Forum Scrittori e Lettori di Horror Giallo Fantastico

Skannatoio Luglio - Agosto 2020

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view post Posted on 6/8/2020, 10:26
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"Ecate, figlia mia..."

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CITAZIONE (Nazareno Marzetti @ 6/8/2020, 09:19) 
Effettivamente è un racconto che avevo da qualche parte, la cosa strana è che prima di rimaneggiarlo l'ho cercato sia qui che su altri blog che seguivo ma non l'ho trovato e ho pensato fosse solo un incompiuto.

#entry613147344

Però vedo che lo hai rimaneggiato parecchio, a livello di scrittura sembra un altro racconto :p100:

Quasi quasi mi rileggo anche la versione vecchia...



... Quasi tre anni fa... La mia memoria a volte mi sorprende. Diciamo nello 0,1% dei casi, il resto mi sorprende, ma in negativo :p101:
 
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view post Posted on 6/8/2020, 16:49

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Ciao Gargaros, grazie del consiglio riguardo al lasciare decantare la storia per non sommergere il lettore di informazioni.
Per quel che riguarda gli errori scusa: a partire da quello della dimenticanza del titolo. Fino alle sbavature (uso dei dialoghi...quando è meglio fare pensare un personaggio. E le virgole per gli incisi). Sono contenta che la storia nel complesso ti sia piaciuta.
 
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view post Posted on 10/8/2020, 07:15
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Eccomi ci sono anche io :)

RINASCITA
di alsan90

Ciao Aslan.

Allora parto col dire che il racconto non mi è piaciuto, ma è solo perché non mi è piaciuto né il tema che hai scelto né come hai scelto di trattarlo.
Dal punto di vista stilistico il racconto è scritto bene: buono lo stile, e buono lo sviluppo. Le descrizioni sono fatte bene e i personaggi presentati ottimamente. Niente da ridire, anzi ottimo lavoro. Da fan delle serie sui serial killer come Criminal Minds, ho apprezzato la descrizione che hai fatto del carattere del protagonista, coerente con la fiction che conosciamo. Si vede che c'è passione dietro. Continua su questa strada che vai benissimo!

Rinascita
di Shanda

Ciao Shanda e bentrovata!

Allora... il racconto è bello. Pieno di sentimento. Purtroppo la sensazione generale è che è troppo sbrigativo. Quanto avrei voluto che ti fossi soffermata un po' di più nei vari passaggi, assaporare tutta la gamma di emozioni che passavano nel cuore di Elenonora.
Un mio consiglio: quando affronti il tema della morte gioca un po' di più con le cinque fasi del lutto, che in questo racconto si vedono poco rendendo tutto artefatto. Qui non si notano molto i tuoi soliti difetti: la narrazione è coerente, quello che fanno i protagonisti abbastanza chiaro (si può migliorare ma ottimo ;) )
Mi unisco al consiglio di Gargaros: prenditi più tempo ora che gli skannatoi durano un mese, approfittane per far decantare il racconto e riprenderlo prima di postare. Non avere fretta.

«OH GIANNI, SVEGLIATI!»
di Gargaros

Ciao Gargaros
bel racconto veramente. C'è solo un passaggio che non mi convince: quando i tre tizi spiegano il background della storia lo fanno troppo a favore di pubblico. Non sembra che lo dicano per convincere Gianni di quello che è.
Poi non si capisce bene perché Maria abbia deciso di tornare.
In generale il racconto è scritto bene ma si vede un disequilibrio: la prima parte è troppo ricca rispetto alla seconda che è effettivamente molto sbrigativa. Ricordo che avevi accennato a qualcosa del genere durante lo scanna.

Paria
di Citzen

Ciao Citzen
Ho trovato il tuo racconto molto originale come idea, peccato che sia stato portato avanti male.
La vittima sacrificale si muove meccanicamente. Nonostante per la maggior parte del tempo il punto di vista è il suo, non vediamo niente di lui. Neanche dici che è per ottenere un effetto "wow" quando scopriamo che lui è la vittima che deve risorgere ogni volta dato che lo spieghi praticamente subito. Insomma è un racconto un po' troppo freddo per una storia impostata in modo così intimo.

Dal punto di vista tecnico, nella prima scena, quando parla con l'infermiera, il pov saltella tra i due protagonisti in modo fastidioso. Poi c'è la parte dello spiegone che inizia in modo molto fastidioso con "la fantascenza". Questo è un racconto di fantascenza. Nominare la fantascenza e dire che si era sbagliata da al lettore la sensazione che tu ti voglia mettere al di sopra di tutti gli autori di fantascenza finora giunti. Questo unito al fatto che hai letteralmente interrotto la narrazione per fare uno spiegone. Necessario, per carità, ma fastidioso.

Non mi è piaciuto neppure il finale: la parte interessante del racconto era diventata che la vittima sacrificale, essendo polverizzata, non sarebbe più potuta essere resuscitata, segnando un nuovo punto nella lotta psicologica degli alieni, ma con il finale in cui l'uomo resuscita di nuovo questo perde mordente.

Tra l'altro gli alieni, parliamone un secondo. Da come racconti pare che essi siano arrivati, abbiano detto "noi siamo i padroni" e poi se ne sono lavati le mani. Non c'è alcun segno della loro schiavitù nella breve lasso di vita che vive la vittima. La gente va tranquillamente in strada, ci sono ospedali, l'infermiera beve tranquillamente il caffè. Pare che oltre a esistere, non facciano niente.

