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Skannatoio febbraio 2020, Scaldate i motori...

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view post Posted on 1/2/2020, 17:46
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Custode di Ryelh
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Salute, gente, e benvenuti al primo Skannatoio di quest'anno. Come anticipato in precedenza, per quest'anno sto pensando di tirar fuori qualche format carino che possa variare un po' il solito tran tran. Per renderlo operativo, però, sarebbe meglio avere almeno quattro-cinque persone a bordo, perciò vedete questo Skanna come un antipasto: partecipate, poi fate i conti sulle vostre forze e fatemi sapere se siete disposti ad impegnarvi un pochino di più nei prossimi mesi. Non dimenticate che, in un modo o nell'altro, questo contest parte comunque tutti i mesi, quindi sapete sempre dove trovarci ;-)
E cominciamo


TEMPISTICHE:
1) la fase di scrittura comincia dall'esatto momento in cui pubblicherò questo post e terminerà alle ore 23:59 di domenica 16/02/2020
2) Da lunedì 17/02/2020 ci sarà una settimana per commentare e votare i racconti degli altri partecipanti.
3) A partire dall'ultimo commento, ci sarà una settimana per votare il miglior commento al proprio racconto (1 punto) o i migliori commenti complessivi (2 punti)

LUNGHEZZA

Il racconto dovrà essere lungo tra i 2.000 2 i 30.000 caratteri

SPECIFICHE
1) IL GUSTO DELLA SFIDA: nella trama del racconto dovrà essere essenziale una gara tra tre o più persone. Può essere una corsa automobilistica, il torneo intercontinentale di birra e salsicce, oppure il campionato di briscola al Baretto di Gino: l'importante è che ci sia competizione e che comprenda più persone.
IMPORTANTE: il protagonista (o i protagonisti), dovranno essere parte della competizione. Quindi, ad esempio, nel caso di una corsa automobilistica può andar bene parlare del team che supporta il pilota per la gara (purché il pilota stesso sia tra i protagonisti). Sarebbe invalido, invece, descrivere le avventure di un gruppo di scommettitori presenti al circuito.

2)LIBERATE IL KRAKEN!!: nel racconto dovrà comparire un mostro alto almeno sei metri. Intendo proprio "comparire", non basterà parlarne. Quindi, il protagonista in delirium tremens che "vede" la sua fidanzata trasformarsi in un pollo gigante a sei teste va bene. Gli amici del baretto che fanno commenti del tipo "Accidenti, Rezzonico mena pugni come un ciclope!" no.

BONUS:

TERTIUS EQUI: nel racconto dovrà essere presente un gioco di parole.

CORONAVIRUS: alternativamente:
1) uno dei personaggi principali dovrà essere cinese (o di una nazione assimilabile ai cinesi)
2) uno dei personaggi principali dovrà essere ammalato.

Quindi? Cosa state aspettando? Partite a tutto gas!!
 
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view post Posted on 3/2/2020, 20:33

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Ciao White Pretorian, ho deciso di provarci. Le specifiche sono molto interessanti.
 
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view post Posted on 4/2/2020, 10:17
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Partiamo male... io non ho idee. Ho di nuovo il blocco dello scrittore.

Se la situazione migliora entro presto ci provo altrimenti passo :(
 
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view post Posted on 8/2/2020, 20:23
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Custode di Ryelh
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CITAZIONE (reiuky @ 4/2/2020, 10:17) 
Partiamo male... io non ho idee. Ho di nuovo il blocco dello scrittore.

Se la situazione migliora entro presto ci provo altrimenti passo :(

Se serve una proroga, non hai che da chiedere. Penso che gli altri non avranno nulla in contrario... o mo?
 
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view post Posted on 9/2/2020, 08:02

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SPECIFICHE SKANNATOIO FEBBRAIO 2020

Il GUSTO DELLA SFIDA: tre o più persone impegnate in una gara (di qualunque gioco, sport o scommessa a chi mangia o beve di più). Vista dai partecipanti. Va bene descrivere ad esempio i meccanici addetti all’auto del pilota in gara, ma non usare il Punto di Vista degli Spettatori (dialoghi degli scommettitori presenti al circuito).

