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Skannatoio Marzo - Aprile 2021, Mors tua vita mea

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view post Posted on 2/4/2021, 18:04
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Buonasera! Io penso che sia più funzionale pubblicare un unico messaggio per ciascuno che racchiuda tutti i giudizi dei brani (o se non è possibile perché troppo lungo, quanto meno accorparne il più possibile in un ridotto numero di messaggi), altrimenti rischiamo che ci si perda tra messaggi interrotti e alternati.

Non è una critica, è solo una proposta. Cosa ne pensate?
 
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view post Posted on 2/4/2021, 19:21

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Buona sera e Buona Pasqua. Ecco i miei commenti e relativa classifica. Li mostro di seguito, perché in effetti, si sono sempre fatti così.

MONTECRISTO di Francis Luke Tema centrato.
Punti di forza L’ucronia che vede gli ebrei nel ruolo di aguzzini dei tedeschi e di creatori dei Lager per una forma di vendetta. Il confronto fra il sacerdote e il prigioniero Derjun, e il generale ebreo dalla collezione di sigari Montecristo. In pratica, il reverendo faceva del bene, radunava i regali dei fedeli del campo per ridistribuirli, ma era qualcosa che gli era concesso dal generale Dann, anzi, che aveva organizzato come esperimento sociale. Finito prova nella prova terrificante (il reverendo costretto a scegliere le vittime per la camera a gas a scopo di salvarsi). Notevole il momento in cui Dejrun rivede il reverendo dopo oltre sessant’anni (e lo informa che entrambi furono traditori, ma lui lo apprese più tardi, dopo essere stato trasferito in un altro campo). Notevole la vendetta che colpisce il generale, divenuto presidente della lega della difesa ebraica (il gas venefico). E anche il fatto che questa spirale di vendetta stia per finire (vedi il centenario di Norimberga giunto al termine, quindi il decadimento della pratica della mietitura dei giovani). Sì, ma con il reverendo come cancelliere del Reich. Notevole il particolare del sigaro conservato dopo sessant’anni e acceso dal reverendo, simbolo della vendetta consumata.
Punti deboli
Ti segno la frase corretta
Lui le tira il calcio del fucile dritto sul volto.

IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAR di Mentiskarakorum Tema centrato. Punti di forza: questo ingegnere geotermico, Mathias. Sceglie di vivere sott’acqua e di lavorarci malgrado l’incidente giovanile avuto con una temibile caravella portoghese: reso con grande bravura, dai in pieno l’idea di come quella creatura (in realtà una simbiosi di tre organismi di specie simile) sia velenosa e da evitare. New Sidney appare affascinante e comoda, un po’ simile a certi parchi sottomarini. Questo, fino all’incidente che rovina il modulo abitativo. Allora, Mathias affronta in modo eroico le sue paure e lo fa sulle note della canzone del granchio della “Sirenetta” di Walt Disney (considerato centenario, quindi, il tuo è un mondo ucronico). Ottima la descrizione della fauna marina (sperma di corallo, ricci di mare giganteschi, cavallucci marini ricciuti e tutt’altro che aggraziati e per finire…meduse). Riesce a trovare una via di uscita, per quanto coperto di meduse (urticanti anche da morte), peccato che sia quella di un parco acquatico e l’addetto gli comunichi che l’attrazione principale siano meduse giganti e innocue. Povero Mathias, stavolta cede.
Punti deboli: nessuno.

MORDIMI di Truemet Tema centrato. Punti di forza: mi è piaciuta questa distopia dove i vivi risvegliano i Dormienti (zombie) mordendoli. Ecco, questo particolare è veramente originale. Poi è molto particolare l’ambientazione, perché la rianimazione si svolge in un cinema e non mancano gli incidenti (vedi Shame trasformato in zombie sdentato dalla colluttazione con il culturista zombie rianimato). La tua è una rivisitazione di una celebre serie sugli zombie (vedi la citazione: siamo tutti Reagan, che richiama alla memoria il famigerato leader). La ricostruzione dell’universo guerresco (cura nello specificare le marche dei fucili, camionetta, officina) è molto credibile. Ben rese le scene di lotta.
Punto debole: la comparsa improvvisa del ragazzino con la corda, ecco quello è stato spiazzante.
La frase, che ti riporto qui corretta:
«Oddio, è Shame.»


LA MIDRIASI BIANCA di Legno di Noce Tema centrato. Punti di forza: il biologo che trova una specie nuova di uccello parlante in una foresta e tocca un fiore sconosciuto. Esperienza che lo cambia al punto da fargli proteggere l’uovo dalle ricerche della dottoressa Gravieri e da Sarah. L’energia che lo pervade proviene dallo spirito della foresta e lo induce a uccidere la dottoressa, ma avvengono altre manifestazioni di ribellioni da parte della foresta nella città (bella la scena dei rampicanti che smuovono la macchina e provocano la morte del ragazzino di fronte alla bancarella del porchettaro). Molto ben resa la voce della foresta nella mente del biologo, dal quale si apprende che anche l’altro membro della spedizione scientifica, Toboga, è dotato dello stesso potere di uccidere (con la mente, presumo, vista la scena del secchio di sangue che sconvolge Sarah). Il finale è volutamente aperto. Colpisce Sarah, ma lei rimane viva, per quanto ferita, lui però, ha acquisito nuovi poteri (vedere al buio). Storia insolita e affascinante.
Punti deboli: nessuno.

1478 di Gruenermond Tema centrato. Punti di forza: la vicenda di Caterina De Pazzi, la quale, come figlia dell’organizzatore della congiura che costò la vita a Giuliano De Medici e il ferimento di Lorenzo il Magnifico. Lorenzo di Pierfrancesco De Medici vorrebbe riprendersi il palazzo e le ricchezze, dopo essersi vendicato di Jacopo De Pazzi, sposando Caterina. Ma lei, che rivela un animo mistico, rifiuta l’unione e preferisce fuggire di notte, a costo della vita della madre e della sorella. In lei ci sono molte caratteristiche di Santa Caterina da Siena (la preghiera continua, il digiuno) e anche un senso di repulsione comprensibile. Non avrebbe mai potuto sposare l’assassino del padre. Coraggiosa la sua scelta di sfidare le guardie lasciate da Lorenzo in attesa di conoscere la risposta di lei all’indomani. Linguaggio volutamente arcaico.
Punti deboli: nessuno.