(Non me ne volere per il posto in classifica. Vai avanti e non ti far scoraggiare dalle mie critiche ;) )



la mia classifica:
RINASCITA di alsan90
«OH GIANNI, SVEGLIATI!» di Gargaros
Rinascita di Shanda
Paria di Citzen
 
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view post Posted on 11/8/2020, 12:45

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Ciao Nazareno, che dire? Grazie del consiglio sul soffermarmi un po' di più sulle storie per rendere più scorrevole (ed empatico) il tutto. Sono contenta che la storia, nel suo complesso, ti sia piaciuta.
 
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view post Posted on 12/8/2020, 10:53

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Ciao a tutti, ecco i miei commenti e la classifica.

SHANDA06
“«Fammi uscire, per favore. Mi sono appena risvegliata e ho tanta paura.»”
Al posto di risvegliata, metterei un più semplice svegliata.

“Ma l’appello si ripete con insistenza e allora lei fa un respiro.”
Io mi sarei cagato addosso al suo posto, mostra di più la paura e l’incredulità di Eleonora.

“Tanto vale che provi a vedere cosa c’è dentro”
I pensieri della protagonista io li metterei in corsivo così da distinguerli meglio.

“Le scendono due grosse lacrime perché è in quel momento che il dolore comincia ad agire: prima non ne ha avuto il tempo. Il malore improvviso, la corsa in ospedale, e le lunghe ore passate nella speranza che nonostante l’ictus potesse salvarsi.”
Qua, per un attimo, sembra che il malore venga a lei invece che alla nonna, riformula la frase.

“Gira la chiave nella toppa e prima la sorprende la vista di un visino impertinente cosparso di lentiggini e subito dopo il luccichio sbarazzino negli occhi castani di vetro e il sorriso aperto malgrado gli incisivi un po’ sporgenti.”
Frase troppo lunga con troppe e congiunzione.

“Per ribadire il significato del suo nome, si aggiusta il fiocco cosparso di margherite multicolori e si aggiusta il colletto dalle punte arrotondate della camicetta bianca con le maniche a palloncino; già che c’è, dà una lisciata alla gonnellina che riprende lo stesso motivo del fiocco.”
Molto bello perché tutto molto chiaro e visibile nella mente del lettore come se fosse al cinema. Brava!

“Si alza: «E poi, perché obbedirle?”
Specifica meglio chi compie le azioni.

“vede una serie di progetti che riguardano bambole molto simili alle sue compagne di classe.”
Non si capisce dove sta guardano, in un cassetto, in un armadio? Mostra che si avvicina e apre il cassetto trovando i fogli.

“Chiude la cartellina e guarda Fiorilla: «Cosa devo fare?»”
Da come hai impostato il rapporto tra la protagonista e la rivale, mi sembra che si convince troppo in fretta. Poi sembra troppo tranquilla nel parlare e sentire parlare una bambola.

“I ringraziamenti di Tiziana la commuovono, certo, ma è agghiacciata dalla prospettiva...”
Troppe informazioni, sfoltisci la frase di alcuni dettagli.

“Quando sente suonare alla porta, depone la matita e va ad aprire.”
Depone è troppo arcaico, userei un più semplice posa.

“e discuti con il resto dei lavoranti.»”
Idem come sopra, meglio usare dipendenti.

Come al solito, dimostri di avere una grande immaginazione che ti invidio molto. Ho apprezzato la scelta dei verbi tutti al presente che non è facile ma secondo me hai saputo destreggiarti bene.
Prova a rivedere i punti che ti ho segnalato, inoltre dovresti togliere alcune e congiunzione. Infine, mi dici subito all’inizio che la nonna si chiama Adelia e poi lo ripeti solo a fine, ma a quel punto me ne sono dimenticato. Ripeti il nome a metà racconto così resta bene nella testa del lettore.


Cimitero digitale di Nazareno Marzetti
“«Il mio funerale è fissato alle quindici e zero-zero post meridiane”
Se è alle 15 è sottointeso che è al pomeriggio.
“«Poi ti spiego» disse Charlie.”
Mi sembra una battuta inutile se tanto poi gli spiega tutto la riga sotto.
“Indica una folletta dall’aspetto molto ricercato.”
Preferirei che me lo mostrassi con una descrizione.
“«Cavolo» mormorò togliendosi il casco VR.
Il dispositivo autonomo di Charlie emise un breve ronzio mentre il generatore olografico creava l’immagine del folletto. «Vero» rispose mentre la sua immagine acquistava definizione e stabilità.”
È un passaggio un po’ confuso per chi come me di fantascienza conosce solo Star Wars. Più avanti mi scrivi che VR sta per realtà virtuale, userei qua all’inizio la versione estesa e più avanti l’abbreviazione.

“Kimberly lanciò un pesante macchinario verso Dexter”
Come fa a sapere che è pesante se sono in questo edificio in assenza di gravità? Se invece c’è me lo dovresti specificare.

“Dexter disabilitò il controllo remoto dello scambiatore con un colpo di chiave inglese ben assestato.”
Dove ha preso la chiave inglese? Da uno zaino? Cintura di lavoro?

Racconto molto studiato, si vede che è da tempo che ci lavori e secondo me ha buone possibilità di piazzarsi bene in qualche concorso. Secondo me però dovresti:
- Rivedere i punti che ti ho segnalato
- Togliere qualche avverbio che sono da evitare come la peste
- Togliere alcuni punti di sospensione che appesantiscono la lettura
- Fare una sorta di prologo all’inizio (senza spoiler) per far entrare meglio il lettore nel mondo fantascientifico che hai creato fornendogli qualche strumento per capire meglio l’ambientazione.


Gargaros «OH GIANNI, SVEGLIATI!»

