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Skannatoio, dicembre 2015, edizione 41, Giù il sipario

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view post Posted on 1/12/2015, 02:14

Alto Sacerdote di Grumbar

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Organizzazione
Racconti in gara

  1. ...


Commenti e classifiche

  1. ...


Giorno del Giudizio




SKANNATOIO 41



Ha inizio la 41esima edizione dello Skannatoio.




1) Più di una settimana per scrivere il proprio racconto (consegna delle opere per le 23:59 di martedì 8 dicembre 2015, i brani saranno accettati anche se postati con un massimo di 31 minuti di ritardo, ma incorreranno in una penalizzazione di 1 punto. I racconti devono essere pubblicati in questo thread. Provvedete a inserire i titoli insieme al testo del racconto;
2) un massimo di 14 giorni (quindi fino alle 23:59 di martedì 22 dicembre - se i racconti fossero più di 15, attendete la suddivisione in gironi da parte del moderatore) per leggere, commentare e inserire in classifica i racconti altrui che non infrangeranno i limiti di lunghezza specificati. Leggete il REGOLAMENTO se non avete idea di come si debbano votare i racconti;
3) un massimo di 7 giorni (a partire dagli ultimi commenti pubblicati) per leggere i commenti e assegnare 1 punto al miglior commento al proprio racconto e 2 punti all’autore della migliore serie di commenti;
4) attendete con pazienza la conclusione delle eventuali fasi addizionali;
5) al termine, l'ultimo partecipante ad aver consegnato i voti ai commenti provvederà a stilare la classifica finale.

Chi salterà anche una sola di queste fasi incorrerà nella sanzioni previste dal REGOLAMENTO.

Inoltre, chi partecipa per la prima volta allo Skannatoio deve inviare, pena l'esclusione dal concorso, i propri dati (nome e cognome, numero di telefono, indirizzo postale e indirizzo email) in una email ai supervisore all'indirizzo [email protected]. Non è necessario farlo se si sono già forniti i dati contestualmente a uno qualsiasi dei concorsi organizzati dal forum de "La Tela Nera".

Chi volesse veder pubblicata la propria opera su Skan Magazine deve scrivere in calce al proprio racconto la liberatoria:
Autorizzo Jackie de Ripper a pubblicare questo mio racconto su 'Skan Magazine'.
Saranno pubblicati solo i migliori racconti accompagnati dall'autorizzazione.

LE SPECIFICHE

Lunghezza (globale). Minima: 5'000 caratteri. Massima: 25'000 caratteri (spazi inclusi, escluso il titolo ed eventuale liberatoria). Tolleranza 10% (con penalità di 1 punto per chi, pur rimanendo nella tolleranza, sforasse i limiti di lunghezza indicati). Vale questo contatore come riferimento per il conteggio dei caratteri.
Genere: Horror, giallo, fantastico e relativi sottogeneri (i partecipanti dovranno tenere conto nelle proprie classifiche dell'attinenza dei racconti ai generi elencati).

Particolarità:
a) Il brano dovrà avere come tema "la fine". Che sia la fine di un viaggio, o di un percorso, o di un panino, la sostanza non cambia. La fine dovrà essere il punto focale del racconto.

b) Dovrà comparire una riflessione del protagonista riguardo "la fine". In forma di monologo o come battuta di un dialogo o come flusso di coscienza o altro non importa, importa solo il pensiero del protagonista di fronte alla fine. Questa riflessione dovrà essere lunga almeno 500 caratteri.


Nelle loro classifiche, i partecipanti dovranno tenere conto delle specifiche e penalizzare, a loro insindacabile giudizio, i concorrenti che non si sono attenuti. Dovranno anche ignorare i racconti che supereranno in più o in meno i limiti previsti per la lunghezza, o altre richieste espresse esplicitamente.

La fine dell'anno è sempre un po'tempo di bilanci e riflessioni, fatemi vedere come sapete sfruttare questo momento per scrivere qualcosa riguardo questo tema ;)

Bene, è tutto, buon lavoro e in bocca al lupo.
 
