| Cari amici di penna, mi sono preso bene in questi ultimi giorni e ho scritto i commenti ai vostri racconti. Ho già una classifica in testa, ma per postarla voglio aspettare ancora un momento, per capire se dal dialogo con voi uscirà qualcosa che mi farà cambiare idea sulle posizioni. Bando alle ciance! (Riposto il commento a 1492, così per avere tutto in un unico post e facilitare il successivo lavoro dei moderatori) Montecristo.Prime Impressioni. Ciao Francis, piacere di leggerti. È il primo tuo racconto che leggo, e devo dire niente male. Ho comunque dei suggerimenti da darti, ma andiamo per ordine.
Aderenza al Tema. Direi tutto ok, anche i bonus sono a posto.
Punti di Miglioramento. Ho qualche piccolo appunto sia sulla trama che sullo stile. Innanzitutto, non mi è ben chiaro il tuo world building: si tratta di una vendetta ebraica dopo l’Olocausto (questi cento anni di olocausto ariano sembrano una specie di vendetta, vedi anche il riferimento a Norimberga), oppure di un mondo in cui la seconda guerra mondiale è stata causata dagli ebrei? Il nazismo esiste o no? Nel finale parli di un “neonato” partito nazionalsocialista, ma le svastiche sono già un simbolo della razza tedesca e vengono usate come per le stelle di David… insomma, come ho detto, non ho ben capito. Lato stile ho pochi appunti da farti, hai un pdv che mi sembra sempre saldo e coerente, quindi lato pdv tutto a posto, c’è solo qualche piccolo dettaglio qua e là che mi sembra più un infodump mascherato che una vera impressione del pdv (alludo alla frase in cui “il sangue arriva a macchiare persino la svastica cucita sull’uniforme”: c’era bisogno di specificarlo? Cosa significa quel “persino”? Qui mi è sembrato che volessi a tutti i costi mostrare la svastica al lettore, piuttosto che dare un dettaglio utile alla narrazione). Ho un piccolo suggerimento da darti, un po’ più filosofico che altro: se giochi con temi come l’Olocausto, ti attirerai addosso le antipatie di una bella fetta benpensante di lettori… viviamo in un mondo difficile, in cui tutto quello che non è politically correct è da abbattere… io non andrei a proporre qualcosa di così rischioso a un pubblico vasto (va bene per una garetta di un forum, ma non per una pubblicazione…).
Punti Forti. Mi è piaciuto molto come riesci a giocare col tuo personaggio andando a sondare il peggio della natura umana: anche un uomo che dedica la sua vita agli altri, arrivando al momento in cui è costretto a compiere determinate scelte, si abbandona al proprio istinto di autoconservazione, specie se si sente tradito (mi piace come il tuo protagonista sia una specie di anticristo, in quanto il suo modo di agire è l’esatto contrario di quanto ha fatto Cristo, che invece si è sacrificato proprio per chi lo rinnegava e lo torturava). Una cosa del genere, legata all’Olocausto, sa tanto di già visto, ma mi piace questa tua capacità di portare certe situazioni al loro estremo. Sono curioso di vedere come potresti riuscirci anche andando a esplorare altri temi.
Conclusioni. Per me, niente male. Affronti e giochi con temi interessanti, anche scomodi, e offri una riflessione non banale sulla natura umana. Ho letto il tuo pezzo volentieri. La Midriasi Bianca.Prime Impressioni. Ciao signor Noce, piacere di leggerti. Per me il tuo pezzo è scritto molto bene, e trasuda immagini e situazioni fantasiose e interessanti. Vado a spiegarti tutto qui di seguito.
Aderenza al Tema. Per il tema ok, per i bonus.. nì. Ti darei quello della folla, ma quanto all’ambientazione alternativa… non so. Per me questo non ci sta, ma decideranno i giudici.
Punti di Miglioramento. Domanda: perché un’entità così potente da poter manipolare la mente degli esseri umani e portarli alla follia (e addirittura allo sfogo di chissà quali poteri psicocinetici) ha bisogno del tuo protagonista per far fuori tutta Perugia? Non bastava avvolgere tutto in una specie di nebbione e sguinzagliare chissà quale schifezza che ammazza tutti (come in King)? A parte questo… il finale? Abbiamo il pdv che odia la tizia, ma alla fine il suo atteggiamento cambia, e lei anche si salva in qualche modo dal destino di morte che l’entità aveva inizialmente deciso per lei. Perché? Devo essermi perso un passaggio.
