| Ed ecco voti e commenti della giuria. A brevissimo la graduatoria finale di questa edizione
I LUPI SONO TORNATI, di Andrea Furlan
Ciao, Andrea e piacere di leggerti. Dunque, il racconto è scritto in mod abbastanza efficace e non ho notato eccessive sbavature nel tell o in altri grossi problemi narrativi, quindi direi che si tratta di un deciso passo in avanti. A livello narrativo, ho apprezzato il tuo tentativo di costruire un background efficace, allo stesso tempo fantascientifico, ma vicino a noi, anche se ritengo che ti sia riuscito a metà… a voler dire tanto. Il contesto geopolitico (america in guerra con unione euro-araba) è vago, ma funzionale al fornire un contesto alle vicende. Anche il contesto teconologico, per quanto ancora generico in alcuni punti è corente, quindi gli elementi fornito sono tutti ben collegati tra loro. Il problema è proprio nel gruppo dei lupi, di cui si fatica a capire effettivamente lo scopo, il funzionamento e la forma. Banalmente, perché sono rimasti fermi per così tanti anni? Dove hanno tirato fuori così tante risorse? Perché hanno contattato il protagonista, che sembra fuori dal giro da molto tempo? Il problema è che , se l’organizzazione misteriosa attorno a cui ruota tutto il racconto, mantiene obiettivi e funzionamento nel vago, tutto il resto della trama sembra perdere funzionalità. Se a questo ci aggiungi un finale un po’ frettoloso e che spiega poco di quanto stia succedendo, si può dire che il racconto finisca per perdere gran parte delle sue potenzialità.
Peccato. Alla prossima.
NON È SEMPRE BELLO, CIÒ CHE PIACE di Mentiskarakorum
Ciao, mentis e piacere di leggerti.
Dunque, specifiche rispettate e cominciamo bene. Lo stile è efficace, anche se devo dire che il mio gusto personale non segue moltissimo la terza persona al passato: mi da sempre l’idea di un’inutile aggiunta di aulicità al testo, ma non te lo considero errore, poiché, come ho detto, è una pura valutazione personale. L’ambientazione non presenta grossi tratti di originalità, ma penso che non fosse nemmeno nelle tue intenzioni: con le citazioni a Star Wars, Eyes Wide shut e Matrix, hai reso chiaro che puntavi più all’effetto “richiamo” che all’originalità. Per quanto riguarda la trama, è interessante, ma ho trovato un paio di passaggi abbastanza frettolosi e avrebbero meritato un po’ di approfondimento. Il fatto che il protagonista abbia attaccato Nizin è accennato più volte, ma è sempre trattato in modo superficiale, né è chiaro se ne siano derivate conseguenze. Anche il passaggio dell’hacker da avversario ad alleato è abbastanza frettoloso: due pugni a un computer e un criminale incallito diventa il migliore alleato di un poliziotto (e lo so che lo fa dietro pagamento ma, anche qui, la cosa è così vaga che si percepisce davvero poco il sacrificio morale che il protagonista deve fare). Anche nel finale, il doppio cambio di scena con l’aggressione a Santino prima e il dialogo tra il protagonista e l’hacker sono così improvvisi e succinti che si ha l’impressione che tu avessi finito lo spazio e tu abbia dovuto adattare idee più ampie ai caratteri restanti. Se questa era la situazione, direi che il risultato non è stato dei migliori, poiché ha fatto perdere parecchio mordente a un finale che poteva essere persino superiore al resto della storia, che è assolutamente valida.
Alla prossima!!
LEZIONE DI DEMONOLOGIA di Shanda
Ciao, Shanda e piacere di leggerti. Dunque il tuo racconto mi sembra più approfondito del solito e si nota un certo impegno nel cercare di dare una profondità all’ambientazione, che è sempre stato il tuo maggiore punto forte. Anche lo stile sembra più curato e, anche senza farmi gridare al miracolo, direi che è evidente che stiamo finalmente viaggiando nella giusta direzione. Purtroppo, questi lievi miglioramenti compensano a malapena i soliti errori che da sempre rimproveriamo al tuo lavoro. Da un lato l’ambientazione che, pur più profonda e delineata, resta vaga, sicché non se ne capiscono le regole e i contorni di ciò che può avvenire. E se non si capiscono, anche solo vagamente, le regole di un’ambientazione, ne deriva che il lettore faticherà a capire l’effettivo peso delle azioni. Soprattutto (e questo è il secondo problema) se le reazioni dei personaggi si rivelano totalmente apatiche. La protagonista si ritrova con un’anziana con un lupo gigante davanti e qual è la sua reazione? Nessuna. Pensa di essere stata maledetta e come reagisce? Chiacchiera con un’amica. Insomma, leggendo il racconto si ha l’impressione che queste cose paranormali siano la normalità nel tuo racconto, un po’ come avviene in romanzi fantasy come Harry Potter. Il problema è che il complesso del racconto fa intuire che questa non è la normalità quinsi non si capisce come mai la protagonista reagisca in modo coì pacato, Peccato, Alla prossima!