LA VOCE DELLE FOGLIE di Marco S. Di Fonzo Tema centrato. Punti di forza: il potere di Donalbain, detto Donnie, di sentire la voce del piccolo amico morto Billie. La presenza del culto dell’Enclave Elfica (dal culto dei morti chiusi in tronchi d’albero). Lui fa parte del Culto di Gareth (quello che prevede l’inumazione dei morti con fosse e lapidi). Però, a Donnie è concesso anche il dono di vedere i morti che seppellisce oltre che di sentire la voce del suo piccolo amico morto. Bella la contrapposizione fra i due culti. Perché si tratta, nel primo caso, di elfi dagli strani poteri (vedi il racconto dell’ubriaco a proposito dell’orso decapitatore di pecore) in grado di controllare l’orso e animare la foresta. Il mondo degli umani, invece, è molto western (culto del cavallo da parte di Donnie: che vede se stesso come parte di una comunità di cowboy e il cavallo come prova del tipo di uomo che è). Poi, molto ben resa la prova di coraggio di Billy, che invade la chiesa degli elfi e ci rimette la vita. Donnie non ha altra scelta che fuggire (proprio come nella scena con il padre che combatte l’orso con il moschetto). Molto ben resa la scena della fine eroica di Billy con la fionda, unica figura spettrale che gli parla nella mente. E, nel finale, rimane muta. Quasi una maledizione che si aggiunge all’altra, il senso di colpa. A Donnie non resta che tornare a casa con il cavallo.
Punti deboli: nessuno.

Classifica molto difficile, siete tutti ottimi autori:

IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAR di Mentiskarakorum

LA VOCE DELLE FOGLIE di Marco S. Di Fonzo

1478 di Gruenermond

LA MIDRIASI BIANCA di Legno di Noce

MONTECRISTO di Francis Luke

MORDIMI di Truemet
 
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view post Posted on 2/4/2021, 19:30
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CITAZIONE (Francis Luke @ 2/4/2021, 19:04) 
Buonasera! Io penso che sia più funzionale pubblicare un unico messaggio per ciascuno che racchiuda tutti i giudizi dei brani (o se non è possibile perché troppo lungo, quanto meno accorparne il più possibile in un ridotto numero di messaggi), altrimenti rischiamo che ci si perda tra messaggi interrotti e alternati.

Non è una critica, è solo una proposta. Cosa ne pensate?

Yes, yes. Hai ragione. Di solito facevo così, ma ieri avevo il commento pronto e l'ho postato. Facciamo che per i prossimi faccio un commento unico, così non faccio casino.

CITAZIONE (gruenermond @ 2/4/2021, 15:33) 
CITAZIONE (MentisKarakorum @ 1/4/2021, 18:13) 
Commento di: 1492.

Prime Impressioni Ciao, piacere di leggerti. Premetto subito che questo commento è altamente personale, e dettato dalla mia (scarsa) esperienza, leggilo quindi come tale e sentiti libero di rispondere per le rime.
Ho letto il tuo racconto con piacere, intrattenuto dall'ambientazione storica. Ho un paio di suggerimenti da darti per migliorare il tuo racconto. Tutto spiegato di seguito.

Aderenza al tema. Per me è ok, la scelta che la protagonista deve affrontare alla fine ricalca bene il tema della gara. L'ambientazione ucronica c'è (la congiura dei Pazzi non ha portato all'uccisione del Magnifico), anche se un po' deboluccia (alla fine, i Medici sistemano tutto.. e la linea temporale torna a essere quella nostra.. peccato.). Il terror panico anche c'è.

Punti di Miglioramento. Il pdv in prima persona al passato (argh!) suona un pochino strano. In genere, ritengo la prima persona al passato un po' difficile, se vuoi usare il mostrato (come mi sembra di aver capito leggendo il tuo pezzo). Prova con la terza, altrimenti sa tutto di raccontone di un personaggio vecchio che ricorda la sua vita.
Hai scelto un pdv molto difficile, secondo me: una ragazza molto devota alla Chiesa, che deve convivere con una famiglia di traditori. Non ho sentito bene questo conflitto, lei mi sembra un po' troppo distante nel narrare la sua condizione così contraddittoria. Avrei preferito, visto che si tratta di una prima persona, che alla vista del padre o dei fratelli avesse avuto più sentimenti contrastanti dettati dalla devozione alla propria famiglia e allo stesso tempo alla Chiesa: questo avrebbe reso anche più naturale il finale. Insomma, il tuo pdv è un pochino da rivedere, magari prova con una terza persona, così non sei costretto ad affrontare troppo questo problema.
Il finale, comunque, mi sembra un po' scontato: lei deve scegliere se scappare o sposarsi, e semplicemente sceglie una delle due cose. So che è difficile, ma avrei preferito una terza possibilità, come ad esempio lei che si fa strada nella notte ed entra nella stanza da letto del signorotto che le impone di sposarsi, e gli gocciola del veleno nell'orecchio.
Lato narrazione, ti consiglio di rivedere il primo pezzo, quello del pranzo: tutti i dialoghi sono "as you know Bob", e di conseguenza poco verosimili e diretti più al lettore, che funzionali alla trama.

Punti di Forza L'ambientazione storica che hai scelto è certamente suggestiva. Anche le scene finali, in cui (finalmente) c'è un po' d'azione, sono rese bene. Andrei un po' a limare la prima parte del racconto in funzione di questa (anche la lettura della poesia fa contorno, ma non è funzionale alla trama), magari dedicando più spazio al conflitto interiore della protagonista alla fine: deve o non deve accettare la proposta di matrimonio? Perché non mostrarci di più la sua sofferenza e la sua indecisione, invece di dire solo che ha dormito male?

Conclusioni Non male, ma a mio avviso c'è margine di miglioramento: cerca di calarti di più nel tuo pdv e rendi i suoi pensieri e azioni più coerenti col suo background. Spero di esserti stato utile, non farti problemi a ribattere.

Ciao, intanto grazie per il tuo commento! Era la prima volta che partecipavo ad un contest del genere quindi mi aspettavo di fare più di qualche qualche errore. La prima persona al passato l'avevo scelta perchè pensavo aiutasse a sentire di più l'interiorità del personaggio, non l'avevo mai provata prima e quindi concordo con te sul fatto che non sia stata una scelta molto azzeccata! Per quanto riguarda il conflitto interiore, nella mia testa la protagonista era troppo buona e sottomessa al volere dei genitori per dar loro torto, quindi non viveva molto il contrasto tra la sua famiglia e la religione, però mi rendo conto di non averlo reso al meglio. >_< Comunque grazie ancora, il tuo commento mi è stato molto utile.

Più che contento che la mia analisi possa esserti utile. Ricorda che siamo tutti dilettanti, quindi, se vuoi, controcommenta e fatti valere! In ogni caso, se è vero che per te è la prima volta, il tuo racconto è superiore alla media degli esordienti che ho letto (nel mio piccolo). Quindi non mollare!

CITAZIONE (shanda06 @ 2/4/2021, 20:21) 
Buona sera e Buona Pasqua. Ecco i miei commenti e relativa classifica. Li mostro di seguito, perché in effetti, si sono sempre fatti così.