“Ho una certa età e ho pure camminato troppo. Perché diavolo non ho preso il tram, proprio oggi? Un bicchiere di vino, sì.”
I pensieri del protagonista li metterei in corsivo così da distinguerli meglio.
“La sua reazione fu spropositata”
Non serve specificarlo se subito dopo me lo mostri.
“Guardava fissamente la telecamera,”
Meglio guardava fisso.
“Non produsse nessun pensiero sull'accaduto.”
Stride un po’. Vedi due loschi individui che ti pedinano, nel cuore della notte uno di loro ti suona il citofono e ti fissa in modo di nuovo inquietante… mi sembra un po’ inverosimile che non produci nessun pensiero, io non chiuderei occhio.
“Al secondo incrocio c'era una vigilessa che vigilava”
Al posto di vigilava userei un sinonimo per eliminare questa fastidiosa assonanza.
“Poi, inaspettatamente, l'uomo che l'aveva accompagnato tirò fuori quattro oggetti”
Da dove? Mostralo meglio.

Anche qui, un racconto ben architettato. Mi piace come costruisci la suspance ma a volte la perdi dilungandoti in alcune parti superflue che, a mio avviso, appesantiscono un po’ la storia. Anche per te occhio agli avverbi e ai punti di sospensione che sono davvero troppi. In conclusione, trovo che il racconto lasci troppe domande in sospeso con il rischio di creare confusione nel lettore invece che lasciarlo semplicemente nel dubbio (scelta narrativa che approvo). Mi spiego meglio: alla fine stava sognando? Se sì, perché vedeva i tizi anche quando era sveglio? Oppure era tutto vero? Se sì, credo sia poco credibile che Maria torni sul pianeta di origine dato che è ben consapevole che fuggendo con il principe ha fatto un gran casino.


PARIA di Citizen

“un aroma viscido di sofferenza permeava sempre quelle sale asettiche.”
Bella frase!
“Uscì dalla stanza cercando qualcuno che lavorasse lì perché gli desse istruzioni.”
Il lettore potrebbe chiedersi: Per fare cosa? Per specificare meglio, senza spoilerare, basta aggiungere …per dove andare.
“Entrò e cercò di salutare la donna, ma dalla sua bocca fuoriuscirono solo dei versi gutturali. Non era mai stato bravo a parlare con gli sconosciuti.
L'infermiera si girò quasi di soprassalto sentendo quel rumore disarticolato,”
Poco chiaro, o si gira di soprassalto o fa versi gutturali.
“- Ah, sei tu. - disse con malcelato disinteresse.”
Mostralo meglio il disinteresse, es. disse tornando a dargli le spalle.
“Camminava a piedi nudi sull'asfalto.”
Vista in seguito l’importanza che riveste quest’uomo per la razza umana, mi sembra poco credibile che lo lascino andare da solo al patibolo senza nessuno che lo scorti o lo conduca sul posto.
“Questa volta non si sarebbero limitati a maciullarlo o sventrarlo.”
Stride un po’ con la frase precedente in cui dicevi che non erano sadici.

Riassumendo, io sono un fan dei racconti brevi e questo mi è piaciuto un sacco. Scorrevole, trama intrigante e piuttosto chiara. Per me hai il primo posto in questo skanna. Toglierei anche qua alcuni avverbi maledetti e ti invito a rivedere le parti che ti ho segnalato. Comunque, bravo!


CLASSIFICA:
1) PARIA di Citizen
2) Cimitero digitale di Nazareno Marzetti
3) Gargaros «OH GIANNI, SVEGLIATI!»
4) SHANDA06

Ps. Grazie a tutti per i commenti, gli ho trovati molto utili!
 
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view post Posted on 12/8/2020, 19:42

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Ciao Alsan90, grazie del commento. Ne farò tesoro. Sono contenta, che imperfezioni a parte, la storia nel suo insieme ti sia piaciuta. Grazie dei complimenti riguardo alla mia immaginazione (troppo buono).
 
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view post Posted on 14/8/2020, 08:33
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Cittadino della Galassia

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RINASCITA
CITAZIONE
signor Ricolfi, non aveva il gradito il ritardo

Senza virgola e il primo "il"

CITAZIONE
era il sabato ventitré marzo

era il ventitré marzo/era sabato ventitré marzo

CITAZIONE
Posso lasciarti a all’incrocio

Togli a

CITAZIONE
Il profumo di vaniglia che emanavano i suoi capelli neri, accarezzò il naso di Enrico.

Niente virgola

CITAZIONE
Ma…dovevi lasciarmi lì

Lo spazio dopo i punti

Qui la rinascita è qualcosa di ferale, un istinto sopito ma mai del tutto soppresso che ritorna a galla all'improvviso.
I rapporti tra i due protagonisti sembrano fin da subito molto borderline, ancora prima che ci venga mostrata la vera natura di Enrico. Durante la prima parte ero convinto che il racconto parlasse di come lui trovasse il coraggio di lasciare la fidanzata e rifarsi una vita.
Verso la metà della storia invece arriva la rivelazione e da lì in poi tutto precipita diventando sempre più sinistro di riga in riga.
Il racconto è scritto in maniera solida, ho apprezzato le descrizioni e il finale "aperto" ma, il colpo di scena forse arriva un po' troppo presto e rende il seguito abbastanza prevedibile.


"Oh Gianni svegliati!"
CITAZIONE
La parte razionale della mente gli suggeriva che stava prendendo un granchio. Ma sì, il lavoro era stato stressante...

Metterei delle virgolette o il corsivo per i pensieri di Gianni quando si passa dalla terza alla prima persona

CITAZIONE
infine e un caffè per chiudere in bellezza

infine un caffè/e un caffè

CITAZIONE
c'era una vigilessa che vigilava

Cambierei il verbo per evitare ripetizioni

CITAZIONE
Non l'anno mai ritrovata.

Hanno

CITAZIONE
di imboccare la via giusta e trovare un uscita.