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Nitroneus
view post Posted on 1/12/2015, 09:37




Ciao a tutti!
Spero che scrittori/lettori che c'erano tre anni fa si ricordino ancora di me, anche se sono passato come una meteora: un paio di Skannatoi sul finire del 2012 e sono scomparso nel nulla, dicendo che prima o poi sarei tornato.
Più poi che prima, ma finalmente si è acceso l'impulso di rifarmi vivo :lol:
Mi presento per chi non mi conosce (e anche per chi, giustamente, si è dimenticato della mia esistenza!): mi chiamo Pietro e sono un amico di vecchia, eonica data di Marco Lomonaco.
Siccome sono sempre moooolto disorganizzato e se non ho il cosiddetto "fuoco al culo" i miei esperimenti di scrittura tendono a languire fino a scomparire, mi lancio subito in quest'edizione dello Skannatoio. Le scadenze stringenti dovrebbero essermi d'aiuto :lol:

Marco, devo inviarti i dati via email o valgono quelli di tre anni fa?
 
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view post Posted on 1/12/2015, 10:06
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A sto giro le specifiche non mi piacciono proprio.

Ok il tema, ma la riflessione è sempre stato qualcosa che non mi è mai piaciuto. Se io leggo un racconto è per leggere una storia (sulla cui morale potrei concordare o meno, o fare delle riflessioni), non per stare a sentire il professorino di turno sbattermi in faccia la sua visione del mondo senza darmi possibilità di replica.

non so se ne viene fuori qualcosa.
 
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view post Posted on 1/12/2015, 10:53
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Losco Figuro

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CITAZIONE (reiuky @ 1/12/2015, 10:06) 
Ok il tema, ma la riflessione è sempre stato qualcosa che non mi è mai piaciuto. Se io leggo un racconto è per leggere una storia (sulla cui morale potrei concordare o meno, o fare delle riflessioni), non per stare a sentire il professorino di turno sbattermi in faccia la sua visione del mondo senza darmi possibilità di replica.

Mi sento di concordare in pieno... in 500 caratteri ci si scrive un racconto a sé stante O__o
 
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f0rseti
view post Posted on 1/12/2015, 16:24




Per curiosità, ma la riflessione deve essere un intero blocco da 500 o può pure essere spezzettata nel corso del racconto?

p.s.: se ho capito bene qui si parla di riflessioni da parte dei personaggi, non della morale dell'autore, no?
 
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view post Posted on 1/12/2015, 18:48

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Ciao Master,
anch'io per stavolta passo. Alla prossima.
 
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view post Posted on 2/12/2015, 01:04
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CITAZIONE (f0rseti @ 1/12/2015, 16:24) 
Per curiosità, ma la riflessione deve essere un intero blocco da 500 o può pure essere spezzettata nel corso del racconto?

p.s.: se ho capito bene qui si parla di riflessioni da parte dei personaggi, non della morale dell'autore, no?

La riflessione è fatta dal personaggio (che può tranquillamente essere diversa da quella dell' autore).
Per quanto riguarda il blocco da 500 caratteri, visto che non è specificato se può essere diviso o meno, penso che sia consentito l'uso anche di una riflessione "spezzata". :1392239553.gif:
 
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view post Posted on 2/12/2015, 09:48
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CITAZIONE (Incantatore Incompleto @ 2/12/2015, 01:04) 
CITAZIONE (f0rseti @ 1/12/2015, 16:24) 
Per curiosità, ma la riflessione deve essere un intero blocco da 500 o può pure essere spezzettata nel corso del racconto?

p.s.: se ho capito bene qui si parla di riflessioni da parte dei personaggi, non della morale dell'autore, no?

La riflessione è fatta dal personaggio (che può tranquillamente essere diversa da quella dell' autore).
Per quanto riguarda il blocco da 500 caratteri, visto che non è specificato se può essere diviso o meno, penso che sia consentito l'uso anche di una riflessione "spezzata". :1392239553.gif:

Rimane pur sempre un pippone non richiesto di 500 caratteri che uno dei personaggi fa al lettore.

Insomma la prima cosa che in qualsiasi corso / saggio su come si scrive un racconto ti dicono di NON fare.

Insomma, se io scrivessi un racconto sul tema "fine" farei in modo che la riflessione la faccia il lettore partendo dagli input che gli ho dato.

Comunque stavo pensando di cavarmela con un dialogo tra due personaggi, ma in quel caso come si contano 500 caratteri? solo le battute del personaggio protagonista o tutto il dialogo? le virgolette le calcolo o meno?
 
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view post Posted on 2/12/2015, 12:57

Alto Sacerdote di Grumbar

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CITAZIONE (Nitroneus @ 1/12/2015, 09:37) 
Marco, devo inviarti i dati via email o valgono quelli di tre anni fa?