MONTECRISTO di Francis Luke Tema centrato.
Punti di forza L’ucronia che vede gli ebrei nel ruolo di aguzzini dei tedeschi e di creatori dei Lager per una forma di vendetta. Il confronto fra il sacerdote e il prigioniero Derjun, e il generale ebreo dalla collezione di sigari Montecristo. In pratica, il reverendo faceva del bene, radunava i regali dei fedeli del campo per ridistribuirli, ma era qualcosa che gli era concesso dal generale Dann, anzi, che aveva organizzato come esperimento sociale. Finito prova nella prova terrificante (il reverendo costretto a scegliere le vittime per la camera a gas a scopo di salvarsi). Notevole il momento in cui Dejrun rivede il reverendo dopo oltre sessant’anni (e lo informa che entrambi furono traditori, ma lui lo apprese più tardi, dopo essere stato trasferito in un altro campo). Notevole la vendetta che colpisce il generale, divenuto presidente della lega della difesa ebraica (il gas venefico). E anche il fatto che questa spirale di vendetta stia per finire (vedi il centenario di Norimberga giunto al termine, quindi il decadimento della pratica della mietitura dei giovani). Sì, ma con il reverendo come cancelliere del Reich. Notevole il particolare del sigaro conservato dopo sessant’anni e acceso dal reverendo, simbolo della vendetta consumata.
Punti deboli
Ti segno la frase corretta
Lui le tira il calcio del fucile dritto sul volto.

IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAR di Mentiskarakorum Tema centrato. Punti di forza: questo ingegnere geotermico, Mathias. Sceglie di vivere sott’acqua e di lavorarci malgrado l’incidente giovanile avuto con una temibile caravella portoghese: reso con grande bravura, dai in pieno l’idea di come quella creatura (in realtà una simbiosi di tre organismi di specie simile) sia velenosa e da evitare. New Sidney appare affascinante e comoda, un po’ simile a certi parchi sottomarini. Questo, fino all’incidente che rovina il modulo abitativo. Allora, Mathias affronta in modo eroico le sue paure e lo fa sulle note della canzone del granchio della “Sirenetta” di Walt Disney (considerato centenario, quindi, il tuo è un mondo ucronico). Ottima la descrizione della fauna marina (sperma di corallo, ricci di mare giganteschi, cavallucci marini ricciuti e tutt’altro che aggraziati e per finire…meduse). Riesce a trovare una via di uscita, per quanto coperto di meduse (urticanti anche da morte), peccato che sia quella di un parco acquatico e l’addetto gli comunichi che l’attrazione principale siano meduse giganti e innocue. Povero Mathias, stavolta cede.
Punti deboli: nessuno.

MORDIMI di Truemet Tema centrato. Punti di forza: mi è piaciuta questa distopia dove i vivi risvegliano i Dormienti (zombie) mordendoli. Ecco, questo particolare è veramente originale. Poi è molto particolare l’ambientazione, perché la rianimazione si svolge in un cinema e non mancano gli incidenti (vedi Shame trasformato in zombie sdentato dalla colluttazione con il culturista zombie rianimato). La tua è una rivisitazione di una celebre serie sugli zombie (vedi la citazione: siamo tutti Reagan, che richiama alla memoria il famigerato leader). La ricostruzione dell’universo guerresco (cura nello specificare le marche dei fucili, camionetta, officina) è molto credibile. Ben rese le scene di lotta.
Punto debole: la comparsa improvvisa del ragazzino con la corda, ecco quello è stato spiazzante.
La frase, che ti riporto qui corretta:
«Oddio, è Shame.»


LA MIDRIASI BIANCA di Legno di Noce Tema centrato. Punti di forza: il biologo che trova una specie nuova di uccello parlante in una foresta e tocca un fiore sconosciuto. Esperienza che lo cambia al punto da fargli proteggere l’uovo dalle ricerche della dottoressa Gravieri e da Sarah. L’energia che lo pervade proviene dallo spirito della foresta e lo induce a uccidere la dottoressa, ma avvengono altre manifestazioni di ribellioni da parte della foresta nella città (bella la scena dei rampicanti che smuovono la macchina e provocano la morte del ragazzino di fronte alla bancarella del porchettaro). Molto ben resa la voce della foresta nella mente del biologo, dal quale si apprende che anche l’altro membro della spedizione scientifica, Toboga, è dotato dello stesso potere di uccidere (con la mente, presumo, vista la scena del secchio di sangue che sconvolge Sarah). Il finale è volutamente aperto. Colpisce Sarah, ma lei rimane viva, per quanto ferita, lui però, ha acquisito nuovi poteri (vedere al buio). Storia insolita e affascinante.
Punti deboli: nessuno.

1478 di Gruenermond Tema centrato. Punti di forza: la vicenda di Caterina De Pazzi, la quale, come figlia dell’organizzatore della congiura che costò la vita a Giuliano De Medici e il ferimento di Lorenzo il Magnifico. Lorenzo di Pierfrancesco De Medici vorrebbe riprendersi il palazzo e le ricchezze, dopo essersi vendicato di Jacopo De Pazzi, sposando Caterina. Ma lei, che rivela un animo mistico, rifiuta l’unione e preferisce fuggire di notte, a costo della vita della madre e della sorella. In lei ci sono molte caratteristiche di Santa Caterina da Siena (la preghiera continua, il digiuno) e anche un senso di repulsione comprensibile. Non avrebbe mai potuto sposare l’assassino del padre. Coraggiosa la sua scelta di sfidare le guardie lasciate da Lorenzo in attesa di conoscere la risposta di lei all’indomani. Linguaggio volutamente arcaico.
Punti deboli: nessuno.

LA VOCE DELLE FOGLIE di Marco S. Di Fonzo Tema centrato. Punti di forza: il potere di Donalbain, detto Donnie, di sentire la voce del piccolo amico morto Billie. La presenza del culto dell’Enclave Elfica (dal culto dei morti chiusi in tronchi d’albero). Lui fa parte del Culto di Gareth (quello che prevede l’inumazione dei morti con fosse e lapidi). Però, a Donnie è concesso anche il dono di vedere i morti che seppellisce oltre che di sentire la voce del suo piccolo amico morto. Bella la contrapposizione fra i due culti. Perché si tratta, nel primo caso, di elfi dagli strani poteri (vedi il racconto dell’ubriaco a proposito dell’orso decapitatore di pecore) in grado di controllare l’orso e animare la foresta. Il mondo degli umani, invece, è molto western (culto del cavallo da parte di Donnie: che vede se stesso come parte di una comunità di cowboy e il cavallo come prova del tipo di uomo che è). Poi, molto ben resa la prova di coraggio di Billy, che invade la chiesa degli elfi e ci rimette la vita. Donnie non ha altra scelta che fuggire (proprio come nella scena con il padre che combatte l’orso con il moschetto). Molto ben resa la scena della fine eroica di Billy con la fionda, unica figura spettrale che gli parla nella mente. E, nel finale, rimane muta. Quasi una maledizione che si aggiunge all’altra, il senso di colpa. A Donnie non resta che tornare a casa con il cavallo.
Punti deboli: nessuno.