Un'uscita

CITAZIONE
I pasi furono attutiti

passi

CITAZIONE
Assunto. le. Loro usanze

Le maiuscolo

CITAZIONE
E. Sono. Torna.

Tornata

Il protagonista vive un'esistenza anonima nel ricordo della moglie scomparsa, quando una crepa nella sua quotidianità gli fa riscoprire un'identità ormai dimenticata. O forse no?

Ho trovato un leggero squilibrio tra i paragrafi. A volte il racconto è denso di descrizioni, altre volte l'esatto contrario, e proprio quando mi sarei aspettato/avrei voluto saperne di più (es. La spiegazione di Maria)
Alcuni dialoghi, in particolare quando il protagonista si rivolge ai due uomini al citofono, li ho trovati un pelo troppo forzati.
Nel complesso comunque l'ho trovato un racconto molto valido e di stampo "classico" senza risultare però banale.


Shanda
CITAZIONE
ne ha sentita la leggerezza,

sentito

CITAZIONE
E lei, oltre a tenerla, si è ispirata a lei per crearti

Troppi "lei". Togli il primo

CITAZIONE
Le obbedisce per curiosità: e vede

Togli i due punti

CITAZIONE
un pubblico ormai non più tanto piccolo e poco numeroso.

Lì per lì mi sembrava un ossimoro. Forse potresti modificare la prima parte

CITAZIONE
La mia posizione in casa editrice è molto debole, da quel punto di vista di lì.

Alla casa editrice. Il "di lì" mi sembra di troppo


In questo racconto la rinascita è figurata, la protagonista costretta ad affrontare il suo passato decide di esaudire il suo sogno abbandonato tanti anni prima.
A una prima lettura ho trovato il racconto denso di dettagli, con informazioni sui protagonisti e le loro vite che tuttavia vengono appena accennate. Mi ha dato l'impressione che per come sia stato ideato dovesse essere stato molto più lungo e ne sia rimasto "tronco" per rientrare nel limite caratteri.
Alcune volte mi sono dovuto fermare per rileggere alcune parti che ho trovato di non immediata comprensione, come questa
CITAZIONE
La bambola le rivolge uno sguardo spaventato: «Mi fai paura. E non dovresti odiare quella poveretta?»

Dal punto di vista della storia, il tutto sembra essere ambientato in una dimensione onirica. Dopo l'ovvia reazione iniziale, la protagonista dialoga normalmente con la bambola senza farsi troppi problemi a riguardo.
Mi ha ricordato molto i racconti popolari e le fiabe di una volta in cui si dava più importanza alla morale della storia che a una possibile spiegazione sull'esistenza della creatura fantastica.


Cimitero digitale
CITAZIONE
Dexter li ignorò, superano tutto il locale

Superando

CITAZIONE
Ma ci spiegherai qual’è lo scopo?

Qual è

CITAZIONE
fissano il macchinario alla parete

Fissando

CITAZIONE
«Non basta copiarli e ricominciano da dove avevano lasciato

Questa frase mi suona male. Forse si potrebbe cambiare con «Non basta copiarli per poter ricominciare da dove avevano lasciato

CITAZIONE
Credo di si



CITAZIONE
apporntata per l’occasione

Approntata

CITAZIONE
non avveva ancora finito

aveva

CITAZIONE
gli gece perdere l’equilibrio.

Fece

CITAZIONE
alle corrazze polarizzate.»

Corazze

CITAZIONE
Si infilariono in pertugi

Infilarono

CITAZIONE
Presto tocchiera a me.

Toccherà


Una rinascita questa volta non metaforica ma effettiva, anche se a conti fatti si tratta di una morte.
Come in alcuni classici della fantascienza, i protagonisti sono entità artificiali che dopo aver preso autocoscienza si ritrovano a dover affrontare tematiche esistenziali quali la morte, l'aldilà, la concretezza dell'esistenza.
L'incipit spiega bene le dinamiche tra i protagonisti e la natura degli stessi senza risultare prolisso. Quello che ho apprezzato di più sono i dialoghi tra le varie entità cibernetiche. L'universo narrativo che hai creato e su cui si poggia la trama sembra molto solido, abbastanza da scrivere altri racconti su di esso (ammesso che tu non l'abbia già fatto)


CLASSIFICA
1. Cimitero digitale
2. "Oh Gianni, svegliati"
3. Rinascita
4. Shanda
 
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view post Posted on 14/8/2020, 19:38

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Ciao, Citizen. Grazie delle correzioni sulle parti meno riuscite della storia e anche sulle osservazioni generali in merito alla lunghezza del racconto e all'uso dei personaggi. Ne farò tesoro. La bambola esiste davvero.

Do i punti ai commenti:

Un punto a Gargaros

Due punti a Reiuky

Ciao Citizen, grazie del commento. Farò tesoro delle tue osservazioni per evitare sbavature come quelle che mi hai segnalato e anche per migliorare il testo (meglio poche informazioni e ben delineate per spiegare meglio quello che i personaggi dicono e fanno). La bambola esiste davvero.

Ora do i punti ai commenti:
1 punto a Gargaros
2 punti a Reiuky
 
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view post Posted on 20/8/2020, 06:47
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Custode di Ryelh
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Shanda, non è necessario che tu posti i voti per i commenti. Secondo il nuovo regolamento, è la giuria a dare la coccarda per il miglior commento.

Bene, se tutto a bene, in serata avrete graduatoria della giuria e classifica generale. Scusate se ci stiamo mettendo un po', ma è la prima volta che la giuria si riunisce e, come potete immaginare, è un periodo in cui tutto va un po' a rilento.

A stasera!
 
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view post Posted on 20/8/2020, 14:54

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Grazie, White Pretorian, d'ora in poi non lo farò più. Scusa ancora.

