Buonasera, ragazzi.
Perdonatemi se i commenti saranno brevi, ma avevo un impegno stasera e ci tenevo a postare la mia graduatoria stasera come promesso.
1) IL RAGNO E LA FARFALLA di Gargaros
Probabilmente il tuo miglio racconto da quando sei sulla Tela. Semplice, scorrevole, ma estremamente pregnante. Hai saputo dosare in modo pressoché perfetto i vari elementi della storia, e i vari impulsi esterni e interni del protagonista, con un crescendo che ci permette di scoprire lentamente sia il mondo esterno a Marco, che la sua dimensione interiore ed emotiva. Unico neo, per quanto leggero, è la parte in cui la madre e Marco parlano dei primi anni della quarantena. Momento importante, ma forse sarebbe stato meglio diluire le informazioni nel corso della storia, per evitare l'infodump che rischiava di diventare fastidioso. Comunque, tutto eccellente.
2) LA BEVUTA DEL SABATO SERA di Shanda
Ottimo racconto. Si vede che l'esperienza su M.C. ti sta facendo bene
. Molto efficace nelle descrizioni, senz il tuo solito background vago e inafferrabile. Anche qui, attenzione agli infodumo, ma stavolta ti sei mantenuta in limiti accettabili.
3) IL PITTORE CIECO di reiuky
Come hanno già detto gli altri, la mancanza di un contesto e di un vero approfondimento dei personaggi, legge questo racconto confuso e poco comprensibile, al punto che sembra quasi di aver estrapolato un capitolo da un lavoro più ampio. Alla fine della storia, tutto resta avvolto nel mistero: chi sono i personaggi? Chi è il pittore? Perché è avvenuta l'evasione? Si capisce poco o nulla. Anche la realizzazione è confusa, con eventi che sembrano quasi casuali (chi è il prigioniero senza nome liberato? Perché lui si e altri no?) o spiegati male. peccato, perché i presupposti per una storia interessante c'erano.
4)MARCO E ANNALISA di Incantatore Incompleto
Non so, Inc, ho trovato questo racconto pesantemente sotto le tue capacità. Stile e narrazione sono ok, anche se non regalano niente di davvero interessante, ma è la trama che spiazza. Non perchè sia brutta, intendiamoci, ma perché segue un canovaccio telefonatissimo fin dalla prima scena. Dopo non più di dieci righe ero inn grado di prevedere tutto quello che sarebbe avvenuto praticamente fin quasi alla fine. La scena del sogno aggiunge carne al fuoco, ma anche qui sa di minestra scaldata, perché è roba vista e rivista in mille altre opere. Un po' di coraggio in più non avrebbe fatto male, Inc. In fondo, non eri tu quello che scriveva di ebrei vampiri che uccidevano i nazisti?