Classifica molto difficile, siete tutti ottimi autori:

IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAR di Mentiskarakorum

LA VOCE DELLE FOGLIE di Marco S. Di Fonzo

1478 di Gruenermond

LA MIDRIASI BIANCA di Legno di Noce

MONTECRISTO di Francis Luke

MORDIMI di Truemet

Sempre molto gentile, Alexandra. Grazie e buona Pasqua anche a te

CITAZIONE (Marco S. Di Fonzo @ 1/4/2021, 23:23) 
Ciao a tutti. Mi sono reso conto di un imperdonabile errore nella stesura dalla prima alla seconda bozza, che mi ha portato, rileggendomi, a una scarsa aderenza al tema.
Chiedo pertanto di non essere considerato ai fini del punteggio finale, per rispetto degli altri partecipanti e delle regole.
Se vorrete leggermi comunque mi farà piacere, farò altrettanto con le vostre opere.
Grazie e scusate.

Eddai XD può capitare, tranquillo. Per quanto mi riguarda leggerò, commenterò e metterò il tuo racconto in classifica. Se il tema sarà preso alla larga, certamente questo influirà nel posizionamento, ma quanto a squalificarti, per me è troppo. Io stesso sia qui che da altre parti ho volutamente preso il tema un po' di striscio (più per mancanza d'ispirazione, che di rispetto), quindi se si dovesse scagliare la biblica pietra, io certamente me la meriterei. E, comunque, sono molto curioso di leggerti dopo l'ultima volta (che se non sbaglio risale addirittura a sei mesi fa, voglio vedere che progressi hai fatto ;) )
 
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view post Posted on 2/4/2021, 19:52

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Grazie Alexandra per il tuo bel commento, e grazie Mentiskarakorum per la tua magnanimità: speriamo incontri anche quella degli altri oltre che del buon White (non Walter: l'altro :D ).
E ti ringrazio anche per esserti ricordato di me. Diciamo che mi sono preso del tempo per iniziare a studiare come si deve, ho preso sonori schiaffi anche da un noto scrittore di fantasy storici italiano che ho iniziato a frequentare assiduamente e di cui sono diventato da poco corsista. Ho capito che di nozioni da imparare ce ne sono un'infinità, e sono solo agli inizi.
A questo punto posso dire, senza che nessuno si offenda, di aspettare con particolare ansia proprio il tuo commento. :D
 
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view post Posted on 2/4/2021, 20:02
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CITAZIONE (Marco S. Di Fonzo @ 2/4/2021, 20:52) 
Grazie Alexandra per il tuo bel commento, e grazie Mentiskarakorum per la tua magnanimità: speriamo incontri anche quella degli altri oltre che del buon White (non Walter: l'altro :D ).
E ti ringrazio anche per esserti ricordato di me. Diciamo che mi sono preso del tempo per iniziare a studiare come si deve, ho preso sonori schiaffi anche da un noto scrittore di fantasy storici italiano che ho iniziato a frequentare assiduamente e di cui sono diventato da poco corsista. Ho capito che di nozioni da imparare ce ne sono un'infinità, e sono solo agli inizi.
A questo punto posso dire, senza che nessuno si offenda, di aspettare con particolare ansia proprio il tuo commento. :D

Ah! Sei diventato corsista di Gambarini! (Facciamolo pure il nome, tanto sarà contento visto che in questo modo gli facciamo pure pubblicità). Significa che stai prendendo alla lettera i nostri consigli. Doppiamente curioso di leggerti!
 
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view post Posted on 3/4/2021, 14:22
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CITAZIONE (Francis Luke @ 2/4/2021, 19:04) 
Buonasera! Io penso che sia più funzionale pubblicare un unico messaggio per ciascuno che racchiuda tutti i giudizi dei brani (o se non è possibile perché troppo lungo, quanto meno accorparne il più possibile in un ridotto numero di messaggi), altrimenti rischiamo che ci si perda tra messaggi interrotti e alternati.

Non è una critica, è solo una proposta. Cosa ne pensate?

Si, solitamente si fa così: un messaggio con commenti e classifica e poi eventuali risposte
 
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view post Posted on 3/4/2021, 17:24

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Ciao, Mentiskarakorum, grazie a te degli auguri e della splendida storia.

Ciao, Marco, grazie a te per l'ottima storia.
 
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view post Posted on 5/4/2021, 11:13
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Cari amici di penna, mi sono preso bene in questi ultimi giorni e ho scritto i commenti ai vostri racconti.
Ho già una classifica in testa, ma per postarla voglio aspettare ancora un momento, per capire se dal dialogo con voi uscirà qualcosa che mi farà cambiare idea sulle posizioni.
Bando alle ciance!
(Riposto il commento a 1492, così per avere tutto in un unico post e facilitare il successivo lavoro dei moderatori)

Montecristo.
Prime Impressioni. Ciao Francis, piacere di leggerti. È il primo tuo racconto che leggo, e devo dire niente male. Ho comunque dei suggerimenti da darti, ma andiamo per ordine.

Aderenza al Tema. Direi tutto ok, anche i bonus sono a posto.

Punti di Miglioramento. Ho qualche piccolo appunto sia sulla trama che sullo stile. Innanzitutto, non mi è ben chiaro il tuo world building: si tratta di una vendetta ebraica dopo l’Olocausto (questi cento anni di olocausto ariano sembrano una specie di vendetta, vedi anche il riferimento a Norimberga), oppure di un mondo in cui la seconda guerra mondiale è stata causata dagli ebrei? Il nazismo esiste o no? Nel finale parli di un “neonato” partito nazionalsocialista, ma le svastiche sono già un simbolo della razza tedesca e vengono usate come per le stelle di David… insomma, come ho detto, non ho ben capito.
Lato stile ho pochi appunti da farti, hai un pdv che mi sembra sempre saldo e coerente, quindi lato pdv tutto a posto, c’è solo qualche piccolo dettaglio qua e là che mi sembra più un infodump mascherato che una vera impressione del pdv (alludo alla frase in cui “il sangue arriva a macchiare persino la svastica cucita sull’uniforme”: c’era bisogno di specificarlo? Cosa significa quel “persino”? Qui mi è sembrato che volessi a tutti i costi mostrare la svastica al lettore, piuttosto che dare un dettaglio utile alla narrazione).
Ho un piccolo suggerimento da darti, un po’ più filosofico che altro: se giochi con temi come l’Olocausto, ti attirerai addosso le antipatie di una bella fetta benpensante di lettori… viviamo in un mondo difficile, in cui tutto quello che non è politically correct è da abbattere… io non andrei a proporre qualcosa di così rischioso a un pubblico vasto (va bene per una garetta di un forum, ma non per una pubblicazione…).

