| CITAZIONE (gruenermond @ 14/4/2021, 18:00) Ciao a tutti, ecco i miei commenti sui vostri racconti e la relativa classifica. Preciso che sono tutti frutto di un' opinione personale, come ho già detto non ho esperienza, ma cercherò di fare del mio meglio e spero che il mio giudizio possa comunque risultare utile. LA STRADA DELLE MATTONELLE BLU Ciao, leggendo il tuo racconto la prima cosa che mi è saltata all'occhio è che utilizzi molto il raccontato, non è un peccato mortale ma ovviamente questo ha i suoi svantaggi, per esempio non ho sentito molto l'interiorità della protagonista, la sua scelta secondo me è stata presa con troppa facilità sul finale, avrei preferito si soffermasse di più sulle conseguenze. In generale il racconto non mi è parso troppo chiaro, ho faticato a capire alcuni passaggi (come l'incidente sul velivolo), ma ho apprezzato i dialoghi, perchè sono semplici e coerenti, e la trama della storia. MONTECRISTO Il tuo racconto mi è piaciuto molto, sia per il contesto (l'ambientazione è interessante e complessivamente il racconto è stato piacevole da leggere), sia per la tecnica in cui è scritto. Ho trovato tutto molto chiaro e pulito. Anche l'interiorità del personaggio viene espressa bene. L'unica critica che mi sentirei di farti è che avrei preferito sentire il contrasto interiore nel momento della scelta, cosa lo ha portato a decidere di sacrificare i compagni invece di se stesso. IN FONDO AL MAR Ciao, ho letto che il tuo racconto è un esperimento, ma non ho compreso bene lo scopo. Forse mi sbaglio, ma non mi è parso realistico che in un momento di terrore il personaggio avesse tempo di ripensare a come fosse finito in quella situazione, diciamo che la prima parte sa un po' di finto, anche per via delle intromissioni di un interlocutore immaginario, quando il protagonista si rivolge al lettore. Ho apprezzato la seconda parte molto di più, è scritta bene ed è tutto chiaro. L'unica cosa è che in alcuni passaggi mi sarei aspettata una reazione più forte da parte del protagonista, per esempio quando vede le meduse avrei preferito sentire di più la sua paura. LA MIDRIASI BIANCA Ciao, non ho trovato particolari problemi nella lettura del tuo racconto, per cui non ho molto da dirti, mi sembra scritto proprio bene. L' unica cosa è che non sono riuscita a capire in cosa consiste la scelta del protagonista, probabilmente mi è sfuggito qualcosa... se volessi essere così gentile da chiarirmi questo passaggio! MORDIMI Ciao, il tuo racconto non è male, ma molte cose mi sono sembrate confusionarie, a partire dal numero dei personaggi... anche le creature (non morti ecc) sono molte e ho fatto un po' confusione. Inoltre, è praticamente tutta azione e lascia poco spazio al personaggio in sè. Per me è molto importante la chiarezza in un testo e questa qui manca, però alcuni particolari che hai inserito sono interessanti, in alcune descrizioni e scene, quindi se il tutto fosse spiegato un po' meglio guadagnerebbe molti punti. LA VOCE DELLE FOGLIE Ciao, come avevi anticipato il tema non è granché centrato, ma nonostante questo l'ambientazione è interessante. Il punto di vista del personaggio mi sembra un po' esterno in alcuni punti, ci sono degli infodump, e insomma hai utilizzato quasi sempre il raccontato... Nonostante questo non è male, il punto di forza è sicuramente la trama, che rende il racconto tutto sommato piacevole. La scelta della graduatoria è stata combattuta, alcuni racconti li considero a pari merito. In ogni caso ecco la mia classifica : 1.Montecristo 2.La midriasi bianca 3.In fondo al mar 4.La strada delle mattonelle blu 5.La voce delle foglie 6.Mordimi CITAZIONE (Francis Luke @ 12/4/2021, 20:36) Buonasera a tutti, ecco le mie valutazioni ai racconti: 1) La strada delle mattonelle blu – shanda06 Buongiorno, ho letto il tuo racconto più volte e devo ammettere che in alcuni tratti ho faticato a proseguire nella lettura. Proverò a darle qualche spunto di riflessione su cui possa ragionare ed eventualmente trarre motivazione per migliorare. In generale, mi sembra che il brano soffra di una forma di mostrato fatto male, ciò implica probabilmente che ti sei affacciata da poco tempo all'uso di questa tecnica e devi ancora prenderci