Scusa, White Pretorian, farò maggiore attenzione.
 
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view post Posted on 21/8/2020, 23:10
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Custode di Ryelh
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Ed ecco i voti e i commenti assegnati dalla giuria

GRADUATORIA GIURIA
1)Cimitero digitale, di Nazareno Marzetti
2)Paria, di Citizen
3)Senza Titolo, di Shanda
4)Oh, Gianni, Svegliati! di Gargaros
5)Rinascita, di Aslan90


RINASCITA, di Aslan90

Ciao Aslan e piacere di leggerti. Il tuo racconto è sicuramente ancora acerbo e presenta grandi margini di miglioramento. In particolare, secondo noi questi sono i principali problemi del racconto:

TRAMA: probabilmente il punto più dolente di questo racconto. Per il semplice motivo che sembra non esistere. Non abbiamo una narrazione che si sviluppa da un punto a un altro, quanto una sequenza di eventi collegati tra loro da una mera sequenzialità temporale. In pratica, vediamo semplicemente Enrico fare cose, senza che questo sembri portare da nessuna parte. La decisione di inserire l’omicidio di Lorenza in mezzo a quello di Rebecca non fa altro che peggiorare le situazione, perché spezza la narrazione e sovrappone due eventi fin troppo simili tra loro, senza aggiungere niente di effettivamente interessante. Se la tua intenzione era quella di creare un parallelo tra le due situazioni, forse sarebbe stato meglio alternarle, magari mettendo una delle due con un tipo di carattere diverso, in modo da differenziare realtà e ricordo.
PERSONAGGI E DIALOGHI: tolte Rebecca e Loretta, che sono a malapena delle comprimarie, gli unici personaggi di rilievo sono Enrico e la moglie. Entrambi funzionano poco: Elsa è poco più di uno stereotipo (quello della moglie rompiscatole) che non trova un effettivo sviluppo, laddove Enrico è semplicemente costruito in modo confuso. L’idea di un uomo sottomesso che scopre l’omicidio come sfogo potrebbe anche essere interessante, ma dovrebbe essere mostrata meglio, soprattutto se Enrico RISCOPRE il piacere dell’uccisione: insomma, perché ha dimenticato? Cosa anima questa sua pulsione? Cosa l’ha fatta esplodere la prima volta? Se non dai delle vere motivazioni all’agire dei personaggi, restano solo maschere vuote. Questo, ovviamente, non vuol dire costruire background chilometrici, quanto cercare di dare un motivo al suo agire e farlo agire di conseguenza. Per quanto riguarda i dialoghi, abbiamo notato una certa artificiosità nella costruzione: ricorda, la semplicità e il realismo sono sempre la scelta migliore per i i tuoi personaggi.
STILE: abbiamo tutti notato una certa tendenza a raccontare fatti, emozioni e pensieri, piuttosto che mostrarli. Di per sé non c’è niente di male, però ricorda che una scrittura è tanto più raffinata quanto più riesce a coinvolgere il lettore e questo non può prescindere dal mostrare gli eventi. Per dire, piuttosto che dire che un personaggio è felice, fa in modo che traspaia dal suo modo di parlare o dai suoi gesti. Allo stesso modo, se vuoi mostrare la relazione tra due personaggi, non spiegarla: lascia che a parlare per te siano loro, tramite anche il più piccolo movimento. Meglio imparerai a padroneggiare questa tecnica, migliore sarà la tua scrittura.

Alla prossima!

