituirla con cavo perchè è sottinteso che si tratta della tv.

Questo proprio no.
Intanto la "TV cavo" non esiste, esiste la "TV via cavo", quindi al massimo dovresti sostituirla con "via cavo", ma comunque non è possibile, perché "la cavo" o "la via cavo" che sia non significa nulla in italiano (al più sarebbe sensato "il cavo", come si usa dire "il satellite"). In inglese la chiamano anche cable e basta, colloquialmente, ma il testo non è in inglese.

CITAZIONE (Spoon_river @ 21/1/2015, 10:40) 
Riguardo le specifiche: Dentifricio e candeggina è un vecchio rimedio per smacchiare le posate. Sue le mescola insieme perchè unite i due composti danno una soluzione cremosa simile a quella dei fagioli.

Dubito che lo creino dentro una zuppa di fagioli, però. Ma non andrò a controllare. :-)

CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 21/1/2015, 09:31) 
CITAZIONE
CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Sai, non pensavo che avreste resistito così tanto. – disse,

Non ci va il punto


CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Maledetto raccomandato ignorante…
Sbotto,

“sbotto” va minuscolo e non a capo


CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Non so come continuare. – dico, imbarazzato

Non ci vuole il punto a “continuare”, in cambio ci vuole a “imbarazzato”



CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 20/1/2015, 15:28)

- Perché si. – mi risponde lui,

Come avrai notato, tutti i miei dubbi appartengono all'annosa questione del rapporto tra discorso diretto, punteggiatura e maiuscole... una questione su cui sono mesi che provo a capire la regola generale, evidentemente senza successo.

Ciauz

Be', ad esempio... nella prima hai messo "disse" minuscolo, che è corretto, quindi presumo tu sappia che va minuscolo. Il punto è che non ci può stare una minuscola dopo un punto, quindi il punto prima non ci va.

Il ragionamento è sempre lo stesso: ignora il dialogo, leggi solo la parte narrata
"mi risponde lui" è una frase completa? No, ti risponde cosa?
"sbotto, guardando [...]" è una frase completa? No, "sbotti" cosa?
"dico, imbarazzato"... ecc.
Se non è completa senza il dialogo, evidentemente fa parte del dialogo, quindi va minuscola. Se va minuscola, non può avere un punto prima. Dopo il punto (tolti esclamativi e interrogativi) andrebbe per forza maiuscola.

Edited by CMT - 21/1/2015, 12:37
 
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icon4  view post Posted on 21/1/2015, 16:37
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Grazie Reiuky, prezioso come al solito!

CITAZIONE (reiuky @ 20/1/2015, 18:38) 
Come promesso, il link al doc che raccoglie tutti.

https://drive.google.com/file/d/0B3x4G4Gks...iew?usp=sharing
 
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view post Posted on 21/1/2015, 20:09

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Ciao CMT,
grazie del commento. In effetti, qualche refuso mi è sfuggito in fase di correzione. Come primo tentativo realistico l'ho trovato comunque piacevole da svolgere. Ci sono, come tu mi hai fatto notare, aggiustamenti da fare nella trama: il dentifricio, in effetti, mi è venuto così pensando ai gadget di una vecchia serie di Rai Uno dove alla spia donna davano uno specchio da borsetta con ricetrasmittente incorporata e io mi sono lasciata trascinare dalla Sospensione dell'incredulità (immaginando una plastica speciale per la sostanza corrosiva). Quanto agli e-book subliminali, ho immaginato che evidenziandone il testo, saltasse fuori la parte subliminale. Altra concessione alla capacità di credere all'irreale. I cattivi l'hanno presa per via del ritrovamento del messaggio subliminale nel racconto di Kafka. E quanto al suo vivere da spia, essendo in un ufficio di lettura, l'ho immaginata come la spia occasionale di Grady (l'uomo si trova nei guai perché ha visto che mancavano due casse di libri mentre la Katharina della mia storia ha notato il messaggio subliminale anche nella versione della Cabballah di Luria e nei racconti di Kafka, così riproduce l'originale a casa di lui usando la microcamera come filtro per gli effetti nefasti del messaggio. Concordo con te che c'è molto da fare. Farò tesoro delle tue indicazioni.
 