confidenza. Quando si mostra male il rischio è quello di rendere la narrazione peggiore di uno stile raccontato (in sostanza si perdono tutti i punti di forza della tecnica e la narrazione acquista solo di complessità). Non sono riuscito a raffigurarmi l'ambientazione in cui hanno luogo le vicende, forse per via delle descrizioni spesso confusionarie, seppur con qualche dettaglio piacevole (la descrizione del salvaschermo, i vestiti...). I pensieri della protagonista sono espressi sia fusi all'interno della narrazione sia in forma diretta con la tecnica del corsivo: ciò non è ottimale, dovrebbe sceglierne solo una delle due per non confondere il lettore, a maggior ragione poichè ciò sussiste solo nella prima parte del racconto e in seguito la forma diretta scompare. Sono incappato spesso in frasi lunghe, ricolme di subordinate, che mi hanno costretto a rileggerle e interrompere così il flusso di lettura. Non ho capito bene la scena d'azione e panico sul velivolo, mi ha trasmesso la frenesia del momento ma non mi sono chiari i passaggi e come sono morti. Ho trovato descrizioni troppo simili, come le strutture che sono tutte “trasparenti” (ma forse era voluto?). Inoltre vorrei porre l'accento su un altro problema importante di questo racconto: i dialoghi. Li ho trovati, talvolta, surreali (come quando davanti alla scena di morte la prima cosa che la protagonista chiede al poliziotto è “Cosa è andato storto?”, il che non mi sembra proprio in linea con lo stato d'animo che avrebbe dovuto avere in un momento del genere), inoltra alcune battute sembrano poste appositamente per raccontare il background della storia, cadendo così in una forma di raccontato. Ho incontrato anche alcuni refusi e parole saltate, che certo non aiutano nel flusso della lettura. Per quanto riguarda le specifiche mi sembra che siano state rispettate tutte, sia quella tematica che entrambe le facoltative. Carina ed efficace l'idea del dover scegliere chi portare tra due cari alla protagonista. È un peccato perchè la storia potrebbe avere del potenziale e prende spunto da tematiche abbastanza attuali, che non rendono così impossibile uno scenario futuro simile a quello proposto. 2) In fondo al mar / In fondo al mar (MentisKarakorum) Ciao Mentis, piacere di leggere il tuo racconto. Penso che lo avevi anticipato in qualche commento precedente, perciò deduco che il tuo fosse un esperimento. Il tuo brano parte in stile raccontato e ce lo mostri fin da subito con una di quelle tipiche pause nel momento di tensione per tornare indietro a raccontare tutti gli avvenimenti che hanno portato il protagonista nella brutta situazione in cui si trova dove lo abbiamo incontrato. In generale il trucco di inserire un inizio in media res e al culmine del dramma per poi fermare la storia e illustrare ai lettori il background, non è una tecnica ottimale, nonostante sia spesso abusata da scrittori e sceneggiatori. Preferisco che le vicende del protagonista e del mondo in cui vive emergano in modo naturale dalle scene mostrate e dai dialoghi che prendono luogo nella storia momento per momento. Questo vizio non ha però compromesso l'intero racconto, infatti mentre all'inizio ho sofferto un po' la tua scelta di raccontare le vicende, in seguito, da quando il racconto si ricollega al presente, l'incidente e poi all'attraversamento degli abissi, ho trovato la lettura più coinvolgente e piacevole. Una nota di merito per le descrizioni della fauna marina, sei riuscito ad evocarmi delle immagini vivide. Inoltre, mi ha colpito piacevolmente il flusso di coscienza del personaggio, l'ho trovato credibile e mai banale. Forse ho sofferto un po' la mancanza di dialoghi, confinati ad una piccola parte in conclusione al racconto, ma tutto sommato si sposava bene con il tipo di storia che hai scelto di raccontare: il personaggio doveva combattere la sua paura più grande del tutto solo e in fondo al mar. In conclusione ho letto volentieri il tuo racconto e sei riuscito ad immergermi (letteralmente!) in un'ambientazione caratteristica, certo non del tutto originale, ma resa alquanto bene (ambientazione subacquea e scafandro mi fanno sempre tornare in mente il videogioco Bioshock, lo conosci? Spoiler: è una perla).