Hahaha, ma figurati... :D
SO DOVE ABITI!!! :P
 
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view post Posted on 2/12/2015, 13:40

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CITAZIONE (reiuky @ 1/12/2015, 10:06) 
Se io leggo un racconto è per leggere una storia (sulla cui morale potrei concordare o meno, o fare delle riflessioni), non per stare a sentire il professorino di turno sbattermi in faccia la sua visione del mondo senza darmi possibilità di replica.

Le tue considerazioni mi sembrano sempre molto impulsive.
La riflessione è del personaggio, ed è parte integrante della storia, perché fornisce un filtro interpretativo sulle vicende, ti dice cosa pensa il personaggio (cosa che può o meno corrispondere col pensiero dell'autore) e ti aiuta a capire meglio gli avvenimenti alla luce delle sue motivazioni e dei suoi pensieri. Senza filtri (cosa che è comunque impossibile a livello assoluto), una storia non è narrativa, ma banale cronaca.
La storia (come la verità) non è mai univoca, è sempre filtrata attraverso l'occhio di chi la vive e sapersi immedesimare nei propri personaggi e scrivere cosa pensano (ripeto: NON per forza NOI autori, ma LORO che la vicenda la vivono) è cruciale per la credibilità tanto dei personaggi quanto della storia stessa.

Se questa dinamica ti è oscura o non è qualcosa che tieni sempre ben presente quando scrivi, allora forse questo più di altri è lo skannatoio in cui dovresti metterti alla prova.

(Ovviamente il mio è solo un consiglio, tu fai pure ciò che ritieni meglio per te e per il tuo processo di maturazione personale.)


Giusto per completezza, ti dico che in OGNI scritto (soprattutto in quelli di narrativa) si ritrovano ideali, visioni del mondo o di certe situazioni, giudizi morali, etc. Se hai l'impressione di stare leggendo una "lezioncina", allora vuol dire che è lo scrittore a mancare di abilità.
Di esempi di scritti fatti bene (o male) da questo punto di vista ce ne sono a bizzeffe e sono sicuro che, in quanto lettore accanito (lo immagino, non ne abbiamo mai discusso a mia memoria), tu ne conosca diversi.
Poi ad alcuni scrittori questa cosa specifica riesce benissimo e senza sforzi, ad altri no, ma se siete qui (intendo allo skannatoio), il vostro "compito" è quello di rimboccarvi le maniche e trovare un modo, originale o no, di fare quello che richiedono le specifiche in modo efficace e accattivante per chi vi legge.
Ogni penna ha i suoi punti forti e deboli, per diventare bravi bisogna lavorare tanto sugli uni quanto sugli altri.

Brontolare non ha mai aiutato nessuno a raggiungere un obiettivo, devi solo decidere se hai voglia di trovare un modo o no, la questione è sempre tutta lì. ;)

Se deciderai di provarci, ti faccio il mio più grosso in bocca al lupo e spero che sarà un'esperienza formativa... per te e per gli altri ;) ;) ;)
:p106: :p106: :p106:


CITAZIONE (f0rseti @ 1/12/2015, 16:24) 
Per curiosità, ma la riflessione deve essere un intero blocco da 500 o può pure essere spezzettata nel corso del racconto?

p.s.: se ho capito bene qui si parla di riflessioni da parte dei personaggi, non della morale dell'autore, no?

No, la puoi spezzare, certo non un pezzetto all'inizio del racconto, uno a metà e uno alla fine, ci dev'essere una certa omogeneità, ma intervallarla con azioni, battute o altro va bene. i 500 caratteri sono indicativi, era per farvi capire che non deve essere una riga, ma che comunque all'interno del brano dovrebbe avere il suo peso ;)

QUESTA RISPOSTA VALE OVVIAMENTE PER TUTTI COLORO CHE HANNO FATTO LA STESSA DOMANDA


:p082: :p082: :p082:

CITAZIONE (Incantatore Incompleto @ 2/12/2015, 01:04) 
CITAZIONE (f0rseti @ 1/12/2015, 16:24) 
Per curiosità, ma la riflessione deve essere un intero blocco da 500 o può pure essere spezzettata nel corso del racconto?

p.s.: se ho capito bene qui si parla di riflessioni da parte dei personaggi, non della morale dell'autore, no?

La riflessione è fatta dal personaggio (che può tranquillamente essere diversa da quella dell' autore).
Per quanto riguarda il blocco da 500 caratteri, visto che non è specificato se può essere diviso o meno, penso che sia consentito l'uso anche di una riflessione "spezzata". :1392239553.gif:

Ecco, avrei dovuo leggere prima tutti i post e poi limitarmi a dire che avevi ragione invece di scrivere un post lunghissimo io :D
Tra l'altro ho l'impressione di non incrociarti da un sacco, che fine hai fatto?
 