L'ENIGMA DEL LUPO di Nazareno Marzetti
Ciao, Nazareno e piacere di leggerti. Dunque, devo dire di aver trovato questo racconto abbastnza al di sotto della tua media. A parte alcuni errori nel pow, inteso proprio come errori logici (per dire, nell’inizio ribadisci più volte che il protagonista riesce a vedere solo il soffitto, però sa perfettamente cosa stanno agganciando al suo corpo) ho trovato tutta la dinamica confusa e poco approfondita. Ho apprezzato il fatto che tu abbia cercato di fornire un’ambientazione disseminando le informazioni nel testo, ma quello che fornisci è semplicemente troppo poco per poter avere un quadro chiaro. Per esempio, ma i cyborg militari sono davvero cos’ diffusi? E quali parti del corpo riesce effettivamente a controllare il lupo, dato che non si capisce se il protagonista riesca effettivamente a contrastare il virus o no. Anche il finale è abbastanza confuso e il tutto sembra solo servire da pretesto per lo scontro tra i due fratelli di cui, in verità non vediamo effettivamente la conclusione.
Alla prossima!!
LUPITA SCREAMS di Legno di Noce
Ciao Legno e piacere di leggerti. Dunque, su questo racconto posso darti un duplice giudizio, uno molto positivo, l’altro meno gradevole. In primo grado, ho apprezzato molto le descrizioni che hai usato e il modo in cui hai mantenuto focalizzato il POW per offrire un quadro completo dei personaggi e dell’ambientazione generale senza perderti in infodump, ma senza lasciare zone troppo dubbie. La descrizione dei poteri del protagonista, poi, è altrettanto efficace. Niente che mi abbia fatto gridare al miracolo (per ogni singolo potere il mio cervello mi rimandava al personaggio o al film da cui poteva essere stato tratto e la scena dell’arrampicata e palesemente una citazione al ptimo Spiderman di Raimi), ma la loro combinazione ti ha permesso di ottenere dei risultati interessanti, soprattutto per quanto riguarda la capacità di leggere nei ricordi delle persone. Per quanto riguarda la trama, invece, ho trovato molte cose abbastanza “casuali” o, almeno, infilate dentro con una certa forzatura e senza la necessaria chiarezza. Perché la moglie del protagonista è stata fatta a pezzi? Cosa voleva di preciso il cartello da lei? Cosa c’entrano i lupi? Anche la scena finale, con il confronto con il criminale è reso meno efficace dal fatto che non è chiaro perché lui abbia fatto quello che ha fatto.
Quindi, diciamo, luci e ombre per un miglior risultato.
DISPOSITIVO CEREBRALE MOBILE di truemet
Ciao Truemet e piacere di leggerti. Dunque, anche nel tuo caso abbiamo una narrazione abbastanza efficace, con un POW decisamente in miglioramento rispetto al passato, mal compensato da una trama a tratti confusa e frettolosa, soprattutto sul finale. La descrizione della tecnologia usata è molto interessante, anche perché fornisci soluzioni semplici ma divertenti (come il buco che fa uscire fuori la sigaretta elettronica). Anche la parte iniziale, con l’interazione con la passante, che aiuta il protagonista solo perché è ben vestito. Mi ha strappato un sorriso ed è ben costruita. Verso il finale, invece, tutto diventa molto più frettoloso e il colpo di scena finale diventa estremamente fiacco e quasi ininfluente sulla risoluzione della storia.
Peccato, Truemet. Alla prossima!
UNA GIORNATA DI MERDA- di David Galligani
Ciao, David e piacere di leggerti dopo così tanto tempo. Allora, il racconto presenta una buona suddivisione dei tempi, descrizioni ben curate e uno stile estremamente efficace. Si vede che sei un veterano e anche la “maturità” nei dialoghi testimonia che questo non è stato il tuo primo “rodeo”. Detto questo, a livello di trama devo dire di essere rimasto leggermente deluso dalla parte finale. Non fraintendermi: il racconto è eccellente e l’entrata in scena di Satana è eccezionale, e la scena di sesso è descritta in modo eccezionale, però il colpo di scena finale è parecchio telefonato e sembra avere anche poco senso: se satana possiede già l’anima del protagonista, che senso ha obbligarlo a uccidere per averla? Quindi, un ottimo racconto, anche se ho avuto l’impressione che fosse una sorta di “esercizio di stile”, un inizio leggero per far capire a tutti che il vecchio leone è tornato.
Alla prossima!
1) UNA GIORNATA DI MERDA- di David Galligani
2) LUPITA SCREAMS di Legno di Noce
3) DISPOSITIVO CEREBRALE MOBILE di truemet
4) L'ENIGMA DEL LUPO di Nazareno Marzetti
5) NON È SEMPRE BELLO, CIÒ CHE PIACE di Mentiskarakorum
6) I LUPI SONO TORNATI, di Andrea Furlan
7) LEZIONE DI DEMONOLOGIA di Shanda
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alla cui tenebrosa arte mi sono ispirato per dare vita al mio raccontino.