Per quanto riguarda i paletti tematici, penso che tu sia riuscito ad inserirli tutti bene, peccato per il momento di panico collettivo, che hai inserito nella parte iniziale “raccontata” e ciò gli ha tolto molta enfasi: così facendo non mi hai suscitato la gravità dell'incidente e della situazione generale. 3) Midriasi Bianca (Legno di Noce) Buongionro, piacere di leggerti. Il racconto mi è piaciuto, padroneggi abbastanza bene la tecnica del mostrato. La natura che prende il sopravvento sull'uomo e che si espande nelle città è un tema “sempre verde” e, almeno per quanto mi riguarda, apprezzato (ci ho visto un po' dell'opera “Annientamento” di Vandermeer in questo racconto). Non sono riuscito a comprendere bene il contesto della storia, perciò forse suggerirei di lavorare meglio sul flusso informativo che devi veicolare attaverso descrizioni e, soprattutto, dialoghi. Anche il rapporto tra il protagonista e la ragazza poteva essere reso meglio, poiché rimane abbastanza ambiguo. Il mostrato lo gestisci meglio nelle azioni poiché per quanto riguarda i pensieri del protagonista devo dire che a volte li ho trovati un po' fuori luogo e che trasudavano la presenza del narratore (es. “Dio santo, più la conosco più sembra lo stereotipo vivente dell’hipster inglesina. Sciatta, con le sue gambe secche e bianchicce, pronta a sciorinare quella vocazione comunitaria da brava sessantottina. La sua laurea al MIT rende ancora più irritante questo suo atteggiamento progressista”, o in un altro punto, “È incredibile la naturalezza con cui abbiamo accettato tutto questo. La foresta è apparsa in una sola notte nel centro della città, fagocitandone un’intera metà. Una vegetazione primordiale popolata da specie mai viste. Mi lascia ancora impressionato la velocità con cui il mondo intero ha accettato questa assurdità” → questi sembrano pensieri più al servizio del lettore e non proprio quelli che potrebbero scaturire genuinamente nella testa del protagonista in quei momenti). Il finale forse è un po' troppo rapido ma tutto sommato funziona e ti invoglia a capire cosa succederà dopo (quindi forse non è il massimo per un racconto). Inoltre devo fare un appunto per quanto riguarda i paletti tematici. Il mondo alternativo ok, la scena di panico ci può stare, ma quale scelta ha fatto il protagonista per sopravvivere? L'occhio gli ha comandato di agire in quel modo, non penso avrebbe potuto scegliere diversamente, no? Ne ha preso il controllo mentale, perciò il protagonista non è stato posto dinnanzi ad una una scelta, quindi forse il racconto non ha del tutto centrato il tema. In ogni caso, l'ho letto volentieri e questo penso sia la cosa più importante. 4) 1478 (gruenermond) Buongionro, piacere di leggerti. Come sicuramente ti avranno fatto notare anche altri lettori, la tua scelta di utilizzare la prima persona al passato è stata un po' azzardata: il brano sembra una sorta diario raccontato, il che rema contro allo stile mostrato (a cui hai cercato di attenerti) e al nostro tentativo di immergerci appieno nelle vicende, tuttavia devo dire che sei riuscito a portarlo avanti con coerenza dall'inizio alla fine, cosa non da poco. Hai optato per uno sfondo storico alternativo, immaginando che le scorribande tra Pazzi e Medici fossero andate diversamente e la scelta mi è piaciuta. I punti di forza sono l'ambientazione storica e i dialoghi interiori della protagonista, che mi hanno permesso di immergermi nelle sue ansie e paure. Non sono del tutto convinto che tu abbia centrato il tema principale del contest, mi sembra che la protagonista non sia stata messa di fronte ad una scelta difficile per salvarsi la vita, ma piuttosto a quella di scegliere tra il perseguire il suo sogno ecclesiastico e lasciar morire la sua famiglia oppure rinunciarvi e darsi in matrimonio per consolidare la pace tra le due casate. In entrambi i casi la protagonista sopravviverebbe: la scelta difficile c'è ma la sua vita non è realmente in gioco. 