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view post Posted on 2/12/2015, 14:28
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 13:40) 
La storia (come la verità) non è mai univoca, è sempre filtrata attraverso l'occhio di chi la vive e sapersi immedesimare nei propri personaggi e scrivere cosa pensano (ripeto: NON per forza NOI autori, ma LORO che la vicenda la vivono) è cruciale per la credibilità tanto dei personaggi quanto della storia stessa.

Se questa dinamica ti è oscura o non è qualcosa che tieni sempre ben presente quando scrivi, allora forse questo più di altri è lo skannatoio in cui dovresti metterti alla prova.

Dissento in maniera quasi assoluta da questa cosa. O__o
È ovvio che in ogni storia ci siano dei filtri di questo genere, ma sono diluiti nelle vicende e in buona parte si basano su quello che il personaggio fa e su come si relaziona con il resto dell'universo, non su sue riflessioni esplicite (addio al tuo tanto amato "show, don't tell", altrimenti) . Cinquecento caratteri di "riflessione sulla fine" che non siano un infodump terribile li vedo duri.
Che poi si tratti della visione del personaggio e non di quella dell'autore amen, non mi sembra che nessuno abbia mai parlato di visione dell'autore. :rolleyes:
 
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view post Posted on 2/12/2015, 17:15

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CITAZIONE (CMT @ 2/12/2015, 14:28) 
CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 13:40) 
La storia (come la verità) non è mai univoca, è sempre filtrata attraverso l'occhio di chi la vive e sapersi immedesimare nei propri personaggi e scrivere cosa pensano (ripeto: NON per forza NOI autori, ma LORO che la vicenda la vivono) è cruciale per la credibilità tanto dei personaggi quanto della storia stessa.

Se questa dinamica ti è oscura o non è qualcosa che tieni sempre ben presente quando scrivi, allora forse questo più di altri è lo skannatoio in cui dovresti metterti alla prova.

Dissento in maniera quasi assoluta da questa cosa. O__o
È ovvio che in ogni storia ci siano dei filtri di questo genere, ma sono diluiti nelle vicende e in buona parte si basano su quello che il personaggio fa e su come si relaziona con il resto dell'universo, non su sue riflessioni esplicite (addio al tuo tanto amato "show, don't tell", altrimenti) . Cinquecento caratteri di "riflessione sulla fine" che non siano un infodump terribile li vedo duri.
Che poi si tratti della visione del personaggio e non di quella dell'autore amen, non mi sembra che nessuno abbia mai parlato di visione dell'autore. :rolleyes:


Benissimo, nulla in contrario, divergere non è mica un dramma.
Se per te è troppo dura fare una riflessione sulla "fine" che non sia infodumpeggiante e/o che non infranga lo show don't tell, non farla. :p104: :p104: :p104:

Non lo dico con cattiveria eh, ma solo per ribadire lo spirito di piena libertà che regna sovrano su questo contest: lo skannatoio è aperto a tutti, ma non ci sono obblighi di partecipazione, niente fogli per segnare le presenze... ;)
Puoi tranquillamente e senza timore di ritorsioni ( :p082: ) aspettare un'edizione con delle specifiche più facili, o anche solo più nelle tue corde, come fanno un po'tutti. :)

Specifico (più a beneficio degli altri che tuo, in realtà) solo che non ho proprio capito la tua uscita su show don't tell e infodump...
Prima di tutto perché non vedo perché uno per scrivere una riflessione di un personaggio debba infrangere per forza lo show don't tell, dove sta scritto? Rispettarlo è semplicissimo, "persino" all'interno di una riflessione (fermo restando che lo show don't tell non è un dogma, uno può non rispettarlo mai, riflessione o meno, e vivere felicissimo tutta la vita :D tu stesso spesso lo metti da parte e non mi sembri una persona triste :P ).
Poi anche il perché una riflessione debba essere per forza farcita di infodump mi rimane oscuro... gli escamotage per evitare l'infodump in qualsiasi situazione sono una roba molto basilare, basta applicarli all'interno del brano e della riflessione e si è tranquillamente a posto.