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view post Posted on 21/1/2015, 21:58

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Buona sera, ecco i miei commenti:

REO CONFESSO Di CMT Mi piace la trovata comica della toga troppo stretta per il giudice paffuto, costretto a occupare una sedia anche più piccola. Anche il personaggio di Carl, abitudinario (addirittura le chiavi suddivise per colore) è molto simpatico. Di buono, nel racconto, c’è la verve comica tipica del tuo stile. Si vede nella trovata: pane dalla capacità adesiva che sarebbe stata orgoglio di qualunque dentiera e anche nel vecchio dissidio fra coniugi: l’uno preciso nel premere il tubetto di dentifricio dal fondo e l’altro che lo schiaccia a metà (motivo ioneschiano). Povero Carl, senza più dentifricio e con in più la beffa finale della moglie Kate che gli domanda che fine abbia fatto il prodotto. In effetti, pone al giudice una domanda difficile (e valgono anche le circostanze che lo hanno portato alla reazione finale, a momenti si stacca un dito per potersi lavare i denti da sapori mefitici).

Attento a: c’erano perfino qualcuno piedi per c’era qualcuno in piedi

A BOCCA APERTA Di Bloodfairy Ciao, ben ritrovata. Originale l’idea del dentista che procura dentina agli alieni tramite un dentifricio speciale. Mi dispiace per il personaggio di Mauri, al quale il dolore è tornato alla faccia del trattamento. Carina l’idea del Dentometro e anche il fatto che il medico fosse un tipo oscuro prima di incontrare i committenti dei carichi di dentina (e il dentifricio rosso è la loro trappola, complimenti). Il contesto è realistico e lo spunto è molto alla Doctor Who.
Attenta a: correggerei la frase che viene subito dopo quella iniziale, aggiustandola in modo da far capire al lettore che Mauri ha patito molto dolore per via dei denti sensibili, così: il dolore, la notte non lo aveva lasciato dormire, di giorno gli aveva spaccato in due il cervello. E quindi caldo e freddo erano state due variabili uguali. E anche all’uso del plurale, so che è diffuso usare frase come: Bradley era stato sul punto di scoppiargli a ridere in faccia (riferito a quando gli avevano offerto soldi e notorietà) ma io userei Bradley era stato sul punto di scoppiare a ridere loro in faccia, ma il mio è solo un parere.

MOLTI CHILI Di Spoon River Ciao, piacere di incontrarti. La tua prosa è molto scorrevole e risente dell’influsso di autori come Dean Koontz e Faulkner (del resto, l’ambientazione è U.S.A). L’ambientazione è realistica, con un forte elemento horror. Madre e figlio bloccati nella neve, con pochissimo cibo a disposizione e la donna pensa a se stessa. Oppure, vuole far smettere di soffrire quel figlio obeso che vede come un bulldozer. Anche se è strano che lui non si sia accorto del gustaccio dello stufato di fagioli (a meno che non l’abbia fatto troppo tardi) Bellissima l’immagine degli occhi di plastica.
Attento al refuso carone per cartone e a lasciare lo spazio nel trattino dei dialoghi. E al bricco del latte e dell’acqua pieni a metà; direi: i bricchi del latte e dell’acqua. Ci sono parti dei dialoghi mischiati alle descrizioni (nella parte O Santo Cielo, Tesoro) ma ti basta metterli a capo. Attento al secondo Santo Cielo Tesoro scriverei: Santo Cielo, Tesoro.

UN BUCO DENTRO INTERNET Di Reiuky Ehilà, Reiuky. La tua storia sembra un episodio di Ai Confini della Realtà. Addirittura un CD che ti mostra una dimensione parallela. Mi piace anche la scena della connessione a Internet e l’uso della terminologia informatica (arpanet) e anche il fatto che ci sia un interlocutore nella chat che usa la data della fine della seconda guerra mondiale come parola d’ordine. La vedo come la base di un romanzo di fantastoria (niente processi alle streghe a Salem, seconda guerra mondiale finita nel ’47 e anche dei troll di mezzo).