5) Mordimi (truemet) Buongiorno, piacere di leggerti. L'ambientazione post apocalittica in stile The walking dead è carina ma devo ammettere che è stata una scelta coraggiosa, poiché difficile da rendere su carta (penso che ci siano tipi di storie che predilogono alcuni canali mediatici più che altri). Lo stile è un buon mostrato, ma troppo, troppo, ricco d'azione (e questo si ricollega al discorso del canale mediatico), le scene di combattimento sono prolungate, frenetiche e spesso perdono di vista il filtro del protagonista rimbalzando da una parte all'altra dei personaggi: in sostanza ho trovato difficile seguire il flusso dell'azione nella mia testa. Il discorso Dormienti, Perduti e non morti è anch'esso complicato, ci sta che in un incipit di un romanzo ci si trovi, come lettori, in difetto d'informazione rispetto ai personaggi, ma questo difetto deve comunque pian piano colmarsi; considerando che questo non è un romanzo ma un racconto, avresti dovuto diminuire queste distanze più rapidamente (mentre in un romanzo può avvenire nei vari capitoli successivi). Ho trovato confusione anche coi vari nomi, mettere in scena più personaggi fin dall'inizio richiede molta attenzione nel farlo. Vanno tenute bene a mente quali sono le differenze, in fase di progettazione, tra romanzo e racconto. Mi sono piaciute invece alcune descrizioni sensoriali e specifici momenti della battaglia. Per quanto riguarda i paletti telematici, in generale direi che ci sei stato dentro (la scena di panico?), penso che la scelta difficile ci sia stata verso il finale ma la frenesia dell'azione non gli ha dato il giusto spazio e quindi non l'abbiamo vissuta veramente come difficile poiché non vi è stato un evidente coinvolgimento emotivo da parte del protagonista. 6) La voce delle foglie (Marco S. Di Fonzo) Buongiorno, piacere di leggerti. La tematica principale non è stata centrata, ma di questo avevi avvertito con largo anticipo. Per quanto riguarda le due dritte facoltative, mi sembra tu le abbia rispettate bene (sulla scena di panico al matrimonio della zia potevi fare meglio perchè passa un po' in sordina. Tanto che proprio in questo punto ho trovato la maggior criticità e mi sono perso nella narrazione: come si passa dall'orso che mangia la zia con il padre che spara a ritrovare lo stesso orso nel bosco da tutt'altra parte? Mi deve essere sfuggito qualcosa). Il tuo racconto è in perfetto stile raccontato, il che non è un male per forza, però devi tenere in conto che non è uno stile in linea coi nostri tempi (ti comprendo bene, perchè scrivevo simile fino a non molto tempo fa, e penso riguardi molti di noi). Purtroppo lo stile raccontato spezza il ritmo della narrazione ed è ricco di tutti i problemi che si porta dietro: avverbi, infodump, poche descrizioni sensoriali, scarsa interiorità... Per quanto riguarda il contenuto, mi è piaciuta l'idea di unire due mondi così distanti tra loro, come quello dei cowboy e degli elfi, purtroppo non credo tu abbia resa questa unione al meglio: non combaciano bene e il mondo degli elfi lo introduci solamente senza trovare alcun punto di contatto interessante con quello dei cowboy, quindi rimane solo di sfondo. Bella l'idea che Billy lo tormenti sotto forma di vocina nella sua testa e lo condanni ad un rimorso perenne. Allora per quanta la classifica, mi sono trovato in difficoltà per trovare un compromesso tra quelli che ho preferito per stile e contenuto ma che non hanno (a mio parere) centrato il tema del contest, e quelli che hanno rispettato meglio i paletti ma che soffrono di altri problemi: 1) MentisKarakorum 