Punti di Forza. Il tuo racconto è scritto interamente in mostrato e, mi sembra, usi anche le regole molto bene. C’è qualche infodump mascherato da fraseggio mentale (la spiegazione dell’acronimo dell’ente che studia la foresta, ad esempio), ma poco fastidioso. Mi è anche piaciuto il riferimento a Poe: l’uccello parlante mi ha fatto subito capire che la foresta non era una foresta qualsiasi, e qualcosa bolliva in pentola. Mi è anche piaciuto quando, verso la fine, tutta la gente inizia a comportarsi come in un film di Carpenter.
Conclusioni.Non sono riuscito a cogliere qualche elemento qua e là, a cominciare dal finale, comunque il racconto segue molto bene le regole del mostrato e comunque intrattiene. Mordimi.Prime Impressioni. Ciao Truemet. Piacere di leggerti. Ho letto il tuo pezzo diverse volte, ma ancora non riesco a carpire gli elementi del tuo world building. Ho paura il tuo racconto soffra di qualche criticità. Naturalmente, vedi tutte le mie critiche come consigli dati da uno alle prime armi.
Aderenza al Tema. Sinceramente, non lo so. Nel tuo racconto sembra si possa passare normalmente da uno stato di morte a uno di non morte, o addirittura uno di “già morte”, abbastanza facilmente. Quindi non vedo la vera necessità di sfuggire a uno di questi stati, da cui il tema della gara. Per i bonus, potrebbero starci.
Punti di Miglioramento. Il tuo pezzo è complicato da leggere. Perché? Perché il tuo world building è complicato, e non dai molti elementi al lettore per comprenderlo. Ci sono i non morti, i già morti, i Dormienti… e gente che morde gli zombie per farli tornare normali, ma a loro volta se morsi diventano zombie… scusa, non ci ho capito niente. Scegliere di non usare gli infodump per descrivere un mondo alternativo ti impone di farlo in un altro modo, e nel tuo racconto manca proprio qualcosa per capire bene come sia fatta questa realtà alternativa che descrivi. A parte questo, parliamo della narrazione: ti farei riflettere sul tuo incipit, in cui ci sono tre personaggi già nelle prime due righe: attenzione, quando hai così tanti personaggi principali fin da subito, il lettore fatica a seguirti. Riguardo al tuo pdv: questo sembra su Dick, ma non è ben solido. Questo causa diverse occasioni di confusione nella lettura, in quanto spesso non si capisce chi sia a compiere un’azione, di chi sia la battuta di dialogo, eccetera. La terza persona, è molto difficile da usare (io stesso non ci riesco appieno), devi avere una focalizzazione molto forte e salda sul tuo pdv, e mi sa che qui non è così. Ultima nota negativa, che puoi anche saltare perché va un po’ sui gusti: perché così tante scene d’azione? Giuro, ho fatto veramente fatica a seguirle. Sono tante, e molto lunghe, specie quella finale, con questo Reagan (che diventa Reagan zombie, poi solo testa, oddio, aiuto).
Punti di Forza. Nonostante la confusione, certi dettagli mi sono piaciuti: uno per tutti, la tipa che fa il conto alla rovescia mostrando le dita. Il discorso del morso, mi ha fatto ricordare la serie di Underworld, in cui il morso dei vampiri era letale per i lupi mannari e viceversa. Ho notato anche qualcosa di Blade (questo garage/nascondiglio che viene distrutto dai nemici). Fammi sapere se ho più o meno inteso quello che volevi mostrare e, certamente, spiegami meglio in cosa consiste la tua ambientazione.