Punti Forti. Mi è piaciuto molto come riesci a giocare col tuo personaggio andando a sondare il peggio della natura umana: anche un uomo che dedica la sua vita agli altri, arrivando al momento in cui è costretto a compiere determinate scelte, si abbandona al proprio istinto di autoconservazione, specie se si sente tradito (mi piace come il tuo protagonista sia una specie di anticristo, in quanto il suo modo di agire è l’esatto contrario di quanto ha fatto Cristo, che invece si è sacrificato proprio per chi lo rinnegava e lo torturava). Una cosa del genere, legata all’Olocausto, sa tanto di già visto, ma mi piace questa tua capacità di portare certe situazioni al loro estremo. Sono curioso di vedere come potresti riuscirci anche andando a esplorare altri temi.

Conclusioni. Per me, niente male. Affronti e giochi con temi interessanti, anche scomodi, e offri una riflessione non banale sulla natura umana. Ho letto il tuo pezzo volentieri.


La Midriasi Bianca.
Prime Impressioni. Ciao signor Noce, piacere di leggerti. Per me il tuo pezzo è scritto molto bene, e trasuda immagini e situazioni fantasiose e interessanti. Vado a spiegarti tutto qui di seguito.

Aderenza al Tema. Per il tema ok, per i bonus.. nì. Ti darei quello della folla, ma quanto all’ambientazione alternativa… non so. Per me questo non ci sta, ma decideranno i giudici.

Punti di Miglioramento. Domanda: perché un’entità così potente da poter manipolare la mente degli esseri umani e portarli alla follia (e addirittura allo sfogo di chissà quali poteri psicocinetici) ha bisogno del tuo protagonista per far fuori tutta Perugia? Non bastava avvolgere tutto in una specie di nebbione e sguinzagliare chissà quale schifezza che ammazza tutti (come in King)? A parte questo… il finale? Abbiamo il pdv che odia la tizia, ma alla fine il suo atteggiamento cambia, e lei anche si salva in qualche modo dal destino di morte che l’entità aveva inizialmente deciso per lei. Perché? Devo essermi perso un passaggio.

Punti di Forza. Il tuo racconto è scritto interamente in mostrato e, mi sembra, usi anche le regole molto bene. C’è qualche infodump mascherato da fraseggio mentale (la spiegazione dell’acronimo dell’ente che studia la foresta, ad esempio), ma poco fastidioso. Mi è anche piaciuto il riferimento a Poe: l’uccello parlante mi ha fatto subito capire che la foresta non era una foresta qualsiasi, e qualcosa bolliva in pentola. Mi è anche piaciuto quando, verso la fine, tutta la gente inizia a comportarsi come in un film di Carpenter.

Conclusioni.Non sono riuscito a cogliere qualche elemento qua e là, a cominciare dal finale, comunque il racconto segue molto bene le regole del mostrato e comunque intrattiene.


Mordimi.
Prime Impressioni. Ciao Truemet. Piacere di leggerti. Ho letto il tuo pezzo diverse volte, ma ancora non riesco a carpire gli elementi del tuo world building. Ho paura il tuo racconto soffra di qualche criticità. Naturalmente, vedi tutte le mie critiche come consigli dati da uno alle prime armi.

Aderenza al Tema. Sinceramente, non lo so. Nel tuo racconto sembra si possa passare normalmente da uno stato di morte a uno di non morte, o addirittura uno di “già morte”, abbastanza facilmente. Quindi non vedo la vera necessità di sfuggire a uno di questi stati, da cui il tema della gara. Per i bonus, potrebbero starci.

Punti di Miglioramento. Il tuo pezzo è complicato da leggere. Perché? Perché il tuo world building è complicato, e non dai molti elementi al lettore per comprenderlo. Ci sono i non morti, i già morti, i Dormienti… e gente che morde gli zombie per farli tornare normali, ma a loro volta se morsi diventano zombie… scusa, non ci ho capito niente. Scegliere di non usare gli infodump per descrivere un mondo alternativo ti impone di farlo in un altro modo, e nel tuo racconto manca proprio qualcosa per capire bene come sia fatta questa realtà alternativa che descrivi.
A parte questo, parliamo della narrazione: ti farei riflettere sul tuo incipit, in cui ci sono tre personaggi già nelle prime due righe: attenzione, quando hai così tanti personaggi principali fin da subito, il lettore fatica a seguirti.
Riguardo al tuo pdv: questo sembra su Dick, ma non è ben solido. Questo causa diverse occasioni di confusione nella lettura, in quanto spesso non si capisce chi sia a compiere un’azione, di chi sia la battuta di dialogo, eccetera. La terza persona, è molto difficile da usare (io stesso non ci riesco appieno), devi avere una focalizzazione molto forte e salda sul tuo pdv, e mi sa che qui non è così.
Ultima nota negativa, che puoi anche saltare perché va un po’ sui gusti: perché così tante scene d’azione? Giuro, ho fatto veramente fatica a seguirle. Sono tante, e molto lunghe, specie quella finale, con questo Reagan (che diventa Reagan zombie, poi solo testa, oddio, aiuto).

Punti di Forza. Nonostante la confusione, certi dettagli mi sono piaciuti: uno per tutti, la tipa che fa il conto alla rovescia mostrando le dita. Il discorso del morso, mi ha fatto ricordare la serie di Underworld, in cui il morso dei vampiri era letale per i lupi mannari e viceversa. Ho notato anche qualcosa di Blade (questo garage/nascondiglio che viene distrutto dai nemici). Fammi sapere se ho più o meno inteso quello che volevi mostrare e, certamente, spiegami meglio in cosa consiste la tua ambientazione.

Conclusioni. Sebbene abbia notato un certo impegno e una certa padronanza della scrittura, il tuo racconto mi è sembrato difficile da leggere per tutti i problemi che ti ho segnalato. Attenzione, io ho letto il tuo racconto perché costretto dalla “gara”, ma chiediti sempre se un lettore qualsiasi (che sia di horror, di fantasy, ecc.) possa essere coinvolto nella lettura di un tuo racconto già a partire dalle prime righe.


1492.
Prime Impressioni Ciao, piacere di leggerti. Premetto subito che questo commento è altamente personale, e dettato dalla mia (scarsa) esperienza, leggilo quindi come tale e sentiti libero di rispondere per le rime.
Ho letto il tuo racconto con piacere, intrattenuto dall'ambientazione storica. Ho un paio di suggerimenti da darti per migliorare il tuo racconto. Tutto spiegato di seguito.

Aderenza al tema. Per me è ok, la scelta che la protagonista deve affrontare alla fine ricalca bene il tema della gara. L'ambientazione ucronica c'è (la congiura dei Pazzi non ha portato all'uccisione del Magnifico), anche se un po' deboluccia (alla fine, i Medici sistemano tutto.. e la linea temporale torna a essere quella nostra.. peccato.). Il terror panico anche c'è.