2) Legno di Noce 3) gruenermond 4) truemet 5) Marco S. Di Fonzo 6) shanda06 Ciao, grazie per il tuo commento! Per quanto riguarda la scelta della protagonista, lei sarebbe sopravvissuta solo rinunciando al suo voto, sposandosi, o sacrificando la sua famiglia, fuggendo (come ha fatto). Se non avesse scelto sarebbe morta, quindi io 'una scelta per salvarsi la vita' l'ho intesa così, spero di non aver capito male Grazie del commento! Per quanto riguarda la scelta difficile nel tuo racconto, ho capito cosa intendi, allora penso che avresti dovuto sottolineare il fatto che l'astenersi dallo scegliere sarebbe significato morire per la nostra protagonista. In sostanza penso che abbiamo sbagliato entrambi, seppur con sfumature diverse, nello stesso punto fondamentale (qui mi ricollego al tuo commento al mio racconto): dovevamo drammatizzare di più al momento della scelta! CITAZIONE (truemet @ 14/4/2021, 22:34) Buonasera a tutti. Devo chiudere la porta o deve ancora arrivare qualcuno? Mi sa che sono l'ultimo. Ecco i miei commenti, da semplice lettore. Ho cercato di riportare cosa ho provato io nel leggere i racconti. Tutti pareri soggettivi, probabilmente non c’è bisogno di specificarlo, ma dato che per me è una novità, e io lo sono per voi, preferisco farlo. Anche solo per informarvi che non ho la pretesa di pensare che i miei commenti riportino l'insindacabile verità oggettiva della narrativa. Stilare una classifica a me non piace, ma visto che qui è parte del gioco ho cercato di prendere in considerazioni più cose, ma è davvero difficile. MentisKarakorum In fondo al mar / In fondo al mar Il racconto parte con esplosività, ma alla seconda riga si ferma (solo momentaneamente). Ero già immerso nella storia quando è iniziato il racconto del personaggio. Avrei preferito sapere in altro modo chi è e cosa fa, e continuare con la storia. Specie per quel “Ok. Iniziamo da capo. Mi chiamo Matthias, sono un ingegnere geotermico, e odio il mare” che mi sa troppo da presentazione da diario. Ma forse il problema maggiore è che arriva dopo la frase bomba iniziale. Se non ci fosse stata quella sarebbe stato semplicemente l’inizio della storia, così invece ti cali subito nel personaggio e poi sembra messo in pausa per rivivere una “puntata” precedente. Tutto il raccontato non l’ho trovato noioso, ma sarebbe stato più godibile se posto in altra maniera. Quando si è tornati al presente tutto è tornato più vivido, riportandomi nell’immersione del personaggio e a quel punto ho trovato tutto piacevole, con bei dettagli, fino alla conclusione della storia.
Secondo me all’inizio ci sono troppi avverbi (o altro) che spezzano il flusso di lettura.
Non ho capito la scelta che ha dovuto fare per salvarsi. Affrontare le proprie paure può essere difficile, ma in punto di morte è una scelta “obbligatoria”. Tra virgolette perché non sempre c’è chi ci riesce, ma il tema parlava di scelta “estrema” e questa mi sembra più una scelta “dovuta”.
La parte finale con i dialoghi è scritta molto bene, e (ma) lascia ancora di più l’amaro in bocca per l’inizio raccontato (ma capisco che sia molto soggettiva come esperienza di lettura).
Nei commenti dei mesi precedenti ho letto che qualcuno segnala anche i refusi o suggerimenti diversi:
-“Insomma, di colpo la schiena inizia bruciarmi” - manca l’articolo
-“come se mi stessi rotolando sui carboni ardenti. Risultato? Tre mesi di ospedale, steso a pancia in giù col culo per aria” - se uno rotola non dovrebbe ustionarsi tutto il corpo, invece che schiena e chiappe?
-“quelle piccole cose che per loro sono nulla, ma per chi ha è sposato” - verbo di troppo
-“il suo viso peloso sorride divertito” è troppo simile a “Il viso dell’uomo, ricoperto da una folta peluria, mi sorride.” Secondo me sarebbe meglio cambiare dettagli.