LIBERATE IL KRAKEN: Far apparire un mostro alto sei metri (tizio che vede la fidanzata trasformarsi in un pollo a sei teste in pieno delirium tremens) ma non che se ne parli solo (es. amici bar: ‟Rezzonico mena pugni come un ciclope” no).

Bonus
TERTIUS EQUI: nel racconto dovrà essere presente un gioco di parole.

CORONA VIRUS: uno dei personaggi principali dovrà essere cinese.

Uno dei personaggi principali dovrà essere ammalato.


POMERIGGIO DALLA SARTA

Di Alexandra Fischer

La signora Tsu-shi si inginocchia sul tavolo basso e posa il barattolo accanto alla teiera con le piccole coppe e il vassoio di biscottini a forma di scaglia.
Alla sua destra c’è una donna di mezza età, dai tratti occidentali, alla sua sinistra una ragazzina che sembra la versione ringiovanita di colpo dell’altra.
Entrambe le sorridono, compiaciute, sedute sui cuscini.
Sul tavolo c’è un barattolo collocato in piedi.
− Cosa c’è in quel barattolo, signora Cheng?
− Shangai.
La donna le sorride e guarda la teiera fumante di porcellana verde scuro con le tre tazzine intonate e il vassoio con i biscottini a forma di scaglia.
− Avete preparato qualcosa di nuovo, stavolta.
− Sì, Scaglie del Drago e quel vapore che vedete è un tè chiamato Sbuffo del Drago. Oggi è un’occasione speciale. Ma è uno spuntino che gusteremo dopo. Prima giocheremo a Shangai.
La donna tira fuori il borsellino dalla sacca: − Non è il caso. Sono venuta qui a ritirare la mia camicia e abbiamo fretta.
La ragazzina fa spallucce: − Per qualche starnuto, mamma. E poi a me piace giocare a Shangai.
L’anziana cinese scuote l’indice verso il portafoglio e le sorride amabile: − Se è così, siamo d’accordo che per riguardo verso vostra madre non chiederò soldi: a noi cinesi piace scommettere. E la posta in gioco è la camicetta di lei, possa il Cielo aiutarla e donarle altri Diecimila Anni di Felicità.
− Non vedo il foglio e la biro per segnare i punti.
− Questo perché mio marito è stato aggredito dal Demone della Pestilenza. E io non voglio renderlo più forte maneggiando ciò che gli appartiene. Ho lasciato tutto come il giorno in cui lo hanno ricoverato.
Indica la sacca della donna di mezza età: − Spegnete il cellulare, Onorevole signora Morandelli.
Poi si rivolge alla ragazzina: − Anche voi, Signorina Lorena.
La figlia guarda stupita la madre, ma lei le fa segno di obbedire con un sorriso, tuttavia, domanda alla signora Cheng: − Come mai esigete tanta concentrazione? In fondo, è un solo un gioco. Io l’ho quasi dimenticato.
Tsu-si mosse il capo: − Capisco, ma dovete soltanto seguire le regole. Per prima comincerà vostra figlia e poi toccherà a me e infine a voi. Il limite massimo di bastoncini è cinque ogni turno. Vincerà chi ne prenderà di più.
La signora Morandelli annuisce interessata, pur giocherellando nervosa con la chiusura del braccialetto.
Il suo gesto non sfugge all’anziana cinese: − È sciocco lasciarsi distrarre dai demoni interiori quando fuori ne gira uno davvero temibile.
La signora Morandelli allontana con un gesto più gentile che può il barattolo e lo fa cadere dal tavolo: − So cosa volete dire. Appunto per questo ritengo che dovremmo abbreviare la nostra visita. Non trovate, signora Cheng?
Lei le sorride e rimette il barattolo sul tavolo: − Prima dovete giocare.
− Ma non siete turbata dai notiziari?
− Sì. E questo non deve accadere. Altrimenti, ci sarà un disastro ancora peggiore.
La signora Cheng toglie il coperchio del cilindro e sparge i bastoncini sul tavolo basso sotto gli occhi di lei e della figlia.
Lorena ne è incuriosita: −Ma signora, come mai ci sono tutte queste linee argentate orizzontali nel mezzo di ogni bastoncino?
Le conta: − E come mai cambiano di numero?