Attento a: ma è un nodo fantasma o il dono fantasma? Prima ne scrivi come il nodo e poi come il dono. Non è necessariamente uno sbaglio; forse la tua creatività lo vede da due Punti di Vista diversi, l’umano lo vede come un nodo e il troll dall’altra parte come un dono?
C’è una frase da aggiustare: mostrando con orgoglio la finestra il contenuto, la scriverei così: mostrando con orgoglio la finestra con il contenuto del CD.
E anche: nei verso la metà degli anni ’90 (o è negli anni ‘90 o è verso la metà degli anni ’90)
Attento al refuso: monito per monitor

LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE Di Ceranu Mi piace l’immagine del dentifricio per bambini e dello spazzolino con l’orsetto dei cartoni animati. Il contesto è realistico, di sofferenza e c’è una punta horror, quando la madre, appresa la morte del marito, uccide il figlio staccandogli il tubo. Straziante il richiamo del ragazzo. Alla fine si è risvegliato, come lei ha sperato fino all’ultimo, ma per trovarla morta.

Attento a : Quando la luce carezzò il volto di Ivan la madre si alzò. Scriverei: Quando la luce carezzò il volto di Ivan, la madre si alzò.

ESSERE DIO PER UN DECIMO di White Pretorian Hai avuto un’idea molto particolare, ossia usare New Haven per un racconto tutto tuo. Il tuo stile è molto serrato e si vede l’azione fin dall’inizio. Bella l’immagine del duro con il tubetto di dentifricio che all’occorrenza può diventare un’arma (prima non specificata, poi sì, con la trovata delle nano macchine, ma c’è anche la variante del sogno, Mel Max si sveglia da Hyena; e poi la scena del meteorite, escogitata dal Capo, accidenti, che inventiva da letteratura pulp nella tradizione di Astounding Stories). Si tratta di una serie di racconti di SF che il protagonista deve terminare per via del sorpasso di un certo Leonardo, ancorandosi al lavoro precedente di un altro ( e quel Max prende il dentifricio e fa il c…o a tutti è veramente scarso, come testo pilota). Il tutto, intervallato da una riflessione sul mestiere letterario molto vera. Credo meriti di essere pubblicato a beneficio delle nuove leve di aspiranti scrittori.
Attento al refuso: mi và bene anche questo per mi va bene anche questo. E a: perché si ; scriverei: perché sì.

La mia classifica è:
REO CONFESSO di CMT
ESSERE DIO PER UN DECIMO di White Pretorian
MOLTI CHILI di Spoon River
UN BUCO DENTRO INTERNET di Reiuky
LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE DI Ceranu
A BOCCA APERTA Di Bloodfairy
Siete stati tutti bravissimi e trovo che stiate migliorando di volta in volta sempre di più e non scherza neppure il nuovo arrivato.
 
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Spoon_river
view post Posted on 22/1/2015, 13:02




Salve a tutti, vi posto i miei commenti.

SUL FILO DI LANA.

Un racconto che inizia ben spedito. La prima parte si legge tranquillamente, devo però ammettere che il proseguimento del racconto mi ha fatto un po' storcere il naso. Il testo avanza con una prosa risicata, anche in scene di svolta, dove magari una più accurata attenzione ai dettagli avrebbe quasi certamente migliorato il lavoro.
Nella forma ci sono alcuni piccole sviste ma niente di eclatante, giusto qualche virgola e qualche refuso come: Katharina, una volta sbrigati, i LAVORI. E ancora: le DICE indicandole il portatile acceso. Sulla questione delle virgole non dico niente perché, forse un po' fuori dal coro devo ammetterlo, penso che possano essere usate a descrizione dell'autore se non sono proprio necessarie o danno eccessivo fastidio alla fluidità della lettura.
La trama è abbastanza intuibile anche se si spiegano ben poche cose. Certamente un'idea che preso fuori da questo contesto potrebbe essere uno spunto buono per un'opera di più grande respiro.
Le specifiche sono state rispettate anche se non ho molto apprezzato l'uso che si è fatto del dentifricio.

REO CONFESSO.