Ps: ho canticchiato la canzone per un paio di giorni. gruenermond 1478 Ho sempre odiato la prima persona, da qualche mese sto cercando di farmela piacere ma ci metto sempre del tempo prima di calarmi nella parte. Il tuo racconto mi ha preso fin dall'inizio, quindi o sono improvvisamente guarito da questa mia avversità contro la prima persona, oppure mi hai trasportato nella storia fin dalle prime righe facendomi dimenticare questo mio arcinemico. Non ho problemi invece con la forma verbale al passato, anzi, al momento la preferisco. Potrebbe però essere un altro mio demone da affrontare, perché la forma presente potrebbe farti calare ancor di più nel personaggio. Mi è piaciuta la scelta dei dettagli e l’uso degli aggettivi. I dialoghi mi sono piaciuti ad eccezione di qualcuno, soprattutto di Jacopo a tavola nella conversazione con moglie e figlia. Mi è sembrato poco spontaneo, un po’ forzato. Il rinascimento è forse il periodo storico che amo di più. L’ambientazione alternativa mi è piaciuta, anche se forse poco significativa (per il racconto, non per la storia di Firenze ). Caterina più che sfuggire alla morte, se ho capito bene, fugge dal matrimonio sacrificando la madre, decisamente una scelta estrema, ma fatta non per salvarsi la vita, ma per salvarsi l’anima (quindi potenzialmente potrebbe anche valere doppio ) Testo molto scorrevole, ti segnalo solo l’eccessivo uso di puntini di sospensione. Secondo me la maggior parte delle volte non servivano. Alexandra Fischer (shanda06) La strada delle mattonelle blu La prima parte (fino agli asterischi) non l’ho capita al volo, se ha dato questa impressione solo a me probabilmente sono stato poco attento, ma ho dovuto fermarmi per rileggerla dall’inizio, e leggerla di nuovo una volta finito il racconto. Mi spiace ma non saprei dirti il reale motivo, forse non mi era chiaro il contesto. O non ero entrato nel personaggio, non saprei. A dire il vero non sono mai entrato pienamente nel personaggio. L’insieme del racconto non mi ha fatto calare nel contesto, forse l’ambientazione alternativa è troppo alternativa per le mie celluline grigie Non ho provato le emozioni che ha provato Mara. La sua scelta è stata sicuramente durissima, ma lo so per il loro naturale ruolo di sorelle, non perché ho provato tristezza per Leonora dal punto di vista di Mara. Ed è un peccato perché il tema è sentimentalmente molto forte ma non ha reso quanto meritava. La costruzione delle frasi che porta ai dialoghi mi sembra un po’ forzata. A mio parere le tag di dialogo sono da usare meno per rendere il testo più scorrevole possibile. Soprattutto per quanto riguarda i due punti, secondo me utilizzati in troppe occasioni. Per come la vedo io il potenziale della storia si è un po' perso nei dettagli (alcuni che non ho colto io, altri che mi sarebbero piaciuti scritti diversamente, quindi una cosa totalmente soggettiva.) Refuso: “Mara gli sfiorò le labbra di Mara”Francis Luke Montecristo Mi è piaciuta la costruzione dei personaggi (del portatore del PdV ma anche di alcuni secondari) e ancor di più il contesto alternativo. Tema forte e particolare. Il testo l’ho trovato molto scorrevole, con bei dettagli mostrati. La parte in cui uccide i suoi compagni, pur essendo ben dettagliata, l'ho trovata un po’ confusa, ho dovuto rileggerla per comprenderla bene. Ben mostrata ma poco chiara. L’unica in tutto il racconto.
Non ho capito come hanno fatto a sfuggirti tutti questi refusi, che saltano all’occhio alla prima lettura. Quasi come non avessi mai riletto ciò che hai scritto. In quel caso, complimenti doppi, è un testo molto ben scritto per non essere stato più revisionato. Al contrario forse hai riletto velocemente e in ogni caso non usi un programma che ti segnala gli errori, la maggior parte saltano all’occhio perché evidenziati.
refusi/commenti:
-"Volti rabbuiati, sguardi a terra, acuni ingobbiti"
-“Lui le tira il calcio del fucile dritto sul muso. Elsa si ribalta a terra, pancia all'aria. Un fiotto di sangue si diffonde rapido dalle narici verso la bocca e giù fino al collo.” Non ho mai ricevuto il calcio del fucile sul muso, ma non dovrebbe avergli spaccato la faccia? Se fosse stato leggero non sarebbe caduta a terra, se è abbastanza forte da farla ribaltare a terra, allora il colpo dovrebbe essere stato molto duro, solo un fiotto di sangue?