− Sono oracoli dell’I Ching. Presi uno per uno indicano la via a una sola persona. Se usati in gruppo, possono fare molto.
La signora Morandelli sbuffa, incapace di concentrarsi sul gioco e si gira verso la finestra e nota la mancanza di una statua sul tavolo basso con il piatto che raffigura il Topo circondato dagli altri undici segni dello Zodiaco Cinese tenuto in piedi da un sostegno triangolare di legno e un vaso colorato, al quale dà un’occhiata distratta.
− Dov’è il Drago di Bronzo?
− Fuori, sul terrazzo.
Incuriosita, fa per alzarsi.
Non è da lei lasciare fuori un oggetto così antico. Tutte le volte che sono stata qui per dei lavori, me ha parlato come di un portafortuna che segue la sua famiglia da generazioni. Forse la paura l’ha fatta impazzire. Ma se non altro è sana. A quest’ora avrebbe già dovuto cominciare a tossire e ad avere febbre.
− Restate qui.
La signora Cheng la trattiene con la mano ossuta.
E lei rimane interdetta davanti allo spazio vuoto sulla mensola e si sofferma sul vaso che raffigura la Dea Luna con la Lepre che pesta il mortaio con la polvere dell’immortalità e con accanto un rospo un tempo umano, ma rassegnatosi a restare in quella forma per amore della dea.
Anche Tsu-shi osserva il vaso, ma con sentimenti diversi.
Nessuno di noi vuole vivere in eterno, ma è folle lasciarsi sopraffare da una morte anticipata. Io farò del mio meglio, marito mio. Ora ti vedo in questo vaso, dipinto dalle tue mani mirabili, proprio come la serie dei Dodici Piatti: ma è presto per vederti a cavalcioni della gru, per raggiungere il paradiso. Ti voglio salvare e userò la mia dote di bronzo.
− Perché lo lasciate fuori?
− È nervoso perché vuole combattere contro il suo avversario e non ha le istruzioni necessarie per riuscire nell’intento: gliele ho scritte sui bastoncini per ingannare il Demone: ha sconvolto la mente di tutti noi, e io ho preferito evitare di usare il libro dell’I-Ching, perché lo ha contaminato, ma questi bastoncini possono ancora fare qualcosa contro di lui. Ora sai perché devi restare seduta e giocare. Anche mio marito è nello stesso ospedale. Lui è molto malato.
Chiude gli occhi a mandorla e poi sospira: − Non me lo hanno più fatto vedere da quando lo hanno ricoverato e io lo ricordo ancora, giovane studente, quando mi faceva la corte lasciando un omaggio al mio nome legato al manubrio della mia bicicletta.
Lorena le sorride: − Sì, mia madre mi ha spiegato il significato del vostro nome, Tzu-si.
− Un’orchidea avvizzita, ma che può ancora spargere un po’ di profumo– sussurra la signora Cheng a proposito del proprio nome.
− Sì, e vostro marito ne sarà deliziato quando tornerà a casa guarito. Vedrete, sarà così. I giornali e la televisione esagerano.
Tzu-shi controlla la disposizione dei bastoncini e stringe gli occhi a fessura.
− È alle prese con un demone malvagio. La disarmonia del nostro mondo gli ha aperto la strada.
Sospira: − Ma questo è l’Anno del Topo, animale capace di districarsi nelle difficoltà. Perché non vederlo come un incoraggiamento? Certo, ci sono tutti i colori principali dell’armonia interiore, ciascuno con il loro linguaggio: il verde, il blu, il giallo, il rosso e il nero.
Sorride benevola a Lorena: − A voi la prima mossa perché siete la più giovane. Su, non siate così tesa. Qual è il vostro colore preferito?
Lei le indica i bastoncini gialli.
− Perché?
− Anche se nel gioco il giallo dà un solo punto, mi rassicura, per via delle vostre storie sull’Imperatore che amava vestirsi di quel colore. Inventò il calendario e la moneta, e fu giusto e benevolo. Un drago e una fenice accorsero al suo letto di morte per confermarne i meriti. Spero mi porti fortuna.