Punti di Miglioramento. Il pdv in prima persona al passato (argh!) suona un pochino strano. In genere, ritengo la prima persona al passato un po' difficile, se vuoi usare il mostrato (come mi sembra di aver capito leggendo il tuo pezzo). Prova con la terza, altrimenti sa tutto di raccontone di un personaggio vecchio che ricorda la sua vita.
Hai scelto un pdv molto difficile, secondo me: una ragazza molto devota alla Chiesa, che deve convivere con una famiglia di traditori. Non ho sentito bene questo conflitto, lei mi sembra un po' troppo distante nel narrare la sua condizione così contraddittoria. Avrei preferito, visto che si tratta di una prima persona, che alla vista del padre o dei fratelli avesse avuto più sentimenti contrastanti dettati dalla devozione alla propria famiglia e allo stesso tempo alla Chiesa: questo avrebbe reso anche più naturale il finale. Insomma, il tuo pdv è un pochino da rivedere, magari prova con una terza persona, così non sei costretto ad affrontare troppo questo problema.
Il finale, comunque, mi sembra un po' scontato: lei deve scegliere se scappare o sposarsi, e semplicemente sceglie una delle due cose. So che è difficile, ma avrei preferito una terza possibilità, come ad esempio lei che si fa strada nella notte ed entra nella stanza da letto del signorotto che le impone di sposarsi, e gli gocciola del veleno nell'orecchio.
Lato narrazione, ti consiglio di rivedere il primo pezzo, quello del pranzo: tutti i dialoghi sono "as you know Bob", e di conseguenza poco verosimili e diretti più al lettore, che funzionali alla trama.

Punti di Forza L'ambientazione storica che hai scelto è certamente suggestiva. Anche le scene finali, in cui (finalmente) c'è un po' d'azione, sono rese bene. Andrei un po' a limare la prima parte del racconto in funzione di questa (anche la lettura della poesia fa contorno, ma non è funzionale alla trama), magari dedicando più spazio al conflitto interiore della protagonista alla fine: deve o non deve accettare la proposta di matrimonio? Perché non mostrarci di più la sua sofferenza e la sua indecisione, invece di dire solo che ha dormito male?

Conclusioni Non male, ma a mio avviso c'è margine di miglioramento: cerca di calarti di più nel tuo pdv e rendi i suoi pensieri e azioni più coerenti col suo background. Spero di esserti stato utile, non farti problemi a ribattere.


La voce delle foglie.
Aderenza al Tema. Purtroppo è vero, il tema è preso un pochino alla larga… magari ci sta se pensiamo che Billy (che si sacrifica per Donnie) sia ormai parte di Donnie… quindi Donnie sacrifica una parte di se stesso pur di sopravvivere… un po’ contorto ;) ma è anche per darti una mano. Per quanto riguarda i bonus: non ho notato una “folla” di persone che scappa, anche se ho notato il terrore di un paio di persone. L’ambientazione alternativa c’è, ma è solo citata e non ha alcuna importanza per la trama.

Punti di Miglioramento.
Il tuo racconto parte lento. C’è un tizio che fa il beccamorto e ha tutta una serie di elucubrazioni sul significato della sua vita. In più c’è qualche infodump da narratore onnisciente, e qualche frase che, a mio personalissimo avviso, ricalca una prosa un po’ troppo aulica, che può appesantire la lettura.
Il tuo pdv è traballante, passa da Donne agli altri personaggi con un po’ troppa disinvoltura. Ti inviterei a curare questo aspetto e a curare di più la focalizzazione del tuo personaggio.
Domanda: a cosa servono gli elfi? Non li mostri, non compaiono nel racconto. Potevano essere anche cinesi, e la trama avrebbe funzionato lo stesso.

Ti segnalo qualche frase che non mi ha convinto:
Donnie fissò il suo sguardo di indifferenza negli occhi del vecchio, e il vecchio ricambiò.
Una persona che vede il proprio sguardo nello sguardo di qualcuno che ricambia lo sguardo… scusa, questa frase è complicatissima e artificiosa. In più: solo dopo si capisce che il vecchio è un cadavere, sul momento pensavo fosse una persona che aiutava Donnie a scavare.

Appena ebbe finito
Grammaticalmente corretto, ma pesantuccio. Perché non dire semplicemente: “Appena finito”?

Punti di Forza. La trama mi è piaciuta: anche se il racconto parte lento, si salva verso la fine. I due amichetti e l’inseguimento dell’orso che va a finire male, e il senso di colpa mascherato da spirito di Billy che tormenta il nostro Donnie. Anche l’ambientazione in chiave western è ben resa.

Conclusioni. Rispetto a mesi fa, ho notato un miglioramento (se mi permetti l’osservazione). Con l’aiuto del famoso Maestro, secondo me riuscirai in fretta a padroneggiare le tecniche del mostrato. Già qui ho notato che spesso e volentieri condisci le tue scene di elementi sensoriali, ora ti basta fissare bene il tuo pdv e scegliere un narratore più interno alla storia, il resto verrà da sé. Buona fortuna!


La strada delle mattonelle Blu
Prime impressioni. Ciao Alexandra. Piacere di rileggerti. Il tuo racconto ha delle idee interessanti, ma andrei comunque a darti qualche suggerimento per migliorarlo.

Aderenza al tema. Tutto a posto. Il terror panico sinceramente non l'ho trovato (forse quei personaggi che scappano in auto?), ma l'ambientazione alternativa sì.

Punti di Miglioramento. Ormai ho capito che hai uno stile più orientato verso il raccontato che verso il mostrato. Ci sta, sono scelte. L'unica cosa che cerco di capire quando leggo i tuoi pezzi è se lavori sulla leggibilità e fruibilità della narrazione, e da questo punto di vista credo che questo tuo pezzo sia uno dei più riusciti: mi è bastata una sola lettura per capire tutto, magari qualche dettaglio me lo sono perso, ma niente di grave. Una piccola nota che spero possa esserti utile: migliora l'emotività del tuo protagonista. Ci sono due momenti in cui Mara sarebbe dovuta cadere in ginocchio a piangere, però ha una reazione secondo me troppo indifferente agli eventi: quando vede i suoi amici morire e quando, alla fine, fa la scelta di abbandonare e addirittura condannare la sorella. In questi due momenti non ho percepito la tristezza o la tempesta di emozioni che ci si aspetterebbe di leggere. Calca un po' più la mano, la prossima volta.

Punti di Forza. Una cosa molto positiva che ho trovato nel tuo racconto, è che introduci il conflitto fin dall'inizio: la necessità di compiere una scelta difficile e sacrificare una persona amata. È un conflitto molto forte, che fa nascere nel lettore la curiosità di sapere cosa sceglierà la protagonista. Molto bene. Anche l'ambientazione futuristica/distopica mi è piaciuta, con questo governo dispotico che gestisce la popolazione in modi misteriosi.

Conclusioni. Come sai prediligo i racconti che seguono un altro stile, comunque questo è, a mio avviso, uno dei tuoi pezzi più riusciti. La trama mi è piaciuta, e anche il conflitto che muove tutto il racconto. A gusto mio andrei magari a limare ancora le frasi per renderle più semplici, e andrei a scegliere un narratore più interno... ma alla fine quello che scrivi deve prima di tutto piacere a te. Quindi a posto.