-Il colonnelllo abbassa il fucile.
-benchè / perchè
-le ossa e l’'olezzo
-Il rosario scivola dale dita
-Non può può essere!
-ombrelllo, alle sue spalle un affacciandersi
-ne assoporo il gusto Legno Di Noce La midriasi bianca In generale ho trovato la lettura scorrevole dall’inizio alla fine, ogni tanto mi sono perso per strada e ho dovuto rileggere per capire bene la scena, ma probabilmente è dovuto al tema molto particolare. Unica considerazione da fare sul testo è su alcune parti troppo "legnose". Es:
“Mi butto sull’erba e rotolo. Grido ancora. La mia testa urta contro una superficie dura. La terra mi entra nei bronchi. Tossisco e sbatto più volte la mano al suolo.”
Non so bene spiegare il perché, forse per le frasi troppo corte seguite da un punto. A differenza della maggior parte del testo, queste parti interrompono (a me) troppo il flusso della lettura. È un problema in cui mi imbatto anche io (e in modo molto più rilevante) e che ancora non so come risolvere, forse è solo questione di trovare la scelta di parole più azzeccate per comporre frasi più lunghe e interessanti.
Mi sono piaciuti certi particolari nella foresta, dove il racconto parte lentamente, e soprattutto la parte finale più animata. Ho trovato lo sbalzo di sentimenti verso Sarah troppo veloci. Ma magari era una cosa voluta, oppure non l’ho capita. Così come non ho capito esattamente cos’è successo (cosa ha fatto? Come?) a Luca quando ha guardato l’occhio. Marco S. Di Fonzo La voce delle foglie La storia mi è piaciuta. Le specifiche richieste non sono state completamente seguite, essendo nuovo non ho idea in questo caso come ci si debba comportare. Ma più che altro è un “problema” di classifica, non certo nel commentare. Secondo me per capire a fondo la storia bisogna rileggerla, o forse non sono stato abbastanza attento io la prima volta a cogliere tutti i dettagli. In particolare la figura di Billy, che è fondamentale. Ho capito male, o dopo l’inizio c’è uno sbalzo temporale indietro per rivivere il momento critico della trama? - “Donnie fissò il suo sguardo di indifferenza negli occhi del vecchio, e il vecchio ricambiò.”Il senso della frase è chiaro, ma l’ho letta più volte perché qualcosa non mi tornava. Forse poteva essere scritta in modo diverso. Ho pensato a diverse alternative ma non me ne piace nessuna. Altre frasi invece te le riporto qui sotto. Sono solo suggerimenti che mi sono venuti sul momento rileggendo il testo, sei libero di ignorarli, come tutto il resto che ho scritto.. - “«Vedi di non dirlo a nessuno» disse Donnie, tossicchiando e sputacchiando ai piedi di Billy pezzetti di roba marrone.”non starebbe meglio così? “«Vedi di non dirlo a nessuno!» Donnie tossì, sputacchiando pezzetti di roba marrone ai piedi di Billy.” - “«Prendi il ragazzo con te e tornatevene a casa.» «Papà...» disse Donnie con voce tremante, indicando ciò che restava di zia Beth. «Lo so» rispose suo padre, senza voltarsi. Poi se ne andò.”potrebbe diventare: «Prendi il ragazzo con te e tornatene a casa.» «Papà...» Donnie indicò ciò che restava di zia Beth. «Lo so.» Suo padre se ne andò senza voltarsi. refuso: «Quella laggù è l’Enclave»Vi riporto di seguito la mia classifica personale, molto difficile scegliere, molte posizioni potrebbero variare, ma se ne può mandare soltanto una gruenermond 1478 Francis Luke Montecristo Legno Di Noce La midriasi bianca MentisKarakorum In fondo al mar / In fondo al mar Marco S. Di Fonzo La voce delle foglie Alexandra Fischer (shanda06) La strada delle mattonelle blu Grazie dei preziosi consigli! Non me ne sono reso conto e ora mi vergogno un po' di quei refusi. L'ho riletto solo una volta interamente ma ciò non mi giustifica affatto. Le prossime volte starò più attento e mi affiderò ad un programma più efficace nel segnalarli
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