La signora le rivolge un sorriso: −Vedo che ricordate molto delle visite insieme a vostra madre. Niente è più piacevole di una buona chiacchierata mentre si lavora, non trovate anche voi? Ma qui siamo per giocare e da parte mia la posta è pronta.
La signora Cheng muove gli occhi; la ragazza segue lo sguardo e vede una porta scorrevole aperta: una macchina da cucire, rocchetti, pezzi di stoffa ripiegata e un manichino oltre che una scatola di spilli e un metro da sarto.
Appesa al manichino c’è una camicia a maniche corte di broccato rosso ricamato a filo d’oro: − Credo che a vostra madre piacerà. Ci sono tutti i colori augurali del Capodanno cinese ed è il pezzo superiore del quipao. Solo la parte superiore, com’è di moda presso voi occidentali. Intero avrebbe tutt’altro significato: nozze e poi abito delle grandi occasioni. Io ai miei tempi ne avevo addirittura due.
Il suo tono si fa malinconico: − Ora sono perduti. E ora dobbiamo sbrigarci con il nostro gioco. Scegliete.
Il dito della signora Cheng è puntato contro il tavolo e nei suoi occhi c’è un lampo autoritario.
Lorena mantiene il proprio sangue freddo.
Ti atteggi come se fossi l’Imperatrice Reggente della quale porti il nome. Ed è il tuo modo di mascherare la paura. Anch'io l'ho fatto e sono diventata campionessa di Shangai alle medie. E ora, al liceo, non sono più niente. Me lo dicono tutti.
Sfila il primo bastoncino giallo da sotto il mucchietto di quelli verdi e da fuori viene il rumore di qualcosa di metallico che si rompe.
Meno male che non è successo mentre lo stavo afferrando. Basta un errore di movimento e si perde il turno.
E per un terribile istante, prova la sensazione che in gioco ci sia molto di più di una camicia di seta a maniche corte.
La signora Cheng le fa un cenno di approvazione: − Un punto per voi. Ma la vostra mano non dovrebbe tremare a quel modo. Posatelo accanto a voi.
Lorena le obbedisce e torna a guardarla di scatto, ma la donna è rimasta ferma nello stesso punto.
− Ora tocca a me.
Sfila il bastoncino verde da sotto il mucchio di quelli gialli: − Siamo pari.
Guarda la signora Morandelli: − Tocca a voi. Muovete. Non siate timida. Se la vostra mano sarà abbastanza ferma, allora potrete spostare i bastoncini che vi toccano con somma facilità usando il bastoncino Master. Sì, è davvero il Nero Maestro che aiuta a prendere tutti i bastoncini che si possono.
Glielo indica: così nero è ben visibile sotto quelli blu.
Fuori si sente un rumore di tuono e i vetri tremano; la signora Morandelli scatta in piedi e guarda fuori dalla finestra.
Per un istante ha la visione fugace di una gigantesca sagoma nera appollaiata sulla balaustra.
− Rimettetevi seduta.
Il comando della signora Cheng è così perentorio che la induce a obbedirle, pur tremando tutta.
− Tocca a voi, ma vedo che sbagliereste, nelle vostre condizioni. Chiudete gli occhi. Respirate.
La signora le obbedisce, e mette da parte per un istante l’atteggiamento da cliente di lunga data, ma pur sempre formale.
Ho visto un drago nero vivo e vegeto grande come un grosso cane sulla balaustra della terrazza e mi ha guardata. Di certo è l’aroma del tè, non ho mai sentito niente di più asprigno. Terra e aghi di pino. Ecco a cosa mi fa pensare. Tsu-shi non vuole il mio male: è stata fin troppo gentile a suggerirmi tante volte la soluzione giusta per andare avanti. Io le ho portato abiti da riparare o realizzare e lei in cambio, con l’I Ching ha salvato mia figlia dai bulli, in rete e a scuola. Preferisco sapere che sta studiando la sua cultura e usa Internet per approfondirla e snobba le feste e i raduni con i compagni per fermarsi nella sezione di Letteratura Orientale.