Le specifiche ci sono a metà, c'è il dentifricio e la trama credibile, ma non sono sicuro di aver visto l'eccezionalità nell'evento descritto. Forse voluto dall'autore e funzionale alla trama, ma la presenza di lunghe descrizioni mi hanno fatto risultare il lavoro noioso e un po' pesante nella lettura. es: il pane asciutto gli si modellò contro il palato ecc ecc. Penso sia questione di gusti, non ho mai sopportato le lungaggini descrittive. Ma la forma è buona e la trama lineare. Di quest'ultima si potrebbero migliorare alcune cose per rendere il finale più credibile e solido.
attento a: c'erano perfino qualcuno in piedi.

A BOCCA APERTA:

Racconto ben scritto, scorrevole e fresco. Dialoghi credibilissimi e che spingono la trama in avanti così come i personaggi. Sembra davvero di stare dal dentista :P . Fai attenzione a -Buonasera SERA dottor- per il resto tutto scorre benissimo. Ben poco da obiettare. Ho solo da ridire sull'utilizzo delle specifiche. Il dentifricio c'è e il suo uso è più che perfetto, ma la verosimiglianza con la realtà, secondo il mio parere, manca. Conclusione un buon lavoro ma poco attinente con le specifiche dateci.

UN BUCO DENTRO A INTERNET.

Una delle trame che mi ha incuriosito di più. Vuoi la rapidità dei dialoghi, vuoi la prosa appena accennata ma comunque che non disturba, sono addirittura riuscito a leggerlo sul telefono. Le specifiche vengono rispettate al meglio e inserite in una trama che le supporta. Il dentifricio c'è e la storia verosimile ed eccezionale pure. Una bella trama direi che potrebbe essere ben sfruttata anche fuori da questo contest.
L'unico consiglio che posso darti è quello di risistemare il racconto non nel dialogo ma nella parte narrata per creare qualcosa di più di un raccontino, il materiale su cui lavorare c'è

LA SPERANZA è L'ULTIMA A MORIRE.

Onestamente, uno dei racconti che mi è piaciuto di meno. Seppur rispetti le specifiche, con tanto di improvviso risveglio dal coma che potrebbe essere considerato un evento straordinario, è passato sotto i miei occhi lasciandomi quasi indifferente. Dico quasi perché a dirla tutta la dolcezza di Chiara mi ha intenerito, ed è una cosa che ho apprezzato, forse però il potenziale della trama non è stato sfruttato al meglio. Secondo me si poteva lavorare di più sul dolore della madre, non solo spiegando quanto soffrisse nel vedere il figlio ridotto in quello stato, ma creando nella trama un vero conflitto, magari con una persona che con la protagonista potesse interagire. Questo pensiero mi viene dato dal fatto che l'autore utilizza il dialogo per smascherare parti della vita passata del personaggio di Ivan che altrimenti ci verrebbero nascoste. Questa è una soluzione che non amo molto perchè è quella più semplice. A giustificazione di questo posso dire che magari parlare ad una persona in coma aiuta a mantenere un certo contatto con lei e a favorire il funzionamento del cervello.
Conclusione. Se rivisto, magari con l'aggiunta di un personaggio attivo nella storia, e per attivo intendo che si muova e discuta con la protagonista, si può migliorare di gran lunga la qualità dell'opera. Rimane comunque un racconto abbastanza scorrevole.

ESSERE DIO PER UN DECIMO.

Questo è il racconto che ho apprezzato di più, per la spontaneità dei dialoghi, il realismo della scena e dei personaggi. Ironico e tragicomico con descrizioni non abbondanti ma giuste. Una lettura freschissima e diversa dalle altre. Brillante l'idea di utilizzare le specifiche in un mondo di fantasia e che non è quello reale. Geniale giocare su due piani strategici. Complimenti. In un modo singolare ma per me le specifiche ci sono tutte.
Ho ben poco da dire, solo che quando ho finito di leggerlo mi sono ritrovato a sorridere.

HO DIMEnticATO LA CLASSIFICA SCUSATE.