Non colgo davvero il nesso causale (o anche di altra natura, non so) tra
"devo scrivere una riflessione" :1392239841.gif: :1392239841.gif: :1392239841.gif:
e
"INFODUUUUUUMPPP!!!!!!" :p106: :p106: :p106:
"TUTTOTEEEEEEELLLLL!" :1392391831.gif: :1392391831.gif: :1392391831.gif:
Boh... :1392391933.gif: :1392391933.gif: :1392391933.gif:



@TUTTI: Ci tengo solo a ribadire a tutti coloro che decidessero di mettersi in gioco che, anche ammesso (ma non concesso) che dobbiate per forza seguire certe regole (show don't tell, no infodump, etc), la cosa è del tutto fattibile, un minimo di attenzione e via. Non scoraggiatevi ;)
Cthulhu vi guarda e vi giudica!
:p082: :p082: :p082: :p082: :p082:
 
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view post Posted on 2/12/2015, 17:22
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Bho... io so solo che ho un'idea ma sono tre giorni che ho la testa in vuoto pneumatico e non si sta evolvendo.

Spero di riuscire a scrivere qualcosa perché ho voglia di massacrare tutti quelli che saliranno in cattedra da bravi maestri di vita.
 
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view post Posted on 2/12/2015, 18:45
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Losco Figuro

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CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 17:15) 
Benissimo, nulla in contrario, divergere non è mica un dramma.
Se per te è troppo dura fare una riflessione sulla "fine" che non sia infodumpeggiante e/o che non infranga lo show don't tell, non farla. :p104: :p104: :p104:

Ma veramente non è che ne avessi l'intenzione... Non sono riuscito a partecipare neanche il mese scorso, con tutto che le specifiche erano interessanti... :(
Comunque una riflessione è tell per sua stessa natura.

CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 17:15) 
Puoi tranquillamente e senza timore di ritorsioni ( :p082: ) aspettare un'edizione con delle specifiche più facili, o anche solo più nelle tue corde, come fanno un po'tutti. :)

Queste non sono difficili, semplicemente non mi piacciono.

CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 17:15) 
Specifico (più a beneficio degli altri che tuo, in realtà) solo che non ho proprio capito la tua uscita su show don't tell e infodump...
Prima di tutto perché non vedo perché uno per scrivere una riflessione di un personaggio debba infrangere per forza lo show don't tell, dove sta scritto? Rispettarlo è semplicissimo, "persino" all'interno di una riflessione (fermo restando che lo show don't tell non è un dogma, uno può non rispettarlo mai, riflessione o meno, e vivere felicissimo tutta la vita :D tu stesso spesso lo metti da parte e non mi sembri una persona triste :P ).

Non è un dogma e non è neanche una regola, è una tecnica e andrebbe usata se e quando opportuno. Poi però tu giudichi male i racconti che non lo usano :-P Non a caso ho detto "tuo amato", mica "mio" :rolleyes:
E una riflessione non può che essere tell, al massimo puoi mascherarla sotto forma di dialogo (con un interlocutore piuttosto passivo, però, se no non è più una riflessione, è un dibattito), ma tell rimane, il che non è un problema per me, ma appunto per il fatto che tu poi giudichi male chi non usa lo show, anche se le specifiche lo costringono in tal senso.


CITAZIONE (Marco Lomonaco - Master @ 2/12/2015, 17:15) 
Non colgo davvero il nesso causale (o anche di altra natura, non so) tra
"devo scrivere una riflessione" :1392239841.gif: :1392239841.gif: :1392239841.gif:
e
"INFODUUUUUUMPPP!!!!!!" :p106: :p106: :p106:
"TUTTOTEEEEEEELLLLL!" :1392391831.gif: :1392391831.gif: :1392391831.gif:
Boh... :1392391933.gif: :1392391933.gif: :1392391933.gif:

Non è "devo scrivere una riflessione" è "devo scrivere una riflessione di almeno 500 caratteri". Quindi o il mio personaggio si mette a fare lezioni di vita a terzi (sai che due oggetti sferoidali penduli) o la fa tra sé (e a beneficio di chi?)
Che poi lo si possa fare non c'è dubbio, che sia qualcosa che io consiglierei a chiunque di mettere in un racconto... proprio no, e io solo questo ho affermato. ^_^
 
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kaipirissima
view post Posted on 3/12/2015, 08:28




A me piacerebbe partecipare, di natura sono noiosa e retorica quindi dovrei farcela... Incrociamo le dita... Devo, voglio, è necessario che io ricominci a scrivere, prima che molli tutto per sempre.
 
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42 replies since 1/12/2015, 02:14   555 views
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