Li riapre e tiene fra le mani il bastoncino nero ed è lei a raccogliere i cinque pezzi.
− State dominando – commenta con una nota di orgoglio la signora Cheng.
Fuori, si sente tremare la terrazza e per un lungo istante la stanza è immersa in un’ombra nera.
La Morandelli si ferma, con il bastoncino nero a mezz’aria: − Cos’è stato?
− Qualcosa di molto buono. Ma ora occorre continuare il gioco.
Sul tavolo ci sono ancora molti bastoncini e la signora depone quello nero e guarda la figlia.
Per un attimo, scorge negli occhi di lei il lucore della febbre e la vede rossa in volto e sudata.
La ragazza si porta la mano alla bocca e dà un colpo di tosse, dopodiché tira fuori una salvietta e si pulisce la mano.
− Avete ragione, signora Cheng. Ricomincio io, vero?
Negli occhi color acquamarina della ragazza brilla lo scintillio di uno spirito battagliero.
− Con questa variante del gioco, sì.
La ragazza ben quattro bastoncini senza errori e poi arriva a conquistare il master.
Svuota la tavola con poche agili mosse, nonostante il corpo le tremi per la febbre e il respiro le si faccia affannoso.
La signora Cheng le versa la prima tazza di tè e poi passa la seconda alla signora Morandelli.
Si versa quella per sé e poi apre la portafinestra, malgrado il gelo.
La signora Morandelli si alza e grida indignata: − Mia figlia sta male e voi raffreddate così la stanza?
− Bevete il vostro tè e assaggiate i dolci. La fanciulla ha vinto e ha svolto un grande servizio per tutti noi.
La donna obbedisce e tiene d’occhio Lorena: la vede sorseggiare il tè e deporre la tazzina a forma di ciotola.
Subito dopo, le vede uscire dalla bocca uno sbuffo di fumo giallognolo, che si dirige fuori verso la portafinestra.
Si affaccia alla terrazza passando cauta fra i frammenti di bronzo spezzato e stavolta la signora Cheng glielo permette.
Nel suo volo, il vapore giallognolo si condensa in una nube a forma di demone scimmiesco dalle zanne e dagli artigli smisurati e si precipita all’inseguimento di una gigantesca forma nera in volo.
Le due entità cominciano a combattersi in cielo.
− È il vostro drago alle prese con il Demone della Pestilenza?
− Sì, signora. Ed è l’unico essere rimasto immune al suo potere. Ha indebolito la tartaruga e le due tigri e il drago guardiano per venire fino a qui. Ma ora c’è speranza.
Tsu-shi lo ribadisce: − Vostra figlia ha fatto molto. Non c’era solo la vostra camicia in palio, ma anche la stessa vita di lei. Guai se aveste sbagliato mossa. Ma ora, avrete freddo. Torniamo dentro.
Chiude la portafinestra e vede Lorena sgranocchiare un biscotto, guarita di colpo.
La signora Morandelli le si siede accanto e l’accarezza incredula.
Poi si rivolge alla signora Cheng: − Come avete fatto?
− Vostra figlia ha fatto tutto da sola. E voi siete stata brava.
La signora annuisce, incredula e ne segue le mosse: la vede ritirare il barattolo con il gioco e dirigersi verso il laboratorio, dove toglie la camicia dal manichino e la fa su in un involto di carta bianca in modo che lei la veda.
− Il vostro premio.
La signora Cheng le fa un inchino e poi la sua mano accarezza la guancia di Lorena.
− Sarai stanca, Giovane Amica del Drago, dopo averlo sostenuto nella lotta contro il Demone della Pestilenza. Sei stata coraggiosa a resistere alla sua presa. Ora torna a casa e riposa a lungo.