Edited by MentisKarakorum - 5/4/2021, 14:06
 
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view post Posted on 5/4/2021, 14:18

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Ciao, Mentiskarakorum, sei generoso. Ti ringrazio dell'apprezzamento. Devo migliorarmi di più sulla capacità di mostrare senza raccontare troppo (residuo di anni di letture...dove gli autori raccontavano parecchio). Riguardo alla profondità del personaggio della sorella che deve sacrificare la gemella, hai ragione, avrei dovuto mostrare di più quell'odio-amore-strazio che tali tipi di scelte inducono. Lì è questione, appunto di mostrato. Non di raccontato. Grazie, farò tesoro del tutto quando rimetterò mano alla storia.
 
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view post Posted on 5/4/2021, 14:28

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Ciao Mentiskarakorum, intanto grazie dei consigli. Sto provando a migliorarmi, a cominciare dalla regola dello show, don't tell. Sul PdV devo fare pratica, mi sono reso conto che nelle scene Donnie-Billy mostro sensazioni di entrambi e dovrei evitarlo, cioè focalizzarmi o sull'uno o sull'altro - ed è chiaro che nel contesto avrei dovuto indugiare di più su Donnie.
Riguardo agli infodump, posso chiederti quali sono le parti che ti danno l'impressione di essere infodump? Ho cercato il più possibile di limitare alcune informazioni al ricordo di Donnie, circoscriverle, cioè, a qualcosa che fosse interno al suo vissuto.
Una precisazione sullo sguardo, prima frase: non è fissare nel senso di "vedere" o "guardare intensamente", ma proprio di fissare. Fissare lo sguardo in un punto non vuol dire vedere un riflesso del proprio sguardo, ma puntarlo su qualcosa.
Quindi il senso della frase è "Donnie fissa il vecchio e il vecchio fissa Donnie". Onestamente non mi sembra stonata, ma accolgo il tuo parere come spunto di riflessione ulteriore per il futuro.
Grazie ancora! :)
 
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view post Posted on 5/4/2021, 15:29
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Ciao Marco!

CITAZIONE (Marco S. Di Fonzo @ 5/4/2021, 15:28) 
Riguardo agli infodump, posso chiederti quali sono le parti che ti danno l'impressione di essere infodump? Ho cercato il più possibile di limitare alcune informazioni al ricordo di Donnie, circoscriverle, cioè, a qualcosa che fosse interno al suo vissuto.

Questo pezzo qui: "Si portò tre dita della mano destra sulla fronte, da lì alla bocca e infine al centro del petto. Era il segno distintivo dell’antica Chiesa degli Uomini di Gareth, di cui suo padre era stato per molti anni un importante esponente. Professava il credo del Territorio, uno spoglio altopiano al di sotto del quale si allungavano a perdita d’occhio le lussureggianti colline dell’Enclave Elfica. Laggiù erano soliti seppellire i loro morti nei tronchi cavi degli alberi più vecchi, perché con le piante vivevano una sorta di simbiosi; agli uomini di Gareth, invece, non era rimasta che una nuda terra da riempire e nutrire con i metodi antichi. E a Donnie, in fondo, andava bene così."
Secondo me è un bell'infodump: cioè, il narratore sta fornendo delle informazioni al lettore, e queste informazioni sono estranee alla narrazione. Mi pare più un intervento di narratore onnisciente, che un pensiero del pdv. Comunque, in effetti è funzionale all'ambientazione. Io di per sé non sono contrario agli infodump, i grandi autori li inseriscono nei loro romanzi, però l'importante è dosare le informazioni in funzione di quello che vuoi che il lettore capisca. Qui, mi sa che metti un po' troppa roba. Ricorda l'assioma dell'Iceberg di Heminguay: tu devi avere in testa tutto un mondo, ma nel tuo racconto si deve vedere solo la punta dell'iceberg.

CITAZIONE
Una precisazione sullo sguardo, prima frase: non è fissare nel senso di "vedere" o "guardare intensamente", ma proprio di fissare. Fissare lo sguardo in un punto non vuol dire vedere un riflesso del proprio sguardo, ma puntarlo su qualcosa.
Quindi il senso della frase è "Donnie fissa il vecchio e il vecchio fissa Donnie". Onestamente non mi sembra stonata, ma accolgo il tuo parere come spunto di riflessione ulteriore per il futuro.

Oddio, adesso che me la spieghi ho capito, però, a mio avviso, usa dei verbi meno ambigui, perché uno potrebbe capire fischi per fiaschi (come ho fatto io). In genere, ti consiglio di puntare alla semplicità della tua narrazione: un lettore deve riuscire a leggere il tuo racconto in qualsiasi situazione, anche con l'attenzione non proprio al massimo e con casino tutt'intorno. I grandi Best Sellers hanno questo pregio (non a caso sono i romanzi che porti al mare). Ma anche qui, dipende da chi è il tuo lettore ideale.
I miei consigli sono per la gran parte legati al mio gusto, spero di non turbarti se sono molto schietto. Ricorda che sei tu che devi avere il polso di quello che scrivi, e se ti va bene così, a posto.

CITAZIONE (shanda06 @ 5/4/2021, 15:18) 
Ciao, Mentiskarakorum, sei generoso. Ti ringrazio dell'apprezzamento. Devo migliorarmi di più sulla capacità di mostrare senza raccontare troppo (residuo di anni di letture...dove gli autori raccontavano parecchio). Riguardo alla profondità del personaggio della sorella che deve sacrificare la gemella, hai ragione, avrei dovuto mostrare di più quell'odio-amore-strazio che tali tipi di scelte inducono. Lì è questione, appunto di mostrato. Non di raccontato. Grazie, farò tesoro del tutto quando rimetterò mano alla storia.

Ma guarda che, alla fine, secondo me uno può anche scrivere in raccontato piuttosto che in mostrato. Non sono uno di quei bacchettoni che o si scrive in un certo modo o giù di commenti pesanti. Per me l'importante è che un racconto sia facile da leggere e che intrattenga. Le emozioni possono anche essere descritte col raccontato (anzi, mostrarle è immensamente più difficile). Fossi in te punterei a rendere i pezzi più fruibili, fantasia e ricchezza di linguaggio ce l'hai già. Poi, mostrato/raccontato, vedi tu cosa ti piace di più.
 
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view post Posted on 5/4/2021, 17:28
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Grazie, Mentiskarakorum.