1DIO PER UN DECIMO
2UN BUCO DENTRO INTERNET
3LA SPERANZA E' L'ULTIMA AMORIRE
4REO CONFESSO
5SUL FILO DI LANA
 
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view post Posted on 22/1/2015, 13:04

Alto Sacerdote di Grumbar

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e hai dimenticato anche un nome in classifica, dovrebbero essere 6 ;)
 
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view post Posted on 22/1/2015, 13:06
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Sob... sono io la dimenticata... :1392239680.gif:

CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 22/1/2015, 13:04) 
e hai dimenticato anche un nome in classifica, dovrebbero essere 6 ;)
 
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Spoon_river
view post Posted on 22/1/2015, 13:10




Perdonatemi...mamma mia😞

1 essere Dio per un decimo
2 un buco dentro internet
3 a bocca aperta
4 la speranza è l'ultima a morire
5 reo confesso
6 sul filo di lana
 
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view post Posted on 22/1/2015, 13:17
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:P Tranquillo....

CITAZIONE (Spoon_river @ 22/1/2015, 13:10) 
Perdonatemi...mamma mia😞

1 essere Dio per un decimo
2 un buco dentro internet
3 a bocca aperta
4 la speranza è l'ultima a morire
5 reo confesso
6 sul filo di lana
 
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view post Posted on 22/1/2015, 13:32
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Spoon_river @ 22/1/2015, 13:02) 
REO CONFESSO.

Le specifiche ci sono a metà, c'è il dentifricio e la trama credibile, ma non sono sicuro di aver visto l'eccezionalità nell'evento descritto.

Uhm... nel senso che a te capita tutti i giorni di ammazzare qualcuno per (e tecnicamente con, anche se l'ho lasciato in sospeso) del dentifricio? :o:

La frase che mi avete segnalato tu e Shanda è stato un incidente di taglio, ero un po' oltre il massimo e ho trasformato "alcune persone" in "qualcuno", dimenticandomi di adattare il resto. :1392239841.gif:
 
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Spoon_river
view post Posted on 22/1/2015, 13:47




Onestamente si uccide anche per meno di un dentifricio. Ma io mi rifaccio all'esempio che ci ha dato il master. Un uomo che uccide 400 persone con un fucile nascosto nella neve. Nn é tanto fondamentale il perché li uccide. La cosa fondamentale é il contesto che é incredibile nella sua veridicità. Non so se ho reso l'idea. La tua storia, secondo me, non racconta un evento eccezionale. Può essere inconsueta l arma utilizzata ma non vedo l eccezionalità in questo.

Per il refuso si capisce che é un errore che ti é sfuggito tranquillo.
 
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view post Posted on 22/1/2015, 14:02
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Ecco commenti e classifiche.

Sul filo di lana – Shanda 06
Ho trovato il racconto abbastanza gradevole e ben strutturato, la storia è facile da comprendere, non ci sono grossi errori, mi sembra abbastanza curata. La specifica del dentifricio secondo me c'è ed è abbastanza rilevante... In realtà, per come la vedo io, mi sembra che sia anche solida quella dell'evento straordinario che è plausibile, ma potrei sbagliarmi perché forse non ho capito bene neanch'io il reale significato della specifica. I dialoghi sono ben fatti, i personaggi quel tanto che basta per rendere la storia credibile e spiegare gli eventi. Un buon racconto, che secondo me va rivisto in alcuni punti ma che ha anche dei punti forti.

Reo confesso – CMT

Ma che bello!! La cosa eccezionale dei tuoi racconti è che quasi sempre mi strappano un sorriso. Bellissima la descrizione dell'uomo che prima addenta un sandwich e quasi si strozza, poi beve il latte scaduto e non riesce a lavarsi i denti per togliere quel sapore disgustoso... Mi sembrava di sentirmelo in bocca. E la spasmodica ricerca del dentifricio, l'ossessione e la determinazione nel tentare di estrarre quel poco che restava, prima per semplice igiene, poi per un ostinato non volersi arrendere a quel tubetto quasi vuoto, che ormai diventa per lui una sorta di nemico da sconfiggere.... Anche a costo di ferirsi. Finché poi la beffa: il dannato finisce sul tappeto, inutilizzabile anche perché mescolato al sangue. Che cavolo di sfortuna... E poi arriva la moglie, fresca fresca, e gli chiede incazzata chi ha finito il dentifricio... E ci credo che l'ha fatta fuori! E tu, CMT, che avresti fatto? :)