RINASCITA di Aslan
Dal punto di vista narrativo il racconto non brilla.. Il protagonista ha un impedimento e fa di tutto per superarlo e raggiungere i propri desideri (che in questo caso è provare piacere uccidendo giovani donne). Qui però non c’è un impedimento. Il piacere è legato al fatto che il protagonista uccida o meno una vittima, ma nessuno glielo impedisce. Non emerge dal racconto che ci sia qualcuno sulle sue tracce o che rischi qualcosa nel cercare soddisfazione. Manca quindi tensione e il racconto risulta un po’ “impalpabile”.
La trama è riassumibile in un uomo che ritrova le proprie passioni.
Dal punto di vista stilistico il racconto presenta molte lacune tra cui periodi molto lunghi e ricchi di subordinate, ampio uso del narratore onnisciente (anche se inconsapevole, visto che in alcune parti sembra non conoscere la realtà dei personaggi), dialoghi poco realistici, senza caratterizzazione, infodump. Alcune parti descrittive appaiono superflue allungando il racconto e rendendone la lettura più pesante (come la colazione iniziale o il lavoro al supermercato).
Per i fini della trama, anche l’omicidio di Rebecca risulta superfluo, nel senso che lo stesso messaggio sarebbe emerso da quello di Elsa sul finale.
A titolo d’esempio riporto parti del brano per evidenziare alcuni problemi stilistici.
“Enrico prese il suo piatto della colazione appena svuotato e lo mise nel lavastoviglie.”
L’incipit non suscita curiosità nel lettore, anzi, si apre su una scena banale e superflua. Il pronome possessivo è di troppo, come il dettaglio del fatto che il piatto sia “appena svuotato”, lavastoviglie è femminile.
“Con una mano prese le posate e con l’altra il piatto di Elsa che era già in bagno a truccarsi.”
Il periodo è inutilmente allungato da dettagli come “con una mano e con l’altra”, l’informazione su dove si trovi Elsa emerge senza alcuna necessità per il personaggio, quindi risulta a solo uso del lettore che viene distratto dall’immersione narrativa. Questo, in generale, è il problema del narratore onnisciente.
L’intero periodo mostra un tentativo di “show, don’t tell” vanificato proprio da quel “che era già in bagno a truccarsi.”, mostra inoltre degli aspetti irrilevanti alla trama, alla caratterizzazione dei personaggi e alla definizione dell’ambientazione.
“«Sono pronta» disse Elsa sbucando fuori dal bagno nel suo nuovo tailleur viola.
«Io quasi», lei sbuffò.”
Il beat risulta molto lungo e ostico alla lettura anche a causa del gerundio, di quel “fuori” che potrebbe essere sottinteso e dell’inutile informazione del “nuovo tailleur viola” che non aggiunge nulla di rilevante alla scena. La risposta di lui, posta in questo modo, confonde. Per migliorare in leggibilità potrebbe essere riformulato così:
“Elsa sbucò dal bagno. «Sono pronta»
«Io quasi.»
Lei sbuffò.”
“«Aspetti sempre all’ultimo a prepararti e poi sono io quella che ci rimette. Ho il volo fra sole due ore e il taxi sta già aspettando da cinque minuti. Perché le mie valigie sono ancora qui?» chiese indicando il trolley fucsia e la borsa nera vicino alla porta d’ingresso.”
La battuta di dialogo presenta infodump evidente, il dettaglio dei colori delle valige spiccano per la loro inutilità. è presumibile che non sia la prima volta che i personaggi le vedono, quindi, anche a voler parlare di personaggi portatori del punto di vista (cosa che non viene applicata con rigore in questo brano), non avrebbero motivo di notare il colore delle borse. Non ha motivo di comunicarlo al lettore nemmeno un narratore con focalizzazione esterna (come nel caso del narratore onnisciente), quindi risultano superflue informazioni (non utili alla comprensione del contesto o a far procedere la trama) che stridono con la continuità della narrazione.
“«Scusa tesoro, ci ho messo troppo a preparare colazione. Volevo farti i tuoi pancake dato che non ci vedremo per una settimana.»”
(refuso: manca l’articolo) Mancano delle virgole: prima del vocativo (scusa, tesoro) e dopo “i tuoi pancake”. Inoltre la battuta è puro infodump visto che la scena ci presenta i due che hanno appena consumato la colazione e che Elsa dovrebbe sapere bene per quanto starà via.
“«Fammi capire, prima mi prepari la colazione e poi me lo rinfacci?»”
Dopo “fammi capire” sarebbero più corretti i due punti.
“Elsa si mise le mani sui fianchi senza smettere di fissare Enrico che si precipitò verso le valigie e corse giù in strada a caricarle di persona sul taxi.”
Il periodo è molto lungo e pesante alla lettura. Potrebbe essere notevolmente ridotto eliminando la zavorra sottolineata. Potrebbe anche essere riformulata accorpando cose come “senza smettere di fissare” fissando; “che si precipitò verso le valigie”: che afferrò le valigie.
La consecutio non viene seguita con verosimiglianza, perché si parte dal seguire le azioni di Elsa e si finisce con quelle di Enrico che si sposta in un altro luogo. Tutta la frase non va bene.
“Sapeva che lei non voleva che la sua roba la toccassero altri.”
“la sua roba la toccassero altri” sarebbe da riformulare in “che altri toccassero la sua roba”. La frase è un’informazione per il lettore fornita da un narratore onnisciente. Potrebbe essere un pensiero di Enrico (voce interiore), ma sarebbe strano che lo pensasse dopo aver risolto il problema e non prima di occuparsene, inoltre quel “Sapeva” indica che è una voce esterna al personaggio che informa il lettore su qualcosa che lo riguarda.


SENZA TITOLO, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra e piacere di leggerti. In un primo momento l’atmosfera surreale ci aveva colpito. Hai cominciato morbida, con una vocina che esce dall’armadio e la scoperta di questa bambola parlante.
Mentre il dialogo avanza, però, hanno cominciato a inserirsi dei dettagli sempre più confusi e disparati. Una storia che è un racconto a parte di cui ci dai vaghi cenni ma tieni per te il di più.
C’è questa Tiziana che disegna e ruba i disegni di Eleonora, e Eleonora che segue la strada dei fumetti. Quindi il conflitto è questo, il rapporto tra le due. E allora comincia già da subito a seminare, con in testa il conflitto che vuoi evidenziare.
Il personaggio della nonna sembra più complesso del necessario e il suo lavoro è fumoso: è una giocattolaia che crea robot, bambole magiche o è solo Eleonora che le sente parlare nella sua testa? Il dubbio che nonna abbia creato un automa a inizio racconto farebbe pensare che ci troviamo in un racconto di fantascienza o fantasy, ma questo dettaglio non modifica la struttura della trama e resta irrilevante. La nonna è una presenza ingombrante che mette a dura prova la comprensione dell’intero testo.
Il rapporto tra Eleonora, le bambole e Tiziana è costruito in modo poco realistico, quasi onirico, dove le reazioni e i dialoghi sono poco convincenti e paiono, talvolta, slegati dal contesto.
In estrema sintesi, Shanda (e questo è direttamente Pretorian a parlare) questo racconto sembra essere un netto passo indietro rispetto ai lavori dei tuoi mesi scorsi e si ripresenta il problema su cui hai cercato di lavorare per anni, ossia il costruire un’ambientazione interessante, ma fin troppo fumosa, con la conseguenza che molte parti, che magari per te erano chiarissime, non lo sono per il lettore.