Conclusioni. Sebbene abbia notato un certo impegno e una certa padronanza della scrittura, il tuo racconto mi è sembrato difficile da leggere per tutti i problemi che ti ho segnalato. Attenzione, io ho letto il tuo racconto perché costretto dalla “gara”, ma chiediti sempre se un lettore qualsiasi (che sia di horror, di fantasy, ecc.) possa essere coinvolto nella lettura di un tuo racconto già a partire dalle prime righe. 1492.Prime Impressioni Ciao, piacere di leggerti. Premetto subito che questo commento è altamente personale, e dettato dalla mia (scarsa) esperienza, leggilo quindi come tale e sentiti libero di rispondere per le rime. Ho letto il tuo racconto con piacere, intrattenuto dall'ambientazione storica. Ho un paio di suggerimenti da darti per migliorare il tuo racconto. Tutto spiegato di seguito.
Aderenza al tema. Per me è ok, la scelta che la protagonista deve affrontare alla fine ricalca bene il tema della gara. L'ambientazione ucronica c'è (la congiura dei Pazzi non ha portato all'uccisione del Magnifico), anche se un po' deboluccia (alla fine, i Medici sistemano tutto.. e la linea temporale torna a essere quella nostra.. peccato.). Il terror panico anche c'è.
Punti di Miglioramento. Il pdv in prima persona al passato (argh!) suona un pochino strano. In genere, ritengo la prima persona al passato un po' difficile, se vuoi usare il mostrato (come mi sembra di aver capito leggendo il tuo pezzo). Prova con la terza, altrimenti sa tutto di raccontone di un personaggio vecchio che ricorda la sua vita. Hai scelto un pdv molto difficile, secondo me: una ragazza molto devota alla Chiesa, che deve convivere con una famiglia di traditori. Non ho sentito bene questo conflitto, lei mi sembra un po' troppo distante nel narrare la sua condizione così contraddittoria. Avrei preferito, visto che si tratta di una prima persona, che alla vista del padre o dei fratelli avesse avuto più sentimenti contrastanti dettati dalla devozione alla propria famiglia e allo stesso tempo alla Chiesa: questo avrebbe reso anche più naturale il finale. Insomma, il tuo pdv è un pochino da rivedere, magari prova con una terza persona, così non sei costretto ad affrontare troppo questo problema. Il finale, comunque, mi sembra un po' scontato: lei deve scegliere se scappare o sposarsi, e semplicemente sceglie una delle due cose. So che è difficile, ma avrei preferito una terza possibilità, come ad esempio lei che si fa strada nella notte ed entra nella stanza da letto del signorotto che le impone di sposarsi, e gli gocciola del veleno nell'orecchio. Lato narrazione, ti consiglio di rivedere il primo pezzo, quello del pranzo: tutti i dialoghi sono "as you know Bob", e di conseguenza poco verosimili e diretti più al lettore, che funzionali alla trama.
Punti di Forza L'ambientazione storica che hai scelto è certamente suggestiva. Anche le scene finali, in cui (finalmente) c'è un po' d'azione, sono rese bene. Andrei un po' a limare la prima parte del racconto in funzione di questa (anche la lettura della poesia fa contorno, ma non è funzionale alla trama), magari dedicando più spazio al conflitto interiore della protagonista alla fine: deve o non deve accettare la proposta di matrimonio? Perché non mostrarci di più la sua sofferenza e la sua indecisione, invece di dire solo che ha dormito male?