Molti chili – Spoon_river

Sono rimasta sconcertata. Il racconto inizialmente mi aveva incuriosita e andando avanti nella lettura, fino alle scatole di fagioli, al dentifricio e alla candeggina sugli scaffali, non avevo idea di come la storia si sarebbe potuta evolvere. Poi ho capito. Non che sia banale una fine scontata come quella del povero Wittaccher, però il modo in cui si arriva all'evento mi ha lasciata un po' delusa. Non riesco a spiegarti esattamente cosa è mancato, forse quel guizzo in più di 'pepe', di imprevedibile. Non è una brutta storia, nel complesso l'ho trovata gradevole, e per quanto riguarda le specifiche credo che ci siamo. La forma è un po' da rivedere, mancano maiuscole, punteggiature, trattini, un po' di tutto ma affinerai la cosa con il tempo. Comunque è un racconto con del potenziale.

Un buco dentro Internet – Reiuky
Bellissimo. Fin da piccola sognavo un mondo parallelo al nostro in cui qualcuno, dall'altra parte ( magari proprio l'io di un'altra dimensione ), mi fornisse particolari di un'esistenza parallela. Mi è piaciuta l'idea della tipa assolutamente negata per il pc, confrontata con il ragazzo informatico che la fa quasi sentire un'ignorante in materia ( sembra scritto a posto per me questo racconto :) ) ma poi anche lei si lascia trascinare dalla curiosità di sapere chi c'è dall'altra parte. I personaggi a mio giudizio sono ben caratterizzati, tenendo anche conto del fatto che parliamo di un racconto breve. Scorrevole la trama e buono lo stile, pochi refusi e in conclusione un racconto che si legge molto bene. Complimenti!

La speranza è l'ultima a morire – Ceranu
Bel racconto, dolce con delle venature forti. Il personaggio della madre, distrutta da dieci anni di coma del figlio, col corpo reso fragile dallo stato del ragazzo e dalla salute precaria del marito, anch'egli morente, lascia chiaramente capire quanto precario sia ora il suo stato mentale. E quando arriva il colpo finale e il marito muore, esplode tutta la sua disperazione e l'unico desiderio della donna è quello di fare in modo di metter fine a quella sofferenza e di ritrovarsi tutti e tre insieme da qualche parte. Il racconto è molto bello, l'unico neo è che secondo me non rispetta tanto le specifiche richieste e mi dispiace, perché secondo me meritava. L'evento straordinario, da quanto ho capito, è il risveglio del ragazzo dal coma, ma è descritto così rapidamente che non si è capito ( almeno io non l'ho capito ) se il ragazzo si sia svegliato davvero o se sia solo un'allucinazione della donna in punto di morte... Anche l'uso del dentifricio mi sembra un po' 'stiracchiato'... Ma a parte questo, un racconto che mi ha veramente colpito.

Essere Dio per un decimo – White Pretorian
Bel racconto, divertente, frizzante e scorrevole. La forma è pressoché corretta, sulle specifiche nulla da dire, a me sembrano abbastanza attinenti: il dentifricio è presente anche se il suo ruolo non è forse tanto rilevante; e se adesso ho ben capito la specifica numero due, l'evento straordinario del meteorite è spiegato dal fatto che lo scrittore lo descrive attraverso un libro, quindi la vedo come una cosa abbastanza realistica. Forse non proprio una gran trovata ma comunque geniale, o perlomeno buona. Sinceramente mi è piaciuto molto, subito dopo i primi due, ma gli manca qualcosa credo, forse un po' più di spessore nei personaggi, tuttavia capisco che in un racconto breve non è affatto facile riuscire a dare il massimo. Gli eventi sono realistici e personaggi e dialoghi abbastanza ben descritti, visti i limiti che un racconto breve di solito ha. Bella storia, a mio parere.


CLASSIFICA

1- Un buco dentro internet – punti 6
2- Reo confesso – punti 5
3- Essere un Dio per un decimo – punti 4
4- La speranza è l'ultima a morire - punti 3
5- Molti chili – punti 2
6- Sul filo di lana – punti 1
 
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59 replies since 17/1/2015, 18:51   787 views
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