CITAZIONE
Punti di Miglioramento. Domanda: perché un’entità così potente da poter manipolare la mente degli esseri umani e portarli alla follia (e addirittura allo sfogo di chissà quali poteri psicocinetici) ha bisogno del tuo protagonista per far fuori tutta Perugia? Non bastava avvolgere tutto in una specie di nebbione e sguinzagliare chissà quale schifezza che ammazza tutti (come in King)? A parte questo… il finale? Abbiamo il pdv che odia la tizia, ma alla fine il suo atteggiamento cambia, e lei anche si salva in qualche modo dal destino di morte che l’entità aveva inizialmente deciso per lei. Perché? Devo essermi perso un passaggio.

Per quanto riguarda i meccanismi con cui funziona la foresta ho volutamente lasciato che restassero criptici. Puoi immaginare che la foresta necessitasse di un tramite per espandersi, qualcosa con una coscienza umana, e che qualcosa di simile fosse accaduta durante la sua prima comparsa nella città di Perugia. O puoi immaginare che ci sia qualcosa di molto speciale nella psiche del protagonista che riguarda lo sguardo sulle cose e che si collega al concetto di midriasi. Oppure che buona parte di ciò che succede dal momento in cui il protagonista vede l'occhio sulla mano sia una sua allucinazione. Giusto per lasciare alcuni spunti, ma ci sono molte altre spiegazioni possibili, alcune legate all'uovo e al concetto di fertilità.
In ogni caso anche io ho notato che ogni volta che cerco di scrivere un racconto ho il brutto vizio di tirare fuori un romanzo compresso. Ho la sensazione che le mie idee sarebbero state più calzanti in una storia molto più estesa che non in un racconto.

Per quanto riguarda Sarah diciamo che il protagonista, più che odiare lei, odia una mentalità che lei in parte incarna. Il protagonista la sopporta a fatica ma non è un assassino, quindi negli ultimi attimi del racconto cerca di resistere colpendosi l'occhio sulla mano. Sicuramente avrei potuto fare di meglio per quanto riguarda la parte finale, mi rendo conto che si risolve tutto troppo rapidamente.
 
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view post Posted on 7/4/2021, 14:13
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CITAZIONE (shanda06 @ 2/4/2021, 20:21) 
MORDIMI di Truemet Tema centrato. Punti di forza: mi è piaciuta questa distopia dove i vivi risvegliano i Dormienti (zombie) mordendoli. Ecco, questo particolare è veramente originale. Poi è molto particolare l’ambientazione, perché la rianimazione si svolge in un cinema e non mancano gli incidenti (vedi Shame trasformato in zombie sdentato dalla colluttazione con il culturista zombie rianimato). La tua è una rivisitazione di una celebre serie sugli zombie (vedi la citazione: siamo tutti Reagan, che richiama alla memoria il famigerato leader). La ricostruzione dell’universo guerresco (cura nello specificare le marche dei fucili, camionetta, officina) è molto credibile. Ben rese le scene di lotta.
Punto debole: la comparsa improvvisa del ragazzino con la corda, ecco quello è stato spiazzante.
La frase, che ti riporto qui corretta:
«Oddio, è Shame.»

Intanto grazie.
Si esatto è una rivisitazione di The Walking Dead, dove Dick è Rick e Reagan è Negan, per chi lo conosce quello è un richiamo evidentissimo.
Purtroppo si capisce poco, non ho reso bene l'idea che il ragazzino fosse lo zombie minuto che avevano legato al sedile del cinema, poi morso da Marie. La scena della lotta è troppo lunga e crea confusione. Riletto a distanza di giorni già mi ha dato modo di capire meglio.
La frase non l'ho capita, se intendi dire che il nome è sbagliato, in realtà non lo è, ma evidentemente si capisce poco anche quello.
Il nome reale del personaggio è Shane, ma viene chiamato così dall'inglese Shame/Vergogna per sottolineare che è un codardo, facendo un gioco di parole col nome originale.
Essendo (o almeno voleva esserlo nelle mie intenzioni) Dick il punto di vista, viene menzionato così anche fuori dai dialoghi. Serviva qualcosa in più per farlo capire.

CITAZIONE (MentisKarakorum @ 5/4/2021, 12:13) 
Mordimi.

Ciao. Ti ringrazio, i consigli vanno bene sempre, siamo tutti lettori :)
Il racconto soffre sicuramente di qualche criticità, sono poco soddisfatto io stesso. Sono già contento che non sia uscita una porcheria (almeno credo) perché era il mio primo racconto sotto diversi aspetti, come genere, come stile di scrittura, ecc..

Sì, evidentemente c'è confusione anche con lo stato dei morti, l'avevo immaginato anche mentre lo scrivevo, ma non ho trovato un'alternativa valida. Ho usato dei "sinonimi" e hanno peggiorato la lettura invece di migliorarla. I Dormienti e i non-morti dovevano essere la stessa cosa, persone morte che potevano essere ritrasformate, mentre i Perduti erano i già-morti ovvero gli irrecuperabili, con le viscere di fuori o cose del genere.
Se Dick non avesse risvegliato Reagan sarebbe diventato un non-morto e nessuno nell'immediato avrebbe potuto salvare lui e i suoi amici, l'unica certezza per salvarsi era tornare in vita subito. Ma capisco che è un po' arzigogolata come trama/tema.

Il PdV è un'altra cosa che non avevo mai considerato a pieno, a meno che non fosse talmente scontato da diventare tale da solo. È stato il mio primo tentativo, fallito miseramente :)
Anche il problema delle scene l'avevo capito mentre scrivevo, ma non ho saputo rimediare. Non credo sia un problema di lunghezza o quantità quanto di ripetitività. Si assomigliano tutte e creano confusione, fossero scritte bene sono convinto che sarebbero potute rimanere tutte senza problemi.

Benché abbia visto sia Underworld (mi è piaciuto talmente tanto che non lo ricordo affatto) sia Blade, più che altro ho pensato a The Walking Dead, ovvero la classica ambientazione post apocalittica con gli zombie, a parte il dettaglio che stravolgeva tutto, cioè che anche i morti possono tornare umani. Ho cercato di farlo capire anche attraverso il medico, ma non è stato facile in così "poche" pagine (ho usato esattamente 25mila caratteri) :lol:
 
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view post Posted on 7/4/2021, 17:19

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Ciao, Truemet, grazie della precisazione. Scusa per il fraintendimento del nome e del fatto che il bambino zombie fosse quello legato alla sedia. Colpa mia e non tua. Hai scritto un'opera valida, una coraggiosa rivisitazione. Complimenti.
 
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view post Posted on 8/4/2021, 11:24
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CITAZIONE (shanda06 @ 7/4/2021, 18:19) 
Ciao, Truemet, grazie della precisazione. Scusa per il fraintendimento del nome e del fatto che il bambino zombie fosse quello legato alla sedia. Colpa mia e non tua. Hai scritto un'opera valida, una coraggiosa rivisitazione. Complimenti.

Grazie a te. Non sono così sicuro che sia colpa tua, se non l'hai capito evidentemente non era abbastanza chiaro, soprattutto la parte dello ragazzino che si ritrasforma. Starò più attento le prossime volte :)
 
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