Ti evidenziamo una serie di punti per farti capire quanto la trama è stata ballerina, proprio perché non girava attorno a un fulcro solido:

“Il malore improvviso, la corsa in ospedale, e le lunghe ore passate nella speranza che nonostante l’ictus potesse salvarsi.”: immagino della nonna, lo capirò senz’altro più avanti
Il dialogo seguente è poco realistico, anche se è una bambola parlante: “ «Finalmente riesco a vederti. Per favore, Eleonora, tirami fuori di qui. Perché tremi? La nonna ha faticato tanto negli ultimi tempi per darti un aiuto per quando non ci sarebbe più stata.»”
Strano il pensiero che fa la nipote: “Non sa cosa pensare: quando l’ha sollevata ne ha sentita la leggerezza, quindi, è da escludere che la nonna abbia creato un mini automa.” Eviterei. Teniamo la sospensione dell’incredulità su toni fantastici e non fantascientifici.
Ripetizione PER QUANTO su: “ma i riccioli neri sono gli stessi, per quanto ribelli. / L’immagine è a colori, per quanto un po’ sbiaditi”
“«Tiziana» esclama con un tono astioso. «Mi ricordo che veniva sempre dalla nonna e una volta copiò un mio disegno.»”: questa frase buttata lì è proprio oscura.
Non andare a capo prima del dialogue tag “si alza” in: “«Tu? Ma sei tutto quello che mi rimane di lei.»/ Si alza: «E poi, perché obbedirle?”. Altrimenti sembra che cambi il soggetto.
Due amiche-nemiche si vedono dopo tanto tempo e si fanno questo discorso? “indica l’album e le cartelline: «Allora hai visto quanto sono stata incompetente. Negli ultimi tempi la fabbrica e il negozio sono entrati in crisi perché non ho saputo bissare il successo stando al passo con i tempi. Tu, a Mercuria, hai il tuo seguito.»”
Sulla scrittura c’è da dire che fai un largo utilizzo del narratore onnisciente e di parti in cui riassumi per il lettore informazioni attraverso pensieri e dialoghi poco realistici scadendo nell’infodump. Ci sono diverse ripetizioni e forme poco eleganti che fanno pensare a una stesura un po’ più pigra rispetto ai tuoi standard.

PARIA, di CITIZEN
Un pezzo di fantascienza che parte da una buona idea ma che necessita di una revisione sullo stile espositivo, senza il quale si perde molto dell’immersività. Prendiamo per buona la scelta degli alieni superpotenti di canalizzare la rabbia omicida su un solo essere umano. Qui abbiamo un protagonista stravolto da un destino ciclico. Un capro espiatorio che non ne può più. Il narratore è onnisciente forse non è la scelta più azzeccata, avresti potuto migliorare l’empatia con una focalizzazione in terza soggettiva.
Il secondo paragrafo (vedi sotto) è infodump, stona con il resto del brano e può essere eliminato. Molti costrutti appesantiscono le frasi, con aggettivi e avverbi che non facilitano l’immersione. Ecco un estratto con suggerimenti su come migliorare il tuo testo:

“La capsula pneumatica si aprì con un sibilo rilasciando (GERUNDIO) nell'aria un lieve (AGGETTIVO ELIMINABILE) sbuffo di ozono”
“aroma viscido di sofferenza (COSTRUTTO POCO IMMERSIVO) permeava sempre (AVVERBIO ELIMINABILE) quelle sale asettiche”
“Si passò una mano lungo il cranio rasato per scacciare [via] il [tipico] mal di testa che sopraggiungeva ogni volta che tornava in vita.” Questo periodo è molto lungo, con due subordinate su più livelli. Potrebbe essere sciolto in due frasi distinte. Valuta una soluzione tipo: “Si passò una mano sul cranio rasato: ogni volta tornava in vita e il mal di testa si faceva sentire.” La prima che mi è venuta in mente, eh.
“Aveva qualcosa di importante da fare e non era il tipo da rimanere con le mani in mano.” ce lo stai dicendo tu come è il tipo. Se ce lo mostrassi con qualche sua azione, al massimo qualche pensiero, migliorerebbe l’immersione.
“Fuoriuscì con cautela (POSSIAMO MOSTRARE LA CAUTELA) dalla capsula poggiando (GERUNDIO) i piedi a terra uno alla volta (QUESTA POTREBBE ESSERE CAUTELA).”
“Era nudo, salvo per il camice ospedaliero. Istintivamente si coprì le parti intime con le mani nell'eventualità ci fosse qualcun'altro lì presente.”
Questa è difficile: “Era nudo, salvo il camice ospedaliero” suona male, la lettura si inceppa: o è nudo, o ha il camice. Meglio: “Indossava il camice ospedaliero”. Togli l’avverbio “istintivamente”, indebolisce l’azione. Toglierei il “Nell’eventualità ci fosse qualcun[‘]altro lì presente”, perché il “si guardò attorno” è più che sufficiente. Eliminerei anche il “per cercare di orientarsi”. Immergi, non raccontare.
Attenzione alla cascata di subordinate in “cercando qualcuno (1°) che lavorasse lì (2°) perché gli desse istruzioni (3°).”
“Un'infermiera sorseggiava da sola del caffè in polvere” come sa il protagonista che è caffè in polvere? OK, è narratore onnisciente, che quindi sa anche da dove viene la miscela. Ma meglio togliere, il lettore si farà comunque questa domanda. E soprattutto non è essenziale ai fini della narrazione.
“L'infermiera si girò quasi (INDEBOLISCE...) di soprassalto (...UN TERMINE FORTE, FORSE ECCESSIVO) sentendo (GERUNDIO) quel rumore disarticolato (AGGETTIVO DI DIFFICILE COLLOCAZIONE)”.
“disse con malcelato disinteresse” Questo costrutto è pesante, perché neghi due termini (celato e interesse) e rallenti la lettura. Sciogline almeno uno (malcelato potrebbe essere un “evidente”). Meglio ancora, elimina!
“Dandogli (GERUNDIO) le spalle”
“che sapeva aveva in serbo per lei (LUI)”

Per quanto riguarda il secondo paragrafo, da “C’era una volta la fantascienza…” a “... l‘intera umanità potesse sopravvivere”: è tutto INFODUMP.
Cacci informazioni a forza nella gola del lettore queste parole, per spiegare l’antefatto. Ma non è necessario, peggio è straniante. Questi concetti devono arrivare al lettore con una semina dosata degli elementi, chissenefrega se non verrò mai a sapere dell’antefatto. Tutto deve essere funzionale alla storia di quest’uomo. Oltretutto, in questo modo hai svelato particolari importanti e tolto il gusto della scoperta del perché il tizio è ridotto così. Puoi cancellare tutto il paragrafo senza rimorsi.
NB: occhio al “pretenderono”: “pretesero”.