***
La signora Cheng, rimasta sola, ha messo i cocci del drago di bronzo rotto accanto al vaso e al piatto.
Si rinsalderanno se lui vincerà contro il Demone della Pestilenza. Per ora ha protetto la mia salute mi ha dato fiducia.
***
Nel reparto di malattie infettive l’epidemiologo bussa alla porta del primario: − Presto. Venga a vedere. L’ultimo ricoverato è sfebbrato e ora chiede da mangiare.

Ciao, White Pretorian, mi è piaciuto scrivere questo pezzo. Ora sono contenta di poterlo condividere con te e il resto dei partecipanti.

Ciao Reiuky, non preoccuparti, prenditi il tempo che serve.
Posso darti una cura per il Blocco dello Scrittore: ossia la notizia che esiste il Blocco del Lettore. Ecco un modo diverso di intendere la scrittura, non solo chiedersi cosa posso scrivere, ma anche, come invogliarle qualcuno a leggerlo? Fingi di avere qualcuno accanto che vuole la tua storia e insiste perché ha letto tutto ciò che esiste già.
 
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view post Posted on 12/2/2020, 22:50
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Custode di Ryelh
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Signori, come state messi? Shanda vi sta umiliando di nuovo!
 
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view post Posted on 13/2/2020, 09:09
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CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 12/2/2020, 22:50) 
Signori, come state messi? Shanda vi sta umiliando di nuovo!

Male è usare un eufemismo: non ho neanche una mezza idea. Di solito ho almeno un abbozzo, ma questo giro il vuoto più totale. Mi dispiace.
 
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view post Posted on 13/2/2020, 20:56
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CITAZIONE (reiuky @ 13/2/2020, 09:09) 
CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 12/2/2020, 22:50) 
Signori, come state messi? Shanda vi sta umiliando di nuovo!

Male è usare un eufemismo: non ho neanche una mezza idea. Di solito ho almeno un abbozzo, ma questo giro il vuoto più totale. Mi dispiace.

Vuoi una proroga? O la visita di un gruppo di gangster armati di mazze e tubi di ferro?
 
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view post Posted on 14/2/2020, 09:59
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CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 13/2/2020, 20:56) 
CITAZIONE (reiuky @ 13/2/2020, 09:09) 
Male è usare un eufemismo: non ho neanche una mezza idea. Di solito ho almeno un abbozzo, ma questo giro il vuoto più totale. Mi dispiace.

Vuoi una proroga? O la visita di un gruppo di gangster armati di mazze e tubi di ferro?

Se non ho idee dubito che una delle due possibilità mi porti a un racconto :D
 
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view post Posted on 16/2/2020, 08:11
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Ciao a tutti!
Chiedo umilmente venia per essere sparito così all’improvviso è ancora piú umilmente chiedo una settimana di proroga per finire il mio racconto. Oggi ho in ballo il compleanno di mio figlio e sono matematicamente certo di non riuscìre a combinare nulla. Se WP e Alexandra sono d’accordo, che mi diano un segno, altrimenti ci vediamo a marzo con la speranza di tirar fuori dal cilindro un racconto in linea con le specifiche future... ^_^
 
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view post Posted on 16/2/2020, 12:47
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CITAZIONE (Incantatore Incompleto @ 16/2/2020, 08:11) 
Ciao a tutti!
Chiedo umilmente venia per essere sparito così all’improvviso è ancora piú umilmente chiedo una settimana di proroga per finire il mio racconto. Oggi ho in ballo il compleanno di mio figlio e sono matematicamente certo di non riuscìre a combinare nulla. Se WP e Alexandra sono d’accordo, che mi diano un segno, altrimenti ci vediamo a marzo con la speranza di tirar fuori dal cilindro un racconto in linea con le specifiche future... ^_^

Se per Shanda non è un problema, per me è ok.

Rey, dai, non hai davvero nemmeno un'idea? :(
 
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view post Posted on 16/2/2020, 23:50
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CITAZIONE (White Pretorian 2.0 @ 16/2/2020, 12:47) 
CITAZIONE (Incantatore Incompleto @ 16/2/2020, 08:11) 
Ciao a tutti!
Chiedo umilmente venia per essere sparito così all’improvviso è ancora piú umilmente chiedo una settimana di proroga per finire il mio racconto. Oggi ho in ballo il compleanno di mio figlio e sono matematicamente certo di non riuscìre a combinare nulla. Se WP e Alexandra sono d’accordo, che mi diano un segno, altrimenti ci vediamo a marzo con la speranza di tirar fuori dal cilindro un racconto in linea con le specifiche future... ^_^

Se per Shanda non è un problema, per me è ok.

Rey, dai, non hai davvero nemmeno un'idea? :(

In questo momento mi sto chiedendo cosa ci fa un'idra a 9 teste in una gara tra bande.

Vedi tu :D
 
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view post Posted on 17/2/2020, 21:12

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Ciao Incantatore Incompleto, per me non ci sono problemi: prenditi pure tutto il tempo che ti serve. Fai gli auguri a tuo figlio anche da parte mia.
 
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view post Posted on 19/2/2020, 00:55
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Grazie Alexandra, sia per il tempo concessomi che per gli auguri a mio figlio! Ed ora...al lavoro! :)
 
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view post Posted on 19/2/2020, 07:52

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Ciao Incantatore Incompleto, a te.
 
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