Conclusioni Non male, ma a mio avviso c'è margine di miglioramento: cerca di calarti di più nel tuo pdv e rendi i suoi pensieri e azioni più coerenti col suo background. Spero di esserti stato utile, non farti problemi a ribattere. La voce delle foglie. Aderenza al Tema. Purtroppo è vero, il tema è preso un pochino alla larga… magari ci sta se pensiamo che Billy (che si sacrifica per Donnie) sia ormai parte di Donnie… quindi Donnie sacrifica una parte di se stesso pur di sopravvivere… un po’ contorto ma è anche per darti una mano. Per quanto riguarda i bonus: non ho notato una “folla” di persone che scappa, anche se ho notato il terrore di un paio di persone. L’ambientazione alternativa c’è, ma è solo citata e non ha alcuna importanza per la trama. Punti di Miglioramento. Il tuo racconto parte lento. C’è un tizio che fa il beccamorto e ha tutta una serie di elucubrazioni sul significato della sua vita. In più c’è qualche infodump da narratore onnisciente, e qualche frase che, a mio personalissimo avviso, ricalca una prosa un po’ troppo aulica, che può appesantire la lettura. Il tuo pdv è traballante, passa da Donne agli altri personaggi con un po’ troppa disinvoltura. Ti inviterei a curare questo aspetto e a curare di più la focalizzazione del tuo personaggio. Domanda: a cosa servono gli elfi? Non li mostri, non compaiono nel racconto. Potevano essere anche cinesi, e la trama avrebbe funzionato lo stesso. Ti segnalo qualche frase che non mi ha convinto: Donnie fissò il suo sguardo di indifferenza negli occhi del vecchio, e il vecchio ricambiò.Una persona che vede il proprio sguardo nello sguardo di qualcuno che ricambia lo sguardo… scusa, questa frase è complicatissima e artificiosa. In più: solo dopo si capisce che il vecchio è un cadavere, sul momento pensavo fosse una persona che aiutava Donnie a scavare. Appena ebbe finitoGrammaticalmente corretto, ma pesantuccio. Perché non dire semplicemente: “Appena finito”? Punti di Forza. La trama mi è piaciuta: anche se il racconto parte lento, si salva verso la fine. I due amichetti e l’inseguimento dell’orso che va a finire male, e il senso di colpa mascherato da spirito di Billy che tormenta il nostro Donnie. Anche l’ambientazione in chiave western è ben resa. Conclusioni. Rispetto a mesi fa, ho notato un miglioramento (se mi permetti l’osservazione). Con l’aiuto del famoso Maestro, secondo me riuscirai in fretta a padroneggiare le tecniche del mostrato. Già qui ho notato che spesso e volentieri condisci le tue scene di elementi sensoriali, ora ti basta fissare bene il tuo pdv e scegliere un narratore più interno alla storia, il resto verrà da sé. Buona fortuna! La strada delle mattonelle BluPrime impressioni. Ciao Alexandra. Piacere di rileggerti. Il tuo racconto ha delle idee interessanti, ma andrei comunque a darti qualche suggerimento per migliorarlo.
Aderenza al tema. Tutto a posto. Il terror panico sinceramente non l'ho trovato (forse quei personaggi che scappano in auto?), ma l'ambientazione alternativa sì.
Punti di Miglioramento. Ormai ho capito che hai uno stile più orientato verso il raccontato che verso il mostrato. Ci sta, sono scelte. L'unica cosa che cerco di capire quando leggo i tuoi pezzi è se lavori sulla leggibilità e fruibilità della narrazione, e da questo punto di vista credo che questo tuo pezzo sia uno dei più riusciti: mi è bastata una sola lettura per capire tutto, magari qualche dettaglio me lo sono perso, ma niente di grave. Una piccola nota che spero possa esserti utile: migliora l'emotività del tuo protagonista. Ci sono due momenti in cui Mara sarebbe dovuta cadere in ginocchio a piangere, però ha una reazione secondo me troppo indifferente agli eventi: quando vede i suoi amici morire e quando, alla fine, fa la scelta di abbandonare e addirittura condannare la sorella. In questi due momenti non ho percepito la tristezza o la tempesta di emozioni che ci si aspetterebbe di leggere. Calca un po' più la mano, la prossima volta.
Punti di Forza. Una cosa molto positiva che ho trovato nel tuo racconto, è che introduci il conflitto fin dall'inizio: la necessità di compiere una scelta difficile e sacrificare una persona amata. È un conflitto molto forte, che fa nascere nel lettore la curiosità di sapere cosa sceglierà la protagonista. Molto bene. Anche l'ambientazione futuristica/distopica mi è piaciuta, con questo governo dispotico che gestisce la popolazione in modi misteriosi.
Conclusioni. Come sai prediligo i racconti che seguono un altro stile, comunque questo è, a mio avviso, uno dei tuoi pezzi più riusciti. La trama mi è piaciuta, e anche il conflitto che muove tutto il racconto. A gusto mio andrei magari a limare ancora le frasi per renderle più semplici, e andrei a scegliere un narratore più interno... ma alla fine quello che scrivi deve prima di tutto piacere a te. Quindi a posto. Edited by MentisKarakorum - 5/4/2021, 14:06
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