CIMITERO DIGITALE di Nazareno Marzetti.
Ciao, Nazareno e piacere di leggerti.
Chi frequenta questo forum da abbastanza tempo ha imparato a conoscere le vicende di Dexter, Charlie e il loro mondo strampalato, così come il miglioramento che si incontra a ogni capitolo che porti. Nel complesso, il lavoro è ben fatto, con dialoghi ben scritti, accompagnati da uno stile pulito ef efficace. Sui personaggi abbiamo una certa altalenanza: se CPU e Zoe hanno una personalità ben delineata, seppur con tutti i limiti del caso, proprio i protagonisti, Dexter e Charlie, sono poco più che ombre. Probabilmente ha pesato il fatto che li hai già presentati nei precedenti racconti: su questo, il suggerimento per i racconti seriali è di ripetere sempre qualcosa che possa fornire un carattere ai protagonisti, anche se l’hai già presentato.
Un’altra cosa che possiamo suggerire è di lavorare meglio sulle scene d’azione: abbiamo un attacco a un asteroide, una battaglia che coinvolge IA e misteriosi nemici, un bombardamento… e tutto quello che mostri è Dexter che cerca di far funzionare un apparecchio? è come se Tolkien, invece descrivere la carica di Aragorn al Cancello Nero, si fosse improvvisamente soffermato sulle vicende di Bula, Furiere di Gondor, che cerca di far quadrare i conti mensili della logistica!!

Oh, Gianni, svegliati! di Gargaros.
Ciao Gargaros e piacere di leggerti. Rispetto ai tuoi ultimi lavori, questo è sicuramente un passo indietro. Lo è da tutti i punti di vista: lo stile è molto più ampolloso e lento del solito, pieno di espressioni e frasi di cui abbiamo faticato a capire il senso ("luce dantesca", "metallo cromato satinato" e via discorrendo). Ovviamente, questa lentezza si ripercuote sui dialoghi, con i personaggi che parlano usando frasi molto artificiose e poco realistiche. Se possiamo darti un suggerimento, cerca di puntare alla semplicità del linguaggio, più che all'ebbrezza dell'edizione. Per i dialoghi, stessa cosa: se ti accorgi che i dialoghi che stai usando non sono verosimili, è il caso di cambiare. Per quanto riguarda la trama, il giudizio è meno negativo, ma comunque non sufficiente: tutta la parte iniziale, con Gianni perseguitato dai due agenti, è confuso, soprattutto a causa della scelta di esordire con un Gianni che li ha già incontrati e che viene mostrato agitato senza che se ne capisca la ragione. Dopo il rapimento, arriva il momento spiegone, che probabilmente avrebbe meritato un'opera do asciugatura, in modo da ridurre al minimo l'infodump: meno informazioni e più diluite avrebbero migliorato nettamente il testo. Il finale sembra monco: Gianni incontra la sua lei ridotta a una testa (scelta, devo dire, molto apprezzata) e poi... boh, il testo non è chiarissimo e si ha quasi l'impressione do essersi fermati a una chiusura di paragrafo, purtroppo che a una chiusura di racconto.
Come detto. Bel complesso questo è un racconto pesantemente al di sotto delle qualità che hai dimostrato negli ultimi anni, ma siamo sicuri che saprai sorprenderci la prossima. A volta

Edited by White Pretorian 2.0 - 22/8/2020, 00:25
 
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view post Posted on 21/8/2020, 23:45
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Custode di Ryelh
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Bene, una volta presentata la graduatoria della Giuria, assegniamo anche la coccarda per il miglior commento che andrà a...CITIZEN, per l'impegno nel fornire commenti approfonditi, accompagnati da una efficace correzione di bozze.

Provvediamo a fare la graduatoria completa:

1) CITIZEN: 2+2+4+1+2-4 = 7
2)NAZARENO: 1+3+2+1+1 = 8
3) GARGAROS: 4+2+3+2+4 = 15
3) SHANDA: 1+3+4+4+3 = 15
4) ALSAN: 3+4+1+3+5 = 16


E quindi, con 7 punti, si aggiudica la vittoria il nostro esordiente CITIZEN!!

Ci vediamo all'inizio del mese prossimo con lo SKANNA DI SETTEMBRE!!
 
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view post Posted on 22/8/2020, 17:28
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Complimentos al vincitore ^_^

Intanto ringrazio per i commenti e le segnalazioni, già salvato e terrò presente in vista di revisioni future.
 
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view post Posted on 22/8/2020, 19:44

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Ciao White Pretorian, grazie per il commento prezioso. Mi aiuterà a staccarmi da certi difetti quando mi approccio a trame così oniriche. Trattandole con maggiore verosimiglianza (vedi le amiche e la gestione del personaggio della nonna). E facendo attenzione alla scansione: trama/pensiero nell'usare le informazioni oltre che al particolare dei dialoghi (dai quali dipende l'intero punto di vista).

Complimenti a Citizen anche da parte mia.
 
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view post Posted on 25/8/2020, 12:43
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Complimenti a Cizen!!!
 
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